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Moderat @ Sequoie Music Park

Moderat @ Sequoie Music Park

| Alessandra D'aloise

Bologna, 12 Luglio 2023

Serata all’insegna della musica elettronica in quel di Bologna.
Siamo al parco delle Caserme Rosse, nella periferia della città felsinea, dove su questo enorme prato si alternano per quasi tutta l’estate una serie di grandi artisti, internazionali e non.

Dal rock alternativo dei Verdena, ieri sono tornata a sentire un trio berlinese che ormai la fa da padrone nel mondo della musica dance elettronica: sto parlando del super gruppo dei Moderat, formato dalla fusione tra il progetto dei Modeselektor, all’anagrafe Gernot Bronsert e Sebastian Szarzy, e Sascha Ring, in arte Apparat

Ad aprire le danze, una combo made in Italy che non vedevo l’ora di sentire dal vivo, dato che il loro disco è stato un vero gioiellino della musica synth pop degli ultimi anni. Sto parlando del Quadro di Troisi, nato dalla fusione delle grandi menti della cantautrice Eva Geist e dell’alfiere della musica elettronica Donato Dozzy. La voce soave della Geist si sposa perfettamente con la base dance minimalista di Dozzy, creando un tributo a tutta la musica cantautoriale italiana degli anni 80, in principal modo Battiato e Matia Bazar. Ieri, però, ho fatto un po’ fatica ad entrare nel mood giusto, sarà per la luce del tramonto e anche per i cartelloni pubblicitari accanto al palco che, con i loro colori sgargianti, mi distraevano in continuazione. Spero proprio di poterli risentire quest’inverno, al chiuso in un club, dove potrò godere dell’atmosfera onirica giusta.

Finalmente è notte, vengono spente tutte le luci e parte la magia.

I tre sono al buio, s’intravedono solo le sagome sul maxi schermo alle loro spalle, dove verranno proiettati visual con richiami ai vari artwork dei dischi per tutta la durata del concerto. Si parte con un pezzo vecchio, forse il più famoso: A New Error, immediatamente riconoscibile dalle note iniziali e infatti scatena immediatamente un grido di ovazione, e tutti, ma dico tutti, iniziano a ballare. Qualcuno intona ovviamente Felicità di Albano e Romina, due canzoni ormai indissolubilmente legate grazie ad un pazzo ma viralissimo remix (se non sapete di cosa parlo cercatelo su YouTube, mi ringrazierete). Si continua con Rusty Nails, sempre dallo stesso disco Moderat del 2009, con la sua techno ritmata ma mai esagerata, accompagnata dalla voce armoniosa di Apparat. Si passa all’ultimo album, More D4ata, anagramma di Moderat 4.

Devo dire che ero abbastanza spaventata perchè, ascoltandolo da casa, mi risultava un disco abbastanza noioso e piatto, ma dal vivo è tutt’altra cosa. More Love, Copy Copy e Fast Land vengono ancora più ritmate e dilatate, rendendole perfettamente in linea con i vecchi dischi e facendomi rinnegare ogni dubbio. Apparat gioca col pubblico, lo saluta, ci chiede come facciamo a sopravvivere con questo caldo torrido, ma soprattutto, si diverte. Un sorriso a 32 denti stampato in faccia dall’inizio alla fine del live, che rende impossibile non sorridere di conseguenza.

Grande finale con Bad Kingdom, accennata dalla band e immediatamente bloccata, solo per poi farla ripartire in grande stile, e permettendo alla folla di sciogliersi in un ballo frenetico.

Uno spettacolo mozzafiato, regalato da professionisti che si vede che macinano concerti da anni e che sono proprio nati per farlo. Anche l’impianto era perfettamente adatto ad un concerto di musica elettronica all’aria aperta, un dato non scontato. Unica cosa negativa: mi hanno dato la birra in un bicchiere di plastica monouso. In eventi così grandi, nel 2023, bisognerebbe adeguarsi per avere materiali riutilizzabili, il pianeta ci ringrazierà.

Bravi tutti, serata che non dimenticherò facilmente.

In copertina foto d’archivio di Simone Asciutti