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Tag: Estragon

Frah Quintale @ Estragon Club

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• Frah Quintale •

Estragon Club (Bologna) // 24 Novembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]FRAH QUINTALE

24 novembre 2017
24 novembre 2018
Esattamente un anno dopo l’uscita di Regardez Moi, Frah Quintale torna a Bologna, dove tutto è cominciato.
Francesco Servidei, in arte Frah Quintale, nasce nel 1989.
E’ la sua passione per i graffiti ad avvicinarlo alla cultura Hip Hop fin dal 2002. Il suo percorso musicale inizia con il duo Fratelli Quintale da cui si separa nel 2006 per intraprendere la strada da solista.
Il cantante bresciano festeggia all’Estragon il primo compleanno del disco davanti ad pubblico quattro volte più numeroso rispetto a quello che l’aveva salutato l’anno precedente, dal piccolo palco del Locomotiv.
Un anno importante per l’artista che ha creato con la sua musica una zona borderline tra il rap e l’indie con il potere di far sentire a casa gli amanti di entrambi i generi.

 

Grazie a BPM Concerti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto e Testo: Matilde Manara
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Gemitaiz

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• Gemitaiz •

| Paradise Lost Club Tour 2018 |

Estragon (Bologna) // 10 Novembre 2018

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Dopo il successo di Davide, il suo nuovo disco di inediti già certificato disco di platino, il rapper romano Davide De Luca, in arte Gemitaiz, sbarca all’Estragon Club di Bologna per il suo secondo Sold Out consecutivo.

Su tredici date, già sei sono Sold Out.

Successo meritatissimo per uno dei migliori rapper italiani.

Show essenziale ma d’impatto, con Mixer T inseparabile compagno d’avventura.

 

Grazie a Zamboni53 Store

 

Foto: Matilde Manara

 

 

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Xavier Rudd

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• Xavier Rudd •

Estragon – Bologna // 9 Ottobre 2018

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]In un Estragon gremito è andata in scena la seconda data italiana del tour Europeo di Xavier Rudd.
Dopo il concerto di ieri sera all’Atlantico di Roma questa sera tocca a Bologna.

Xavier si presenta sul palco, ovviamente scalzo, con il suo sorriso raggiante e un energia travolgente, presentando il suo ultimo disco Storm Boy.

Diverso dall’ultimo tour che aveva toccata l’Italia, dove il sound reggae era molto più presente e potente, questa volta la formazione leggermente più ridotta ha lasciato molto più spazio alle emozioni e alle musiche più spirituali, non dimenticando i suoi cavalli di battaglia come Follow The Sun, Spirit Bird, Come Let Go

Immancabile il solo (encore) in formazione “One man band” con batteria e didjeridoo che ha mandato il pubblico dell’Estragon letteralmente in visibilio.

Ultimo immancabile appuntamento italiano, domani sera (oggi 10 ottobre, ndr) all’Alcatraz di Milano.

 

Grazie come sempre a Barley Arts.

 

Testo e Foto: Michele Morri[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”8795,8797,8817,8798,8825,8814,8799,8811,8816,8824,8807,8800,8804,8818,8801,8822,8796,8823,8810,8802,8819,8803,8805,8813,8806,8808,8821,8820,8826,8812,8809,8815″][/vc_column][/vc_row]

Carl Brave X Franco 126

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Carl Brave X Franco 126  @ Estragon Club – Bologna // February 15, 2018

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Poche date previste per il tour del duo composto da Carlo Luigi Corallo e Federico Bertolini, in arte Carl Brave e Franco 126, ma tutte sold-out. Nel giro di pochi mesi, questi due ragazzi, da anni presenti sulla scena rapper romana, hanno fatto il “grande salto” uscendo piano piano da quella piccola realtà a cui erano abituati, per confrontarsi con un pubblico come quello che c’era ieri sera all’Estragon di Bologna. La loro collaborazione inizia nel 2016 quando attraverso il canale youtube pubblicano quello che poi diventerà uno dei pezzi più ascoltati: “Solo guai” e il loro progetto si concretizza ufficialmente con l’uscita del primo album “Polaroid” meno di un anno fa.

Testi semplici, stralci di vita quotidiana raccontati in maniera diretta e allo stesso tempo d’impatto. A differenza dei soliti testi scritti da aspiranti e finti rapper dove gli argomenti sono sempre gli stessi e oscillano tra droga, strada e serate in discoteca, loro si concentrano molto di più su altri aspetti della vita di tutti i giorni, raccontano la loro realtà che non sembra per niente distante da quella di ognuno di noi. I sentimenti sono presenti in maniera pulita, versi che sembra di poter vivere personalmente. Credo vincano per la loro più completa semplicità. Molte persone a cantare a squarciagola e ad emozionarsi sulle note di “Sempre in due” o “Argentario” fino ad uno dei pezzi più belli, grazie al quale hanno avuto la possibilità di farsi conoscere ed è “Barceloneta” in collaborazione con Coez.

Non si sono fermati un attimo, hanno creato la giusta atmosfera e si respirava una sorta di “intimità” tra noi e loro. Quasi come se fossimo tutti amici di una vita, quelli con i quali ti vedi e ti bevi una birra e fai due chiacchiere. Era questo quello che si percepiva. Tuttavia, c’è da dire che forse il successo un po’ inaspettato, non ha aiutato con la realizzazione di un live perfetto, ma potranno migliorare con l’esperienza che sicuramente avranno modo di fare. Bravi comunque Carlo e Franchino, iniziare da soli e arrivare fin dove siete arrivati in così poco tempo è comunque segno di talento e buone capacità per arrivare sempre più in alto.

 [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934219694{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6060″ image_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”6058″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934251794{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6070″ image_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”6061″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934228540{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6066″ image_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934238360{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6073″ image_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”6054″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934259453{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6062″ image_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934251794{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6072″ image_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”6053″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934251794{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6064″ image_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”6065″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934282374{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6067″ image_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934251794{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6056″ image_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”6055″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934282374{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6069″ image_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934251794{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6063″ image_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”6052″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1517934282374{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][edgtf_single_image enable_image_shadow=”no” image=”6068″ image_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

Scaletta:

 

SOLO GUAI

CHEREGAZZINA

LUCKY STRIKE

POLAROID

TARARI’ TARARA’

PER FAVORE

MEDUSA

ALLA TUA

AVOCADO

NOCCIOLINE

ENJOY

ARGENTARIO

BARCELONETA

SEMPRE IN DUE

INTERRAIL

PELLARIA

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Testo: Claudia Venuti

Foto: Luca Ortolani

 

Thanks To DNA Concerti[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Belle and Sebastian

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Belle and Sebastian  @ Estragon – Bologna

+ Pictish Trail

February 14, 2018

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It’s got to be fate that’s doing it 
A spooky witch in a sexy dress has been bugging me 
With the story of the way it should be 
With the story of Sebastian and Belle the singer 
Belle and Sebastian
My Wandering Days are Over
1996

Belle and Sebastian scrivono poesie. Alla poesia accompagnano la musica. E poi la cantano. Cantano con il sorriso sul volto. Leggeri, felici. Da quando ho visto Belle and Sebastian la prima volta sono passati ben 16 anni. Sono cambiati, cresciuti ma sono comunque quelli che ricordo, con quella positività che rimane ancora oggi il tratto distintivo delle loro performance. Un’amichevole presenza che regala al pubblico un concerto sereno quasi “interattivo” parlando con il pubblico come se essere su quel palco quella sera fosse la cosa che desiderassero di più al mondo. Stuart Murdoch e il gruppo scozzese sono stati decisamente la giusta risposta a chi, come me, i miei colleghi presenti e forse anche tante altre persone del pubblico sono state costrette, causa lontananza,a trascorrere la serata di San Valentino lontani dal proprio amore.

Belle and Sebastian ci hanno abbracciato con le tinte tenui dei fondali alle loro spalle, con voci dolci e la sicurezza di chi è sulla scena da tanto tempo.

Ci auguriamo che tra questi ultimi lavori, la trilogia How To Solve Our Human Problems e il prossimo non lascino trascorrere troppo tempo.

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Pictish Trail

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Gradita sorpresa sono stati il gruppo di spalla, i Pictish Trail, nome che in realtà è proprio uno pseudonimo del cantante Johnny Lynch. Con note indie-folk ed elettroniche, Lynch ha fatto ridere il pubblico tra una battuta sulla Brexit e l’altra, sull’indipendenza della Scozia e sul fatto di essere la seconda band migliore dell’intera Scozia. Durante il concerto dei Belle and Sebastian sono usciti nel parterre a bere una birra con noi, e abbiamo scambiato qualche parola.

Lynch ci ha tenuto a precisare di essere onorato di aprire i concerti dei Belle and Sebastian perché sono la sua band preferita dalla prima volta che li ha sentiti. Sapere di seguirli in concerto equivale a coronare un grande sogno e per questo ci tiene a dare il massimo sul palco. Poi si è parlato di Whisky, di castelli stregati e del fatto che se avesse fatto una foto si sarebbe liberato di me. Ma lui ha riso e ha ringraziato me e l’Italia della bella accoglienza. E poi certo, ci siamo fatti un bel #selfie.

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La combo di San Valentino all’Estragon? Da ripetere.
Ringraziamo l’organizzazione, Live Nation e Studio’s Online per l’opportunità e ringraziamo anche i colleghi di thefrontrow per la compagnia e professionalità.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Sara Alice Ceccarelli

 

Foto: Luca Ortolani

 

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Canova

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Canova @ Estragon – Bologna // January 26, 2018

+ Scarda

 

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Scarda

 

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Foto: Luca Ortolani

 

Thanks to Marcella @ Studios Online

 

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COEZ

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COEZ @ Estragon – Bologna // December 14, 2017

 

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Ancora una data sold-out per Silvano Albanese, in arte Coez. Questa volta è toccato all’Estragon di Bologna ospitare il cantante romano, che con il suo ultimo album sta collezionando tutti i dischi d’oro e di platino che non era mai riuscito a conquistarsi prima d’ora. Ci sta riuscendo finalmente adesso, dopo anni passati dietro le quinte della grande scena musicale italiana e dopo aver investito su se stesso più di quanto non abbiamo mai voluto fare le grandi etichette discografiche.

 

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Così, da a tutti uno schiaffo morale e fa il tutto esaurito, riscaldando con la sua energia positiva anche una sera di dicembre come quella di ieri, con la temperatura esterna che segnava i 4º ma quella corporea di chi ballava, saltava e cantava ogni suo pezzo, decisamente superiore. Non è mancato nulla, dai suoi più grandi successi come “Lontana da me” & “Ali sporche” passando per “Jet” fino ad arrivare alla tanto amata e ormai famosissima “La musica non c’è” che ha circa 35 milioni di visualizzazioni su youtube ed è in assoluto la canzone più amata del momento. Non c’è radio che non la passi o persona che non sappia a memoria quel ritornello melodico e dannatamente poetico.Nelle parole di Coez, la magia si respira a pieni polmoni, con strofe talmente profonde da toglierti il respiro e con altre, che a tratti, è possibile sentire cazzotti dritti allo stomaco.

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Se non vuoi provare determinate sensazioni, non devi ascoltarlo. Viviamo in un tempo fatto di cose banali, nessuno ha voglia di sentire e nessuno ha voglia di parlare. Abbiamo paura di esporci, di cambiare rotta, di investire parte di noi stessi nei rapporti umani. Abbiamo paura di star male ma ci riusciamo benissimo. Abbiamo paura di donare e di donarci. Ecco, chi scrive lo fa. Lo fa anche per tutti quelli che non riescono a farlo da soli. Quante volte abbiamo pensato: “Questa canzone sembra scritta per me.” Oppure: “Questa vorrei dedicarla a lui o a lei…” bene, nel caso in cui aveste dei dubbi, l’ultimo album “Faccio un casino” quel casino lo fa davvero. Scatenerà sicuramente qualche casino dentro di voi. Vi perderete sicuramente tra “Le luci della città” e ripenserete sicuramente a QUELLA PERSONA con le note di “Ciao”
Se è vero che la musica aiuta e spesso ci salva, Coez è la terapia perfetta per chi ha ancora il coraggio di mostrare i propri sentimenti, è quello che con due frasi ti riempie vuoti che probabilmente neanche sapevi di avere o che facevi finta di aver sistemato e archiviato. Entra persino in quei cassetti che avevi chiuso a chiave, nascondendo la chiave. E niente, lui la trova, li riapre ed è capace di rimettere tutto in disordine, ma per assurdo, lasciare tutto in ordine quando va via.

 

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Ti apre le cicatrici e ti ci va a finire a fondo ma poi ricuce tutto e ti fa persino sorridere ripensandoci. Ti guarda in faccia e ti sfida, sfida il tempo, sfida le spade che ci sono rimaste incastrate nel cuore, sfida chi dimentica, sfida chi scappa pur di non rimanere a vedere cosa succede, sfida le paure e ti pone nella condizione di prendere uno specchio in mano e mettertelo a due centimetri dalla faccia per guardarti bene negli occhi, per farti vedere chi sei… con tutte le volte che hai toccato il fondo e tutte le volte che hai avuto la forza di riprendere quello specchio in mano, con le tue stesse braccia e renderti conto che le volte che sei finito KO sono tante quante le volte in cui sei di nuovo OK. In qualche fottuto modo ce l’hai fatta anche stavolta.

 

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Lui dice tutto, anche quello che non vuoi sentire, anche quello che non vuoi provare e persino quello a cui non hai voglia di pensare. La verità è che le cose vere si sentono. Quando un artista scrive le proprie canzoni, è tutta un’altra storia. Arriva.

Arriva e basta. E chi ascolta lo sa, il
pubblico lo sente, lo percepisce. Coez è in assoluto uno di quelli. Ha creduto nella sua penna, senza mai sporcare i suoi fogli con un inchiostro diverso dal suo. Ha portato avanti il suo sogno, fatto di parole venute fuori dalla sua persona e dal suo vissuto. E le cose vissute hanno un altro sapore. T’invadono i sensi. Ecco cosa mi succede ogni volta che aspetto l’uscita di un suo disco. Mi preparo ad una lunga seduta psicologica. So già che dovrò ascoltare e riascoltare e andare fino in fondo per capire. So già che probabilmente tornerò indietro nel tempo, ma guarderò anche avanti. So che nulla sarà banale e nessuna parola sarà scontata o messa lì a caso per riempire uno spazio vuoto sul foglio.
L’ultimo brano nella scaletta è “La strada è mia” e la strada, adesso è davvero sua. Sudata e meritata, ma finalmente sua.

 

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FUCT CLUB
Scaletta:
 –
INTRO
FOREVER ALONE
OCCHIALI SCURI
SIAMO MORTI INSIEME
PARQUET
LE LUCI DELLA CITTA’
DELUSA DA ME
HANGOVER
E YO MAMMA
LONTANO DA ME
NON ERANO FIORI
MEDLEY
COSTOLE ROTTE
ALI SPORCHE
JET
FACCIO UN CASINO
LA MUSICA NON C’E’
CIAO
LA STRADA E’ MIA

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Claudia Venuti

Foto: Luca Ortolani

Thanks to Antenna Music Factory and Big Time[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

All Time Low

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All Time Low @ Estragon – Bologna // October 16, 2017

  + Creeper // Hey Charlie

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CREEPER

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HEY CHARLIE

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Scaletta All Time Low:

Last Young Renegade

Damned If I Do Ya (Damned If I Don’t)

Backseat Serenade

Life Of The Party

Guts

Missing You

Vegas

Something’s Gotta Give

Dirty Laundry

Nice 2KnoU

Therapy

Weightless

Lost In Stereo

Good Times

Kids In The Dark

Drugs & Candy

Dear Maria, Count Me In

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Sara Alice Ceccarelli

Foto: Luca Ortolani[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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