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Boy Harsher @ NOVA

Location

BOtanique (Bologna)

Data

13/07/2023

Foto di

Linda Lolli

Nella torrida Bologna estiva non ci si annoia mai.
La quantità di concerti proposti sembra sia direttamente proporzionale all’aumento di gradi percepiti ma noi non ci facciamo spaventare facilmente, quindi armati di ventaglio e borraccia siamo tornati al Botanique, giardino nel cuore della città universitaria, per un’altra serata targata NOVA Festival.
Questa volta, sul palco, abbiamo il duo dark wave americano Boy Harsher, composto dall’ipnotica cantante Jae Matthews e dal produttore Augustus Muller.

La band ha all’attivo quattro dischi, di cui l’ultimo è la colonna sonora del loro autoprodotto lungometraggio, un’estetica da dark anni ’80, e una marea di fan sfegatati. Il giardino è stracolmo di gente, ovviamente tutti vestiti di nero anche se ci sono 50 gradi percepiti, e sembrano tutti o quasi appena usciti da qualche club underground berlinese. Anche perché sono anni che i Boy Harsher non passano dall’Italia, e brucia ancora la data annullata nel maggio dell’anno scorso dovuti a problemi familiari di lei, ma devo dire che ieri si sono fatti più che perdonare.

Si parte con Keep Driving, che apriva il disco del 2019 Careful, con l’intro minimale che prepara il campo per la voce soave di lei. Inizio lento, ma che lentamente ti trascina in un universo onirico e ancestrale. Con Fate abbiamo una base decisamente più ritmata, sempre con quello stile synth pop e post industrial che li caratterizza, e che i fan aspettano con ardore per lanciarsi in balli sensuali e morbidi, come la voce di lei. La cover di Wicked Game, singolo cult di fine anni ’80, con uno stile decisamente più dreamy e minimale, porta il pubblico a cantare a squarciagola. Gran finale col loro singolo ormai diventato immancabile in ogni DJ set underground e che sembra scritto da un incrocio tra i Depeche Mode e i D.A.F., Pain

Seducente e magnetico, aiutato da un ottimo gioco di luci, il concerto aveva un aspetto oscuro ma allo stesso tempo romantico. Non a caso Muller ha scritto ben due colonne sonore per la casa produttrice di film per adulti Four Chambers. Il live, anche se durato a malapena un’oretta, ci ha regalato esattamente quella catarsi goth ma sensuale che ci si aspetta ad un concerto synthwave. Si sentono tantissimi richiami ai Suicide, grazie all’alternarsi perfettamente bassi monotoni da lui ripetuti in maniera ossessiva alle urla acute di lei. 

Insomma, se volete sentirvi come dentro ad un film di Lynch, andate ad un concerto dei Boy Harsher e sarete accontentati.

Alessandra D’aloise