Viviamo tempi incerti. Incerti e frenetici. Assorbiti da quotidianità sempre meno “a misura di persona”, oramai anche leggere un libro, ascoltare un disco, sta diventando un atto quasi elitario, per pochi. Anche noi della redazione di VEZ siamo presi dentro a questa gigantesca centrifuga, ma cerchiamo ancora, spesso a fatica, di ritagliarci del tempo per continuare a starci, in quella élite, e nutrirci di arte, in qualunque declinazione essa si presenti. E quindi eccoli qui i nostri 5 dischi del 2024 che ci hanno in qualche maniera aiutato a sentirci, anche per poco, più felici, migliori.
Shellac To All Trains
Steve Albini se n’è andato. A maggio. Dieci giorni prima che uscisse questo disco. In un mondo più giusto Steve sarebbe ancora qui, probabilmente l’estate prossima sarebbe passato anche da queste parti a farcelo sentire. O forse no. Non lo so. Avrebbe fatto quello che gli sarebbe andato a genio. Come sempre. So che To All Trains è il miglior disco degli Shellac da At Action Park.
Traccia da non perdere: I Don’t Fear Hell
Mount Eerie Night Palace
Il disco più coraggioso e impegnativo che mi sia capitato di ascoltare in questo 2024. D’altronde Phil Elverum è da sempre un personaggio sfuggente. E così si presenta questo monolite di 80 minuti. Sfuggente, respingente, ammaliante, evocativo. In una parola un vero capolavoro.
Traccia da non perdere: Non-Metaphorical Decolonization
Arooj Aftab Night Reign
Uno dei dischi che più ho ascoltato negli ultimi mesi. Lei è un’artista pakistana, questo è il suo terzo disco, odora di jazz, di folk, di delicatezza. E di notte, il tema dominante di questa meraviglia.
Traccia da non perdere: Bolo Na
Myriam Gendron Mayday
Terzo disco della cantautrice canadese. E come per i suoi predecessori il risultato è di altissimo profilo. Folk d’autore, una voce unica, in questo capitolo coadiuvata anche dalla chitarra di Marisa Anderson e la batteria di Jim White. L’ennesima gemma di una discografia immacolata.
Traccia da non perdere: Dorothy’s Blues
Beth Gibbons Lives Outgrown
Eh vabbè, di cosa stiamo parlando… è tornata sua maestà Beth Gibbons, che appare molto di rado, ma quando lo fa è per consegnarci delle meraviglie vere.