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Tre Domande a: Valentina Polinori

Tre Domande a: Valentina Polinori

| Redazione

Come e quando è nato questo progetto?

La musica è sempre stata parte della mia vita, ho studiato pianoforte sin da piccola da quando avevo sette anni, poi sono entrata per un anno al conservatorio di Santa Cecilia e in seguito ho abbandonato. Quando mi sono trasferita a Parigi per gli studi universitari mi sono comprata una chitarra e da lì ho iniziato a studiare delle cover da autodidatta. Mentre mi trovavo in Olanda in Erasmus ho iniziato a pensare che avrei voluto provare a scrivere dei brani miei. L’ispirazione me l’ha data una mia amica facendomi leggere una lettera che aveva scritto ad una sua ex, le parole mi sembravano così belle e musicali che ho pensato di partire da lì è così nata la prima canzone Testo Vero.
Tornata a Roma, ho iniziato ad arrangiare i brani prima con un chitarrista, Matteo Cona, e poi in band, con cui abbiamo registrato il primo disco Mobili, uscito nel 2017. Dopo questo disco ne è uscito un altro nel 2020 e con questi due dischi ho iniziato a suonare live sempre più spesso.
A Marzo di quest’anno è uscito il mio terzo disco che si intitola Le Ombre.

 

Cosa vorresti far arrivare a chi ti ascolta?

Scrivo in modo molto onesto, per esigenza emotiva, nelle canzoni spesso c’è quello che non riesco a dire nella vita di tutti i giorni. Spero di far arrivare queste emozioni a chi mi ascolta o comunque smuovere qualcosa. Cerco l’essenzialità sia nei testi che negli arrangiamenti, che con quest’ultimo disco sono molto minimali. Mi piace cantare con discrezione, vorrei rivendicare la potenza delle cose dette piano. 

 

Progetti futuri?

Provare a suonare in giro il più possibile e continuare a scrivere con entusiasmo nonostante il mondo della musica sia un ambiente complesso.