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Tre Domande a: Giuseppe Brogna

Tre Domande a: Giuseppe Brogna

| Redazione

Come e quando è nato questo progetto?

Le canzoni di Vivere Piano nascono tra la fine del 2020 e il 2021 e sono frutto di una personale ed inevitabile riflessione sui tempi “apocalittici” che stiamo vivendo. Nella scrittura e nella scelta dei quattro brani che compongono l’EP ho voluto dare risalto al concetto di tempo e all’importanza di una visione più leggera e più attenta agli aspetti emozionali. Da qui il titolo che è anche una dichiarazione di intenti: vivere piano, per non lasciarsi travolgere dalla velocità, dalla pressione e dalla materialità che ci circondano. Tutto l’EP ruota intorno a questa idea che è stata tradotta poi nel lavoro in studio insieme a Nicola Bavaro, che ha curato la produzione e gli arrangiamenti, e nelle chitarre suonate da Gianni Masci e Matteo Di Biase. Anche i due videoclip unplugged, realizzati da Visual Lab – della title track Vivere Piano e di Per chi si annoia – vanno in questa direzione dandole, spero, ancora più forza, perché trasmettono un messaggio più intimo e diretto che completa la visione che ho voluto dare, insieme ad Emic Entertainment, a tutto il progetto.

 

Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?

In questo momento sceglierei proprio Vivere Piano perché sia nel testo, sia nella musica mi rappresenta al meglio. Trovo che sia la canzone più vicina alla mia idea di musica e a quello che voglio trasmettere con parole e note. A mio avviso è il frutto più maturo, ad oggi, del mio percorso artistico, quindi credo che sia il modo migliore per presentarmi a chi non mi conosce. 

 

Qual è la cosa che ami di più del fare musica?

Del fare musica da sempre mi affascina il processo compositivo e produttivo: scrivere e comporre canzoni è realmente un esercizio di altissima concentrazione e meditazione che mi gratifica tanto. Amo molto di più il processo del risultato finale, mi piace l’idea di poter fare canzoni. Quando scrivo parlo sicuramente a chi mi ascolterà, ma in primis parlo a me stesso e questo mi permette di mettere ordine tra i pensieri. Non ti nascondo che ovviamente amo anche essere ascoltato, sarebbe ipocrita dire il contrario, ma è un aspetto che ha più a che fare con una sana vanità che è diretta conseguenza dello scrivere musica, fa parte del gioco. Scrivere canzoni è un piacere che viene sicuramente prima di ogni cosa. In definitiva amo più la causa dell’effetto.