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Paolo Nutini @ I-Days

Paolo Nutini @ I-Days

| Valentina Carraro

Milano, 24 Giugno 2023

Sabato 24 giugno, I-Days Coca-Cola 2023: il sole, prima di calare, dà spazio alle anime dettagliate, melodiche ed energiche dei Fast Animals and Slow Kids

L’atmosfera dell’Ippodromo Snai di San Siro si illumina di un romantico nero, di battiti fluttuati, lugubri con i newyorkesi Interpol, che trasportano il pubblico degli I-Days in una luminosa dark wave a cinque anni di distanza dal loro ultimo passaggio in Italia. 

Paul Banks, Daniel Kessler e Sam Fogarino indossano i loro completi eleganti, precisi e ordinati, i white collar dell’alt-rock: siamo davanti ad una delle band più importanti del rock alternativo, con quei suoni e atmosfere irripetibili. Il set che presentano diventa un viaggio tra le canzoni che hanno reso la band famosa ed amata: ci sono stati brani dal recente album The Other Side of Make-Believe,  classici come Evil e, per chiudere, la travolgente Slow Hands.

Al sorgere della luna, Paolo Nutini apre gli occhi romantici del pubblico glitterato e accaldato con nuove sfumature sonore emozionali che fanno vibrare il petto. Un viaggio sonoro, una montagna russa di puri tormenti che raccontano l’amore vero, e non il “semplice” romanticismo. Una crescita, una rinascita che non ha limiti come la passione per la musica di Nutini che racconta attraverso l’evoluzione delle sue canzoni. 

Il cantautore scozzese di (lontane) origini italiane, torna alle sue radici in una delle sue sporadiche visite in Paese: in realtà, mancava dall’anno scorso, ma prima di allora, per ben sette anni di lui avevamo perso le tracce – non riusciva a “trovare una via d’uscita” dalla sua “mente preoccupata”, come canta in Lose It (“I could not seem to find /A way out of my worried mind”). Ora però, jeans e maglietta bianca, sensualità alle stelle, torna dove appartiene, sotto i riflettori, amplificando la sua voce raschiata e profonda come un buco nero attraverso un microfono che gli sorregge labbra e mento, assorbendone la passione come il bacio di un’amante. 

Paolo Nutini è un calderone di poesia, dramma e romanticismo: trasuda e trasmette il bisogno di amore suo e del mondo, perché “Siamo così grati quando amiamo”, come racconta al pubblico tra una canzone e l’altra di una scaletta cotta a puntino. C’è del nuovo, c’è del vecchio, c’è del riarrangiato e c’è anche dell’imprevisto. Da Afterneath a Shine a Light, una versione rimaneggiata di Pencil Full of Lead e la cover di Stuck In The Middle With You degli Stealers Wheel, passando per i successi che gli hanno regalato la fama, New Shoes, Candy, Cherry Blossom, Iron Sky. Proprio durante quest’ultimo colosso di Caustic Love, il suo terzo album, Nutini interrompe la festa, ferma la sua numerosa band, e si guarda intorno con aria preoccupata: pare che qualcuno sotto palco si sia sentito male, e onorevole da parte sua aspettare rispettoso il via libera/codice verde dalla Croce Rossa per riprendere più energico che mai un pezzo dal successo senza tempo. 

Blues, funk, soul, pop, elettronica: da These Streets a Last Night in the Bittersweet, Paolo Nutini ne ha per tutti, e in questo concerto ha riempito di passione e adrenalina il pubblico di fan e curiosi. Tra chi c’era per i FASK, chi per gli Interpol, e chi era lì per lui, per supportarlo, tutti abbiamo volato in alto insieme alla sua musica, “Over love / And over hate”, al di sopra dell’amore, al di sopra dell’odio, “Through this iron sky”, attraverso il nostro cielo di ferro, “Over fear / And into freedom”, al di sopra della paura, e dentro la libertà.

Foto di copertina David Barry