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Vultures Listening Experience @ Unipol Arena

Vultures Listening Experience @ Unipol Arena

| Riccardo Rinaldini

Bologna, 24 Febbraio 2024

Quando si tratta di rap, gli americani rimangono le punte di diamante del genere. È sconvolgente pensare a quante persone ha fatto muovere e quanto calore ed energia ha portato all’Unipol Arena, Bologna, la Vultures Listening Experience di Kanye West e Ty Dolla Sign

Appunto, un’esperienza di ascolto, non un vero e proprio concerto, che ha comunque illuminato la notte e regalato ai fan uno degli spettacoli più singolari e vitali di sempre, anche perchè sembra che Ye non ne sbagli mai una (musicalmente parlando, a scanso di scandali morali) e i fan sono carichi di un’energia nuova e irripetibile: sanno che stanno partecipando ad uno degli eventi dell’anno.

Questa sera all’Unipol non c’è il palco, ma gli artisti si esibiscono sul parterre che per l’occasione è addobbato a dovere, con quasi una decina di postazioni di telecamere, macchine del fumo che sbuffano nuvole, un gigantesco cilindro di tela posto a mezz’aria su cui vengono trasmesse dal vivo le riprese della serata. Piccola nota di redazione, già solo entrare nell’Arena fa emozionare, un po’ per la bellezza delle tribune, un po’ per l’amore per il dettaglio scenografico a cui gli spettatori sono sempre stati abituati. È sempre bello.

Lo spettacolo inizia praticamente senza ritardi, e vengono riprodotte subito tutte le canzoni di Vultures, nuovo album degli artisti. Quando entrano in scena, l’Unipol li accoglie con grida e boati fortissimi, a riprova che i due sono fra gli artisti top a livello internazionale. La performance è impeccabile e valorizzata dalla presenza degli ospiti del disco: Rich The Kid, Quavo, Playboi Carti e Freddie Gibs.

È difficile pensare di riuscire a intrattenere così tanto pubblico senza effettivamente riuscire a cantare, ma Ye e Ty Dolla ci sono riusciti benissimo. Sarà stata la consapevolezza di vivere qualcosa di assolutamente prezioso, sarà che gli artisti sono performer di altissimo livello, ma il pubblico non ha smesso nemmeno per un secondo di cantare, ballare, saltare o alzare le mani al cielo. Ogni tanto i rapper rivolgono lo sguardo alle telecamere, ma spesso ballano, trappano, incitano le varie tribune, e il risultato è chiaramente garantito. Non avevo mai visto dei fan così contenti. Chi canta, lo fa a polmoni pienissimi; chi abbraccia, lo fa forte e con le braccia ben aperte; chi saluta gli artisti che si avvicinano alla tribuna, lo fa con una forza e una fierezza tali che quasi scavalca le transenne. Mi ha stupito. 

Mi ha stupito perchè per me era inconcepibile che degli artisti si esibissero senza effettivamente cantare, ma sono bastate due canzoni per immergermi completamente nel mondo di Vultures. Non conta la performance, a volte, ma l’effetto che fa agli spettatori, quello che si fa provare e sentire al pubblico, e i due sono stati capaci di far vivere a tutti, per due ore buone, il sogno della trap e del rap americano, quell’emozione che viene da oltreoceano che soltanto artisti come loro riescono a regalare. Essere lì, per i fan del genere, è stato mettere la propria mano di partecipazione ad un evento musicalmente storico.

Finita la riproduzione del nuovo album, c’è stato uno stacco importante in cui sono state riprodotte le vecchie hit di Ye e, attraverso una telecamera posta sul tetto dell’Unipol Arena, veniva inquadrato il pubblico e le immagini trasmesse sul telone al centro del parterre. I sorrisi delle persone nell’essere riprese sono impagabili. Chiaramente tutti cercavano di fare il proprio, come sempre, non sia mai che venga deluso papà Kanye. C’era chi indossava una maschera da hockey propria dell’evento, qualche coppia che teneramente si abbracciava, chi urlava o mostrava un cartello scritto ad hoc per gli artisti. La sensazione è stata quella di essere in un videoclip, e per un attimo ci si è dissociati dalla realtà, per poi tornare sulla terra quando veniva riprodotta la canzone successiva. Una mossa da brividi, che ha permesso davvero al pubblico di fare concretamente parte dell’evento.

La conclusione è stata la ciliegina sulla torta, con tutti gli ospiti della serata che ballavano e giravano per le tribune per salutare i fan (Ty Dolla ha davvero scavalcato per abbracciare qualcuno del pubblico), qualche bis delle nuove canzoni (tra cui Carnival, che è andata per la maggiore forse anche grazie alla presenza dei cori della Curva Nord) e qualche fan che fa invasione di campo e viene prontamente bloccato dalla sicurezza. Non poteva finire meglio. 

O forse si, visto che fuori dall’Unipol Arena il rapper Rich The Kid si è preso qualche minuto per salire sul tettuccio del loro furgone per salutare definitivamente i fan e dare un po’ di spettacolo. 

Unico, spettacolo unico ed irripetibile. Non capita spesso di ritornare a casa consapevoli di aver registrato nella mente uno dei ricordi più belli.