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Tre Domande a: Gemini Blue

Tre Domande a: Gemini Blue

| Redazione

Come e quando è nato questo progetto?

Siamo nati in periodo covid. Appena conosciuti, abbiamo legato e creato un buon rapporto di amicizia, poi abbiamo iniziato a suonare insieme inizialmente senza nome e vista l’intesa abbiamo deciso di rimanere in due!
Eravamo entrambi alla ricerca di qualcosa di nuovo, avevamo idee e voglia di produrre nuova musica così in maniera molto naturale abbiamo iniziato subito a scrivere, condividere ascolti e nuovi artisti che stimiamo.
A inizio 2021 abbiamo pubblicato il nostro primo brano The Mountain, registrato nello studio casalingo di uno dei nostri primi insegnanti poi nel corso dell’estate abbiamo pubblicato If You Change Your Mind che esprime un ulteriore nostro lato artistico.
Nel 2022 invece abbiamo iniziato a collaborare nella produzione con Paolo Blodio Fappani registrando alcuni dei nostri brani che avevamo nel cassetto da un po’ ormai. Abbiamo partecipato a X-Factor 2022, pubblicato tre singoli Alternatives, Bullshit Song e Demons Of The City  che sono anteprime del nostro disco di debutto in arrivo il 21 Aprile. Ora non vediamo l’ora di poterlo far sentire!

 

Se doveste riassumere la vostra musica con un tre parole, quali scegliereste e perché?

Fiume, catarsi e ascolto.
Fiume perché nei luoghi dove siamo cresciuti questo elemento naturale infonde la vita e il suo ritmo, di conseguenza è da sempre un importante posto di pace per noi, sulle sue sponde sono nate le prime composizioni.
Catarsi perché in primis la nostra musica ha come funzione il comunicare quelle sensazioni di disagio o felicità che non riusciamo a esternarne in alcuna altra maniera, ciò ha funzione rituale e ci permette di alleggerirci e di utilizzare il nostro sentire come energia per costruire.
Ascolto perché la nostra musica richiede volontà di ascolto e comprensione, se fra di noi, o tra noi e gli ascoltatori viene a mancare questo elemento, Gemini Blue diviene come un sasso del mare lontano dalle sue acque: grigio e senza colore.

 

Cosa vorreste far arrivare a chi vi ascolta?

Noi siamo nati come band live e di conseguenza abbiamo cercato di rendere i nostri show il più comunicativi e personali possibili. Vogliamo mostrare le nostre esperienze di vita e sentimentali, portando il pubblico in un contesto quasi mistico spirituale, crudo e naturale, quel contesto in cui in parte siamo cresciuti.