Skip to main content

Tag: Music

Irama @ Palaestragon

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Irama •

 

G I O V A N I   P E R   S E M P R E   T O U R   2019

 

Palaestragon (Bologna) // 03 Marzo 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

SETLIST:

TORNERAI DA ME

GIOVANI

CHE NE SAI

BELLA E ROVINATA

STANOTTE

ROLEX

VUOI SPOSARMI?

LA RAGAZZA CON IL CUORE DI LATTA

PER SEMPRE

SCEGLIMI

NON HO FATTO L’UNIVERSITA’

SEMPLICE

ICARO

ROCKSTAR

UN RESPIRO

MI DROGHERO’

UN GIORNO IN PIU’

2 ORE

COSA RESTERA’ (ACOUSTIC)

CHE VUOI CHE SIA

POI, POI, POI…

VOGLIO SOLO TE

ESCORT

COLPA TUA (INSTRUMENTAL)

NERA

NON MOLLO MAI

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Grazie a VIVO Concerti

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Foto: Luca Ortolani

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11989,11973,11987,11969,11975,11981,11983,11990,11977″][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551660750403{padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11985,11993,11968,11994,11984,11988,11982,11991,11992″][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551660750403{padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11976,11980,11979,11974,11978,11972,11986,11971,11970″][/vc_column][/vc_row]

La Rappresentante di Lista @ Bronson

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• La Rappresentante di Lista •

 

G O   G O   D I V A   T O U R

 

Bronson (Ravenna) // 02 Marzo 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Sono trascorsi circa tre mesi dal festival organizzato da Woodworm al Bi Nuu di Berlino. Un evento unico nel suo genere che ho avuto la fortuna di vivere dalla prima fila e a cui hanno preso parte gli artisti più influenti dell’etichetta.

In due giorni di musica e condivisione, sono saliti sul palco nomi del calibro di Fast Animals and Slow Kids, I Ministri, Motta.

Proprio in apertura al concerto di Motta, ho avuto una folgorazione: è entrata in scena una figura femminile dai lunghi capelli neri, scintillante nella sua tuta rossa, attillata, cosparsa di brillantini.

Con lei, alla sua destra, il fidato compagno: voce, chitarra e basso. Con loro, una band di musicisti formidabili.

Un’onda di energia e un boato emotivo che ho percepito quando sono partite le prime note di uno dei brani del nuovo disco, presentato lì in anteprima. Un inno dedicato al corpo, tema così intimo e delicato per me. Un corpo descritto come scrigno di vita, scenario di cambiamenti, fonte inesauribile di forza.

Un corpo descritto come, forse, non ero mai riuscita a sentirlo e che, finalmente, ho percepito di nuovo mio. Si è creato così il mio legame profondo, sigillato da pancia a pancia da un cordone ombelicale, con La Rappresentante di Lista.

La band, nata nel 2011 dall’incontro tra Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, è protagonista del fortunato tour di Go Go Diva, terzo lavoro in studio pubblicato lo scorso 14 dicembre e anticipato dall’uscita del singolo Questo Corpo.

Un album che ho ascoltato ininterrottamente e una data, quella al Bronson di Ravenna di sabato 2 marzo, che avevo cerchiato, non appena resi noti tutti gli appuntamenti e le location.

Location che si è riempita giusto in tempo per l’arrivo sul palco di Dario, vestito della sua Sicilia, in un competo di lino grigio.

Subito dopo Enrico Lupi alle tastiere, alla tromba e ai synth, Marta Cannuscio al sorriso, al flauto magico e alle percussioni, Erika Lucchesi alla chitarra e sassofono e il batterista Roberto Calabrese, importante new entry.

Su luci offuscate e cori polifonici, si staglia la voce di Veronica, ancora dietro le quinte, ad intonare, per un’apertura solenne, Gloria. Quando appare, in tutta la sua presenza scenica, il pubblico esplode, si fa ancora più vicino, più attento, più caloroso.

La prima parte del live è dedicata ai nuovi pezzi di Go Go Diva, che si susseguono uno dopo l’altro, in un’atmosfera sospesa, onirica, ricreata da sapienti giochi di luce sullo sfondo a tinte argentate.

Uno spettacolo ben strutturato, completo, coinvolgente. Su basi derivanti direttamente dal teatro, quella costruita da La Rappresentante di Lista è una vera e propria performance: lei canta in modo sublime, tra tecnica e un’incredibile spontaneità, danza, recita, parla con tono pacato, consapevole.

Ci sono momenti in cui ci sentiamo così giù da pensare di aver toccato il fondo. In quei momenti sono i nostri organi a venirci in aiuto, il nostro sentire. A chi ci vuole sempre deboli, a chi ci vuole sempre forti. A chi ci vuole vinti. Perché a vincere, sia invece, la vita, il desiderio. Perché a vincere sia Questo corpo”. In quel frangente, il tempo si è fermato.

Ho ascoltato ad occhi chiusi, lucidi, parola per parola, trasportata dal suono violento delle chitarre, dalle distorsioni dei sintentizzatori, dai colpi della batteria in linea con i battiti del mio cuore. La ruota ha compiuto il suo giro.

Siamo Ospiti apre ad un sipario politico e sociale, coerentemente all’impegno che la band ha sempre dimostrato.

Tutti i componenti indossano la maglia di Sea Watch, organizzazione umanitaria senza scopo di lucro che svolge attività di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo.

Un accorato invito a sentirci tutti ospiti dello stesso mondo e ad essere porti aperti, come esseri umani. Stessa matrice per Panico, canzone dedicata ai fatti accaduti a Piazza San Carlo a Torino nel giugno 2017.

Un’emozionante esecuzione in acustico, che sottolinea l’accostamento di grande effetto tra immagini di terrore e l’idea di una festa distorta e che termina in una risata sarcastica, quasi rassegnata.

Nel finale, scoppia The Bomba. Si salta, si balla, in un’evoluzione ai limiti del punk! Dario lancia la giacca e suona sulle casse, sopra la prima fila. Veronica duetta con la sorella Erika, per una carica elevata al quadrato.

Nell’apparente finale, perché i sei salutano ed escono per pochi minuti. A rientrare, in realtà, è solo Mangiaracina.

Con l’unico strumento della voce, intona un verso: “Quando passo in via degli uomini mi sento sempre la protagonista, alle prossime elezioni sarò io La rappresentante di lista”. Cantiamo con lui il brano manifesto del gruppo, contenuto nel primo LP del 2014, Per la via di casa. In un attimo, sembra davvero di camminare, in corteo, per le strade di un paese con l’obiettivo di far valere le proprie idee.

Ecco riapparire anche Veronica che sorride, divertita, a questo momentaneo scambio di ruoli. Sono di nuovo tutti sul palco, per un bis all’insegna della solennità. Scorrono fluide, malinconiche, intime Un’isola, Woow e Mina vagante.

Dai siderali spazi del cielo attraverso cui “volerò come una bomba sulla casa che ho sognato/ volerò come una rondine/ dalle strade grideranno primavera”, lo sguardo torna, appunto, sulle strade.

Quelle vie di Coventry percorse, in completa nudità, a cavallo, dalla figura novecentesca di Lady Godiva, musa ispiratrice de La Rappresentante di Lista. Ella pare materializzarsi, all’eco finale di urla di libertà della cantante, al grido sciamanico di “Corri Diva, sei libera! Vai Diva, Go Diva!”.

Poi, proprio come a teatro, le luci, di colpo, si spengono.

Ad essere illuminato per qualche secondo è l’abbraccio riconoscente di tutta la band.

Un abbraccio che racchiude la profonda umanità, l’occhio sempre attento alle relazioni umane, ai sentimenti, alla femminilità e all’attuale necessità di fare la differenza, nel quotidiano, che contraddistinguono La Rappresentante di Lista.

È il suo non riuscire a trattenere, quello che ha voglia di dare. E a noi, sabato, è arrivato tanto.

È arrivato tutto.

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Big Time

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Testo: Laura Faccenda

Foto: Luca Ortolani

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551662546946{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”12002,12016,12000,12011,12009,12001,12015,12006,12010″][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551662557744{padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”12014,12003,12004,11999,12013,12012,12007,12005″][/vc_column][/vc_row]

Gazzelle @ Mediolanum Forum

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Gazzelle •

 

P  U  N  K   T  O  U  R

 

Mediolanum Forum (Milano) // 01 Marzo 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie ad VIVO Concerti

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Elisa Hassert

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11950,11946,11962,11958,11956,11960,11954,11952,11947″][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11955,11963,11948,11951,11961,11959,11957,11949,11953″][/vc_column][/vc_row]

Ainè @ Auditorium Parco della Musica

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Ainè •

 

Auditorium Parco della Musica (Roma) // 27 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Foresta Promotion e Radar Concerti

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Foto: Simone Asciutti

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11910,11901,11902,11904,11912,11907,11909,11914,11905,11906,11913,11903,11908,11911″][/vc_column][/vc_row]

Gazzelle @ RDS_Stadium

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Gazzelle •

 

P  U  N  K   T  O  U  R

 

RDS Stadium (Rimini) // 27 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Ci sono momenti che attendiamo con ansia, quell’ansia positiva che ha il sapore di entusiasmo misto a voglia di vivere qualcosa che sappiamo già quando potrà farci star bene, ma bene davvero.

Ho aspettato il 27 febbraio proprio così, sapendo che il concerto segnato sul mio calendario aveva un nome speciale, quello di un artista che seguo dagli esordi, da quando ho ascoltato per la prima volta la sua prima canzone Non sei tu scritta con la tastiera che gli regalò suo padre a soli 6 anni.

L’artista in questione è Flavio Pardini, meglio conosciuto come Gazzelle che ieri sera è finalmente tornato sul palco dopo un anno di assenza per dare il via al suo Punk Tour e per farlo ha scelto l’Rds Stadium di Rimini.

Un RDS che non solo ha segnato la tappa zero di una lunga lista di appuntamenti in giro per l’Italia tutti sold out, ma che ha segnato anche un passaggio fondamentale per la carriera di questo giovane cantautore romano che ha sempre scritto canzoni senza dirlo a nessuno.

Tutto fino a quando non ha suonato per la prima volta nel sottoscala di un bar di Trastevere e fino a quando 3 anni fa, non ha deciso di inviare un messaggio alla sua attuale etichetta discografica Maciste Dischi chiedendo di poter inviare alcuni brani.

Gazzelle nasce così e ieri sera il suo pubblico non era più quello di pochi amici intimi in un bar, ma un grande pubblico capace di scaldare e riempire un palazzetto.

Un successo meritato, perché attraverso i suoi testi e con la sua musica riesce ad essere un ottimo compagno di avventura in questo viaggio chiamato vita, dando voce a tutte quelle sensazioni che nascono nella bocca dello stomaco difficili da mettere nero su bianco.

Alle 21:00 spaccate tutto buio e un minuto dopo inizia uno dei concerti più emozionati, vivi ed intensi a cui io abbia mai assistito.

Dopo un duro lavoro di prove durato mesi, Gazzelle, accompagnato dalla sua band e da un meraviglioso quartetto d’archi e coriste, brano dopo brano, spaziando tra le canzoni contenute nel suo primo album Superbattito e nel suo secondo album Punk, regala al suo pubblico momenti indimenticabili con scenografie e giochi di luce mozzafiato, oltre ad una dose significativa di energia allo stato puro.

Emozionato e nel suo perfetto stile Brit anni 90 è stato in grado di stupire senza sosta dall’inizio alla fine, compresa una finta chiusura del live interrotta solo per 60 secondi che scorrevano in un maxi schermo e segnavano un countdown che ha portato ad un cambio palco e in un attimo ha portato lui alle nostre spalle pronto ad intonare Quella te.

Per me un bel concerto è quello da cui non andresti mai via e che vorresti non finisse mai e ieri sera, ad un certo punto hanno riacceso le luci, lo spettacolo era finito ma io ero ancora lì a guardare quei coriandoli viola sul pavimento e a sorridere.

Ha fatto davvero Scintille.

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie ad VIVO Concerti

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Claudia Venuti

Foto: Luca Ortolani

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11814,11818,11828,11832,11827,11823,11829,11824,11830,11815,11813,11820,11817,11831,11821,11826,11816,11822,11825,11819″][/vc_column][/vc_row]

SWMRS @ Santeria_Social_Club

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• SWMRS •

Santeria Social Club (Milano) // 25 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11873,11893,11890,11879,11895,11877,11872,11883,11878,11886″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

ANTEROS

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11862,11868,11869,11860,11866,11861,11863,11865,11864,11867″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

Foto: Elisa Hassert

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Trail Of Dead @ Covo_Club

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• …And You Will Know Us By The Trail Of Dead •

 

+ Oaks For Rent

 

Covo Club (Bologna) // 23 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie ad Hub Music Factory

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Carlo Vergani

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11636,11642,11640,11649,11651,11639,11643,11638,11644,11641,11645,11650,11646,11648,11647″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Oaks For Rent

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11634,11626,11627,11633,11628,11629,11630,11631,11632,11635″][/vc_column][/vc_row]

Buckcherry @ Rock Planet

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Buckcherry •

 

 +

Adelitas Way

KLOGR

 

Rock Planet Club (Pinarella di Cervia) // 23 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

SETLIST:

 

HLAH

IT’S A PARTY

SOMEBODY F’D W ME

ROSE

LIT UP

SAY FUCK IT

BACKDOWN

EVERYTHING

2 DRUNK

SORRY

BENT

GLUTTONY

CRAZY BITCH

***OUT OF LINE***

***RIDIN***

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie ad Hub Music Factory[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text] 

Foto: Mattia Celli

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11677,11675,11676,11657,11668,11658,11672,11659,11660,11661,11673,11662,11663,11670,11664,11665,11666,11667,11680,11671,11674,11678,11669,11679″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text] 

Adelitas Way

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11685,11681,11684,11682,11686,11683″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text] 

KLOGR

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11687,11688,11689,11692,11690,11691″][/vc_column][/vc_row]

While She Sleeps @ Zona Roveri

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• While She Sleeps •

 

S O  W H A T ?
EU ALBUM RELEASE TOUR

+

Stray From The Path

Trash Boat

LANDMVRKS

 

Zona Roveri (Bologna) // 17 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Hellfire Booking Agency[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Luca Ortolani

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11532,11530,11531,11521,11526,11528,11518,11529,11522,11519,11523,11520,11516,11527,11515,11524,11517,11525″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

Stray From The Path

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11511,11507,11510,11509,11508,11512,11506,11514,11513″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

Trash Boat

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11499,11501,11505,11502,11503,11497,11504,11500,11498″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

Landmvrks

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11489,11490,11494,11491,11495,11492,11493,11496,11488″][/vc_column][/vc_row]

Nomadi @ Teatro Tenda

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Nomadi •

 

NomadIncontro – 2° Premio Augusto Daolio

 

Teatro Tenda – Novellara (Re) // 16 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Era il 2007. Avevo 16 anni quando mi facevo accompagnare dai miei genitori, armato di una delle prime compattine, al mio primissimo concerto.

Quel concerto era dei Nomadi ed è inutile che vi dica qual è stato il risultato di quelle fotografie.

Nonostante abbia assistito ad un’altra decina di live del gruppo, per vari motivi, non sono mai riuscito ad essere presente al Nomadincontro di Novellara.

Questo evento che si svolge tutti gli anni nel paese di Augusto Daolio, a ridosso del giorno del suo compleanno, rappresenta il momento più significativo in cui ricordare l’indimenticato cantante.

Ad aprire la giornata sono quattro artisti emergenti: Marco Sorana, Gianpaolo Scaiano, Vincenzo Greco e Sabrina Dolci. Tutti propongono un paio di brani a testa e vengono applauditi rumorosamente dal pubblico; d’altronde il Popolo Nomade è una grande famiglia e fa sentire tutti a casa.

Subito dopo è il turno di Pierdavide Carone con i Dear Jack che pescano carte da entrambi i repertori fino ad arrivare alla canzone Caramelle, esclusa dall’ultimo Festival di Sanremo.

Prima dei Nomadi c’è spazio per la solidarietà, tema da sempre caro al gruppo.
Vengono assegnate due borse di studio per la ricerca dall’associazione Augusto Per La Vita, fondata da Rosanna Fantuzzi, compagna di Daolio.

Poco dopo le 16.00 comincia il concerto.

È la prima volta che sento dal vivo Yuri Cilloni, da due anni nuovo cantante della band, e rimango piacevolmente stupito.

La sua voce si alterna a quella più rock e graffiante di Massimo Vecchi per ripercorrere 56 anni di storia nomade.

Dopo qualche canzone ecco un’inaspettata interruzione: Valerio Staffelli sale sul palco. In tutto questo tempo non ha mai trovato un motivo per dare il Tapiro d’Oro a Beppe Carletti, quindi decide di assegnarli il famigerato premio per la carriera.

Lo show può riprendere. Si canta e ci si emoziona soprattutto quando arriva il momento de Il Vecchio e il Bambino seguito da Auschwitz.

Un pubblico multigenerazionale quello di questa serata, con nonni e nipoti che durante il ritornello di Io Voglio Vivere si fa influenzare dall’aria carnevalesca e riempie il cielo del tendone lanciando coriandoli. Il colpo d’occhio è bellissimo.

Come di consueto prima della chiusura del concerto con l’intramontabile Io Vagabondo, vengono letti tutti gli striscioni lasciati sul palco dai numerosi fan club.

Quello che funziona per un gruppo così longevo forse più delle loro canzoni, che restano sempre attuali, è il fatto che sul palco riescano ancora a divertirsi come all’inzio.

Sempre Nomadi

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo e Foto: Mirko Fava

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11556,11557,11558,11559,11560,11561,11562,11563,11564,11565,11566,11567,11568,11569,11570″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Pierdavide Carone & Dear Jack

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11547,11551,11554,11548,11555,11549,11550,11552,11553″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Sabrina Dolci

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11546,11544,11545″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Vincenzo Greco

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11541,11542,11543″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Gianpaolo Scaiano

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11538,11539,11540″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Marco Sorana

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11535,11537,11536″][/vc_column][/vc_row]

P.O.D. @ Rock Planet

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• P.O.D. •

 

 +

Alien Ant Farm

’68

 

Rock Planet Club (Pinarella di Cervia) // 16 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Finalmente sabato sera rimetto piede dopo un’infinità di tempo al Rock Planet Club di Pinarella di Cervia, forse l’ultimo vero rock club nei dintorni di Rimini, dove si possano godere ancora live performance alla vecchi maniera e ascoltare dj set che non propongano le solite scalette commerciali.

Il locale è già animato al mio arrivo e le pareti trasudano calore e umidità. La transenna è già occupata e il primo dei tre gruppi di stasera sta per iniziare la propria performance: parlo dei ’68.

Sconosciuti o quasi alla maggior parte dei presenti, ma pronti a entusiasmare e diventare, da stasera, già il gruppo preferito di molti, entrano Josh Scogin, ex leader dei Chariot (chitarra e voce) e Nikko Tamada (batteria) a presentare i brani del loro ultimo disco uscito nel 2017, “Two Parts Viper”. Si sono formati solo 6 anni fa, ma sembrano affiatati come se cavalcassero palchi insieme da una vita.

Josh ha una carica ed un carisma trascinanti e si muove come una molla sullo stretto palco del Rock Planet. Dalla chitarra escono suoni invertebrati, tutto senza scaletta, come gli viene; gli basta fissare Nikko negli occhi e via, sputano fuori un pezzo dopo l’altro in una performance di punk rock coi fiocchi: diretta, incessamte, dannatamente convincente.

Dopo un noise rock del genere, la scaletta degli Alien Ant Farm ci sembra quasi muscia chill out.

L’alternative rock di Dryden Mitchell (voce) deve sicuramente la sua fama al brano che li rese famosi, nonché cover del grande Michael Jackson, Smooth Criminal, che lasciano come “dulcis in fundo”; prima scaldano il pubblico con These Days e Movies, due brani ascoltati in radio ben 16 anni fa, ma che sono talmente orecchiabili che non possono che farci passare al meglio il tempo in attesa degli scatenatissimi P.O.D..

Comincia ad essere tardi e Sonny Sandoval (voce) sale sul palco alle 23.45 e saluta a mani giunte il suo amato pubblico. Anzi, la sua “familia”, così ci chiamerà per tutto il resto della serata.

E cosi noi ci siamo sentiti per tutto il tempo durante questo caldo, caldissimo concerto. Non solo per la temperatura che fa colare di sudore noi e loro, ma in primis per la sensazione di essere davvero una famiglia riunita dopo così tanto tempo.

Si perchè i P.O.D. hanno cavalcato il loro successo a cavallo degli anni 2000 e ci hanno fatto pogare  sedicenni con le loro BOOM e Rock the party, che stasera ci sparano fuori per prime.

Anche se hanno cambiato batterista e forse abbandonato il vecchio caro nu-metal per un rock un po’ meno aggressivo, Sonny , Marcos Curiel (chitarra) e Traa Daniels (basso) stasera ci dimostrano che non sono cambiati di una virgola: Sonny è una bomba umana che salta, si dimena col microfono in mano e non perde occasione per saltare dal palco fin dentro la folla.

A metà concerto anche io entro nella mischia e dopo un paio di pezzi mi ritrovo abbracciata a Sonny a urlare il testo di Murderer love insieme a lui. Beh… che dire: posso chiudere qui il racconto, perché chi come me ama il rock, non solo ascoltandolo in piedi appoggiato al muro, ma sudando dentro il pogo e preferisce arrivare casa con la gola in fiamme e le ossa tutte rotte, non può desiderare nulla di meglio di un live così.

 

Valentina Bellini

SETLIST:

Boom

Rock the Party (Off the Hook)

Will You

Panic Attack

Rockin’ With the Best

Soundboy Killa

Always Southern California

Circles

Satellite

Southtown

Murdered Love

Youth of the Nation

Beautiful

Alive

Listening for the Silence

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie ad Hub Music Factory[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text] 

Foto: Valentina Bellini

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11582,11581,11580,11588,11584,11583,11590,11585,11586,11587,11589″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text] 

Alien Ant Farm

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11592,11593,11594,11595,11596,11597,11598,11599,11600″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text] 

’68

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11605,11609,11602,11603,11601,11604,11606,11607,11608,11610″][/vc_column][/vc_row]

Riccardo Sinigallia @ Rework Club

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Riccardo Sinigallia •

 

 C I A O  C U O R E  T O U R

 

Rework Club (Perugia) // 15 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Quella appena trascorsa, oltre ad essere la seconda settimana di febbraio, è stata, con molta probabilità, anche la seconda settimana più impegnativa degli ultimi anni.

Per qualche congiunzione astrale o strana energia, ho percepito tutto in modo amplificato: impegni quotidiani, emozioni ritrovate, riflessioni costanti sull’esistenza. E tanta stanchezza, compresa.

<< Quindi tu stasera prendi la macchina e vai da sola a Perugia? >> – mi ha detto, sorpresa, la mia collega, venerdì, prima che mi lasciassi la porta dell’ufficio alle spalle, accennando un con la testa. Perché ci sono strade che senti il bisogno di percorrere. Luoghi in cui devi essere. Concerti a cui desideri fortemente partecipare, nonostante tutto, nonostante tutti.

Il luogo in questione è il Rework Club di Perugia, dove sono entrata tanto presto da vederlo riempire, persona dopo persona, da tutto il pubblico arrivato per la penultima data del Ciao Cuore Tour di Riccardo Sinigallia.

Un pubblico con delle caratteristiche precise, quello dell’artista romano: pacato, discreto, educato, attento. Degli ascoltatori che, sicuramente, conoscono non solo il suo profilo di cantante ma anche quello di autore, arrangiatore, compositore, produttore.

Chi lo segue, sa che cosa significano i nomi Tiromancino, Max Gazzè, Niccolò Fabi, ma sa anche meglio, e a memoria, le canzoni dei suoi quattro album, la connessione con i suoi videoclip, le collaborazioni in ambito cinematografico.

Chi lo ama, sa che Riccardo Sinigallia porta tutto ciò sul palco, quando sale con lo sguardo timido, il sorriso emozionato e le mani giunte, sulle note dell’intro di So delle cose che so, brano con cui si apre l’ultimo lavoro in studio.

Accanto a lui, Laura Arzilli, sua moglie, al basso (in complementarietà anche cromatica, nel colore della maglia di lei e delle tinte verde acqua della chitarra del marito), Francesco Valente alle cinque corde, Andrea Pesce alle testiere e Ivo Parlati alla batteria.

Dietro di lui, una scenografia in continua evoluzione: proiettate sugli schermi, lancette VU METER, dapprima analogiche, poi digitali, vibrano ai colpi di suoni concreti, fisici, naturali e meno elettronici di quanto si potesse immaginare.

Protagonista è il cuore che prende la forma dell’organo anatomico, pulsante in ogni arteria, per sciogliersi nei contorni colorati del disegno stilizzato, universalmente riconosciuto.

È cantato, celebrato all’unisono nella titletrack e in A cuor leggero, preceduto da una clip estratta dal film Non essere cattivo, di Claudio Caligari, di cui è la colonna sonora.

Luci soffuse illuminano, uno dopo l’altro, i personaggi raccontati nei brani. Coloro che non emergono e a cui Sinigallia confessa di essere così legato. Appare il Backliner, “comunuque fuori moda, mentre un’altra notte vola”. Le donne di destra, che si rintanano nei bagni e nella loro tristezza, “quando non escono la sera”.

C’è anche Dudù, con la sua pelle scura e l’amore per il ballo. Lo stesso amore per la danza che porta in scena la figlia di Riccardo, la bambina ritratta sulla copertina di Ciao cuore, con un balletto scatenato che termina con un passo a due assieme al padre.

Frangenti dinamici, nei quali l’artista si lascia andare trasportato dal calore del pubblico, si alternano a momenti di raccolta intensità: Se potessi incontrarti ancora, Niente mi fai come mi fai tu e Amici nel tempo sono eseguite al pianoforte, con un accompagnamento ridotto all’essenziale e la forza delle parole a riempire gli spazi e i silenzi.

Passato e presente del cantautore convergono, poi, un un attimo, o meglio ne La descrizione di un attimo, le cui note giungono come una rivincita, come una sorpresa, come un regalo per tutti noi.

Alla presentazione della band, seguono frasi di profondo riconoscimento per chi, negli anni, ha continuato a seguirlo, ad ascoltarlo, a rispecchiarsi nella sua musica e a capire la sua attitudine, così vera, di colui che suona a testa in giù.

Perché di Riccardo Sinigallia, oltre che l’indiscusso e confermato talento, è impossibile non apprezzare l’umiltà, l’umanità. La capacità di esprimere l’arte delle emozioni, la possibilità di cadere, rialzarsi e ricominciare.

Per Una rigenerazione, “scoprendo dentro al palmo della mano, un’altra immagine del nostro cuore”.

 

Grazie a 1Day[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Laura Faccenda

Foto: Simone Asciutti

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”11455,11467,11465,11472,11456,11466,11457,11458,11471,11462,11470,11463,11461,11464,11468,11469,11460,11473″][/vc_column][/vc_row]