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SummerSad Fest @ Beky Bay

Location

Beky Bay (Bellaria)

Data

26/07/2024

Foto di

Sara Tonioni

Attualmente se si parla di pop-punk italiano non si può non riconoscere fra i forti esponenti quel trio rumoroso e colorato formato da Fiks, Theø e Plant, in arte La Sad. Si tratta di una realtà musicale formatasi nel 2020, che si è fatta conoscere unicamente attraverso lo streaming digitale dell’album Sto nella Sad (2022) e probabilmente la maggior parte dei lettori li conoscerà per aver sentito per radio o nella playlist di qualche festa Toxic, hit virale che ad oggi conta quasi 26 milioni di streaming su Spotify. Ma non è così semplice. La Sad, come ribadiscono da sempre i tre artisti, è un movimento, uno stato mentale e uno stile di vita. Sul palco del Beky Bay di Igea Marina (RN) venerdì sera 26 luglio, alla loro festa annuale, il SummerSad Fest, Plant afferma come La Sad siano tutti coloro che partono dal basso per costruire qualcosa e credono di non farcela, coloro che si sentono diversi e incompresi, coloro che non si riconoscono nella società. In pochi anni hanno raccolto sempre più consenso, fino a partecipare al Festival di Sanremo 2024 con il brano Autodistruttivo. Certo non sono per deboli di cuore o perbenisti abbottonati, per cui se accettate la provocazione, la diversità e siete incuriositi dalla trasgressione e da chi sovverte le regole, allora La Sad fa anche per voi. 

Il loro party estivo è l’evento più atteso dalla fanbase e dopo il successo al Magnolia di Milano del 2023, quest’anno ci si sposta nelle spiagge della riviera romagnola con la partecipazione di Oltre Festival e come ogni compleanno che si rispetti non poteva mancare l’invito ad alcuni cari amici. 

La line up è piuttosto eterogenea e la prima ora di live, sotto il ciocco del sole, dalle 18:30 alle 19:30 conta un rush di 4 artisti, tutti connessi in qualche misura agli headliner e al genere musicale.

L’esordio è affidato ai Sunset Radio, band ravennate di stampo punk-rock che negli ultimi anni ha conosciuto un ritorno in auge grazie al nuovo cantate Enny e ad una decisa virata verso un pop-punk più puro. A seguire Ëgo, artista genovese già attivo dal 2016 quando scriveva rap, ma ha poi trovato nel pop punk la sua strada ideale fino all’uscita del suo secondo album Amore Splatter. Si procede con Holy Francisco, classe 2005 originario di Gela, già ospite del precedente SummerSad, noto per la sua partecipazione a programmi come X-Factor e Amici, fa risuonare nella spiaggia di Bellaria il ritornello un po’ troppo easy, ma catchy, del brano Tananai. Arriva poi il turno di Jack Out, il country boy italiano, come gli piace definirsi. Con canotta aderente, capelli giallo paglia e cappello alla texana, è un soggetto che non passa inosservato. Presenza immancabile del Summersad, migliore amico dei tre sadboys, dopo la sua esibizione singola, possiamo apprezzarlo nel feat con il trio punx, sulle note di ADDIO.

Dal 2008 con furore e con estremo entusiasmo nostalgico dei millennials come me, sale sul palco Dario dei Dari. Sì, quei Dari di Wale (tanto wale), i Dari della nostra pubertà. Con i miei amici ci chiedevamo come si può vivere Dario queste comparsate, questa fase da “papà dei festival”, se sono occasioni in cui rimpiangere gli anni d’oro o in cui sorridere sportivamente alla nuova scena portando il buon esempio. Dopo il live di venerdì sera siamo molto più orientati sulla seconda ipotesi.

A un passo dagli headliner si esibiscono i Bnkr44, collettivo indie pop ormai ascoltatissimo, formatosi a Empoli nel 2019, anche i Bunker in materia di crescita esponenziale e consenso hanno da insegnare. Li rivedo adesso dopo la prima volta nel 2021 al Polka di Marina Romea, quando erano musicalmente più piccoli, ma già con un’identità ben definita. Oggi sono una boyband affermata, che veste coordinata, che si muove sincronizzata sul palco quasi in coreografie e canta all’unisono con centinaia di giovani e giovanissimi fan. Li vediamo anche invadere il set della Sad in un secondo momento, nel loro feat Memoria, brano in cui le due band descrivono i propri vissuti dai 18 anni in su, fra amori, eccessi e incertezza, una sola sicurezza: la musica. Si abbracciano e salutando il pubblico Plant afferma: “Avete sul palco la nuova scena italiana!”. 

E così giunge il momento dei festeggiati. Theø, Plant e Fisk fanno il loro ingresso sulle note di ODIO LA SAD con un’accoglienza impressionante da parte del pubblico. Il brano è il capofila dell’ultimo album omonimo uscito sulle piattaforme il 5 aprile 2024. La canzone è la raccolta di tutte le accuse e i giudizi che si sente ricevere quotidianamente il trio: il ritornello, infatti, recita “È colpa di ‘ste canzoni se ‘sti ragazzini sono senza valori”. La seconda parte raccoglie invece testimonianze di giovani che a supporto del trio affermano: “È grazie alla Sad se mi sento parte di qualcosa, se non ho più problemi di droga”. Riassunto efficace di quali divisioni può aver smosso nel parere pubblico il fenomeno La Sad.
Il live procede un brano dopo l’altro, fra pezzi più esplosivi come le quattro SUMMERSAD, attese dal pubblico come veri e propri inni o come SADGIRL in cui si saltava tutti in blocco e brani invece più emozionali come MALEDETTA VITA – la versione originale in feat con i Pinguini Tattici Nucleari – in cui Theø dice “Si poga dopo ragazzi, adesso si piange”.
Ci salutano, dopo aver finto di andarsene, con il mega breakdown di FUCK THE WRLD, dove hanno richiesto il circle pit più grande che il pubblico fosse in grado di creare per un finale appropriato. 

Al di là dei gusti personali e, anche se non ci si sente propriamente parte dell’universo La Sad, ritengo il loro un movimento influente e rilevante nella scena italiana attuale, che prima di giudicare o disdegnare andrebbe forse più sperimentato e vissuto, che ascoltato banalmente in cuffia, e il contesto ideale per assistervi credo sia proprio quello di una grande festa come il SummerSad Fest. 

Lucia Rosso