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I Hate My Village @ Express Festival

Location

Locomotiv Club (Bologna)

Data

22/05/2024

Foto di

Sara Tonioni

Che piacere scrivere questo articolo e ricordare quel mondo strano di tempi dispari e suggestioni tribali in cui ci siamo ritrovati a ballare al Locomotiv Club questo mercoledì sera 22 maggio 2024 nella prima serata dell’Express Festival. 

Forse non ho mai visto il Locomotiv Club così gremito di gente e tutto questo per via del primo dei due sold out bolognesi degli I Hate My Village nel loro porto sicuro, nonchè studio di registrazione. 

Questa superband credo che si possa ritenere un unicum nella storia musicale del nostro paese. Ogni membro è un musicista fuori classe appartenente ad altre band di alta estrazione (Alberto Ferrari – voce, Verdena; Fabio Rondanini – batteria, Calibro 35 e Afterhours; Adriano Viterbini – chitarra, Bud Spencer Blues Explosion e molti altri; Marco Fasolo – basso, frontman dei Jennifer Gentle), pertanto si tratta di un prezioso connubio di straordinarie capacità tecniche che dal 2018 esplorano infinite contaminazioni e possibilità nella ricerca di un groove d’avanguardia. 

Nevermind the Tempo, secondo album del gruppo, esce solo cinque giorni prima del live e questa è la prima perfetta occasione per promuoverlo e celebrarne la natura così contaminata, aliena e coraggiosa. Per darvi un’idea quanto più fedele alla resa del nuovo album dal vivo dalle prime file, vi posso parlare di un sound travolgente, denso e complesso che tutto muove, da capo a piedi. Sono la definizione più attuale di “sperimentale”: chitarre e voci distorte, vocalizzi e giochi ritmici vocali (Andrea produceva versi quasi animaleschi nella coda del brano Come una Poliziotta), poliritmia, afrobeat e psichedelia. 

Il pubblico risponde accendendosi, seguaci affamati dei cambi di passo incalzanti delle percussioni: le persone diventano un esercito impegnato in una marcia un po’ ubriaca nei brani del primo disco omonimo del 2019 come Acquaragia e diventano una foresta di braccia danzanti in pezzi iconici del nuovo lavoro come Water Tanks dal gusto più estivo e chill. La band tenta di creare aperture nei confronti del pubblico, specie negli intermezzi fra una canzone e l’altra ed è esilarante come Andrea tenti sempre di commentare qualcosa al microfono, ma venga puntualmente interrotto dall’intro alla batteria del pezzo successivo. Per lo più osserviamo i membri della band intenti ad evadere nella dimensione magica e selvaggia in cui la loro musica li conduce, possiamo quasi intravederla nello sguardo e nell’espressione persa e stregata di Andrea Ferrari.

Giunti dopo quasi un’ora e tre quarti al finale con la celebre Tony Hawk of Ghana, la band ci saluta con una coda strumentale esplosiva, sembra spremere i propri strumenti come limoni e noi allo stesso modo zampilliamo in un ultimo ballo. Un’esperienza sensoriale che rifarei cento volte, un viaggio mistico che spezza le tensioni della settimana e un privilegio poter assistere alla performance di tali fuori classe.

Lucia Rosso

Setlist 

Artiminime 
Acquaragia
Italiapaura
Tramp
Mauritania Twist 
Presentiment
Fame 
Jim
Come una Poliziotta
Broken Mic
Eno degrado 
Erbaccia
Elvis
I Ate My Village 
Fare un Fuoco 
Bahum
Water Tanks 
Chennedi 
Tony Hawk of Ghana