
EXPRESS FESTIVAL 2024 al Locomotiv di Bologna con I HATE MY VILLAGE, WILLIE J HEALEY, NILS FRAHM, ALFA MIST e IRREVERSIBLE ENTANGLEMENTS
EXPRESS FESTIVAL 2024
Torna anche quest’anno Express, la rassegna di concerti dedicata al meglio della
musica nazionale ed internazionale curata dal Locomotiv Club di Bologna, con il
sostegno della Regione Emilia-Romagna.
L’obiettivo del festival è sempre stato quello di selezionare una serie di concerti
dall’alto profilo qualitativo e dal respiro internazionale e anche quest’anno Express
proporrà concerti unici, con due esclusive nazionali, in due location differenti, il
Locomotiv Club e il Teatro Duse.
22 – 23 Maggio
I HATE MY VILLAGE @Locomotiv Club
prima nazionale
www.locomotivclub.it
Via Sebastiano Serlio, 25/2, 40128 Bologna BO
Biglietti: 20,00€
Prevendite su dice.fm
I primi due concerti dopo una lunga pausa, le prime due occasioni per ascoltare dal
vivo il nuovo visionario e ipnotico lavoro della band. Gli I Hate My Village ritornano in
concerto e lo fanno sul palco del Locomotiv, il live club della loro nuova etichetta, in
occasione di Express Festival, per presentare in anteprima nazionale Nevermind the
Tempo, il nuovo album in uscita venerdì 17 maggio per Locomotiv Records,
anticipato dai singoli Water Tanks e Artiminime.
Un disco che segna l’atteso ritorno della super band più amata della scena
indipendente italiana, formata da quattro protagonisti assoluti della nostra musica
“diversa”: Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Fabio Rondanini (Calibro
35, Afterhours), Marco Fasolo (Jennifer Gentle) e Alberto Ferrari (Verdena).
Nevermind the Tempo è una specie di manualetto per sbagliare. Un disco
sgrammaticato che non cerca nessuna grammatica, che non rincorre nessuna
architettura musicale ma che tratteggia un mondo che non ha eguali nel panorama
musicale del nostro Paese: storto e distorto, visionario e magico, improbabile e
allucinato, inconfondibile e travolgente.
Più che un mondo, quello creato dagli I Hate My Village è un vero e proprio universo,
pieno di galassie da esplorare: un big bang creativo libero e liberatorio attraversato
da meteore sonore imprevedibili, un ipnotico buco nero da cui lasciarsi risucchiare.
Gli I Hate My Village nascono nel 2018 dall’incontro tra Fabio Rondanini alla batteria
(Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion
e molti altri). Accomunati dall’amore per la musica africana (entrambi erano in tour
con Bombino e Rokia Traoré) e curiosi di evolverne le sonorità, i due cominciano a
provare insieme e ad appuntare le idee per poi registrare con il produttore Marco
Fasolo (Jennifer Gentle). In un secondo momento i due coinvolgono Alberto Ferrari
(Verdena) alla voce. Nasce così un suono nuovo, unico nel panorama italiano, che
prende forma nell’omonimo album d’esordio I Hate My Village (2019, La Tempesta
International). Il disco è accolto con entusiasmo dalla stampa e dal pubblico: a
dimostrarlo, le numerose ristampe dell’album e il grande successo del lungo tour che
li ha portati a calcare palcoscenici di tutta la penisola. Sempre nel 2019 esce I Hate
My Bonus Track, Ep con tre canzoni nuove e una versione live del singolo Tony Hawk
of Ghana. Nel 2021 la band torna con un nuovo Ep, Gibbone, e un remix di Tony Hawk
of Ghana insieme a Cal e Ice. Il 21 marzo 2024 la band pubblica un nuovo singolo,
Water Tanks, a cui fa seguito Artiminime. I brani anticipano Nevermind The Tempo, il
nuovo album in uscita il 17 maggio per Locomotiv Records.
24 Maggio
WILLIE J HEALEY @Locomotiv Club
unica data italiana
www.locomotivclub.it
Via Sebastiano Serlio, 25/2, 40128 Bologna BO
Biglietti: 23,00€
Prevendite su dice.fm
Willie J Healey è l’artista preferito del tuo artista preferito?” Assolutamente sì.
Il cantautore dell’Oxfordshire, con il suo premiato secondo album in studio del 2020,
“Twin Heavy”, ha conquistato l’attenzione di figure come Alex Turner degli Arctic
Monkeys, Joe Talbot degli Idles e Florence Welch dei Florence + The Machine.
Ora, Willie J Healey sbarca in Italia con il suo ultimo lavoro, “Bunny”, rilasciato il 23
agosto 2023 tramite Yala! Music. Come presentato dal singolo “Tiger Woods”,
l’album si presenta come un viaggio sonoro negli anni ’70, con un ritmo sensuale che
richiama contemporaneamente Sly and The Family Stone, la soul di Philly, l’epoca di
“Midnite Vultures” di Beck e un tocco degli OutKast.
Quando Florence Welch ha ascoltato in anteprima il suo lavoro – consigliatole dal
produttore Loren Humphrey e dal co-fondatore di YALA! Records Felix White – è
rimasta così colpita da invitare Willie e la sua band a unirsi al suo tour autunnale nelle
arene.
“Prima ancora di creare ‘Twin Heavy’, ero sempre immerso nel funk, soul e R&B, ma
in qualche modo non si rifletteva mai nella mia musica. La mia ispirazione era davvero
legata alla sensazione delle cose; adoravo fare musica che trasmettesse una
sensazione di benessere”. Nonostante l’apprezzamento per il classico funk degli anni
’70, Willie non aveva alcuna intenzione di emulare Sly Stone. Il suo punto di svolta è
arrivato grazie a David Bowie. Sì, lo so, ogni artista cita Bowie come influenza, ma per
Willie, è stato un incontro quasi divino esplorare il catalogo di un artista tanto quanto
creare musica. Invece di seguire la scelta più ovvia, si è innamorato del relativamente
poco conosciuto album “The Gouster”, una gemma del Thin White Duke nel suo
massimo splendore funk, rilasciata solo nel 2016.
Da quel momento, sorride, “le canzoni venivano fuori da sole.” Integrando un tocco
contemporaneo a queste influenze senza tempo, il singolo principale “Dreams” è
essenzialmente “Tiger Woods” portato a un nuovo livello con groove ipnotici,
armonie gospel, tocchi di ottoni e il falsetto organico e sobrio di Willie.
Willie, figura positiva e coinvolgente, si illumina di orgoglio quando parla di ‘Dreams’.
“‘Dreams’ rappresenta sia la mia realtà personale che il luogo in cui vorrei trovarmi, il
tutto racchiuso in una canzone. Sono ambizioso, desidero che la gente ascolti la mia
musica e credo che sia di qualità. Tuttavia, allo stesso tempo, non ho ancora raggiunto
la meta che mi sono prefissato. La canzone ruota attorno all’idea di desiderare
qualcosa, pensando che possa colmare un vuoto. Poi, quando raggiungi quel punto, ti
rendi conto che non è ancora abbastanza – vuoi di più! È un brano ambizioso e diverso
da molte delle mie precedenti creazioni.”
Mentre le canzoni erano principalmente frutto del suo lavoro solitario, il processo di
registrazione è stata un’esperienza indimenticabile. Willie e il produttore Loren
Humphrey hanno iniziato il progetto a distanza, ma quando si è presentata
l’opportunità per Willie di recarsi a New York per registrare con il talentuoso team di
musicisti di Loren, ha colto al volo l’occasione.
Il nuovo singolo, “The Apple”, uscito lo scorso 23 Aprile, infatti lo ha visto fare tappa
a New York per collaborare di nuovo con il produttore dell’album, e il risultato è un
pezzo altrettanto allegro e dagli echi anni ’70.
“Ho scritto ‘The Apple’ dopo essermi sentito strano e autoconsapevole”, ha detto
della traccia. “Ero perso nei miei pensieri finché non ho realizzato, mannaggia, la vita
è breve… quindi sii te stesso, prendi la tua fetta di torta e goditela!”
E Willie si prepara anche a mesi frenetici di tour, partendo con una serie di spettacoli
in giro per il Regno Unito e l’Europa prima di unirsi agli IDLES come supporto per 11
concerti questo autunno. Da non perdere sicuramente l’unica data italiana del suo
tour sul palco del Locomotiv Club.
28 Maggio
NILS FRAHM @Teatro Duse Bologna
www.teatroduse.it
Via Cartoleria, 42, 40124 Bologna BO
Biglietti: a partire da 34,50€ +d.d.p.
Prevendite su www.vivaticket.it e www.ticketone.it
Quando si tratta di definire lo spazio tra musica classica ed elettronica, quasi nessun
altro nome viene menzionato così spesso come quello di Nils Frahm, pianista,
compositore e produttore berlinese. Il suo approccio non convenzionale a uno
strumento antichissimo, suonato in modo contemplativo e intimo, e la sua alchimia
sonora fatta di trame ambientali ed elettronica atmosferica, gli hanno permesso di
conquistare fan in ogni parte del mondo. Numerosi tour e concerti ovunque hanno
rafforzato la sua reputazione, sia come strumentista eccezionale, che come
affascinante musicista dal vivo. I suoi album sono stati ampiamente accolti dalla critica
e dal pubblico, ottenendo consensi internazionali, mentre i suoi concerti registrano
regolarmente il tutto esaurito.
Pubblicato venerdì 1 marzo, ‘Day’ è la nuova collezione di inediti per piano solo, scritti
e composti da Nils Frahm a pochi mesi dalla pubblicazione di ‘Music For Animals’,
l’acclamato album del 2022 della durata di oltre tre ore, un progetto ambizioso che
invita all’ascolto con calma e della calma, un’esperienza immersiva, meditativa e
coinvolgente.
‘Day’ contiene sei tracce in piano solo, sei composizioni che guidano verso una
sensazione di pace interiore, scritte da Nils in totale solitudine e lontano dal Funkhaus
Studio, il suo studio di registrazione a Berlino.
29 Maggio
ALFA MIST @Teatro Duse Bologna
unica data italiana
in collaborazione con Bologna Jazz Festival
www.teatroduse.it
Via Cartoleria, 42, 40124 Bologna BO
Biglietti: a partire da 28,75€ +d.d.p.
Prevendite su www.vivaticket.it e www.ticketone.it
Alfa Mist, torna a Bologna con il suo gruppo per una speciale unica data italiana al
Teatro Duse all’interno della rassegna Express Festival.La musica di Alfa Sekitoleko,
nato nell’est di Londra, è un jazz caldo e sottile a cui si affiancano hip-hop e R&B in un
suono evocativo che raggiunge il perfetto bilanciamento tra accessibilità e
sperimentazione. In questa suadente miscela si alternano parti strumentali ed altre in
cui risaltano i suoi testi evocativi, divertenti e intelligentemente laconici. In un brano
del suo ultimo quinto album “Variables”, il polistrumentista e MC denuncia
sinteticamente i pregiudizi ingiusti, le limitazioni opprimenti e le continue difficoltà
affrontate dai giovani neri britannici. “Trauma quotidiano, normalizzato – tre opzioni:
musica, sport o crimine”, rappa con il suo flow sobrio e impassibile su un ritmo
languido di sintetizzatori che contrastano il suo sdegno lirico. La sua presenza si fa
sentire anche altrove – alla batteria, al pianoforte e nella produzione – evitando di
essere incasellato e affermandosi come un talento che trascende il genere. Il jazz –
che il musicista ha scoperto da giovane fan del rap studiando campioni utilizzati da
Black Star, Madlib e J Dilla – è però sempre la costante.
30 Maggio
IRREVERSIBLE ENTANGLEMENTS
@Locomotiv Club
in collaborazione con Bologna Jazz Festival
www.locomotivclub.it
Via Sebastiano Serlio, 25/2, 40128 Bologna BO
Biglietti: 22,00€
Prevendite su dice.fm
Gli Irreversible Entanglements, ovvero il collettivo avant (free) jazz formato dalla
poetessa Camae Ayewa (Moor Mother), il bassista Luke Stewart, il trombettista
Aquiles Navarro, il sassofonista Keir Neuringer e il batterista Tcheser Holmes tornano
con Protect Your Light. Il disco è uscito lo scorso settembre via Impulse! continuando
un percorso che conta tre celebrati album pubblicati dal 2017 a oggi, tutti pubblicati
dall’ottima International Anthem: Open The Gates (recensito da Mauro Bonomo),
Who Sent You? e Irreversible Entanglements. Il quintetto Irreversible Entanglements
propone una formula ben radicata nella tradizione della Black Music – da Gil Scott-
Heron ad Amiri Baraka – dove la musica sostiene e intreccia uno spoken word
incentrato su temi di pressante attualità legati alla discriminazione della comunità
afroamericana. Una musica di protesta che utilizza il linguaggio della New Thing da
una prospettiva inedita, dove la tradizione del free jazz degli anni ’60 e ’70 incorpora
gli elementi più attuali e innovativi della musica di oggi, virando spesso e volentieri su
tinte afrofuturiste. Il risultato è un originale e appassionante connubio fra tradizione
e avanguardia, reso ancora più efficace dal recitato di Camae Ayewa, in arte Moor
Mother, che si conferma tra le personalità più originali e potentemente creative della
musica di oggi.
Con l’ultima lavoro in studio, Protect Your Light, uscito l’8 settembre 2023, gli
Irreversible Entanglements annunciano con orgoglio la loro firma con l’etichetta
leggendaria Impulse!
“Siamo entusiasti di dare il benvenuto agli Irreversible Entanglements nella famiglia
Impulse!”, ha detto Dahlia Ambach-Caplin, SVP A&R presso Impulse!/Verve Label
Group, della firma. “La loro musica non è solo brillante ma anche coraggiosa e
contemporanea. Protect Your Light incarna così tanto della storia di Impulse! mentre
guarda anche inequivocabilmente avanti.”
Ogni tanto, il mondo viene benedetto da una band che aiuta a definire un’epoca. Il
cui suono, scopo ed energia parlano direttamente al momento culturale. I singoli
membri riflettono le identità, le prospettive e le aspirazioni della comunità; e
collettivamente, il gruppo forma una supernova, un segno di come potremmo arrivare
al futuro — la cui musica, infatti, già prefigura alcuni aspetti di quel futuro. Di solito,
è la storia che consacra i nomi di queste band nei libri, ma occasionalmente siamo
capaci di intravedere la loro maestà dispiegarsi in tempo reale.
Nel 2024, quella band ha un nome ed è Irreversible Entanglements (IE), il quintetto
di free jazz con una mentalità punk sperimentale. E Protect Your Light è il tipo di
dichiarazione artistica e sociale che si collega e modifica contemporaneamente lo
spirito del tempo. Nel corso delle otto tracce del disco, la poetessa/cantante Camae
Ayewa (spesso conosciuta come Moor Mother), il bassista Luke Stewart, il
trombettista Aquiles Navarro, il sassofonista Keir Neuringer e il batterista Tcheser
Holmes si uniscono per offrire una dichiarazione di intenti e ritmo incondizionata. Le
improvvisazioni degli IE sono plasmate nel fuoco del momento, mentre le loro canzoni
nascono dall’esperienza, dove musica e vita sono una cosa sola. Non c’è nessuno
remotamente simile a loro sul pianeta, e nessun album recente come questo.
Registrato principalmente in tre giorni a gennaio 2023 presso lo storico Rudy Van
Gelder Studios di Englewood Cliffs, NJ, Protect Your Light è il lavoro più completo della
band fino ad oggi, superando persino i tre album già classici che hanno registrato per
l’International Anthem di Chicago. Le otto tracce sono state composte sia
individualmente che collettivamente, con alcuni temi completamente nuovi e altri
radicati nelle esibizioni dal vivo, interamente improvvisate degli IE.
Navarro è la forza principale dietro il ritmo del primo singolo “Free Love”, che è denso
delle fanfare del trombettista di origini panamensi, e delle dichiarazioni di ciò che la
band definisce un “messaggio universale che provoca unità attraverso un amore che
vive libero, l’amore che vive in te.” Ecco perché gli Irreversible Entanglements fanno
sentire di nuovo il mondo benedetto. Quello che definisce questa band, la bellezza di
Protect Your Light e la sua rappresentazione del momento, è un amore per la gente,
per la tradizione musicale Black, per gli altri e per suonarlo come se lo stessero
dicendo. Arriva a quell’amore in tempo — non costringere la storia a guidarti.
Il festival è promosso con il contributo della Regione Emilia-Romagna.