VEZ5_2025: Isabella Monti
Ed arriva, come di consueto, il momento di fermarsi e guardarsi indietro; non troppo, fino a gennaio. Inizia infatti il sempre più difficile lavoro di ripercorrere a ritroso questi quasi dodici mesi in musica, dove cercare di far saltar fuori quella manciata di dischi che credi abbiano dimostrato di avere quel qualcosa in più degli altri, un quid, una scintilla, un motivo per il quale chiunque stia leggendo dovrebbe prendersi la briga di premere play. Dischi che sono usciti a febbraio e che ti sembrano vecchi di anni, dischi che avevi rimosso totalmente nonostante al primo ascolto, il giorno dell’uscita, ti avevano fatto esclamare “ah questo sicuro disco dell’anno per me”, dischi che con gli ascolti sono cresciuti, dischi che andrebbero menzionati solamente per meriti-acquisiti-sul-campo-negli-anni da parte dell’autore. Tra scelte obbligate e rinunce dolorose, ecco (almeno) cinque motivi per i quali anche il 2025 non ha tradito le attese.
Il mago del gelato Chi è Nicola Felpieri?
Finalmente riesco a mettere in VEZ5 i miei giovani beniamini del jazz-funk-afrobeat.
Sonorità alla Napoli segreta, condite con avvolgenti tappeti ritmici bossa d’oltre oceano, virtuosismi fusion alla Herbie Hancock e basi solide narrative dell’immaginario cinematografico del poliziesco, mentre sfrecciano all’impazzata in Brianza per dare la caccia al protagonista immaginario, Nicola Felpieri.
Tra un Depistaggio nella giungla urbana di Milano e un Segreto, le tracce scorrono godibilissime e danno prova della crescita di questi musicisti pazzeschi che mi mandano in brodo ad ogni concerto e che ho amato dal primo ascolto del primissimo EP Maledetta quella notte. Ogni volta live è una vera festa dove canta anche il corpo e non puoi proprio stare fermo.
Traccia da non perdere: Segreto
Mac Miller Balloonerism
La sua musica mi ha catturato con Swimming, che era già troppo tardi.
Che effetto fa mettere in una VEZ5 un album postumo? Lo scopri solo ascoltando questo disco, ricco, intenso, raffinato e attualissimo, anche se fatto di produzioni di almeno 10 anni fa.
Un talento, quello di Mac Miller, che permea ogni nota, ogni beat, ogni rima. Sperimentazione neo-soul-jazz-psichedeliche, bassi del -sempre sia lodato- Thundercat, liturgie della mente e ballate quasi premonitorie del suo tragico destino.
Un’altalena di botta e risposta tra stati d’animo in conflitto, specchio della sua famosa lotta con il mostro depressivo. Ringrazio la Mac Miller Estate che ha dato forma a questo gomitolo di emozioni e me lo godo tutto, senza bisogno di districarlo, che è meraviglioso così com’è.
Oh quanto ci manchi, Malcom.
Traccia da non perdere: Stoned
Studio Murena Notturno
“E’ uno di quei… dischi che ti prende la malinconia e fino a sera non ti lascia più…”citando un verso di quel gioiello di Donna di Ornella Vanoni, preso in prestito in chiave minore come leitmotiv in Nostalgia (pezzo della madonna), accompagnato dal tappeto di trombe di un Fabrizio Bosso in stato di grazia.Un disco profondo, malinconico, maturo… notturno. Collaborazioni importanti e ricercate, tra Rodrigo d’Erasmo e Willie Peyote, Jack the Smoker, Mezzosangue e Francesca Michielin, che consacrano i nostri sei nell’empireo di chi ce la sta facendo a uscire dalla nicchia… con un mix di jazz e di rap da far girare la testa e con un gusto musicale da lacrime.
Chiusura calda e avvolgente di Massimo Oldani (Radio Capital) che presta la sua iconica voce per raccontare un brano che potrebbe essere caro ad Eraclito e a chi ha una crisi esistenziale ogni volta che cambia il vento (chi? io?!?!). Divenire.
Grazie ancora una volta, oh miei Jazzhiglanders.
Traccia da non perdere: Nostalgia
Funk Shui Project Polvere (Director’s cut)
Un granello di sabbia (e di Polvere?) dopo l’altro, abbiamo percorso tanti km e vissuto tanti tramonti, insieme. Con la frenesia della città e della quotidianità da una parte e la quieta dirompenza del mio mare dall’altra. Una di quelle compagnie schive, ma necessarie, dove il soul ti accarezza l’anima, i sample ti accompagnano in luoghi magici e il rap ti riporta al presente.
Disco uscito ufficialmente a fine 2024, ma rielaborato con aggiunte e riedito nel 2025, non potevo non metterlo nella mia VEZ5. Tra un beat di Natty Dub e una linea di Jeremy al basso, il pensiero corre via veloce, elabora, rielabora, riarrangia e riparte dal nuovo. La musica cura, sempre.
Preziosissime le linee vocali di Johnny Marsiglia, Davide Shorty e Ensi.
Ancora più prezioso averli potuti vedere dal vivo, tutti sullo stesso palco.
Solo se non guardi giù non ti sentirai in bilico.
Traccia da non perdere: Ragazzi fuori
https://youtu.be/zuU8vOy0b-s?si=RK301mEl3BnXdTIq
Adi Oasis Silver Lining
Quota rosa della presobene music che tanto amo, esce questo EP a inizio dicembre e finisce direttamente in classifica, sulla fiducia.
Perchè Adi Oasis è un vulcano di estetica in ogni sua forma. Che meraviglia aver finalmente assistito a un suo concerto quest’estate! Indiscutibile dea che sul suo tacco 12 mangia il palco mentre fa l’amore col suo basso.
Diva moderna del soul e dell’r’n’b, fraseggia come Prince, graffia com Grace Jones e carica come Chaka Khan e Aretha Franklin.
Le linee suadenti di Lotus Glow lasciano spazio all’energia funkadelica dei grandi classici della discomusic degli anni ’70 e all’r’n’b più caldo degli anni ’90.
Traccia da non perdere: Stuck in my head
Honorable mentions
Loyle Carner Hopefully!
Il primo grande escluso dalla mia VEZ5, non perchè ami meno Loyle, che mantiene sempre un posto speciale nel mio cuore musicale, ma solo perchè è un po’ meno incisivo di quel capolavoro che ho consumato e che è stato Hugo.
Casino Royale Fumo pt 1
Introspettivo, intenso, moderno ma con richiami al glorioso passato di CRX, accompagnato dalla dolce voce di Marta del Grandi. Bravi, cuori miei.
Calibro 35 Exploration
La Musica con la M maiuscola al servizio di un album di riletture di grandi classici della cultura jazz-funk (perchè chiamarle cover sarebbe decisamente riduttivo), con qualche nuova chicca. Esplorazioni sonore.
Friz & Natty Dub Ventiquattro
Produzioni di Natty Dub (Funk Shui Project)e rime di Friz, giovane rapper Bologna-based che promette grandi cose. La sua ode a Bologna Parlami di te (città che ricopre un posto speciale nel mio cuore) in duetto col mio adorato Nico Arezzo,mi emoziona.
De La Soul Cabin in the sky
Fresco fresco appena sfornato, non faccio in tempo a inserirlo in VEZ5 perchè devo ancora ascoltarmelo tutto per bene ma, questi mostri sacri di una old school senza troppi gangster o cliché, promettono sempre grandi cose.