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Visual Journal vol.1: Jova Beach Party

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Questa nuova sezione é dedicata alla narrazione di un evento in modo un po’ diverso dal solito.
Attraverso un visual journal e un breve testo abbinato cercheremo di raccontarvi tutti gli aspetti di un concerto, dalla musica, al pubblico, alle emozioni e sensazioni provate.
Per il primo volume siamo stati alla data conclusiva del Jova Beach Party all’aeroporto di Linate, un evento senza precedenti che ha fatto innamorare 100.000 persone e sono proprio queste persone le protagoniste del visual journal di questo mese.
Centomila anime unite nello stesso posto per la stessa passione; cuori che battono all’unisono; persone diverse di tutte le età che per un giorno hanno fatto parte di un’unica immensa famiglia.

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• Jova Beach Party @ Aeroporto di Linate (Milano) // 21 Settembre 2019 •

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PER SCORRERE LE IMMAGINI UTILIZZARE LE FRECCE AI LATI

DA MOBILE SI CONSIGLIA DI RUOTARE IL DISPOSITIVO IN ORIZZONTALE PER UNA MIGLIORE VISIONE DELLE IMMAGINI

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Foto: Elisa Hassert

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An Early Bird “In Depths” (Ghost Records, 2019)

(Canzoni intense per cuori coraggiosi)

 

Vi sono dei momenti in cui la vita ti pone davanti dei bivi, decisioni da prendere che ti cambiano per sempre.

In questi attimi l’indecisione la fa da padrona e rimaniamo seduti a fissare un punto, snocciolando liste lunghissime di pro e contro.

Tutto sembra crollarci addosso, la malinconia per ciò che è e per ciò che potrebbe essere ci blocca nell’istante.

In siffatte circostanze ecco apparire An Early Bird (all’anagrafe Stefano de Stefano) con In Dephts, il suo nuovo EP contenente 4 tracce che preannuncia un full length previsto per il 2020.

L’intento, come d’altronde ci comunica il nome stesso dell’EP (In profondità), è di scendere sul più profondo piano emotivo di ognuno di noi, attraverso uno stile folk e acustico, macchiato qua e là da sonorità elettroniche, affrontando tematiche come l’amore, sia in senso amoroso, sia in senso fraterno; la risolutezza nell’affrontare cambiamenti e il senso di rottura in tutte le sue sfaccettature.

L’intimità di questi brani risiede negli strumenti utilizzati, per lo più suonati tutti dal cantante (piano e chitarre acustiche), nella voce delicata e profonda, unita ad arrangiamenti minimali ma più corposi attraverso sonorità scure e intense.

L’EP è stato registrato e mixato da Claudio Piperissa, assistito da Luca Ferrari, presso il Faro Recording Studio di Somma Lombardo, per la produzione artistica di Lucantonio Fusaro.

Il primo singolo uscito, che fa da cavallo di troia per la nostra psiche, è Stick it out: un inno alla tenacia, a resistere alle intemperie aggrappandosi forte agli affetti e soprattutto a non lasciare in sospeso nulla, con caparbietà e determinazione. Come durante uno tsunami, trovare un appiglio per non essere trascinati via dalla corrente.

In First Time ever si affrontano le prime volte magiche: il primo sguardo, il primo bacio di un amore vero e puro, non necessariamente il primo amore, in quanto ogni amore ha la sua importanza e porta ad una crescita personale diversa, e quindi ad un’interpretazione diversa dell’amore stesso. Si tratta di una ballata folktronic, poetica e romantica.

L’idea di Breaker, terzo brano dell’EP, nasce durante una lunga ed estenuante fila per il bagno. Questo testimonia che l’ispirazione è arte, e può coglierti in qualsiasi momento. Con la delicatezza della sua voce ci racconta storie sullo sfondamento di muri interpersonali, sulla rottura di rapporti, di promesse infrante, di scardinare le catene emotive che ci legano a situazioni dannose per la nostra anima.

Il commiato alla vita passata, in Farewell, sancisce la fine di un viaggio, di un progetto, per intraprenderne uno nuovo. Con una voce raffinata e malinconica ci invita a salutare con la mano il vecchio e a far posto alle prospettive future, abbandonando senza remore quel che è stato.

Aspettiamo con ansia il 2020 per ascoltare il full length di questo artista italiano che sa far vibrare le corde più profonde dell’anima.

 

An Early Bird

In Depths

Ghost Records, 2019

 

Marta Annesi

 

Jova Beach Party @ Aeroporto di Linate

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• Jova Beach Party •

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Aeroporto di Linate (Milano)  // 21 Settembre 2019

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Quando mi hanno detto che saremmo andati alla data conclusiva del Jova Beach Party di certo non mi sarei mai aspettata di vivere un’esperienza così lontana dalla normalità dell’ambiente live Italiano.

Dopo un’ora in tram attraversando Milano e quattro chilometri a piedi lungo Viale Forlanini, direzione Linate, stile Walking Dead, mi sono ritrovata davanti ad un’oasi della Musica, spuntata dal nulla nel mezzo di un aeroporto deserto.

Ovunque mi girassi c’era una festa diversa, migliaia di persone che si divertivano a ritmo di rock e poi lì, nel mezzo di tutto ciò, Il Palco, imponente, coloratissimo e il suo Re, Jovanotti, il quale è stato presente per tutta la durata dell’evento.

Una festa lunga nove ore con tanti ospiti e sorprese, a partire dalle tre del pomeriggio la musica non si è fermata un attimo, tre i palchi e numerosi gli artisti provenienti da tutto il mondo.

Alle 20.30, dopo l’esibizione di Benny Benassi, finalmente arriva il momento che tutte le 100.000 anime presenti stavano aspettando…eccolo Jovanotti, che con i suoi 52 anni calca il Suo palco con la stessa passione di quando era ragazzino, un Artista con la A maiuscola, un sognatore che ha visto realizzare il suo sogno, “È questa la vita che sognavo da bambino”.

Lorenzo ha tenuto il palco per quasi tre ore di concerto, aiutato dalla sua immancabile band e da alcuni ospiti speciali, tra cui Brumotti, con la sua bicicletta e le acrobazie sul palco tra uno strumento e l’altro, Tommaso Paradiso, con il suo look da cowboy che quasi sembrava di assistere ad un remake di Brokeback Mountain, Salmo alla batteria durante l’esibizione di Ombelico del mondo accompagnato dai ragazzi di Rockin’ 1000 e persino il nostro connazionale astronauta Luca Parmitano direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale a ritmo di Non M’Annoio.

Un concerto che più che tale è sembrato un festival di quelli come si deve, con tanto di fiamme, fuochi d’artificio, esplosioni di polvere colorata e persino una luna gonfiabile di notevole grandezza, insomma un evento che in Italia non si era mai visto.

Lorenzo Jovanotti ancora una volta è riuscito a stupirci tutti creando qualcosa di nuovo e utilizzando per la prima volta uno spazio strategico e abbastanza capiente per tenere concerti alla portata degli AC/DC.

Il Jova Beach Party è una celebrazione d’amore e di passione per la musica, è l’inizio di una nuova era, è l’Italia, l’Italia quella bella, che crede in un futuro migliore.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Goigest

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Elisa Hassert

Foto: Luca Ortolani

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16474″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16472″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16463″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16464″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16471″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16480″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16467″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16478″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16462″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16479″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16473″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16477″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16469″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16465″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16475″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16476″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16481″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16484″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16460″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16470″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16468″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16466″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row]

The Zen Circus @ VI Raduno a Villa Inferno

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• The Zen Circus •

 

VI Raduno a Villa Inferno

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Villa Inferno – Cinetico Bar (Montaletto di Cervia)  // 21 Settembre 2019

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Foto: Siddartha Mancini

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Wilco @ Gran Teatro Geox

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• Wilco •

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Gran Teatro GEOX (Padova)  // 20 Settembre 2019

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Foto: Massimiliano Mattiello

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Marissa Nadler @ Monk

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• Marissa Nadler •

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Monk (Roma)  // 19 Settembre 2019

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Foto: Simone Asciutti

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The Dandy Warhols @ Locomotiv Club

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• The Dandy Warhols •

+ New Candys

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Locomotiv Club (Bologna)  // 17 Settembre 2019

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Foto: Luca Ortolani

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New Candys

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La nuova vita del Rock made in Italy

Cinque band che provano come il rock italiano non sia morto, ma si nasconda solo molto bene

 

Nonostante non sia tanto popolare quanto quella indie o rap, la scena rock italiana è tutt’altro che silenziosa. Accanto a gruppi che calcano i palchi da anni come i Fast Animals and Slow Kids – reduci da un tour per promuovere il loro ultimo album Animali Notturni – i Ministri, i Fine Before You Came oppure gli Zen Circus, freschi di festeggiamento dei primi vent’anni di carriera tra la partecipazione all’ultimo festival di Sanremo con L’amore è una dittatura e varie tappe in festival estivi, esiste un mondo di band emergenti e che decisamente meriterebbero più visibilità. Complice anche la playlist su Spotify Pezzi che Bruciano realizzata dai membri de I Boschi Bruciano, che unisce brani di gruppi già affermati a novità più di nicchia, ecco qualche band a cui vale la pena dare un’occhiata. 

 

 

• Elephant Brain •

 

elephantbrain leonardozen

 

Gli Elephant Brain nascono a Perugia nel 2015 e nonostante il nome possa trarre in inganno, scrivono e cantano in italiano. Nello stesso anno pubblicano anche il loro primo EP omonimo, contenente quattro canzoni dalle sonorità graffianti (loro stessi si definiscono nella bio di Instagram “amanti delle chitarre distorte”) e i cui testi spaziano tra cambiamenti, relazioni concluse e qualche rimpianto. L’estate scorsa suonarono in apertura agli Zen Circus ad Umbria che Spacca – festival musicale nella loro Perugia – e contemporaneamente è uscito il singolo Ci Ucciderà, un brano su tutti quei dolori che vale la pena raccontare e che funzionano come benzina per la musica, nonché apripista per il loro primo album, in arrivo quest’anno. 

 

 

• I Botanici •

 

ibotanici

 

I Botanici sono un gruppo nato a Benevento nel 2015. Quando suonano dicono di fare “poche chiacchiere e tanto rumore” e nel loro primo album Solstizio si sente eccome: otto brani dai testi essenziali e diretti, con un grande spazio riservato alla parte strumentale, alla musica nuda e cruda, senza però togliere profondità ai loro pezzi, come si percepisce nei due singoli recenti Mattone e Nottata. Quest’ultima in particolare è una canzone che sa di confessione, esprimendo attraverso la musica quella paura di non realizzarsi e rimanere indietro rispetto agli altri – tanto in amore quanto nella carriera – che a volte non ci lascia dormire la notte. Menzione d’obbligo anche al videoclip della canzone, girato in una Napoli vivace e vissuta tra i locali dei vicoli, il lungomare e la metropolitana. Rilasciati rispettivamente a maggio e a giugno, Mattone e Nottata anticipano il loro secondo album in studio che uscirà col titolo di Solstizio per Garrincha Dischi.

 

 

• I Boschi Bruciano •

 

 

iboschibruciano

 

Con I Boschi Bruciano ci spostiamo al nord e più precisamente a Cuneo, dove qualche anno fa iniziano la propria attività sotto il nome di Qwercia. Come Qwercia si fanno conoscere tra pezzi originali e aperture ai live di band già affermate come i Fine Before You Came e i Gazebo Penguins e nel giro di due anni ed un cambio di nome, hanno pubblicato tre singoli: Australia, Odio e Pretese. I temi portanti sono un mix di rabbia, paura e cambiamenti che forse arrivano o forse no, il tutto accompagnato da basi grintose e decisamente in linea coi testi. La band ha recentemente finito di registrare con l’etichetta sarda Bianca Dischi il suo primo album, la cui uscita è prevista ad ottobre.

 

 

• SAAM •

 

saam

 

“Tristi come un siciliano fuorisede al Nord”, così si definiscono i SAAM, giovane trio genovese, emocore sulla carta ma dalle sonorità così particolari da risultare difficili da inquadrare in uno schema preciso. Le cinque canzoni del loro EP d’esordio È facile consumarsi le unghie, uscito l’anno scorso con Pioggia Rossa Dischi, esprimono senza mezze misure una tristezza violenta, gridandola a squarciagola al microfono. Com’è naturale che sia, da lì partono per un anno intero a suonare su diversi palchi del nord Italia, tra cui anche quello della scorsa edizione del Goa Boa – festival genovese da sempre molto attento a promuovere e supportare la scena emergente locale – mentre a marzo aprono, sempre nella loro città, uno dei concerti di addio dei Cabrera, band che tra l’altro ricordano molto nello stile. 

 

 

• Cara Calma •

 

Caracalma valentinacipriani

 

A dispetto del nome, i Cara Calma hanno rabbia e grinta da vendere. Il gruppo nasce a Brescia nel 2016 e già conta due album all’attivo. Il primo, Sulle punte per sembrare grandi, ha tutte le carte in regola per diventare l’inno di una generazione a cui, crescendo, vengono pian piano meno tutte le sicurezze e alterna pezzi dall’animo profondamente rock ad altri più tranquilli – come Buoni Propositi – che esprimono quasi più rassegnazione che rabbia. Anche Souvenir, loro secondo lavoro in studio, continua su questa strada: 10 pezzi energici e a tratti violenti, che non si fanno problemi a gridare in faccia a chi ascolta di ansie, inadeguatezza e relazioni finite non troppo bene, sensazioni con cui tutti siamo familiari. Il disco, che vanta anche collaborazioni con Luca Romagnoli dei Management e Ivo Bucci dei Voina, è stato portato per tutta l’estate in giro per l’Italia, con una delle tappe finali al Filagosto Festival, in apertura ai Ministri.

 

Francesca Di Salvatore

 

 

Photo Credits:

Foto Copertina © Luca Ortolani

Elephant Brain © Leonardo Zen

Cara Calma © Valentina Cipriani

TUTTO MOLTO BELLO 2019

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• TUTTO MOLTO BELLO 2019 •

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Arena Puccini (Bologna)  //  13-14-15 Settembre 2019

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Venerdì 13 settembre
Mahmood
Arena Puccini

La Rappresentante di Lista
Pizzul Stage / free entry

Sabato 14 settembre

Colle Der Fomento

Bud Spencer Blues Explosion
Arena Puccini

Domenica 15 settembre
Giorgio Poi 

Giovanni Truppi
Arena Puccini

Jennifer Gentle
Pizzul Stage / free entry

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Foresta Promotion | Panico Concerti | Locomotiv Club

Foto: Giorgia Zamboni

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13 Settembre

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14 Settembre

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15 Settembre

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Pixies “Beneath the Eyrie” (BMG/Infectious Music, 2019)

Il nano sulle spalle di un Gigantic (no, dai, si può?)

 

Immaginate di partecipare a un’entusiasmante raduno del liceo. Trent’anni di distanza dalla maturità, da quelle pance piatte, da quegli sguardi disincantati sulla realtà, sul futuro. Dopo aver rapidamente constatato che le carriere dei vostri ex compagni sono decollate, esattamente come i loro capelli, vi rendete conto che siete detentori di una merce rara, preziosa, roba che non si compra perché viene da lontano e deve maturare, per valere. Portate con orgoglio coerenza e uno sguardo sul mondo rimasto intatto, un vocabolario aggiornato ma fedele a un’idea, un messaggio che ha attraversato anni, mode, stili e correnti e che adesso, più che mai, vanta una matura e dignitosissima indipendenza. Poco importa se avete appena parcheggiato un maggiolone semidiroccato, rigando il Mercedes del vostro ex compagno di banco, e se avete – inavvertitamente – agganciato col vostro orologio le extensions dell’ex miss liceo. Dio, siete i Pixies, cosa diavolo vi può scalfire?
L’integrità, però, costa. E i Pixies il conto lo hanno pagato molto presto, forse perché hanno preso un’onda prima di tanti altri gruppi, che hanno poi seguito la scia. Kurt Cobain rivelò di essere un fan e di ispirarsi a loro, Eddie Vedder li ha sempre indicati come esempio di libertà di espressione e, recentemente ha inserito Surfer Rosa nell’elenco dei dischi preferiti.
Per scrivere del nuovo disco dei Pixies ho fatto un festoso bagno in quel brodo primordiale che fu la scena indipendente americana di fine anni ottanta. Band seminali che meriterebbero un capitolo nella storia della musica: dai Dinosaur Jr. ai Fugazi fino ai Sonic Youth. Perché Beneath the Eyrie è un ritorno al passato, anzi, è un disco che riporta a un ambiente familiare. E’ come rientrare nella stanza della propria adolescenza, ma con qualche anno sulle spalle.
E allora largo a un backbeat fatto come si deve, largo alla libertà e alla fantasia, largo al gotico, come immaginario e al barocco, come stile. Registrato al Dreamland Studio, una ex chiesa, è stato definito dallo stesso Franck Black come il loro Blair Witch, un disco infestato di streghe, mostri, morte. Ma i temi stridono con le melodie, che ciondolano tra punkabillie, surf rock e proto-grunge. E’ come ritrovarsi a tagliare il prato di casa una domenica mattina di giugno. Ma in un film di Tim Burton. Come se a ballare con John Travolta in Pulp Fiction ci fosse la sposa cadavere. Ok, siamo a fuoco.
Del resto è dalla frizione che nasce parte della grandezza dei Pixies, da quel cantato a volte isterico che tira per i capelli le chitarre, da quei bassi subacquei che introducono chi ascolta in mondi inquietanti e pericolosi. Sono ritornelli e cori grandiosi, ma che raccontano weird things. Capita così che il primo singolo estratto, Graveyard Hill, attraverso streghe, morte e maledizioni ci riporti a casa Pixies, interno 22, soprattutto se la consideriamo un elemento di una combo, un dinamico duo, con la successiva Catfish Kate, un delirante racconto di una lotta mortale tra una tal Kate e un pescegatto, accompagnato da riff golosi, un basso narrante e rime baciate.
Il disco si dipana così tra storie cupi, gotiche, costruite su testi a volte ermetici, a volte surreali. Citazione per merito alla bassista Lenchantin, autrice della doppietta Long Rider e Los Surfer Muertos, pezzi dedicati a un’amica surfista morta in mare a Dana Point. Il surf e le sue chitarre sono prepotenti in questo lavoro, e se non sono protagoniste sono eco, come nella splendida St. Nazaire.
Impossibile sostenere che siano tornati i vecchi Pixies, sicuramente però Beneath the Eyrie è un ottimo album, che riporta indietro l’orologio a quel glorioso periodo che dal college rock ci portò all’esplosione del grunge. Non è Surfer Rosa e non è Doolittle, ma è una scusa perfetta per riappropriarsi di una fetta di storia della musica (e personale) lasciata in naftalina senza ragione. 

Diceva Bernardo di Chartres che noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane”, scriveva Giovanni di Salisbury.
Leggasi: la grandezza del passato ci sorregge e ci fa vedere più lontano, oltre ad elevarci. Questo disco poggia sulla storia dei Pixies per porsi (forse), più in alto di quanto potrebbe, ma sta lassù perché è coerente col passato, perché è un’ottima promessa per il futuro, perché è dannatamente ben suonato.

 

Pixies

Beneath the Eyrie

BMG/Infectious Music, 2019

 

Andrea Riscossa

 

Sleep On It “Pride & Disaster” (Rude Records, 2019)

(Per chi considera la musica come mezzo di evasione)

 

Ci sono giornate che iniziano male. La sveglia non suona, il caffè si brucia, il semaforo è sempre rosso e c’è un sacco di traffico.

In quei momenti, per alcune persone, basta mettere su un disco, e quel cielo che sembrava tetro si schiude a tantissime possibilità.

Ecco quello che gli Sleep on it (in italiano il significato può variare da “dormirci su” o “la notte porta consiglio” ma anche “sogni d’oro”) band di Chicago, formatasi nel 2012 iniziando da uno scantinato, cercano di comunicare con la loro ultima fatica Pride & Disaster.

Questo terzo album del quartetto americano (Lost along the way nel 2016 e Overexposed nel 2017) è circondato da un alone di positività intriso di malinconia.

Stile pop punk un po’ scontato, motivetti orecchiabili e riff di chitarra leggermente banali (ma comunque godibili) puntano più sul contenuto delle tracce. I membri del gruppo hanno sofferto di ansia e depressione e questo li ha spinti a cercare una via di scampo, a tentare di trovare il sole anche durante le giornate di pioggia.  

Hanno deciso di creare musica per chi sta attraversando un periodo spiacevole, canzoni portatrici di gioia così da generare un’onda di felicità per spingere l’ascoltatore a migliorare se stesso, apprezzando quello che di buono la vita offre, senza soffermarsi troppo sul lato negativo. Si autoproclamano come il tuo migliore amico, quello che prodiga consigli e pacche sulle spalle.

Chiaro esempio è Under the Moment, spudorata richiesta di attenzione e aiuto, con cui puntano su chi ha portato il pesante fardello della depressione sulle proprie spalle, su chi si è sentito trascurato o rifiutato. “Take my hand and pull me again” è un grido disperato di qualcuno che è sprofondato nel pozzo e necessita una corda, una mano amica per risalire le lisce e umide pareti di pietra.

Il primo singolo uscito, After Tonight, rappresenta un amore e la capacità di agire senza costrizioni o impedimenti esterni, cancellando il timore di essere respinti o di fallire: la libertà di esprimere ciò che abbiamo dentro, arrivando ad accettare quel che siamo senza vergogna alcuna.

Pride & Disaster è un album senza pretese musicali, da ascoltare in auto a tutto volume durante una giornata storta. Ci suggerisce che è inutile fuggire dai problemi della vita, o “dormirci su”: quelli torneranno più forti e prepotenti di prima. 

Attraverso la musica possiamo canalizzare queste emozioni e tirarne fuori sentimenti più costruttivi, con lo scopo di crescere e migliorarci.

 

Sleep On It

Pride & Disaster

Rude Records, 2019

 

Marta Annesi

 

Tutto Molto Bello ’19

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• La musica è il nostro sport preferito •

[/vc_column_text][vc_column_text]Torna a Bologna, dal 13 al 15 settembre 2019, Tutto Molto Bello, il primo evento italiano che unisce musica e calcio, organizzato da Panico Concerti e Locomotiv Club. 

Alla sua 9ª edizione, il Torneo di Calcetto per Etichette Indipendenti, che deve il nome alla nota espressione del grande Bruno Pizzul, darà vita a una tre giorni all’insegna della musica e dello sport presso il Parco del Dopolavoro Ferroviario, uno spazio adue passi dal centro e dalla stazione di Bologna e che comprende al suo interno sia i campi dove si svolgeranno le sfide a calcetto, sia i palchi che ospiteranno il festival.

Toccherà a La Rappresentante di Lista, venerdì 13 settembre alle 19.00, dare inizio ai live con un concerto gratuito sul nuovo “Pizzul Stage”, nuovo palco totalmente gratuito che quest’anno si aggiungerà a quello del Locomotiv e al grande palco dell’Arena Puccini. Sarà invece Mahmood l’artista protagonista della prima serata in Arena Puccini. Quella di TUTTO MOLTO BELLO è una delle poche esibizioni in regione all’interno del tour del vincitore dell’ultimo Sanremo. La notte ci si sposta al Locomotiv per Tutto Molto Party di questa edizione per il live degli spagnoli Delaporte.

Sabato 14 settembre il programma musicale inizierà con la performance, sul Pizzul Stage,  di Andrea Laszlo De Simone, raffinato songwriter torinese di casa 42 Records, che si sta imponendo come uno dei nomi più seguiti nel campo della sperimentazione cantautoriale. Successivamente il pubblico dell’Arena Puccini avrà il piacere di assistere a un doppio set esclusivo, quello dei Bud Spencer Blues Explosion, nella primigenia versione in duo in occasione del decennale del loro progetto, e dei Colle Der Fomento, dal 1994 una delle formazioni più storiche del rap italiano. 

A mezzanotte sul palco del Locomotiv Club farà la sua apparizione Emmanuelle, dea della Dj-Culture e musicista elettronica apprezzatissima, metà producer e metà chanteuse, per un Tutto Molto Party all’insegna del beat e dei suoni più raffinati.

La domenica inizia con La Colazione Dei Campioni e con lo spettacolo Max Collini legge l’indie, alle 12.00 sul Pizzul Stage, nel quale l’autore reggiano rivisita il nuovo canzoniere italiano, mettendone in luce motti e facezie. Alle 18.00 il nuovo concerto dei Jennifer Gentle, che ritornano sulla scena dopo un lungo periodo d’assenza in anteprima assoluta per TUTTO MOLTO BELLO. All’Arena Puccini per l’ultima sera una doppietta con due tra gli autori più stimati degli ultimi anni: Giovanni Truppi e Giorgio Poi. 

TUTTO MOLTO PREMIÈRE – FAST ANIMALS AND SLOW KIDS AL TRAMONTO IN PIAZZA MAGGIORE

Il 10 settembre alle 18.30 a Piazza Maggiore, TUTTO MOLTO BELLO presenta l’edizione di quest’anno con un’anteprima d’eccezione, il concerto dei Fast Animals And Slow Kids al tramonto, che chiuderanno in quell’occasione il tour che questa estate li ha visti esibirsi sui palchi di tutta la penisola per la presentazione del loro ultimo album “Animali Notturni”.

La cornice suggestiva della principale Piazza bolognese per una versione inedita dei brani della band in cui pianoforte a coda, chitarre acustiche e voce si fonderanno in uno spettacolo fuori dal comune.

Una Piazza che, posta nell’esatto centro della città, riporterà al centro dell’attenzione il Festival e il torneo di calcetto che dal 2012 si svolgono al Dopolavoro Ferroviario di Bologna durante il terzo fine settimana di settembre.

Tutto Molto Bello compie un altro passo verso la sua piccola rivoluzione, simboleggiata dal numero 9, al contempo la rivoluzione del celebre brano free-form dei Beatles o il gigantismo della nona sinfonia dell’altrettanto famoso Beethoven (che quest’anno ha prestato il volto all’immagine del festival) una rivoluzione che proietta la manifestazione verso il decennale con l’ambizione di creare a Bologna una serie di eventi, dal DLF ad altri spazi, connettendo centro e periferia, unendo, attraverso il calcetto, i valori dello sport e quelli della musica, per divenire, da un lato un festival di riferimento per Bologna a livello nazionale, dall’altro una grande fiera informale della musica italiana. L’evento del 10 settembre sarà presentato da Michele Orvieti e Francesco Locane, voci ufficiali delle partite del festival.

IL PROGRAMMA

Martedì 10 Settembre

18:30 Tutto Molto Première – Dj Set – Piazza Maggiore

19:15 Fast Animals And Slow Kids in acustico – Piazza Maggiore

Venerdì 13 settembre

19:00 La Rappresentante di Lista – Pizzul Stage – ingresso gratuito

21:00 Mamhood / opening act SID – Arena Puccini – biglietti ecc ecc

00:00 Tutto Molto Party con Delaporte – Locomotiv Club – ingresso gratuito

A chiudere DjSet a cura di Italiani Brava Disco

Sabato 14 settembre

13:00 Campi del DLF – Inizio dei Gironi di Tutto Molto Bello

18:00 Andrea Laszlo De Simone – Pizzul Stage – ingresso gratuito

21:00 Bud Spencer Blues Explosion + Colle Der Fomento – Arena Puccini  – biglietti ecc ecc

00:00 Tutto Molto Party con Emmanuelle – Locomotiv Club – ingresso gratuito

A chiudere djset a cura di Bargeman aka BK47

Domenica 15 settembre

12:00 Colazione dei Campioni con Max Collini legge l’indie – Pizzul Stage – ingresso gratuito

15:00 Ottavi e quarti di finale di Tutto Molto Bello

15:00 Un calcio a omotranslesbofobia e sessismo con Indie Pride e Some Prefer Cake 

Proiezione di  “Foot for love: the Thokozani Football Club in Parìs” e “Thokozami football club: team spirit” – Baumhaus 

16:00 dibattito assieme Bugs Bologna” e “Hic Sunt Leones” – Baumhaus

17:00 Casa Garrincha In Terrazza con Gregorio Sanchez – Terrazza Baumhaus 

18:00 Jennifer Gentle – Pizzul Stage – ingresso gratuito

19:30 Semifinali

20:00 Ocarina Ensemble_ Pizzul Stage

20:15 Finale 

21:00 Giovanni Truppi –  Giorgio Poi / opening act Rares – Arena Puccini 

Tutto Molto Bello ospiterà anche il live dei due vincitori del contest del festival FRESCHISSIMO: Sid e Rares. Il contest, svolto nei mesi precedenti tra i giovani musicisti dell’Emilia Romagna, ha raccolto un’enorme partecipazione: 121 band iscritte in tutta la regione, 7 città e 7 locali coinvolti per le selezioni dal vivo, centinaia di partecipanti ai live. 

IL TORNEO 

Parallelamente alla musica, l’evento accoglierà 24 squadre di calcio formate da addetti ai lavori delle principali etichette indipendenti italiane, ospite straniero la squadra del Primavera Sound Festival di Barcellona.  

Il torneo, della durata di 2 giorni, prevede sei gironi all’italiana da quattro squadre ciascuno: le prime due squadre, e le quattro migliori terze, di ogni girone si qualificano alla fase successiva. La fase ad eliminazione diretta prevede ottavi, quarti, semifinali e finalissima. Il primo giorno si giocheranno le fasi a gironi, mentre durante il secondo si giocheranno le fase ad eliminazione diretta e la finalissima. Ogni singola partita ha una durata di 20 minuti (10 minuti per tempo). Il regolamento delle partite è quello indicato dalla FIGC per la Divisione Calcio a cinque. Gli incontri sportivi si svolgeranno nei due giorni, a partire dal primo pomeriggio, e con finalissima in notturna domenica sera. Parteciperanno al torneo gli arbitri di AICS, partner del Festival. A premiare la squadra vincitrice il l’ex calciatore e commentatore sportivo Eraldo Pecci.

Ad animare, incitare, disturbare i giocatori del torneo ci sarà la radiocronaca a bordo campo come sempre affidata alle voci di Francesco Locane e Michele Orvieti, per un Tutto Molto Bello minuto per minuto che è divenuto un culto per tutti i frequentatori del festival.

Le 24 squadre di quest’anno saranno: KeepOn Live / Primavera Sound / La Fabbrica / Indie Pride / Phonarchia Dischi / Music is life – Airc / Black Candy / Futura Dischi / To Lose la track / Dreamingorilla Records / Unhip Records / Ikebana / Mamma Dischi / Agipunk / Dischi Soviet / Trovarobato / Santeria All Stars / Promoter No Stars / Collettivo HMCF / Undamento / Libellula / Garrincha  / Woodworm / Bomba Dischi.

I premi per i primi classificati di questa edizione saranno: 

PRIMO CLASSIFICATO – PREMIO OFFERTO DA CD STAR: Stampa dischi + Coppa Piacentina. 

SECONDO CLASSIFICATO – PREMIO OFFERTO DA FONOPRINT: Un giorno di registrazione gratuito negli storici studi di registrazione bolognesi. 

MIGLIOR GIOCATORE – PREMIO OFFERTO DA SEMM MUSIC STORE : Un giradischi d’epoca regalato da una storica realtà culturale della città 

Novità di quest’anno l’album di figurine BOCADILLOS, dedicato alle squadre partecipanti al torneo: all’info point sarà possibile acquistare l’album in tiratura ridotta di 100 copie, mentre per ogni consumazione acquistata all’interno dell’area del Festival, verrà regalato un pacchetto contenente 10 figurine.

PIZZA FOOTBALL CLUB

Parallelamente allo storico torneo delle etichette indipendenti quest’anno, TUTTO MOLTO BELLO,  ospiterà un mini torneo calcistico organizzato dal marchio Berberé, brand nazionale della pizza made in Italy, che presenta in anteprima il Pizza Football Club. Il primo torneo di calcetto che coinvolge colleghi pizzaioli e panificatori provenienti da diverse regioni italiane, uniti insieme per raccogliere fondi per No Cap, associazione contro ogni forma di caporalato. L’appuntamento è venerdì 13 settembre 2019 dalle ore 15.00 alle ore 18.30 presso il parco del DLF di Bologna.

UN FESTIVAL PLASTIC FREE 

Tutto Molto Bello 2019 sarà un evento al 100% PLASTIC FREE ed ecosostenibile. 

L’acquisto delle merci per bar, punti food e backstage e la relativa vendita di cibo e bevande in tutte le aree adibite del festival, sarà gestita in modo da eliminare l’utilizzo di materiali plastici. 

Sarà responsabilità dell’organizzazione gestire le forniture di bar, punti food e area backstage acquistando merce confezionata in materiale compostabile o in alternativa, laddove non fosse possibile, in materiale riciclabile (vetro, alluminio, carta).

Ai clienti del festival sarà richiesto di acquistare il bicchiere del festival al prezzo simbolico di 1 euro, cifra che sarà in parte devoluta ad AIRC e per il resto investita allo scopo di permettere alla struttura Tutto Molto Bello di sostenere parte della programmazione a ingresso gratuito.

Tutto Molto Bello ha aderito alla convenzione AMICO BICCHIERE di KEEP ON LIVE. 

Non sarà possibile acquistare o portare bottigliette d’acqua all’interno dell’area del Festival.

Altro partner di questa campagna PLASTIC FREE è ECOZONA IBERIAN, azienda impegnata nel fornire agli eventi apparecchi in grado di depurare e refrigerare l’acqua fornita dalla rete urbana.

La raccolta differenziata all’interno del festival sarà gestita come ogni anno in collaborazione con Gruppo HERA, azienda locale impegnata nella fornitura di acqua, energia e nello smaltimento dei rifiuti, seguendo il programma di raccolta e smaltimento stabilito dall’azienda per le categoria di festival denominata ECOFESTA.

Gli artisti e lo staff presenti al Festival riceveranno in regalo una bottiglia in acciaio inossidabile

personalizzata TUTTO MOLTO BELLO offerta da 24Bottles, brand di design nato a Bologna nel 2013

e partner dell’ evento.

Inoltre, un secondo modello di bottiglia in acciaio inossidabile, Designed by 24Bottles, sarà

acquistabile presso i bar e gli stand dedicati al merchandising del Festival.

L’obiettivo principale del Festival è ridurre al minimo l’utilizzo di plastica anche nella parte dedicata agli allestimenti, fatta eccezione per quanto richiesto in termini di legge in materia di sicurezza e igiene. 

Nelle immediate vicinanze dell’area in cui si svolgerà il Festival saranno presenti altre attività svincolate dalla nostra organizzazione impegnate nella somministrazione di cibo e bevande con mo

dalità di cui ovviamente l’organizzazione non si riterrà responsabile; sarà comunque cura dell’organizzazione la sensibilizzazione degli utenti e l’invito a differenziare i rifiuti anche nelle aree esterne al Festival.

IL CALCIO TRA OMOTRANSLESBOFOBIA E SESSISMO 

In collaborazione con Indie Pride e Some Prefer Cake è previsto un’ incontro per riflettere sul tema della discriminazione dentro e fuori i campi di calcio. 

Due documentari “Foot for love: the Thokozani Football Club in Parìs” del 2013 e “Thokozami Football Club: team spirit” del 2014 saranno proiettati uno di seguito all’altro. La proiezione dei due documentari incentrati sulla squadra di calcio femminile sudafricana Thokozani Football Club si inserisce nella volontà di dialogare e confrontarsi riguardo alle discriminazioni nel mondo dello sport e, più nello specifico, nel mondo del calcio legate tanto al genere quanto all’orientamento sessuale, rese ancora più attuale e contemporanea dopo la partecipazione della Nazionale Italiana ai Mondiali di Calcio femminili di quest’anno.

Dopo la proiezione Some Prefer Cake, Indie Pride e Tutto Molto Bello dialogheranno sulla lotta alle discriminazioni all’interno del mondo dello sport affiancati dall’Associazione bolognese Bugs Bologna e i leoni e leonesse della squadra Hic Sunt Leones, più alcuni ospiti in via di definizione.

I PARTNER 

Partner dell’edizione 2019 di TUTTO MOLTO BELLO sono RUMORE, SEI TUTTO L’INDIE DI CUI HO BISOGNO, LE RANE, FONOPRINT, MUSIC IS LIFE, KEEPON LIVE, AIRC, 24Bottles, INDIE PRIDE, SOME PREFER CAKE, BERBERE’, AICS, BAUM, SEMM MUSIC STORE.

La finalità di Tutto Molto Bello è quella di unire due fra le maggiori passioni nazional-popolari: Il Calcio e la Musica. 

Tutto Molto Bello è un evento realizzato con il contributo della Regione Emilia Romagna, nell’ambito di Bologna Estate e col patrocinio del Quartiere Navile.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]