Dopo i primi due dischi (We Don’t Belong Here del 2008; omonimo del 2010), i Violent Soho sono tornati con Hungry Ghost del 2013 in una grandinata di riff e “HELL F * CK YEAH” scarabocchiato su braccia, scrivanie e pareti del bagno in tutto il mondo. Il WACO del 2016, nel frattempo – nonostante un debutto in classifica al n. 1, premi ARIA, headliner dei festival e tour sold-out per le più grandi folle della loro carriera – è arrivato in mezzo a sconvolgimenti personali per il batterista Michael Richards, il bassista Luke Henery e il chitarrista James Tidswell.
Ma con Everything Is A-OK, i figli preferiti di Mansfield hanno tracciato una linea metaforica nella sabbia: cinque album nella loro carriera non volevano seguire un libro di regole scritto da altre persone. Questo è tutto ciò che è A-OK: una dichiarazione che QUESTO è chi sono i Violent Soho come band. Come musicisti. Come compagni.
“È onesto”, spiega Boerdam. “Non pretende di essere qualcosa che non è: è apolitico, più lento, cinico e cerca di connettersi con le persone attraverso un’esperienza condivisa nel sottolineare i fallimenti della società e la merda personale che ne consegue.”
A-OK si riflette con una dura riflessione sul modo in cui il mondo è diventato ossessionato dalla creazione di simulacri sui social media in cui ognuno sta ripetendo il proprio “marchio” e in che modo la connessione è fugace e superficiale. Riflette sulle idee di agenzia, emozione e su come vengono vendute per pubblicizzare chi vogliamo che la gente pensi che siamo, non chi siamo realmente. Il produttore Greg Wales (You Am I, Sandpit, tripla J’s Like A Version) ha catturato l’essenza di questo nello studio del New South Wales, The Grove Studios.
Tutto è A-OK uscirà il 3 aprile 2020 tramite Pure Noise Records. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.violentsoho.com/.
Everything Is A-OK Tracklisting:
01. Sleep Year
02. Vacation Forever
03. Pick It Up Again
04. Canada
05. Shelf Life
06. Slow Down Sonic
07. Lying On The Floor
08. Easy
09. Pity Jar
10. A-OK