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WEYES BLOOD IL 3 NOVEMBRE ALL’ALCATRAZ DI MILANO – IN HOLY FLUX TOUR: THE RESURRECTION

WEYES BLOOD IL 3 NOVEMBRE ALL’ALCATRAZ DI MILANO – IN HOLY FLUX TOUR: THE RESURRECTION

| Redazione

03 novembre 2023 MILANO Alcatraz

UNICA DATA IN ITALIA

Biglietti in vendita su TicketOne

https://www.ticketone.it/artist/weyes-blood/

Opening Act: VAGABON

Bob Seger che incontra Enya“. È così che la cantautrice californiana Natalie Laura Mering, in arte Weyes Blood, ha descritto il suo lavoro. Etereo, trascendentale e talvolta malinconico, il folk-pop di Weyes Blood esplora tutto ciò che ci guida, ci divide e ci distrugge, e lo fa con grazia e profondità. Con un occhio sempre puntato sul proprio sé e l’altro fisso sulla complessità del mondo in cui viviamo, Mering è in grado di condurci senza sforzo anche negli angoli più ruvidi dell’esistenza, grazie alla sua grande erudizione e a un’autentica sensibilità emotiva. 

And in The Darkness, Hearts Aglow” (Sub Pop, 2022), il sesto album della sua carriera preceduto dall’acclamatissimo “Titanic Rising” (Sub Pop, 2019) (citato tra i miglior album dell’anno e del decennio su testate come Pitchfork, Uproxx, Paste, Uncut, Dazed, The Guardian e NPR), è il secondo album di un’ambiziosa trilogia che oscilla tra esplorazione esistenziale dei luoghi profondi della propria identità e la critica verso lo smarrimento della società. Sebbene costantemente accompagnata da un sano beneficio del dubbio, è anche sempre sostenuta dalla speranza (e da un apprezzabile humor), grazie alla quale la sua musica si dispiega con godibilità sbalorditiva. Se Titanic Rising è un’osservazione del destino a venire, il suo seguito, And in the Darkness, Hearts Aglow, la trova collocata nel bel mezzo di tutto alla ricerca di una via di fuga, lontana dagli algoritmi e dal caos ideologico. 

Mering è cresciuta cantando in cori gospel e madrigali, prima di prendere prodigiosamente in mano la chitarra all’età di 8 anni. Questo – mescolato con il suo amore per il jazz, il regista Alejandro Jodorowsky e lo studioso Joseph Campbell – ha contribuito a plasmare il suo immaginario e la sua musica, che racconta storie di miti antichi e moderni. Perché, dice, “i miti condivisi fanno parte della nostra psicologia e sopravvivenza”.

Vederla dal vivo a Milano sarà un’esperienza mistica e imperdibile.