Skip to main content

Tag: alessandra d’aloise

VEZ5_2021: Alessandra D’aloise

Quando l’anno scorso avevamo pensato alle VEZ5, l’avevamo fatto perché ci sembrava un buon modo per tirare le nostre personali somme musicali dopo un anno particolare in cui la musica era stata contemporaneamente conforto e nostalgia. Per quanto non abbia raggiunto gli stessi livelli — anche se ci ha provato — il 2021 si è mantenuto un po’ sulla stessa scia del suo predecessore, quindi eccoci di nuovo qua, anche quest’anno, a tirare le nostre fila nella speranza di riuscire a tornare il prima possibile e in modo più normale possibile sotto un palco.

 

Shame Drunk Tank Pink

Questo revival del post punk che ci accompagna da qualche tempo è una manna dal cielo per gli amanti del genere, come la sottoscritta, e gli Shame sono decisamente tra gli esponenti migliori in circolazione. Medaglia d’oro anche perchè il loro live al TOdays festival di quest’anno è stato a dir poco incendiario. 

Traccia da non perdere: Alphabet

 

Viagra Boys Welfare Jazz

Dopo il grande successo di Street Worm, uscito nel 2018, i Viagra Boys ci regalano un nuovo approccio al post punk, grazie all’aggiunta del sax che sebbene non sia una trovata esattamente originale rende il loro sound ancora più interessante. 

Traccia da non perdere: Ain’t Nice

 

Delta Sleep Spring Island

Anche se l’album è uscito solo recentemente, a metà novembre, l’ho ascoltato già così tante volte da inserirlo direttamente nella top 3. La band math rock inglese si riconferma sinonimo di testi toccanti e melodie sognanti.

Traccia da non perdere: Old Soul

 

Amyl and the Sniffer Comfort to Me

Citando l’intramontabile Mick Jagger “It’s only rock and roll but I like it”, la band australiana ci propone un disco tipicamente garage, con chitarre frenetiche e ritmi serrati, che anche se non si può definire innovativo rimane un ottimo disco.

Traccia da non perdere: Guided by Angels

 

Fine Before You Came Forme Complesse

L’Incredibile capacità di Jacopo e soci di scrivere questi dischi così intimi, come se stessero suonando solo per te e nessun altro.

Traccia da non perdere: Forme Complesse

 

 

 

Alessandra D’aloise

Viagra Boys @ Link

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Viagra Boys •

+

Automatic Band

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435940801{margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_empty_space][vc_column_text]

 

Bologna // 28 Novembre 2021

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435940801{margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_empty_space][vc_column_text]

It was nice even though we ain’t nice

 

Dopo più di un anno di snervante attesa finalmente la data zero è arrivata: domenica 28 novembre la band svedese dei Viagra Boys si è finalmente esibita a Bologna. Inizialmente il live era previsto nell’intimo Freakout Club, ma a causa delle restrizioni covid e all’enorme richiesta (sui social si è assistiti ad una caccia all’ultimo sangue per avere dei biglietti, nonostante fosse sold out da mesi) l’evento è stato spostato al più capiente Link.

In poche parole, l’hype era alle stelle.

La serata è stata aperta dalle californiane Automatic Band, un gruppo tutto al femminile post punk, a mia detta niente male, ma l’attenzione era poca, tutti aspettavamo con impazienza il noto Sebastian Murphy solcare il palco e sbalordirci tutti.

E così è stato: la band entra e senza fronzoli attaccano con i pezzi dell’ultimo disco, Welfare Jazz, uscito ad inizio 2021, che trasuda critica sociale e surrealismo, marchio di fabbrica degli svedesi. Il pogo parte in maniera istantanea, il pubblico canta e si dimena seguendo il post punk ricco di sfumature jazz, grazie all’aggiunta nella band del talentuoso sassofono di Oskar Carls. 

Sebastian Murphy incarna il leader punk per eccellenza, bramoso di attenzioni del suo pubblico accompagnato da una totale mancanza di attenzione per se stesso e per tutto ciò che lo circonda. Sul palco, a petto nudo, mostra la sua tonda pancia da birra con orgoglio e si diletta in balletti poco aggraziati, come quegli zii avvinazzati che ti mettono in imbarazzo alle feste di famiglia. Beve, bestemmia, rutta, si butta a terra, sputa sul pubblico. In molti lo descrivono come la risposta svedese a Joe Talbot, il leader degli Idles, ma questa noncuranza estrema (NB: sulla fronte ha tatuato la parola Lös, traducibile come perdente) mi ha fatto pensare più al controverso e dissacrante GG Allin.

Il live è stato ricco anche di brani tratti dal disco precedente: in Sports, Worms e Slow Learner, tutti accumunati da testi colmi di denuncia sociale e satira e nonsense che sfiora il dadaismo. Ovviamente, più volte sono stati nominati gli shrimps (gamberetti), un vero chiodo fisso che ha portato la band a fondare un’impresa fittizia dal nome Shrimptech Enterprises. 

Non sono mancati i grandi classici come Ain’t nice, Girls & Boys e Creatures, caratterizzati da quelle sonorità dance punk ma con aggiunte di garage, jazz e basi quasi country. Inserirli in un esatto genere musicale oltre ad essere riduttivo è un’impresa e loro non ne sarebbero contenti: nel video di Girls & Boys appare la scritta: “Middle aged men fight in comments on which band this sounds like”, che ci fa capire senza giri di parole la loro idea a riguardo.

È stata una serata surreale, folle e coinvolgente, con volumi esagerati ed entusiasmo alle stelle. Non potevo chiedere di meglio: tornare ad assistere ai concerti senza distanziamento con una band di matti da legare come i Viagra Boys è un sogno che si avvera.

 

Alessandra D’aloise

Foto: Linda Lolli

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”21054″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21051″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21047″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”21049″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21055″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21053″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21052″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21048″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”21046″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Automatic Band

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21060″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21059″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21058″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21061″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Nina Selvini e Bpm Concerti
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

  • 1
  • 2