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Mese: Novembre 2018

Concerto per Genova

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• Concerto per Genova •

Genova (RDS Stadium) // 17 Novembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Il 14 agosto 2018 è iniziato come un giorno tra tanti.

Mi alzo, doccia, colazione e mi preparo per andare al lavoro. Un lavoro di quelli che amo, quelli dove al centro di tutto c’è la musica. Tutto sommato, una bella giornata.

Ore 12:05

“Hai visto cos’è successo a Genova?”.

“No, che è successo?”.

“Meglio che accendi la tv”.

Esco dal bagno. E mi dirigo in salotto. Tv già accesa e il mio collega (Carlo Vergani, ndr) davanti allo schermo.

“Carlo metti il TG, Alessio mi ha detto che è successo qualcosa a Genova”.

“Ah lo so VEZ. Vieni a vedere”.

Questo è il mio primo ricordo di quel giorno.

Un giorno nel quale in un primo momento ho creduto che questa storia potesse essere un po’ come le tragedie successe a L’Aquila nel 2009 oppure come il terremoto dell’Emilia del 2012, per poi rendermi conto che con quel tipo di tragedie, questa non ha nulla a che vedere.

Questa, piuttosto, ricorda il disastro del Vajont del 1963. Un disastro prevenibile.

E se ci fosse qualcosa da dire riguardo al 14 agosto 2018 e al crollo del ponte Morandi, forse, gli abitanti e le vittime potrebbero dire la stessa cosa: tutto era prevedibile e previsto.

Sicuramente la morte di tutte quelle persone poteva essere evitata.

Quarantatré persone rimaste vittime dell’incuria e della mancanza di controllo (vittime ricordate qui, sull’articolo di Panorama)

E se L’Aquila e l’Emilia si sono rialzate, così farà anche Genova, ma con una consapevolezza in più: non ripetere più quell’errore e non abbassare mai la guardia, perché i cittadini in prima persona devono occuparsi e preoccuparsi del proprio territorio.

E così tra una fotografia e l’altra e il susseguirsi di artisti che noi di VEZ amiamo, riesco a parlare con il presentatore dell’evento che condivide con noi la rabbia e l’amarezza provata per l’avvenimento che poteva non accadere.

Incontro anche l’organizzazione il Ce.Sto, tra i promotori delle due serate.

Il Ce.Sto nasce più di 30 anni fa nel Centro Storico di Genova, come associazione di volontari laici e cristiani. E’ un contenitore che accoglie obiettivi educativi, creativi e culturali, fornendo percorsi e strumenti per valorizzare e rafforzare il potenziale di ciascuno.

Le attività dell’associazione si focalizzano su educazione minorile, accoglienza di famiglie straniere, integrazione sociale e attività culturali sul territorio con una particolare attenzione al lavoro di rete e alla figura del volontario, che gioca un ruolo fondamentale all’interno dell’Associazione.

Il Ce.Sto ci racconta l’attivismo che da qualche tempo impegna la popolazione e spiega anche il proprio impegno e volontà di creare consapevolezza nei cittadini, i primi interessati al benessere della propria città.

Attivismo in collaborazione con l’altro supporter e organizzatore di queste due serate, l’organizzazione Love What U Love che nasce a Genova nel 20015 e organizza serate di libera espressione e dove quello che ami non ha giudizio.

Live Music, Arte e tutti i nostri cuori al centro della scena allo scopo di creare una rete di artisti locali e non, appoggiandosi all’aiuto dei Giardini Luzzati che si sono mostrati entusiasti dell’idea.

E adesso non resta che rimboccarsi le maniche e fare il più possibile per imparare da quello che è successo, in questo caso per ricordarsi che la vita è una e che curarsi l’uno dell’altro significa vivere e sopravvivere.

Grazie quindi a questi artisti, Ex-Otago, Lo Stato Sociale, Canova, Motta, Willie Peyote, Rezophnic, Francesco Baccini, Era Serenase, Banana Joe, Jess e a tutti gli altri che il giorno dopo, domenica 18, hanno scaldato il palco dell’RDS Stadium di Genova.

 

18b   14b

12b   10b

7b   1b

5b   3b

 

Sono contenta di aver partecipato, qui come ad Amiche per l’Abruzzo il 21 giugno 2009, al Concerto per l’Emilia del 25 giugno 2012 e a Italia Loves Emilia del 22 settembre 2012.

Grazie, perché ancora una volta l’arte, la musica e le persone, più di ogni altra cosa sanno unirsi quando ce né più bisogno per mostrarci la via della solidarietà.

E che ci serva da monito, ogni giorno.

Grazie a This is Core per l’organizzazione assieme a Il Ce.Sto e Love What U Love.

Il contributo dei nostri biglietti andrà alle famiglie degli sfollati tramutandoli in buoni spesa e alle attività che sono state toccate sensibilmente dal crollo del ponte Morandi.

Per poter donare invece, l’IBAN di riferimento è del Dopolavoro Ferroviario su cui si appoggia il Comitato degli sfollati

Dopolavoro Ferroviario di Genova Pro Sfollati di Via Porro e Campasso

Numero: IT86Y03359016001000001 61754[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Sara Alice Ceccarelli

Foto: Alessio Bertelloni | Sara Alice Ceccarelli
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9613,9615,9616,9614,9619,9622,9617,9623,9618,9620,9621,9624,9625,9626,9627,9628,9629,9630,9631,9632,9636,9633,9634,9635,9637,9639,9642,9638,9640,9641,9643,9644,9645,9646,9647,9648″][/vc_column][/vc_row]

Kaufman

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• Kaufman •

Bradipop (Rimini) // 17 Novembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]In scena ieri sera al Bradipo Club, i Kaufman, una delle più promettenti band indie pop italiano, che hanno portato i loro ritmi e melodie davanti ad un bel pubblico di curiosi.

I Kaufman, sulla scena già da una decina d’anni, il primo disco è del 2009, con diversi passaggi di formazione, sono una delle classiche band “vere”, di quelle che la musica te la portano a sentire, in tour costante.

Arrivano nella nostra città riminese con un trio di date Bologna-Foggia-Rimini e sul palco hanno dato tutto il meglio del loro repertorio.

Un repertorio con qualche brano del passato fino alla, nuovissima La vita su Marte ed i successi del loro bellissimo disco Belmondo (prod. INRI).

LP contenente canzoni come Macchine Volanti, Come si sta e L’età difficile, brano che a noi riminesi tocca non poco, perché parla di una sensazione che ben conosciamo.

Quella romantica sensazione di fine estate e conseguente fine dell’amore, che ora da adulti guardiamo con un po’ di nostalgia e tenerezza.

Sfido chiunque a non averla mai provata!

Pop, elettro pop, indie pop, definire è sempre difficile, ma ieri sera abbiamo un po’ sognato e un po’ ballato.

Grazie Kaufman, continuate con i kilometri in strada, noi di Vez ci saremo!

Tk’s to Treid Agency e Bradipop Club

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Foto e Testo: Michele Morri

 

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9411,9410,9402,9414,9401,9406,9403,9405,9409,9404,9407,9408,9412,9413″][/vc_column][/vc_row]

Voglio tornare negli anni ’90!

Fuori è una brutta giornata. La nebbia, tipica costante della pianura padana, ha iniziato a manifestarsi e a farci capire che ci terrà compagnia per i prossimi mesi.

Guardando fuori dalla finestra, dove non riesco vedere al di la’ del giardino a causa del grigiume, mi viene solo da pensare a quanto mi manchi l’estate con il sole, il mare e, ovviamente, tutti quei bei concerti all’aperto.

Ma siccome questo è un magazine di musica, e non vi voglio annoiare con un bollettino meteorologico, lasciamo da parte la malinconia e concentriamoci su qualcosa che ci possa distrarre.

Vorrei parlarvi della primavera/estate del 2019 che riserverà tantissime emozioni per tutti quelli che sono cresciuti negli anni ’90.

La notizia bomba riguarda senza dubbio le Spice Girls che hanno annunciato la loro reunion, ma senza Victoria, un nuovo cd e un tour.

Loro però hanno illuso i loro fan italiani. Non potremo infatti cantare insieme a loro I’ll tell you what i want, what i really really want (lo so che lo state leggendo a tempo di musica) perché la mini tournée delle Spice si limiterà soltanto all’Inghilterra.

Dopo questa terribile delusione però ci hanno pensato i Backstreet Boys a farci tornare il sorriso.

Ebbene si, Nick & Co., la boyband più amata della storia della musica tornerà in Italia per un concerto il 15 maggio al Forum di Assago di Milano.

Magari io sono un po’ esagerata ma questo annuncio mi ha fatto dimenticare la mia malinconia autunnale e ha fatto scattare i preparativi per quello che sarà sicuramente uno dei concerti più divertenti dell’anno.

E se anche voi siete cresciuti negli anni ’90 non potete dirmi che non avete fatto un piccolo sobbalzo sulla sedia quando avete letto la notizia e che non vi è venuta voglia di cantare Backstreet’s back all right.

Ma le gioie, perché ogni tanto ce ne meritiamo qualcuna anche noi, non sono finite.

Dopo i Backstreet Boys quest’estate sarà il turno dei Take That che, anche senza Robbie Williams, offrono sempre un grande spettacolo.

Per chi non lo sapesse le date italiane son due: il 28 giugno a Lucca e il giorno seguente a Roma.

Tra Backstreet Boys, Spice Girls, Take That, pantaloni a vita alta, fantasie animalier, e il ritorno di serie tv come Sabrina e Streghe sembra di essere tornati negli anni ’90.

Quindi per tutti quelli un po’ nostalgici, il 2019 è l’anno del riscatto e del tuffo nel passato (volendo potremmo anche lanciare l’hashtag #throwbackyear).

Perché anche se non possiamo vantare il triplete a causa delle Spice, avremo la possibilità di vedere due delle band più amate e iconiche degli anni ’90.

Non vedo l’ora che passi l’inverno!

 

Laura Losi

(quella nelle foto di copertina. Quella che è tornata negli anni ’90)

Viito

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• Viito •

| Troppoforte Tour |

Covo Club (Bologna) // 15 Novembre 2018

 

La terza delle undici tappe del Troppoforte tour dei Viito è stata Bologna.

Il titolo del tour, è lo stesso del loro album d’esordio, uscito l’8 settembre scorso e anticipato da quattro singoli, che hanno portato la band ad un rapido successo nel giro di pochi mesi.

Un successo in una scena Indie ormai ricca di talenti emergenti e non, in cui non è facile farsi spazio. Eppure ci stanno riuscendo benissimo.

E il segreto è solo uno, anzi, due: semplicità ed umiltà.

Tutto è iniziato meno di un anno fa, con l’uscita di: Bella come Roma, ultima canzone nella scaletta proposta del duo, composto da Giuseppe e Vito, che ieri sera, sul palco del Covo Club, hanno regalato al loro pubblico un live – faccia a faccia e cuore a cuore.

Un concerto – intimo- se vogliamo.

Una festa non è solo una delle loro canzoni d’amore più belle, è anche il modo in cui ci hanno fatto vivere un’ora e mezza intensa.

Ogni sentimento è stato toccato.

Dal romanticismo sulle note di Esami e Lisbona, alla carica/scarica di energia di Industria porno e Compro oro.

Troppo forti davvero questi ragazzi!

Partiti da zero e da soli, una complicità iniziata con una convivenza romana da studenti fuorisede e continuata poi condividendo l’amore puro per la musica. E così Vito al microfono e Giuseppe alla chitarra, ha preso vita una band destinata ad una scalata verso un successo sempre più grande.

Arriveranno Tempi migliori ma intanto grazie, perché sicuramente, riescono a rendere migliori questi.

Scrivendo testi così vicini alla nostra realtà che poi ? la stessa di tutti quei ragazzi che ieri hanno cantato a memoria ogni brano.

Le parole vere arrivano sempre al cuore della persone.

E i Viito ne stanno avendo la dimostrazione.

Arrivano al cuore anche a chi come Valeria e Laura sono arrivate appositamente da Sulmona per sentirli cantare a Bologna.

Noi di Vez li abbiamo incontrati per bere una birra e fare due chiacchiere post- concerto.

A breve report completo sul nostro sito.

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[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

SETLIST:

ESAMI

TROPPO FORTE

CERCO L’ESTATE

MONDIALI

TEMPI MIGLIORI

COMPRO ORO

UNA FESTA

NON SUCCEDERA’ PIU’ (Claudia Mori Cover)

LASCIAMI LECCARE L’ADRENALINA (Afterhours Cover)

SISTEMA SOLARE

CON IL NASTRO ROSA (Lucio Battisti Cover)

INDUSTRIA PORNO

LISBONA

– bis –

TEMPI MIGLIORI

COMPRO ORO

BELLA COME ROMA

 

Testo: Claudia Venuti

Foto: Luca Ortolani

 

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9376,9369,9383,9374,9372,9382,9387,9378,9390,9386,9373,9385,9375,9394,9377,9384,9370,9388,9391,9389,9381,9379,9371,9395,9380,9392,9393″][/vc_column][/vc_row]

Superorganism

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• Superorganism •

+
| Pi Ja Ma |
Express Festival
Locomotiv Club – Bologna // 14 Novembre 2018

 

Scalpitavo per questa serata da quando è uscita la programmazione del Locomotiv Club.

Ero proprio curioso di fotografare e godermi il live dei Superorganism!

 

Quello dei Superorganism inizia come un progetto di registrazione casuale con membri che hanno sede in piu paesi, Inghilterra, Giappone e Australia per citarne alcuni, il tutto nato online nei forum di musica.

Attualmente sette membri su otto vivono sotto lo stesso tetto in una grande casa a schiera nell’East End, mentre l’ottavo membro, il vocalist sud-coreano Earl Ho vive a Sydney, lontano dal gruppo, per questo ultimamente una immagine stampata del suo volto sostituisce il vocalist nelle foto di gruppo della band.

Nei primi mesi del 2018 escono con l’omonimo album Superorganism, il singolo Everybody Wants to Be Famous entra tra le prime posizioni in classifica in molti paesi.

 

In apertura troviamo Pauline de Tarragon aka PI JA MA, che io amo sia come illustratrice che come cantante.

Sul palco stasera ad affiancare la parigina Pauline è presente anche Axel Concato alla chitarra.

Per lei, vestitino da scolaretta con sopra disegni e scritte fatte a mano più birra Moretti in lattina, per lui una bella tuta bianca da operaio.

Consiglio di ascoltare il loro indie pop sul loro canale Spotify (link), a me piacciono veramente tanto!

 

I superorganism entrano in scena avvolti in impermeabili glitterati, maneggiando sfere luminose, suonando un triangolo ed immersi nella luce e nelle grafiche che vengono proiettate alle loro spalle.

La cantante principale, Orono, si presenta in Crocs e occhiali da sole e per i primi tre brani che toccano a noi fotografi sembra non si voglia fare troppo vedere evitando più volte di incrociare le nostre macchine fotografiche con lo sguardo. Nove brani in scaletta, con suoni e grafiche che ti catapultano direttamente nel loro mondo.

Una band stravagante e divertente che fa ballare e cantare, fondendo magistralmente musica e visuals in un vortice di emozioni che ti destabilizza.

Uscendo dal Locomotiv non mi sarei meravigliato di trovarmi direttamente dentro qualche assurdo cartone animato o videogioco giapponese!

Cool!

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SETLIST:

SPRORGNSM

NIGHT TIME

IT’S ALL GOOD

NAI’S MARCH

NOBODY CARES

REFLECTIONS ON THE SCREEN

THE PRAWN SONG

EVERYBODY WANTS TO BE FAMOUS

RELAX

SOMETHING FOR YOUR M.I.N.D.

 

Grazie come sempre all’organizzazione del Locomotiv Club.

 

Testo e Foto: Luca Ortolani[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9317,9330,9333,9335,9336,9328,9323,9327,9338,9345,9340,9322,9325,9326,9337,9339,9332,9334,9329,9343,9331,9344,9341,9342″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

PI JA MA

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Gemitaiz

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• Gemitaiz •

| Paradise Lost Club Tour 2018 |

Estragon (Bologna) // 10 Novembre 2018

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Dopo il successo di Davide, il suo nuovo disco di inediti già certificato disco di platino, il rapper romano Davide De Luca, in arte Gemitaiz, sbarca all’Estragon Club di Bologna per il suo secondo Sold Out consecutivo.

Su tredici date, già sei sono Sold Out.

Successo meritatissimo per uno dei migliori rapper italiani.

Show essenziale ma d’impatto, con Mixer T inseparabile compagno d’avventura.

 

Grazie a Zamboni53 Store

 

Foto: Matilde Manara

 

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9296,9305,9298,9301,9302,9303,9299,9297,9304,9300″][/vc_column][/vc_row]

Omar Pedrini

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• Omar Pedrini •

Bombonera – Cesena // 09 Novembre 2018

 

Il lato artistico e musicale di Omar Pedrini non ha bisogno di particolari presentazioni, millantamenti o trampolini. Il lato musicale ed artistico di Omar Pedrini in questo articolo non verrà esposto.

Dico questo perché vorrei dedicare qualche riga in più al lato umano dell’artista bresciano.

L’onestà intellettuale, l’umiltà tipica dei veri figli del popolo sono un regalo e un’eccellenza da conservare come un patrimonio nell’ambito sempre più sterile della musica in Italia.

La fierezza dell’appartenenza, la semplicità dei “grazie” e “per piacere” accompagnati da un sorriso sempre presente come intercalare a ogni battuta.

Il tipico esempio di capitano, di leader moderato che fa parlare le prerogative dell’anima prima di quelle del pentagramma.

Il concerto alla Bombonera a Cesena è un’orgia di personalità ed età diverse, gente arrivata da Brescia, da Firenze, da Parma, da Venezia oltre che da mezza Romagna.

Un concerto onesto che ha riattraversato le fasi embrionali della permanenza di Omar nei Timoria.

Un clima casalingo che a detta dello stesso Omar ha fatto la differenza, a dimostrazione che la crescita artistica di un musicista trova spesso confort nella provincia che può ancora raccontare storie diverse, lontane dai clichè ordinari.

Ad accompagnare il cantautore scopriamo Marco, chitarrista mancino dal talento evidente, in un duetto di chitarre acustiche, accompagnate con costanza dall’incalzante sottofondo del pubblico pronto a seguire ed eseguire ogni passaggio di spicco dei classici marcati fine ’90 primi ’00.

Omar, uomo, cantautore, amico e trascinatore.

Ci fossero artisti come lui, anzi più semplicemente, ci fossero uomini come lui.

Un grande Zio Rock, esempio vero.

 

Testo: Vasco Abbondanza[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Foto: Luca Ortolani[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9250,9259,9252,9263,9254,9261,9262,9255,9265,9260,9258,9257,9256,9264,9251″][/vc_column][/vc_row]

La vita secondo MAC

Un pianeta su nove è l’album d’esordio di MAC, acronimo di Mario Alessandro Camellini, per Private Stanze.

Si tratta certamente di un album piuttosto peculiare e particolare, decisamente controcorrente rispetto a quello che siamo abituati ad ascoltare.

I testi sono duri, forti, disillusi a tratti persino cattivi che sbattono in faccia a chi li ascolta il disagio generazionale.

MAC non gira intorno alle cose, le dice in modo chiaro e tondo e questo sicuramente farà parlare di lui, nel bene o nel male.

Tutto questo appare chiaro fin dal primo ascolto della sua opera.

Ad esempio Un pianeta su nove, traccia che da il titolo all’intero album, altro non è che una critica forte alla società e a tutte quelle contraddizioni insite in essa. Tematica che potrebbe essere considerata un po’ il filo conduttore di tutto il cd.

In Livore, che ha anticipato l’uscita dell’album, non la manda adire a tutti quelli che danno importanza all’apparire piuttosto che all’essere. “La vita non è vita se hai solo bisogno di attenzioni” è la frase più emblematica della canzone, quella che ti entra in testa e ti porta a pensare alla superficialità delle cose; quella che dipinge al meglio la nostra attuale società.

Non a caso Camellini non è soltanto un cantante ma anche un poeta e uno scrittore che ha all’attivo due romanzi psicologici.

Suoni un po’ distorti, urla lamenti e continui cambi di tono accompagnano ed enfatizzano le parole dei testi andando a creare una particolare Alchimia (parola che ho scelto non a caso visto che è il titolo di uno dei brani.).

MAC con la sua schietta e disillusa visione della vita, del mondo e della nostra epoca potrebbe essere la voce della nuova generazione; ma una voce controcorrente che ne mette in luce le debolezze, le ipocrisie e le vanità effimere che caratterizzano la nostra epoca.

Se siete curiosi non vi resta che aspettare il 9 novembre, data di uscita di Un pianeta su nove, per vedere cosa ne pensate e farvi la vostra personale idea.

Perché MAC non lascia indifferenti: o lo si ama o lo si odia.

Laura Losi

Propagandhi

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• Propagandhi •

+
| Dead To Me | RVIVR |

Zona Roveri – Bologna // 08 Novembre 2018

 

Personalmente attendevo da un doppio lustro di rivedere i Propagandhi, baluardo storico, politico ed irriverente della scena “punk hardcore melodica”.

Aspettative mantenute in parte, se non nella maestria e nell’impeto tecnico che come ogni gruppo con influenze vicine al metal mette come scudo e prerogativa davanti al resto.

Sì, perché la band canadese marchia a fuoco la velocità dei riff e dei virtuosismi con spiccate e molto più ampliate sonorità metal rispetto al passato.

Lo dimostra la scelta della scaletta e della decisione che personalmente reputo discutibile, in quanto romantico nostalgico, di aver trascurato i dischi degli albori, salvo un paio di pezzi come Anti-Manifesto Ma davvero c’è stato ben poco spazio per le dietrologie e i flash-back .

Nel contesto comunque concerto gradevole, fluido, suonato come già citato prima con dettagliata cura e metronomica precisione, più dedito al “perfezionesimo” come culto musicale a discapito del sentimentalismo di primi anni 2000 che aimè, è rimasto un po’ nel cassetto.

Anche per questo forse i Propagandhi vogliono affermarsi e farsi trovare pronti nell’imminente presente, poiché appoggiarsi sul passato è concettualmente prematuro, a dimostrazione del fatto che il serbatoio è ancora pieno di carburante.

Spezzo una lancia a favore di Sulynn Hago, chitarrista che dal 2015 si è unita all’organico canadese, dando prova di tenacia e piena attitudine.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

SETLIST:

Failed Imaginer

Speculative Fiction

Dear Coaches Corner

Fuck The Border

Lotus Gait

Devils Crick

Note To Self

Failed States

Comply / Resist

Fears Collide

Nigredo

Cop Of The Frame

Duplicate Keys

Back To Motor League

Pc Fascist

Nation States

Less Talk

Anti-MAnifesto

Victory / Night / Life

 

Grazie come sempre a Hub Music Factory & LP Rock Events.

 

Testo: Vasco Bartowski Abbondanza

Foto: Luca Ortolani[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9223,9224,9208,9220,9226,9215,9209,9221,9227,9218,9210,9219,9211,9212,9213,9207,9214,9216,9217,9222,9228″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Dead To Me

 

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RVIVR

 

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La prima volta di VEZ a Radio Veronica

Vi voglio raccontare una storia.

Se c’è una cosa che ho imparato negli ultimi due anni di lavoro come ufficio stampa e come giornalista è stato che nulla può essere fatto senza sostegno e collaborazione.

Credo in un mondo in cui il rispetto reciproco e il riconoscimento del valore altrui sia fondamentale per creare rapporti sereni e duraturi. Nella vita come nel lavoro.

E credo anche che ci sia bisogno di racconti di esperienze positive e di collaborazioni proficue. Perché c’è anche questo, fortunatamente. E la collaborazione maggiore mi è arrivata da parte delle donne. Sì, proprio di quelle donne che tutti pensano competitive e invidiose.

Ora, non fraintendiamoci, molti sono gli uomini su cui posso e ho potuto contare, ma le donne, loro sono state una sorpresa. Ma torniamo alla nostra storia.

Durante il Bay Fest, festival musicale che si tiene ad agosto a Bellaria Igea Marina, ho conosciuto Ivana Stjepanovic.

La mia neo collega e collaboratrice dello stesso festival per cui anche io stavo lavorando mi è venuta incontro con un sorriso. E in un mondo costellato di tatuaggi, magliette e canotte di gruppi musicali, piercing (ne ho alcuni anche io) e Bella VEZ + Regaz, Ivana mi ha incuriosito tantissimo.

Biondissima, occhi azzurrissimi e tanta energia, Ivana mi racconta di Radio Veronica, la famosissima emittente radio per la quale lavora e che ognuno di noi ha imparato a conoscerne durante la propria crescita. Le ho chiesto un’intervista e lei ha rilanciato chiedendone una anche a me (sotto questo articolo, il trailer della puntata radio della quale sono stata ospite).

 

Una radio storica Radio Veronica… Chi non la conosce!

Per più di quarant’anni Radio Veronica è stata una delle emittenti di spicco delle Marche ma anche di tutta la parte del Centro italia e dell’Emilia Romagna. E’ una sorta di istituzione. Nel 2017 però sono state vendute le frequenze che ora sono di RTL 102.5 (Radio Freccia). Il marchio poi è stato affittato a Radio Arancia di Ancona. Al momento Radio Veronica è tornata ancora più forte e più viva, ma con un nuovo palinsesto tra i quali c’è anche Marmellata Sound, il mio programma, che proprio a dicembre compirà il suo primo anno di vita.

 

Da quando hai iniziato a lavorare in radio?

Lavoro in radio da poco più di due anni. Prima di Radio Veronica ho fatto una breve esperienza in un’altra radio locale di Pesaro. Dopo la laurea magistrale in Televisione, cinema e New Media allo IULM di Milano ho iniziato il lavoro a Radio Veronica.

 

Sei sempre stata una DJ quindi!!

Non solo. Da un paio d’anni sono qui a Radio Veronica ma non sono solo una DJ. Mi occupo anche della parte commerciale della radio e svolgo anche il ruolo di consulente pubblicitario. On Air come dicevo, mi occupo del programma Marmellata Sound dal dicembre 2017 e ne vado molto orgogliosa. Il programma va in onda dalle 18:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì. Con questa trasmissione ho deciso di uscire un po’ da quello che sono i soliti generi che si possono ascoltare in radio e seguire di più anche i miei gusti personali e dei miei collaboratori.

 

Tanto Rock quindi a Marmellata Sound, e tanto cuore…

Certo il rock, ma anche punk, indie e musica elettronica. Abbiamo anche deciso di invitare ed intervistare anche personaggi differenti inserendo anche tante notizie di cinema, eventi e festival. Vorrei che questo spazio giornaliero potesse diventare un punto di riferimento per tutti quelli che come me amano la musica e le arti e vogliono rimanere sempre aggiornati sulle novità. La passione però non è solo mia. Tutto il team che lavora con me si impegna tantissimo per non far morire questa emittente storica.

 

Vorrei ringraziare Ivana per l’ospitalità e Radio Veronica per la bella musica.

Ragazzi in bocca al lupo e See You Soon!!!

 

Sara Alice Ceccarelli

 

Video Trailer di Mattia Celli

 

Nothington

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• Nothington •

Tpo (Bologna) // 7 Novembre 2018

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Ultima data italiana per i Nothington al TPO di Bologna che dopo questo tour europeo abbandoneranno la scena per una pausa personale.

Un concerto intimo che ha, però, rivelato tutta la grinta di questi 4 ragazzi di San Francisco in attività dal 2007.

Scaletta con tutti i brani più belli della band, A Mistake, In The End, Cobblestone i nostri preferiti.

A fine concerto, dopo aver letteralmente svaligiato il loro merch, abbiamo salutato il frontman Jay che non ha nascosto la sua malinconia per la rottura, anche se momentanea, del gruppo, lasciandoci non con un addio ma con un “arrivederci” a San Francisco.

SETLIST:

The Ocean

Far To Go

A Mistake

Nothing But Beaches

It Comes At Goes

Cobblestones

Already There

In The End

End Of The Day

Not Looking Down

Last Time

Where I Stand

St. Andrews

ENCORE:

The Lies I Need

Stop Screaming

 

 

Testo: Nicoletta Neri

Foto: Luca Ortolani[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9174,9178,9175,9176,9186,9196,9197,9193,9179,9195,9194,9180,9181,9182,9183,9184,9177,9185,9188,9187,9190,9191,9192,9189″][/vc_column][/vc_row]

Fotografie Segnanti: le passioni, la satira, la musica

A pochi giorni della proclamazione dei Macchianera Awards, noi di Vez abbiamo avuto l’onore di poter intervistare uno degli ideatori della pagina: Jaques Ecravatte.

Assieme a lui cercheremo di entrare nel mondo di Fotografie Segnanti, una delle pagine più seguite di Facebook.

Non solo social network nella sua vita però, ma anche musica, cani e tanto altro ancora.

 

Ciao Cristian benvenuto su Vez Magazine. Ti posso Chiamare Cristian o Jacques?

Ciao puoi chiamarmi tranquillamente Jacques, ormai è un’istituzione questo Nick.

 

Ci puoi brevemente dire in che cosa consiste Fotografie Segnanti e perché è nata la pagina Facebook?

Una fotografia segnante è una decontestualizzazione di una foto attraverso una didascalia che nulla ha a che vedere con la foto stessa ma il risultato finale è assolutamente credibile anche se totalmente falso.

L’idea è nata da Fabrizio (creatore di Commenti Memorabili) prendendo spunto da Le fotografie che hanno fatto la storia ma come dicevo sopra, decontestualizzando il tutto.

 

Quante persone si occupano di questo progetto e quanto vi impegna durante l’arco della giornata? 

Dietro la pagina siamo in due più altri tre validi admin che seguono il gruppo Facebook. Riguardo al tempo, diciamo che gran parte della giornata è dedicata alla pagina stessa.

 

I social vi hanno reso popolari, ma allo stesso tempo vi rendono la vita difficile per colpa dei personaggi pubblici che vi bannano . Secondo te perché non è possibile avere una satira come in passato?

Beh, non sono i personaggi pubblici che ci segnalano, però a volte qualcuno non apprezza e ce lo fa sapere. Credo che il discorso satira sia da valutare bene. Ad oggi è molto facile indignarsi nonostante venga fatta bene, soprattutto per l’età media dell’utenza social che non la capisce.

Molte volte le vostre immagini sono veramente forti, soprattutto quando si tratta di morti o disastri. In questi casi secondo me l’ironia dovrebbe fare un passo indietro per rispetto delle per le persone che non ci sono più.

 

Come mai avete questa linea di satira un pochino macabra?

Noi tendiamo sempre ad andare a toccare le reazioni degli utenti, ma parlare di satira macabra mi sembra troppo perché non è quella che facciamo.

Le combo possono risultare forti ma sono per la maggior parte sono omaggi (vedi Astori, Frizzi) o di denuncia (ponte Morandi).

 

Adesso passiamo alle cose importanti che uniscono soprattutto le tue passioni alle nostre. Ci puoi dire il tuo genere musicale preferito? Indicaci Le cinque canzoni che non possono mancare nella tua playlist.

Beh il mio genere preferito è sicuramente il grunge con i Pearl Jam su tutti, anche se ascolto molti altri generi. Le canzoni immancabili in playlist sono a centinaia e non in ordine stabilito quindi dirò cinque delle mie preferite:

State of Love and Trust – Pearl Jam

Black – Pearl Jam

Canzone – Vasco rossi

Bigmouth Strikes Again – Smiths

Eternamente nell’Illusione di te – Moltheni

 

Quando fare satira sugli artisti com’è la loro reazione?

Sicuramente interessante, ci ridono sopra e molti intervengono. Qualcuno si è anche offeso, ma son cose che lasciano il tempo che trovano. Siamo una pagina satirica.

 

Io recentemente ho paragonato un artista a Herbert Ballerina (ndr) e quasi quasi mi voleva denunciare per averlo insultato. Abbiamo forse perso il senso dello humor?

Forse certi personaggi si prendono troppo sul serio andando a snaturare il vero senso della parola. Ridiamoci su.

 

Oltre alla musica quali sono le tue passioni?

Beh il calcio, il web e i Bull Terrier.

 

In poche parole spiegaci cosa vuol dire per voi il Macchianera Awards e del perchè le persone dovrebbero votare proprio voi?

Macchianera per noi significa consacrazione di tutto il lavoro fatto in questo anno e mezzo, il tempo tolto alle nostre famiglie, il sacrificio e impegno nel portare avanti il progetto e poi la consacrazione definitiva come realtà del web anche se ormai siamo un’istituzione. Però per concludere, sarebbe lo step mancante a questa avventura, e per quello detto sopra, chiediamo di votarci per capire che abbiamo fatto un ottimo lavoro.

 

Ultima domanda dicci una cosa da “vez” che hai fatto nella tua vita. 

Credo che essere una realtà consolidata del web si possa definire vez. Parlo ovviamente a nome dei miei colleghi.

 

Carlo Vergani