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Placebo @ Mediolanum Forum

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• Placebo •

Mediolanum Forum (Milano) // 27 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto di Maria Laura Arturi[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26544″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26540″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26536″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26537″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26538″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26534″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26541″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26535″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26542″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26543″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26539″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Live Nation Italia
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Tre Domande a: Argo

Se doveste riassumere la vostra musica con un tre parole, quali scegliereste e perché?

Confesso di aver avuto bisogno di una chiamata con Trem per ragionare bene sulla risposta a questa domanda.
Abbiamo scelto queste tre parole: istinto, immagine e viaggio.
Sono le tre parole chiave dei principali “sentieri” che scegliamo di percorrere con le canzoni. L’istinto è l’input fondamentale per ogni progetto e, per esempio in “Mi hanno detto che” diventa addirittura protagonista, come se fosse il motore che fa andare avanti la traccia.
Successivamente abbiamo scelto la parola immagine perché spesso, nei testi delle canzoni, riesco a descrivere meglio uno stato d’animo analizzando piccole “fotografie” di contesto, apparentemente circoscritte che caratterizzano un certo tipo di situazione.
Il viaggio è qualcosa che spesso ti fa dimenticare da dove sei partito, per questo è la nostra terza parola. Spesso ci siamo sentiti così lontani dalla nostra comfort zone che abbiamo voluto riportare questo aspetto della nostra vita anche nella musica. In Metà settembre, soprattutto grazie all’andamento musicale del pezzo, abbiamo voluto regalare un piccolo viaggio all’ascoltatore: si decolla dal nostro quotidiano disordine mentale per atterrare sulle nuvole.

 

C’è un artista in particolare con cui vi piacerebbe collaborare/condividere il palco?

Sicuramente mi farebbe molto piacere collaborare e condividere il palco con gli Psicologi, nella scena italiana attuale li considero i più affini alla roba che sto facendo in questo momento.
Mi ricordo una sera, probabilmente al Traffic, Alessio (Lil Kvneki) fece salire me e Morb sul palco durante una serata con vari artisti della scena di Soundcloud, solamente perché ci avevamo chiacchierato mezza volta, infatti ricordo che era una presa a bene inaspettata.
Qualche mese dopo andai ad ascoltare Diploma, aspettandomi qualcosa di simile a quella serata basata su pogo e lacerazioni alle corde vocali, e rimasi sorpreso dal cambiamento.
Probabilmente sono stato condizionato da quei due ragazzi, involontariamente mi hanno spinto a sperimentare di più e a distaccarmi da quella che, agli inizi, era la mia comfort zone.

 

Qual è la cosa che amate di più del fare musica?

Ci piace sapere che almeno nella musica riusciamo ad avere un equilibrio. Inizialmente scrivo da solo, o costringendo in un silenzio agghiacciante le persone che si trovano vicino a me in quel momento. Successivamente Trem compone e arrangia tutto e, visto da fuori, sembra alienante quanto mistico, è affascinante.
Quando arriva il momento di registrare iniziano ad intravedersi le stelline della magia, sembra di lasciare il corpo in studio mentre la testa si perde nel testo e nell’interpretazione che gli voglio dare. Durante il lavoro di editing, mix e mastering è come se tutto iniziasse a prendere vita e, per quanto si tratta dello step meno emotivo, spesso riusciamo a capire bene se la traccia ci convince o no proprio in questa fase. Nel live, in modo diverso, ci sentiamo comunque guidati da un preciso modus operandi che in altre circostanze non abbiamo, quindi la cosa che più amiamo del fare musica è senz’altro il processo.

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI ANNUNCIANO ‘LA VIA DI CASA 3’: 31 OTTOBRE @ TRIESTE TEATRO MIELA. SUL PALCO: TARM, POPULOUS, CACAO MENTAL E DJ SET DI SQUARTA (COR VELENO)

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

ANNUNCIANO

“LA VIA DI CASA 3

31 ottobre 2022 – Trieste @ Teatro Miela

CON

POPULOUS

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

CACAO MENTAL

SQUARTA dj-set (COR VELENO)

Torna per la terza edizione “LA VIA DI CASA”, il festival dei TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI che, dopo aver realizzato nel 2020 e 2021 dei concertiesclusivi in meravigliosi luoghi del Friuli-Venezia Giulia, riporta il gruppo in città.

Il festival che La Tempesta e Tre Allegri Ragazzi Morti dedicano alle meraviglie del Friuli-Venezia Giulia fa infatti tappa a Trieste, al Teatro Miela, e lo fa in un giorno speciale, lunedì 31 ottobre, ovvero halloween, con: POPULOUS, TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, CACAO MENTAL, SQUARTA dj-set (COR VELENO).

Una serata unica che è una festa per ballare, con gli interventi hip-hop/rap di Squarta dei Cor Veleno, la cumbia psichedelica dei Cacao Mental, il rock ’n’ rolldei Tre allegri ragazzi morti e per finire l’irresistibile elettronica di Populous.

L’evento

31 ottobre 2022 – Trieste @ Teatro Miela

Apertura porte ore 20:00 – chiusura ore 02:00

Ingresso €15,00 + d.p.

Grafica e illustrazione di Vito Manolo Roma (@vitomanoloroma)

Con il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia  Turismo

Biglietti: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/halloween-special/193704

Etichetta: La Tempesta Dischi

Booking: La Tempesta Concerti – concerti@latempesta.org

Ufficio Stampa e Promozione: Big Time – pressoff@bigtimeweb.it

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI – biografia

 

Conosciuti per le loro performance mascherate e per i loro live di rock essenziale, Tre allegri ragazzi morti sono considerati uno dei pilastri della scena rock alternativa italiana fin dalla loro formazione, nel 1994. 

 

Nati sotto la guida del celebre fumettista Davide Toffolo, la band è formata dal batterista e membro originario Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni, aggiuntosi alla band per il primo album ufficiale “Piccolo intervento a vivo” (1997 BMG/Ricordi), preceduto dagli auto-prodotti su audiocassetta “Mondo naïf” (1994), “Allegro pogo morto (1995) e “Si parte” (1996). 

 

“Piccolo intervento a vivo” è un live, per il primo disco di inediti (secondo i crismi della discografia vera e propria) bisognerà aspettare il 1999 con “Mostri e normali”, sempre per BMG/Ricordi. È con questo lavoro in bilico tra pop e rock che la notorietà e l’attività live della band cominciano a crescere notevolmente. 

 

Il rapporto con la major ha però breve durata e la band pubblica l’EP “Il principe in bicicletta” nel 2000 con la neonata e da sé stessi fondata La Tempesta, che negli anni a seguire darà luce a buona parte della miglior musica indipendente italiana. 

 

Nel 2001 viene pubblicato “La testa indipendente”, prodotto da Giorgio Canali, che contiene una delle più conosciute canzoni della band: “Ogni adolescenza”. La prolifica carriera del gruppo prosegue nel 2004 con la pubblicazione de “Il sogno del gorilla bianco”, disco caratterizzato da leggere venature etniche. Il trio pubblica il suo quinto album nel 2007, dal titolo “La seconda rivoluzione sessuale”, uno dei lavori più amati e che contiene il singolo “Il mondo prima”. Nel loro album “Primitivi del futuro” del 2010 iniziano ad essere presenti le prime influenze reggae che proseguono mescolate ad altri suoni di un’etnia immaginaria fino all’album “Nel giardino dei fantasmi”, rilasciato a dicembre 2012, sempre da La Tempesta. 

 

A celebrare un 2013 che li ha visti come uno dei gruppi di punta della scena italiana, grazie anche al tour insieme a Jovanotti con cui hanno condiviso i palcoscenici dei maggiori stadi italiani, Tre allegri ragazzi morti intraprendono un tour europeo che ha toccato Londra, Bruxelles, Parigi e Barcellona. Nel luglio dello stesso anno pubblicano, in allegato facoltativo al numero 88 della rivista XL di Repubblica, un album live chiamato “Il fantastico introvabile live. Bootleg”.

 

Il 2014 è dedicato al ventennale della band (#tarm20 – Una festa lunga un anno) con la pubblicazione dell’autobiografia a fumetti di Davide Toffolo “Graphicnovel is dead”, la realizzazione di un musical basato sul fumetto “Cinque allegri ragazzi morti” e il tour “Aprile 1994” in cui la band ha eseguito per intero le prime cassette registrando una serie di sold out in tutta la penisola.

 

Nel 2015 Tre allegri ragazzi morti si esibiscono nel tour “Unplugged”, una serie di concerti acustici in locali di piccole dimensioni (da cui l’album “Unplugged – Live”) e nel maggio dello stesso anno la band pubblica l’album “Quando eravamo swing”, una raccolta di brani arrangiati in stile swing con l’Abbey Town Jazz Orchestra, con la collaborazione di Maria Antonietta nel brano “Occhi bassi serenade”, al quale è seguito il tour estivo di presentazione dell’album.

 

Il 12 gennaio 2016 la band annuncia il nuovo album dal titolo “Inumani” uscito nel marzo successivo per La Tempesta Dischi. Il 25 febbraio viene pubblicato il primo singolo estratto dal disco, “In questa grande città (La prima cumbia)”, che vede la partecipazione di Jovanotti. Grazie ad “Inumani” Tre allegri ragazzi morti partecipano ad alcune trasmissioni televisive come “Quelli che… “ e “Che tempo che fa”. Il tour di Inumani è composto da una sessantina di date, molte delle quali con ospiti speciali sul palco MoniqueMizrahi ed Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion).

 

Il 30 ottobre 2018 Tre allegri ragazzi morti pubblicano il nuovo singolo “Caramella”, seguito da “Bengala” e “Calamita”, brani che anticipano “Sindacato dei sogni”, il nuovo disco di inediti uscito il 25 gennaio 2019.

I Tre allegri ragazzi morti hanno presentato il nuovo album “Sindacato dei sogni” in diverse trasmissioni radiofoniche, tra cui Rai Radio1 Music Club e Rai Radio2 Rock and Roll Circus, con intervista e minilive, Rai Radio1 In viva voce, Rai Radio3 La Lingua Batte, Rai Radio1 Sciarada, Rai Radio1 Centocittà, Rai Radio1 Un giorno da gambero, Radio Deejay TropicalPizza, Radio Lattemiele. In televisione, la band ha presentato il nuovo disco, con intervista e minilive, nel programma Stracult su Rai2, ed è stata intervistata dal Tg1 Rai, da Rainews24 e dal TGCOM24.

 

Il 3 maggio 2019, inoltre, Tre allegri ragazzi morti si sono esibiti in uno speciale concerto in onda su Rai Radio2, in diretta dalla Sala B di Via Asiago a Roma per ‘Radio2 Live’, a conclusione di un tour indoor in cui hanno collezionato numerosi sold out.

 

L’album “Sindacato dei sogni” è stato recensito nell’edizione nazionale del Corriere della Sera, Il Venerdì di Repubblica ha dedicato una doppia pagina di intervista alla band, mentre la rivista Rockerilla ha destinato loro la copertina del numero di febbraio 2019 e 12 pagine interne con focus e intervista. Numerosi altri quotidiani e riviste di settore hanno parlato dell’album “Sindacato dei sogni”.

Il 31 ottobre 2019 i Tre allegri ragazzi morti hanno celebrato con una grande festa all’Estragon di Bologna i primi 25 anni di carriera. Venticinque anni di musica, indipendenza e avventure; più di millecinquecento concerti, dischi, fumetti, maschere, disegni, sogni e un’etichetta (La Tempesta) che ha dato voce a tantissimi nuovi artisti.

 

Il 2021 vede la partecipazione di Davide Toffolo al Festival di Sanremo 2021 ospite degli Extraliscio e la partecipazione della band al Concerto del Primo Maggio di Roma.

Nel 2022 Tre allegri ragazzi morti sono insieme ai CorVeleno per il progetto inedito “Meme K Ultra”, un disco che vede le due formazioni unite in un Supergruppo.

The Afghan Whigs @ Largo Venue

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• The Afghan Whigs •

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Ed Harcourt

Largo Venue (Roma) // 26 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto di Marta Bandino
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26523″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26525″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26526″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26524″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”26522″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”26519″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”26520″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26521″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26527″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

ED HARCOURT

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Nilüfer Yanya @ Locomotiv Club

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Nilüfer Yanya

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LEA SEN

Locomotiv Club (Bologna) // 26 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]foto di Luca Ortolani

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LEA SEN

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Wet Leg @ Magazzini Generali

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• Wet Leg •

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COACH PARTY

Magazzini Generali (Milano) // 25 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Era il 15 giugno del 2021 quando uscì l’EP d’esordio delle Wet Leg, Chaise Longue. In pochi mesi arrivò a tre milioni di streams e raddoppiarono le quote quando, a settembre dello stesso anno, uscì anche il secondo singolo, Wet Dream. I due brani viaggiano entrambi verso i 34 milioni di streams solo su Spotify.
Non era un caso. Le due ragazze dell’isola di Wight, al secolo Rhian Teasdale e Hester Chambers, sono due musiciste con un solido passato artistico e con una incredibile esperienza di live, iniziati ben prima della pubblicazione del singolo che diede loro fama e gloria. Nel 2019, a un concerto degli IDLES, le due trovano il nome per la band e da allora vagano per festival e tour, inanellando date e oliando sempre meglio la loro macchina da concerti.
Andiamo però con ordine. 

Ad aprire la serata ai Magazzini Generali di Milano ci sono i Coach Party, anch’essi provenienti dall’isola di Wight e già passati a luglio in Italia come spalla agli Editors. Sono prodotti dalla Chess Club, che tenne a battesimo i Wolf Alice e i Mumford & Sons. Hanno all’attivo un paio di EP, in attesa dell’uscita del loro album di esordio. Il loro live è piacevole, con un paio di pezzi davvero notevoli, e hanno dalla loro parte la giovane età, garanzia di sicuri – futuri – miglioramenti. 

Il locale è gremito in ogni ordine di posto, quando, alle 21.30 circa, salgono sul palco i cinque membri delle Wet Leg: oltre alle già citate Rhian Teasdale ed Hester Chambers, sono Josh Omead Mobaraki, polistrumentista, Henry Holmes alla batteria e al basso Ellis Durand.
Già al secondo pezzo, Wet Dream, pubblico e band hanno trovato la giusta alchimia e il concerto procede con ordine, tra brani, brevi introduzioni ed interazioni tra palco e prime file, che culminano col il dono di una teglia di lasagne alle due ragazze. Accade solo in Italia. E meno male.
Mi aspettavo un caos ordinato, qualcosa di più impattante e più teatrale, e invece la band è pulita, precisa, musicalmente impeccabile, tecnicamente più che valida.
Nella setlist vengono inseriti anche tre brani inediti, segno che la band è effettivamente al lavoro su nuove canzoni e all’orizzonte c’è un secondo album.
Alla fine saranno tredici pezzi, ampiamente preannunciati dalle serate precedenti, ed il concerto termina dopo circa un’ora. 

È stato un live divertente, perché quello delle Wet Leg è un album divertente, irriverente, maleducato, schietto. C’è coerenza tra quello che hanno inciso e quanto visto ieri e allora mi permetto di (auto) citare la recensione del disco uscito ad aprile di quest’anno:

È un disco che contiene sentenze.
Sentenze sui denti.
Ciò non impedisce di sorridere coi buchi.

 

Andrea Riscossa
Foto di Elisa Hassert

 

SETLIST

Being in Love
Wet Dream
Convincing
Supermarket
Red Eggs
I Want to be Abducted (by a UFO)
Obvious
Oh No
It’s a Shame
Ur Mum
Too Late Now
Angelica
Chaise Longue

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COACH PARTY

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26513″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26515″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26514″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26512″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Comcerto[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Tre Domande a: Diamarte

Come e quando è nato questo progetto?

Il progetto diamarte è nato nel 2018.
Siamo amici e suoniamo da tempo insieme, diamarte è l’ultimo nome che abbiamo dato alle nostre varie jam in sala prove sin dalla prima adolescenza.
Abbiamo deciso di lavorare e immergerci completamente nel mondo musicale ed elaborare inconsapevolmente tutto quello che abbiamo ascoltato, valutato, vissuto e maturato negli anni.
Viviamo in un piccolissimo paese sperduto tra le montagne del matese in molise e il luogo ha sicuramente influenzato lo stato d’animo e il suono della band per adesso.
Il primo disco Transumanza è il risultato delle nostre piccole esperienze sensoriali e le influenze saranno abbastanza palesi (rock, stoner, noise) ma a noi non ci importa, non ci nascondiamo e per ora va benissimo così!

 

C’è un artista in particolare con cui vi piacerebbe collaborare/condividere il palco?

Siamo molto affascinati dai musicisti italiani. Sono persone che indirettamente hanno influenzato la nostra musica e la nostra vita. Parliamo di artisti come Carmelo Pipitone, Roberto Dell’era, il maestro Enrico Gabrielli, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Dario Ciffo, Dan Solo… Sono tutti artisti con cui ci piacerebbe collaborare ovviamente.
Pensandoci meglio anche con Trent Reznor non sarebbe male…

 

Se doveste scegliere una sola delle vostre canzoni per presentarvi a chi non vi conosce, quale sarebbe e perché?

Forse Falso Risveglio, il nostro primo singolo.
Bisogna presentarsi in maniera tranquilla come ci consiglia la buona educazione… non vorrei mai presentare il lato mio più estremo/incazzato al primo appuntamento.
Falso Risveglio è una canzone che indubbiamente ti fa capire in che mood viviamo e suoniamo, ma non gode di troppe pretese come altri brani del disco Transumanza (in uscita l’11 novembre 2022)
È accettabile anche per chi non ascolta la musica rock… credo. 

Sangiovanni @ Mediolanum Forum

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• Sangiovanni •

Mediolanum Forum (Milano) // 23 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto di Maria Laura Arturi[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26439″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26440″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26438″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26433″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26444″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26434″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26443″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26437″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26442″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26445″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26436″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26432″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26441″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Help Media Pr[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Cmqmartina @ Locomotiv Club

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• Cmqmartina •

Locomotiv Club (Bologna) // 22 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]foto di Giorgia Zamboni

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Editors @ Unipol Arena

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• Editors •

 +

The Kvb

Unipol Arena (Bologna) // 21 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]foto di Lucia Adele Nanni

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THE KVB

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26401″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26399″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26400″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26398″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a DNA Concerti | Parole E Dintorni
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Dry Cleaning “Stumpwork” (4AD, 2022)

Ho ascoltato questo disco una ventina di volte.
In cuffia, come da prassi, con aria da consumato sommelier, a cercar profumi e angoli nascosti.
Mentre lavoro, per stupirmi di quante volte il sopracciglio destro si potesse alzare, in totale distrazione.
Sdraiato in un prato, in solitudine, da pastorello dell’Arcadia.
Poi mi sono illuminato. Avevo un piano. E una sera libera. 

Stumpwork, questo il titolo del secondo album dei Dry Cleaning, merita una serata tutta sua, un viaggio vero veramente, lui, io e una strada. Una statale verso le montagne, dove posso fermarmi e scrivere, dove ci sia buio e ci siano chilometri facili, dove posso guidare in automatico e intanto perdermi nelle note e nelle parole di Florence Shaw, perché, sono sicuro, proprio nei testi sta la chiave di lettura di questo album.
Perché è un disco fatto di solitudini, di spazi chiusi, di viaggi distratti, di pensieri nati seguendo goccioline di pioggia che scappano su finestrini. È un monumentale flusso di coscienza, sembrano mille pensieri scritti velocemente su post-it e poi lanciati in aria. Non c’è un ordine, non c’è un metodo, c’è solo una forma, uno stile, un messaggio di fondo.
Si parta, dunque. Scriverò come fossi intrappolato nei titoli di testa Lost Highway di Lynch.

L’album inizia freddo, gelido, ritmo che sa di macchina industriale. Anna Calls From the Arctic sembra il risveglio da un letargo mentale (o reale), è costruito su un crescendo, su cui si affollano pensieri rapidi, banali, a volte singole parole. È un gioco a evocare, ed è una pena godere dell’arrivo di una scarpiera, unico sollievo della giornata. Tutti i brani avranno questo disegno di fondo: nel disastro post-pandemico e post-industriale, il sollievo è effimero e materiale. Anche i pensieri che portano serenità, nati in ascensore mentre si esce di casa, sono di una superficialità imbarazzante. Piccole gioie, mentre l’ascensore precipita, a nostra insaputa.
Salva chi canta e salva chi ascolta una sana dose di cinismo, di intelligente distacco e di caustica visione. I Dry Cleaning nel pezzo che apre il disco sembrano più morbidi ed eleganti. Così sarà lungo tutto l’album.
Gary Ashby, terzo pezzo in tracklist, era la tartaruga di famiglia. Scappata durante il lockdown, dove, non si sa, come, non è dato saperlo. Ma perdere un animale come Gary non è da tutti, considerando che si era tutti a casa. Brani come l’orecchiabile Kwenchy Kups, al limite della schizofrenia, sembrano una degustazione di parole e ricordi, così come la seguente Driver’s Story.
La chitarra di Tom Dowse si lancia nel funky in Hot Penny Day, mentre viene affrontato il tema amoroso per la prima volta. La perfida metafora qui sta nell’accostare i rapporti umani al penny day, tradizione antichissima del South Devon, dove le famiglie ricche si divertivano a lanciare dalle finestre monete arroventate. Lo spasso nell’osservare i poveracci che si ammassavano ustionandosi le mani pare fosse ineguagliabile. Così sarà l’amore? Chi può dirlo. Intento si tratta si spazi vuoti e di conti correnti a rischio. E galleggiamo ancora sui temi della superficialità e della solitudine.
Stumpwork, title track da metà tracklist, entra sottopelle con un ritmo lento e cadenzato, un elegante dialogo tra sezione ritmiche e chitarre, una Shaw che quasi canta e una serie di immagini evocate senza filo logico, sembrano incipit di dialogo, approcci da aperitivo, fotogrammi di un cortometraggio in bianco e nero, pezzi di sogno che riemergono tornando a letto. 

E mentre guido sento musica e parole sempre più intrecciate alla notte, ai chilometri. Anche se non riescono a descrivere qualcosa mettendolo a fuoco, in bocca si sente un gusto preciso, nelle orecchie ho la batteria di Nick Buxton, nel diaframma il basso di Lewis Maynard, mentre le parole delle canzoni, come piccole magie, evocano ricordi, scene, fantasmagorie. 

No Decent Shoes for Rain è un picco altissimo. Forse la parte in cui i Dry Cleaning trovano davvero l’insieme perfetto e pretendono tutta l’attenzione dell’ascoltatore. L’amore ai tempi dello shopping compulsivo, delle relazioni via webcam in cui è più facile vedere il culo di qualcuno prima della bocca. Lockdown senza tempo, di nuovo, autoindotti, permanenti, elevati da riff sporchi, lo-fi, slow-core.
E di nuovo la superficialità in Don’t Press Me, in cui un mouse da gioco è questione di litigio. Il tutto rinchiuso in 1’50’’ in cui sembrano scendere in campo i Sonic Youth al completo. 

Io guido, ma inizio ad avere un sorriso di traverso dipinto in faccia.

Micotico. Sporco. Etereo. Un basso con note lunghe e presenti in Conservative Hell, il cui titolo è programmatico. Liberty Log è un altro piccolo capolavoro. Siamo di nuovo in una stanza, siamo di nuovo alla solitudine. Qui però parole e musica si rincorrono, prima in linea retta, poi in circolo che diventa presto una trappola, un loop, di immagini e di note. È una meta-canzone che canta con un trucco da poco del registro delle libertà, che non esiste, che non c’è, che non vogliamo, che non meritiamo. Il tutto strizzando l’occhiolino ai Radiohead.
E tutto termina con un colpo di scena: Icebergs chiude l’album, che a sua volta ci lascia un messaggio (quasi) di speranza: 

“For a happy and exciting life
Locally, nationwide or worldwide
Stay interested in the world around you
Keep the curiosity of a child if you can
Resuscitator”

“Mo’ me lo segno”, aspetta che accosto.
Finiti i lockdown rischiamo comunque di “vedere prima il culo di una bocca” e di ritrovarci chiusi in casa e/o in noi stessi. Collezioniamo viaggi senza passione, abbiamo reso lo shopping una terapia. L’immagine che abbiamo di noi, una volta usciti dalle nostre caverne, è distorta. Così questo è un disco di disequilibri, storto e sghembo, con una dialettica interna tra tappeto sonoro e il recitato. È una lunga poesia musicata, uno sprechgesang e un responso di sibilla, impresso su instax mischiate a caso. 

Sono innamorato di Florence Shaw, delle sue fricative e dentali, al limite dell’ASMR. Mi ha fulminato con parole legate in analogie. I Dry Cleaning mi hanno trascinato nella buca del Bianconiglio, galleria laterale, dove un’Alice è chiusa in una stanza davanti a una webcam e il cappellaio compra online bustine di tè. 

Un album da ascoltare sempre. Che poi è il valore vero di un album che merita: il ritornarci, o il volerci ritornare. Come un buon libro, come un posto che ci stimola.
Ecco. Forse è lo stimolo il valore aggiunto in questo lavoro. Davvero eccezionale.

Il mio premio è un cielo stellato come quelli da lockdown.
Fa fresco.
Perché ho smesso di fumare?
Torno, vediamo se verso casa questo album cambia senso anche lui.

 

Dry Cleaning
Stumpwork
4AD

 

Andrea Riscossa

BOUDICA MUSIC CONFERENCE 11 e 12 Novembre a Bologna

Boudica Music Conference arriva a Bologna l’11 e 12 novembre prossimi. Nata a Londra nel 2019 Boudica è un party, uno show radiofonico, una conferenza musicale, un podcast, un’etichetta discografica, una piattaforma fondata dalla dj e producer Samantha Togni che mira a dare visibilità ad artist* trans*, donne e non-binary.
Boudica Music Conference nasce dalla necessità di creare ‘safer spaces’ per la comunità e luoghi di incontro per il networking, l’ispirazione e la collaborazione dei generi sotto rappresentati nella musica.
Al centro di Boudica la volontà di promuovere e sviluppare artist* penalizzat* dalla mancanza di risorse ma che potrebbero prosperare con l’accesso e il supporto della giusta piattaforma. Ogni iniziativa mira a dare visibilità a modelli di generi e background sottorappresentati.
Lo scopo di Boudica è quello di rendere la musica elettronica un’industria e una comunità più inclusiva.
Boudica, nel suo primo evento italiano in collaborazione con Mariolina Catani (TANK club Bologna), ha come obiettivo quello di aprire il settore dell’industria musicale a diverse identità e di portare al suo interno una rappresentanza diversa, ed entrare nell’industria musicale fornendo modell* e professionist* a cui ispirarsi.

PROGRAMMA

11 NOVEMBRE
Dalle 15 alle 17 @ MAMBo (Sala Conferenze)
Beginner DJ Workshop (powerd by Pioneer)
Il workshop si concentrerà sulle basi delle principali tecniche da DJ.
Host:
Samantha Togni (Boudica)
Michel Corradi (Pioneer DJ)
Max Monti (Director – Music Academy Rimini)

Dalle 20 alle 21.30 @ Tank Serbatoio Culturale
Workshop: Come aprire una label e autoprodursi (powerd by Equaly)
Il workshop è rivolto a musicist/producer sia che aspirano ad autoprodursi, sia a chi vuole iniziare a lavorare dietro le quinte nel mondo della discografia.
Host:
Lucia Stacchiotti (iCompany, luovo, Concerto 1 maggio – Roma)

12 NOVEMBRE
Per tutti i talks ticket gratuito su Resident Advisor (posti limitati)

Talks @ MAMBo – Museo D’Arte Moderna di Bologna
Dalle 14.30 alle 15.30
Decostruire gli Stereotipi. Strategie per superare il divario di genere nell’industria musicale.
A seguito dei preoccupanti dati riguardanti la rappresentazione delle minoranze nell’industria musicale, vogliamo discutere possibili soluzioni per creare opportunità e spazi per combattere queste disparità.
Nonostante le conversazioni sulle statistiche e l’urgenza di continuare a lavorare per un ambiente più inclusivo, c’è ancora molta strada da fare per sradicare completamente la discriminazione negli ambienti musicali. L’industria deve essere in grado di garantire spazi in cui tutti possano sentirsi al sicuro.
Speaker:
Carmela Massa (Parkett)
Mariolina Catani (Tank club Bologna)
Flavia Guarino (Dice)
Emanuela Teodora Russo (Nuovo IMAIE/Note Legali/ Studio d’Ammassa)
Modera: Laura Gramuglia (speaker radiofonica/scrittrice)

Dalle 15.30 alle 16.30
Conversazione con dj Lady Starlight (New York)
Lady Starlight è una delle DJ e performing artist americane più originali e interessanti della musica elettronica. Lady Starlight ci racconterà del suo background, dei  tour mondiali come supporter a Lady Gaga e dei suoi live set unici.
Modera:
Samantha Togni (Boudica/Flesh)

Dalle 17.00 alle 18.00
Spazi Sicuri: Denunciare e combattere sessismo e molestie nell’industria musicale
Due dei problemi più prevalenti nell’industria della musica elettronica continuano ad essere il sessismo e le molestie sessuali.  Donne e persone non-binary e trans* devono ancora affrontare enormi barriere all’interno del settore. All interno del contesto dell industria italiana la discussione si concentrerà su possibili soluzioni e modalità per continuare a creare un sistema in cui tutti si sentono sicuri e protetti.
Speaker:
Albi Scotti (DJ Mag)
ARYA
Azzurra Funari (Restart)
Sara Colantonio (Equaly)
Modera: TBA

Dalle 18.00 alle 19.00
Proteggiamo le comunità a tutti i costi
Negli ultimi anni ciò che il governo non è riuscito a capire è che i club, i collettivi e gli spazi indipendenti sono santuari in cui le persone possono riunirsi, essere se stesse e sentirsi libere.
Ora che siamo riunit* a queste parti vitali del settore, i nostri speaker riflettono sull’ industria post pandemia.
Speaker:
Gianni Chelli  (LaRoboterie)
L I M
Marta Fantini (Five Question Marks)
PLAYGIRLS FROM CARACAS
Marzia (Elastico Records)
Modera:
Claudia Attimonelli (Docente all’Università di Bari in Teoria del linguaggio e scienze dei segni/Autrice de: L’Elettronica è donna; TECHNO ritmi afrofuturisti)
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Party event @ LINK 2.0
LINE UP
23:00-23:30 Warm up
23:30_ Tying Tiffany LIVE
00:30_ Lady Starlight LIVE
02:00_ Juliana Huxtable
03:30_ Nene H
05.30_ Tedesco

START FROM SCRATCH il workshop di Pioneer DJ arriva a Bologna in occasione di Boudica Music Conference 2022.


Ispirare una nuova generazione di talenti, offrire nuove esperienze e nutrire la creatività: è con questo spirito che AlphaTheta Corporation, attraverso il suo brand Pioneer DJ, annuncia il prossimo workshop Start From Scratch a Bologna, in occasione di Boudica Music Conference 2022,per dare alle donne, alle persone trans e non binarie un’introduzione allarte del DJing.

Lincontro è un vero laboratorio teorico e pratico per apprendere le nozioni fondamentali e muovere i primi passi alla console: da come organizzare la libreria musicale, alle tecniche di mixaggio, fino allutilizzo della strumentazione ideale con cui allenarsi, sia per passione o per realizzare una vera e propria carriera professionale. I partecipanti al workshop avranno la possibilità di toccare con mano le apparecchiature del brand leader di settore per la tecnologia DJ sotto la guida di Michel Corradi, Business Development Executive di Pioneer DJ per lItalia, di Samantha Togni, DJ, Produttrice e Promoter, fondatrice di Boudica, e di Max Monti, Direttore e insegnante di Music Academy di Rimini, una delle scuole per DJ italiane accreditate da Pioneer DJ, tutti professionisti con cui oltre al momento educational si condivideranno aneddoti, storie e segreti della carriera del DJ.

Lanciato a marzo 2022, Start From Scratch è un nuovo progetto di Pioneer DJ che consiste in una serie di workshop virtuali e in presenza, organizzati in tutta l’area EMEA, con lobiettivo di sostenere tutti gli individui interessati e appartenenti a comunità sotto rappresentante all’interno dell’industria musicale, offrendo la possibilità di imparare a cimentarsi come DJ e acquisire nuove conoscenze per intraprendere una carriera nel mondo della musica.

Start From Scratch – Beginner DJ Workshop
venerdì 11 Novembre 2022
dalle 15:00 alle 17:00
MAMbo, Sala conferenze
Via Don Giovanni Minzoni, 14, 40121 Bologna BO.