Skip to main content

Mese: Marzo 2019

ALEX AIONO • Famoso per i suoi mash up e la collaborazione con JOHN LEGEND atterra a Milano!

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Barley Arts

presenta

 

ALEX AIONO

 

GIOVANE PRODUCER AMERICANO E STAR DI YOUTUBE

PORTERÀ PRESTO IN ITALIA IL SUO FUN23 TOUR

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]Classe 1994 ed un’anima soul che non rinuncia alla pop music, Alex Aiono ha conquistato un grandissimo numero di fan grazie alle sue indiscusse capacità interpretative. Da YouTube ai grandi palchi in giro per il mondo, Alex passerà anche dal nostro paese: appuntamento per mercoledì 29 maggio 2019 al Serraglio di Milano. L’ingresso è consentito ai possessori di tessera ACSI. I biglietti saranno disponibili a partire dalle ore 11 di venerdì 8 marzo sui circuiti Vivaticket e Ticketone (online e punti vendita). Diffidate dai circuiti non ufficiali!

Alex Aiono, all’anagrafe Martin Alexander Aiono, è un giovane producer, cantante e youtuber americano, nato a Phoenix, Arizona, da mamma americana e papà di origini maori neozelandesi. All’età di 14 anni con la sua famiglia si trasferisce in un piccolo appartamento in California ed è proprio sulle spiagge di Santa Monica che entra in contatto con il mondo della musica e con quello che sarà il suo futuro manager. A soli 15 anni Alex si fa conoscere grazie ai video caricati su YouTube: incredibili mash up di brani pop, rivisitati in chiave elettronica, soul e R&B contemporaneo, non delle semplici cover ma produzioni talmente creative e carismatiche che diventano uniche.

Ad oggi il suo canale YouTube vanta circa 6 milioni di iscritti, senza contare gli altrettanti followers sui profili social. Ciò che davvero porta il giovane artista al successo è l’incontro nel 2013 con John Legend, uno dei musicisti di fama internazionale a cui Alex dice di ispirarsi da sempre e con il quale ha l’onore di scrivere e produrre Young & Foolish, la title-track del suo primo EP. Nel 2017 Alex firma il suo primo contratto discografico con la Interscope Records e da allora continua a pubblicare costantemente nuovi singoli avvalendosi spesso di collaborazioni con artisti e producers di grande fama, da Gryffin a T-Pain, da Feder a DJ Felix Jaehn. Il suo ultimo singolo, As You Need, è stato pubblicato lo scorso dicembre accompagnato poi da un video ufficiale uscito a febbraio ed anticipa il FUN23 Tour in partenza questa primavera.

 

www.alexaiono.com

 

ALEX AIONO

FUN23

 

Mercoledì 29 Maggio 2019

Milano, Serraglio – Via Gualdo Priorato, 5

 

Biglietti:

Posto unico in piedi: € 18,00 + prev.

 

VIP Package:

– GOLD (Meet & Greet e possibilità di assistere ad una performance intima): € 40,00

– DIAMOND (Meet & Greet, possibilità di assistere ad una performance intima e 2 gadget del tour): € 60,00

 

Ingresso riservato ai possessori di tessera ACSI.

 

Barley Arts[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

ANTHRAX • Domenica 4 Agosto al Metal For Emergency di Filago (BG)

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

ANTHRAX

Domenica 4 Agosto al Metal For Emergency di Filago (BG)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]Capofila dello speed/thrash metal, gli Anthrax arrivano in Italia per un’unica data del loro tour domenica 4 agosto al Metal For Emergency di Filago (BG).
Ingresso gratuito.

Nata a New York nel 1982 dal chitarrista Scott Ian e dal bassista Dan Lilker, la band è considerata, grazie al successo dei primi lavori, una dei gruppi big four del thrash metal insieme a Metallica, Slayer e Megadeth.

Gli Anthrax hanno venduto oltre dieci milioni di dischi, diventando l’incarnazione vivente del genere in America, sopravvivendo a due ere complete in musica: la prima più classica, la seconda avvicinandosi al rap metal e mostrando che gli album classici fossero un concetto superato. La band è la più vivace dei big four e probabilmente l’unico membro di quella leggendaria schiera che ha tenuto gli occhi sempre fissi e concentrati verso il futuro.

Le sonorità groove/thrash non sono facili da abbandonare però per gli Anthrax e dopo una parentesi rap metal, ‘We’ve Come for You All’ segna il ritorno alle origini. Il 2011 è un anno importantissimo per la band che dopo anni si riunisce a Joey Belladonna.

Gli Anthrax sono Joey Belladonna (voce), Frank Bello (basso), Charlie Benante (batteria), Jonathan Donais (chitarra), Scott Ian (chitarra ritmica).

ANTHRAX

4 agosto – Metal For Emergency – Filago (BG)

Ingresso gratuito

 

 

Bagana Music Agency[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

THE MELVINS e RED FANG • Un Co-Headliner fuori dal normale in arrivo al Carroponte

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

THE MELVINS e RED FANG

UN CO-HEADLINER FUORI DAL NORMALE

IN ARRIVO AL CARROPONTE

24 GIUGNO | CARROPONTE | SESTO S. GIOVANNI – MILANO

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

La nuova stagione di concerti al Carroponte si arricchisce di un evento unico nel suo genere: The Melvins e Red Fang faranno ritorno in Italia per una grande data da co-headliner che promette già di essere uno degli show più esclusivi dell’estate. L’appuntamento è per lunedì 24 giugno alla rinnovata location del Carroponte a Sesto San Giovanni – Milano.

I The Melvins sono una vera e propria istituzione, avendo gettato le basi per lo sviluppo della scena che avrebbe dominato gli anni ’90: il grunge. Nonostante la scena di Seattle, non ultime band quali Nirvana e Soundgarden, li abbia presi come punti di riferimento, il sound dei Melvins è sempre stato in costante sperimentazione tra metal, doom, stoner e sludge. Pur non avendo mai sfondato a livello mainstream (e anzi, probabilmente anche per questo motivo) sono considerati un vero gruppo cult, grazie a un impressionante catalogo di album in studio, incluse alcune pubblicazioni con Jello Biafra e Mike Patton.

Originari di Portland, nell’Oregon, i Red Fang catturano lo spirito veloce ed esuberante del classic rock con il loro sound fortemente influenzato dallo stoner. Chitarre in primo piano, il quartetto americano si districa senza tanti fronzoli fra riff che recitano la parte dei protagonisti e un’impellenza quasi punk che fa muovere le loro canzoni al passo di un rauco galoppo. Con quattro dischi nel proprio catalogo, i Red Fang si sono rapidamente affermati come una delle più stimate band nel panorama stoner degli ultimi dieci anni.

L’appuntamento al Carroponte sarà inoltre l’occasione speciale di sentire dal vivo alcuni pezzi da Pinkus Abortion Technician, il nuovo album dei Melvins uscito lo scorso anno per Ipecap Recordings, mentre i Red Fang ci proporranno i migliori pezzi dai loro dischi, l’ultimo dei quali, Only Ghosts, pubblicato da Relapse Records nel 2016.

 

Ecco i dettagli della data:

 

THE MELVINS + RED FANG+ guest

24 giugno 2019 | Carroponte | Sesto San Giovanni – Milano
Ingresso: 30€ + diritti di prevendita // 35€ in cassa
Biglietti disponibili sul circuito Mailticket a partire dalle 10:00 di venerdì 8 marzo.

 

Hub Music Factory[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

MAC DEMARCO • Una data a luglio in Italia per presentare il nuovo album

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

MAC DEMARCO

Una data a luglio in Italia per presentare il nuovo album Here Comes The Cowboy,

in uscita il 10 maggio, anticipato dal singolo “Nobody”

 

8 luglio 2019 – Circolo Magnolia – Milano
Biglietti: 23€ + d.p.bit.ly/MacDeMarco_tickets
In vendita su TicketOne a partire da venerdì 8 marzo alle ore 11:00

Evento Facebook: Mac DeMarco live | Magnolia – Milan
Apertura Porte: 20:30
Inizio concerto: 21:00

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551825522589{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

A distanza di due anni esatti dalla pubblicazione di This Old Dog, il giovane ed acclamato cantautore e polistrumentista canadese il 10 maggio pubblicherà Here Comes the Cowboy il quinto album della sua carriera e il suo album di debutto su Mac’s Record Label.
Il disco è anticipato dall’uscita del singolo “Nobody” e da un videoclip diretto dallo stesso Mac.

Mac racconta: “Questo è il mio disco da cowboy. Cowboy è un termine che per me ha valore affettivo, lo uso spesso per descrivere le persone che fanno parte della mia vita. Nel luogo in cui sono cresciuto, ci sono un sacco di persone che indossano davvero i cappelli da cowboy e fanno cose da cowboy, ma non sono loro quelle a cui mi riferisco“.

Here Comes The Cowboy è stato scritto, registrato e mixato ai Jizz Jazz Studios di Mac a Los Angeles, durante le prime due (stranamente piovosissime) settimane di gennaio 2019. L’artista ha suonato quasi tutti gli strumenti sul disco, tranne la tastiera che in alcune tracce è stata affidata ad Alec Meen, caro amico e tastierista che accompagna sempre Mac in tour. È stato poi il fonico Joe Santarpia ad aiutare l’artista a dare forma al disco, unendosi a lui nella fase del mixaggio.

Tracklist
1.Here Comes The Cowboy
2. Nobody
3. Finally Alone
4. Little Dogs March
5. Preoccupied
6. Choo Choo
7. K
8. Heart to Heart
9. Hey Cowgirl
10. On the Square
11. All of Our Yesterdays
12. Skyless Moon
13. Baby Bye Bye

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

PREORDINA L’ALBUM QUI

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

READ MORE:
www.mac-demarco.com
facebook.com/MacDeMarcoBand

INFORMAZIONI AL PUBBLICO:
www.dnaconcerti.com
www.facebook.com/dnaconcertieproduzioni
instagram.com/dna_concerti
twitter.com/dnaconcerti

www.circolomagnolia.it
www.facebook.com/CircoloMagnolia/
www.instagram.com/circolomagnolia/

[email protected]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Il Musical e l’Italia: a tu per tu con A Chorus Line

Scendere a Milano Centrale è tra le cose che preferisco in assoluto. Un formicaio senza sosta che ti da il benvenuto nella Milano che ci piace. Immaginate poi di trovare questa Milano invasa da un insolito, inquietante febbraio primaverile, un febbraio latin lover, che ti toglie la giacca e ti fa sudare con poca fatica.

Inevitabile per me boicottare la metro, preferendo una passeggiata per quei lunghi viali che si avvicinano più a quelli d’una capitale europea che a quelli d’un capoluogo italiano. Le giornate sono già più lunghe, il cielo è terso, il vento è caldo, giacca e camicetta bastano ed avanzano: è la serata perfetta per andare a teatro.

Del primato del Teatro Nazionale Che Banca! di Milano abbiamo già parlato, incoronandolo unico teatro italiano capace di ospitare musical paragonabili alle produzioni di Broadway e West End.

Ci siamo domandati quale sarebbe stato il musical scelto per sostituire un successo come Mary Poppins e, in risposta, Stage Entertiment c’ha zittiti portando al Nazionale nientepopodimeno che sua maestà il re dei musical, A Chorus Line, in una produzione tutta nuova diretta da una veterana del musical, Chiara Nochese.

Scelta audace, devo ammettere, quasi spudorata, poiché A Chorus Line è una storia insolita da proporre ad un pubblico italiano, nonostante sia già stato portato in scena ben due colte dalle compagnie del Bel Paese.

A Chorus Line possiede, nella sua semplicità, grandi responsabilità, poiché gli strumenti narrativi utilizzati sono pochi, perciò dovranno tutti funzionare alla perfezione. Prima d’ impensierirmi prematuramente, però, entro in teatro, cinto ormai dal 14 febbraio dalla troneggiante insegna luminosa del re dei musical.

Nei corridoi che accompagnano noi spettatori in platea ci sono ragazze e ragazzi evidentemente emozionati, intenti a ripassare coreografie, a fare stretching, a sistemarsi gli scalda cuore e le scarpette da ballo. “Perché si trovano qui?”, pensano i più. Io, cosciente del fatto che è tutto parte dello spettacolo, non posso fare a meno di sogghignare.

Mi siedo, fortunatamente ho un’ottima posizione e guardandomi attorno noto con dispiacere che, nonostante sia venerdì sera, il teatro è tutt’altro che sold out. Peccato.

Dagli “altoparlanti” una voce maschile ci avvisa: “Tutti i candidati si preparino, il provino sta per iniziare” ed il pubblico intorno a me comincia a bisbigliare. Che vuol dire “il provino”? Come mai questo tono severo e risoluto?

La risposta è una sola: A Chorus Line è teatro nel teatro, il musical è rappresentazione di vita vera, mostrandoci cosa succede durante uno dei tanti provini che i giovani aspiranti performer di Broadway dovranno sostenere, nel bene e nel male, durante la loro carriera.

Qui viene il difficile, poiché una trama così particolare ma elementare ha ben poca scenografia, ben pochi costumi di scena, ben pochi effetti speciali. Tutto sta nella regia, negli attori, che non saranno per nulla agevolati dalla magia di agenti esterni. Sarà uno scontro tra il performer e lo spettatore. Che la sfida abbia inizio.

Buio.  Si apre il sipario.

Ci troviamo all’interno di un teatro di Broadway, il provino è appena iniziato e Zach, severo e risoluto coreografo, sta preparando i candidati con una coreografia. La scenografia, proprio come nell’originale, è costituita esclusivamente da una serie di specchi appesi al soffitto che, all’occorrenza, spariranno o si muoveranno a tempo di musica.

Le coreografie sono accuratamente riprese da quelle originali di Michael Bennett. Gli attori, disarmati ed indifesi davanti a noi, hanno la difficile responsabilità d’impersonare l’impegno, la passione, i sacrifici ed i sogni di ragazzi come loro, andando ad interpretare quasi un alter ego della loro condizione di aspiranti performer.

Per questa connessione potrebbe apparire tutto estremamente facile, se non fosse che nel corso degli anni il contesto storico e culturale in cui siamo cresciuti è cambiato, si è evoluto ed il meccanismo drammaturgico così semplice, efficace ed innovativo che A Chorus Line poteva vantare nel 1975, quando per la prima volta calcò i palchi di Broadway ha perso non di merito ma di freschezza, attualità, originalità.

A Chorus Line è, diciamolo, un musical davvero impegnativo da sostenere e, seppur cerchi continuamente di alleggerire la tensione con della comicità, affronta tematiche estremamente delicate, all’epoca incredibilmente controverse, come l’omosessualità, gli abusi, l’instabilità mentale, la deformazione professionale che avviene il più delle volte nel mondo dello spettacolo.

Quasi subito infatti, quando i personaggi cominciano a raccontarci le loro singole storie, noi spettatori percepiamo una sorta di deja vù, come se avessimo ascoltato più e più volte la stessa storia, in passato.

Questo perché A Chorus Line, all’epoca vincitore di un Premio Pulitzer per la drammaturgia e di 9 Tony Awards, sebbene detenga meriti incredibili in termini d’innovazione e di originalità, sebbene abbia fatto scuola ed abbia regalato spunti a pronipoti come RENT, sebbene sia un pilastro della storia del musical, ormai è decisamente invecchiato, e non come del buon vino.

La regista, Chiara Nochese, afferma d’aver rivisto e rinfrescato, anche con qualche tocco d’italianità il copione ed i testi originali ritraducendoli, ma il risultato è poco convincente e la performance risente sicuramente della traduzione italiana.

Una trama così greve come quella del re dei musical ha bisogno di tanto trasporto emotivo da parte di un pubblico che deve affezionarsi ai protagonisti, soprattutto quando si tratta di teatro nel teatro. Il rischio, altrimenti, è quello di appiattire la rappresentazione, già originariamente manchevole di picchi spettacolari, colmati nell’originale da una grande capacità di emozionare esclusivamente grazie alle performance degli attori.

Lo spettacolo si sorregge bene finchè la performance è corale. Le singole esperienze dei protagonisti, che emergono tra un passo di danza e l’altro, tra una delusione ed un successo, sono tutte tanto martellanti quanto intense e, non regalandoci mai una tregua, rendono lo spettacolo pericolosamente in bilico tra l’insostenibile ed il monotono.

Tutto questo, in passato, fu livellato dalla novità, dal talento e dalla tradizione, in questo caso americana, tanto cara e conosciuta dal pubblico di Broadway e di Hollywood. In Italia, nel 2019, è faticoso per i più capire le meccaniche di un musical inconsueto come questo.

Il colpo di grazia arriva quando il coreografo Zach, interpretato da Salvatore Palombi, dopo un estenuante provino fatto di passi di danza ed interrogatori, domanda ai ragazzi come agirebbero se non potessero più essere dei performer.

Il risultato è uno scontro con la realtà nuda e cruda, una risposta tanto scomoda quanto inevitabile, una delle poche cose rimaste ahimè attualissime anche oggi.

Finalmente, quando tutti i personaggi si sono raccontati dolorosamente, solo quando scopriamo che non tutti passeranno il provino, ecco giungere il finale, unico boccone davvero dolce dello spettacolo, il classico tripudio di luci scintillanti e di sfavillante meraviglia. Finalmente, dopo due ore, arriva Broadway.

In più, finalmente, ascoltiamo l’unico brano che ci rimarrà in testa, One, un surrogato di tutte le hit Broadway, dove i performer ci mostreranno una tipica coreografia da musical tradizionale, meravigliosi nei loro costumi di scena argentati.

Tutto è in netto contrasto con il resto della storia ed è ovviamente voluto, mostrandoci quanto di più oscuro e tormentato si nasconda dietro la preparazione di uno sfolgorante spettacolo di Broadway. Alcune performance colpiscono più di altre, come quella della professionista Floriana Monici nei panni di Sheyla Bryant.

Forse la Nochese, coraggiosa nel selezionare, tra i tanti musical da portare in scena nella sua Italia, un colosso come A Chorus Line, nel rispettare grandemente ogni sua particolarità, manca di audacia.

Il pubblico, uscendo da teatro, è visibilmente affaticato, comprensibilmente deluso c’è chi lo pone in contrasto con maestri dell’intrattenimento come Mamma Mia! o chi ricorda i tempi andati, quando i musical erano quelli di Fred Astaire e Ginger Roger.

Se prendiamo il caso A Chorus Line come una finestra sulla storia del musical, per intenditori o meno è certamente da vedere almeno una volta nella vita. Ma se lo valutiamo in termini d’intrattenimento, allora serve una forte ricerca in termini di contestualizzazione, d’innovazione, lavorando a più non posso sull’emozionare.

Spesso attori e registi, dopo tanti anni nel mondo del musical, si affezionano grandemente a titoli come A Chorus Line idolatrandoli, immaginandoli eterni, ma non sempre il pubblico ha l’esperienza adatta per apprezzarne i contenuti come ci si aspetta.

Per far crescere il musical in Italia occorre capire come educare lo spettatore, serve indagare sui gusti, sulle preferenze del pubblico, in modo da poter catturare la sua attenzione con i giusti titoli, le giuste storie, la giusta tradizione.

Il pubblico è un alunno difficile ed occorre sostenere con convinzione che, per riempire i teatri, si può fare di meglio che assoldare il personaggio famoso, ennesimo specchietto per le allodole. Questo è il compito dei registi e dei produttori.

Forse, sebbene A Chorus Line sia il re dei musical, promette Broadway ma non lo regala. Il pubblico italiano è alla ricerca di qualcosa che mantenga le promesse, com’è stato per Mary Poppins e, prima di lui, per Newsies. Entrambe produzioni Disney, a dire il vero.

Quanto ancora dovremo aspettare per una nuova produzione tutta italiana capace di sfamare la nostra voglia di Broadway o, addirittura, di farne scomparire il bisogno, con un soggetto tutto nuovo e spettacolare?

 

Valentina Gessaroli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un nuovo album e un film in arrivo per The National

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Uscirà il 17 maggio prossimo il nuovo lavoro I am easy to find della band di Cincinnati, OH per 4AD.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

L’uscita dell’album sarà accompagnata da un corto di 24 minuti intitolato anch’esso I Am Easy To Find, diretto da Mike Mills (R.E.M.) e con protagonista l’attrice danese Alicia Vikander. La band ci tiene a sottolineare che i film non è un video per l’album e l’album non è la colonna sonora del video.

È possibile ascoltare già ora il primo singolo estratto dal disco You Had Your Soul With You a cui partecipa Gail Ann Dorsey.
Al momento l’unica data annunciata da The National in Italia è all’Ypsigrock Festival in Sicilia il 10 agosto prossimo.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743094409{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Foto © Francesca Garattoni

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

A$AP ROCKY • Il rapper americano per la prima volta in Italia

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

A$AP ROCKY
Il rapper americano, vera icona del mondo fashion, arriva per la prima volta in Italia
per un’imperdibile data unica targata #MusicIsMyRadar

17.7 – CIRCOLO MAGNOLIA, MILANO
w/ special guest OCTAVIAN

Presale e VIP package attive dal 6 marzoore 10 qui: https://www.diyticket.it/events/Musica/2263/asap-rocky
General sale dall’8 marzo su Do it Yourself, Ticketmaster e Ticketone

Ascolta KIDS TURNED OUT FINE: https://youtu.be/FUQI-o02JYU
Ascolta PRAISE THE LORD: https://youtu.be/Kbj2Zss-5GY 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

RADAR CONCERTI presenta A$AP ROCKY. Il rapper newyorkese, simbolo della scena hip hop della generazione contemporanea, arriva in Italia per un’unica data targata #MusicIsMyRadar, la rassegna che ridisegnerà Milano come una Giungla Urbana. Appuntamento il 17luglio al Circolo Magnolia di Milano. Come special guest OCTAVIAN, già spinto da personalità del calibro di DrakePigeons & Planes, (che descrivono il suo primo singolo Party Here come “one of the best introductions to an artist we’ve experienced all year”) e che vanta collaborazioni con il meglio della nuova scena rap e dintorni, da Skepta a Mura Masa a Michael Phantom.

Dopo due album che hanno debuttato direttamente al #1 della Billboard 200 chart, Long.Live.A$AP At.Long.Last.A$AP , e dopo più di 4, 5 miliardi di stream in tutto in mondo, TESTING ha rappresentato l’inizio di una vera e propria epoca musicale per Rocky. L’artista ha sperimentato – ancora una volta – suoni e idee creando un personale universo sonoro dove assesta colpi al sistema mainstream, grazie all’utilizzo di sonorità che raramente si sentono nell’hip hop. Con la produzione esecutiva dello stesso A$AP Rocky insieme a Hector Delgado, Juicy J, Chace Johnson AWGE,TESTING è stato registrato negli ultimi tre anni tra New York, Londra, Los Angeles e Berlino. TESTING riprende il discorso musicale dove Rocky lo aveva lasciato, portando suoni psichedelici all’interno del suo hip hop che a volte appare intimo e oscuro, mentre altre volte sembra auto-celebrativo ed edificante.

L’ultimo singolo Sundress, uscito a fine 2018, ha dimostrato ancora una volta il talentino universale di A$AP ROCKY, grazie al campionamento di Why Won’t You Make Up Your Mind? dei Tame Impala.

Un simbolo dell’hilp hop, destinato a diventare un punto di riferimento nella storia del rap del nuovo millennio, accompagnato da una nuova e luminosa promessa Il 17 luglio al Circolo Magnolia A$AP ROCKY w/ OCTAVIAN per uno dei punti più alti della rassegna #MusicIsMyRadar.

Presale attive dal 6 marzo ore 10 qui:
https://www.diyticket.it/events/Musica/2263/asap-rocky
General sale dall’8 marzo su:
Do it Yourself: https://www.diyticket.it/events/Musica/2263/asap-rocky
Ticketmaster: https://www.ticketmaster.it/it/event/aap-rocky-circolo-magnolia-segrate-milano/8889  

Ticketone:

Ufficio Stampa: Astarte per Radar Concerti 

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

The Amity Affliction: unica data in Italia!

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

The Amity Affliction:

unica data in Italia!

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Hellfire Booking presenta:

The Amity Affliction
Hellfire Booking è orgogliosa di presentare gli Amity Affliction, con il supporto dei Crystal Lake e dei Cane Hill!

Headliner:

The Amity Affliction

http://www.theamityaffliction.net/

Gli Amity Affliction, inni elettrici con retrogusto metallico e testi che non invidiano nulla ai confessionali più fragili e vulnerabili, portano da anni la scena internazionale al collasso con un suono intenso, spingendo all’estremo la dualità dell’animo umano. Con candore sovrumano, onestà straziante ed un amore spassionato per la musica, gli Amity Affliction danno vita ad album in grado di scalfire ogni barriera, anteponendo la sincerità ad ogni tipo di moda e tempesta che li circondi.

 

Supporto:

– Crystal Lake

http://crystallake.jp/

Dall’hardcore della metà degli anni ’90 nascono i Crystal Lake, metalcore puro con forte tendenza al tecnicismo, interpretazioni sporcate dal nu metal e vocals che sfociano da urla sporche e spigolose in cori discordanti. Alieni a giri di parole e metafore eteree, i Crystal Lake rifiutano di diluire il loro messaggio di critica sociale, dando vita ad album diretti e mordaci, dove frustrazione e analisi spiccate costruiscono atmosfere di battaglia e cambiamento, audacia e consapevolezza.

– Cane Hill

https://www.wearecanehill.com/

Con alle spalle anni di militanza in ogni sfumatura del metal, i Cane Hill devono il loro suono pesante ed elaborato ad una miscela esplosiva di nu-metal, industrial ed alternative metal. Musicisti in grado di spaziare fra approcci tradizionalmente opposti fra loro, i Cane Hill fanno della catarsi artistica il loro punto di forza, sfidandosi costantemente a creare sfumature imprevedibili, superando senza esitazione i limiti del genere senza mai perdere il contatto con le loro origini.

Gli Amity Affliction, i Crystal Lake e i Cane Hill torneranno a trovarci per un’unica data italiana il 24 giugno a Milano! Non perdeteli!

24 GIUGNO | MAGAZZINI GENERALI, MILANO

Evento Fb: https://www.facebook.com/events/303153537016520/

Per informazioni :

www.hellfirebooking.com
info@hellfirebooking.com

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

REEL BIG FISH • La Band annunciata per la prossima edizione della Sbiellata Sanzenese

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

REEL BIG FISH

LA BAND ANNUNCIATA PER LA PROSSIMA

EDIZIONE DELLA SBIELLATA SANZENESE

7 GIUGNO 2019 | LA SBIELLATA | OLGIATE MOLGORA (LC)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Lo ska di nuovo in scena alla Sbiellata! L’edizione 2019 dell’amatissimo festival brianzolo sarà un’occasione speciale perché si celebreranno i dieci anni dalla nascita dell’evento. Per cominciare i festeggiamenti, i Reel Big Fish sono stati annunciati come primo nome della sua lineup. L’appuntamento, come da tradizione a ingresso gratuito, sarà venerdì 7 giugno a Olgiate Molgora (LC), in località San Zeno (Area Nava).

Attivi dal 1991, i Reel Big Fish sono emersi fra le tante band della scena californiana anni ’90 distinguendosi per i loro concerti sfrenati, il sense of humour delle loro canzoni, le loro celeberrime cover di canzoni pop riarrangiate, e l’ardore del loro ska punk. Dai fortunati primi dischi come Everything Sucks e Turn the Radio Off, da cui è stato tratto il singolone Sell Out, alla hit Take On Me dalla colonna sonora di BASEketball, cover del successo degli A-Ha, la band ha attraversato tre decenni e vissuto in pieno il periodo d’oro dello ska.

In più di vent’anni di carriera la band ha pubblicato ben nove album, di cui l’ultimo, Life Sucks…Let’s Dance!, uscito proprio alla fine del 2018. Anticipato dal lead single You Can’t Have All of Me, l’album ci offre una band che affronta il mondo con un po’ più di positività, ma senza rinunciare alla canonica dose di ironia e alla carica energetica che contraddistingue tutti dischi dei Reel Big Fish. L’appuntamento alla Sbiellata sarà quindi la prima occasione di ascoltare dal vivo i brani del nuovo album, oltre alle hit che abbiamo tutti imparato ad amare nel corso degli anni.

 

Ecco i dettagli della data:

 

REEL BIG FISH

+ guest

7 giugno 2019 | La Sbiellata Sanzenese | Olgiate Molgora (LC)
Ingresso gratuito

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]Hub Music Factory[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

JESS GLYNNE: annunciata una nuova data per la diva del pop inglese

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

PRIMA ARTISTA FEMMINILE BRITANNICA
CON IL MAGGIOR NUMERO DI BRANI
AL #1 DELLA UK CHART

VINCITRICE DI UN GRAMMY AWARDS
CON “RATHER BE”

OLTRE 12 MILIONI DI DISCHI VENDUTI E PIÚ DI 2.5 MILIARDI DI STREAMS SU SPOTIFY PER L’ALBUM DI DEBUTTO

DOPO LO STREPITOSO SOLD-OUT AL FABRIQUE DI MILANO
TORNA IN ITALIA PER UN IMPERDIBILE DATA ESTIVA

JESS GLYNNE

14 AGOSTO 2019 @
ARENA DELLA VERSILIA – CINQUALE (MS)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Prezzi biglietti:
Parterre in piedi: 30,43 € + diritti di prevendita
Tribuna: 34,78 + diritti di prevendita

Biglietti in prevendita esclusiva per gli iscritti My Live Nation
dalle ore 11:00 di mercoledì 6 marzo

Biglietti disponibili su ticketmaster.it, ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati dalle ore 11:00 di giovedì 7 marzo

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali
Jess Glynne, la cantante britannica che ha incantato il mondo con la sua voce,
ha raggiunto il successo nel 2014 grazie alla collaborazione con il gruppo Clean Bandit nel singolo “Rather Be” che ha debuttato alla prima posizione nelle classifiche, trionfando ai Grammy Awards nella categoria “miglior registrazione dance”.
Ad oggi il singolo, certificato 4 dischi di platino, conta 700 milioni di streams su Spotify e più di 500 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Nel luglio 2014 ha pubblicato “Right Here”, il suo primo singolo da solista e nel novembre dello stesso anno ha collaborato di nuovo con i Clean Bandit nel singolo “Real Love”, che ha raggiunto la vetta in varie classifiche mondiali.
“I Cry When I Laugh”, il suo primo album uscito nell’agosto 2015, è stato un successo ovunque: ha debuttato al primo posto nelle classifiche e ha generato oltre 12 milioni di vendite singole e più di 2,5 miliardi di stream Spotify in tutto il mondo.
Anche l’Italia è stata conquistata dal suo talento, tanto che l’album ha raggiunto la top 10 dei più venduti. I suoi singoli hanno venduto oltre 400.000 copie e hanno conseguito certificazioni importanti tra cui: triplo platino per “Take Me Home”, doppio platino per “Hold My Hand”, platino per “Not Letting Go” e per “Don’t Be So hard On Yoursel”.
Nel gennaio 2018 ha collaborato insieme a Macklemore e Dan Caplen, al singolo “These Days” dei Rudimental, certificato 3 volte disco di platino in Italia.
Il 4 maggio 2018, Jess Glynne ha pubblicato il singolo “I’ll Be There“, con il quale ha infranto il record del maggior numero di brani al #1 della classifica di vendita inglese per un’artista femminile britannica.
Il 19 ottobre è uscito l’album “Always in Between” entrato direttamente alla #1 della classifica in UK, anticipato dai singoli “All I Am” subito nella TOP3 in radio in Italia, in classifica per ben 7 mesi consecutivi e “I’ll Be There”.
“Thursday” è il terzo singolo estratto, brano scritto a quattro mani da Jess Glynne e Ed Sheeran che ha debuttato nella TOP10 della chart radiofonica inglese. Il singolo, in classifica radio da oltre 2 mesi è già tra i brani più trasmessi in Italia.

www.facebook.com/JessGlynne
https://www.instagram.com/jessglynne
https://twitter.com/jessglynne

Info:
www.livenation.it

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

WARBLY JETS • In Italia a Giugno al circolo Ohibò di Milano

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

WARBLY JETS

 

IN ITALIA A GIUGNO AL CIRCOLO OHIBÒ DI MILANO 

 [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

WARBLY JETS arrivano in Italia per un concerto imperdibile martedì 4 giugno al Circolo Ohibò di Milano. I biglietti saranno disponibili dalle ore 11 di venerdì 8 marzo sul circuito ufficiale Eventbrite.

Provenienti da tre punti opposti degli Stati Uniti, Samuel Shea (voce, chitarra), O’neill e Dan Gerband al basso alla fine si sono incontrati a Los Angeles. Dopo un anno senza sosta in tour con le aperture a Liam Gallagher, The Dandy Warhols, Mistery Lights e Night Beats, oltre ai tour da headliner in Cina e UK, finalmente è arrivato per la band il momento di tornare a Los Angeles e tradurre la propria esperienza in Propaganda, giungendo a uno step successivo della loro carriera.

I Warbly Jets presenteranno dal vivo il nuovo progetto discografico, Propaganda. Con il nuovo ep il trio di Los Angeles esamina l’idea della mercificazione della vita, con un set di brani rock in cui traspare la loro abilità in studio e la loro assoluta libertà. Propaganda ha debuttato al primo posto nella FMBQ Album Chart, mentre la title track ha esordito al quinto posto nella classifica dedicata ai singoli.

WARBLY JETS

4 giugno – Circolo Ohibò – Milano

Biglietto: € 10,00 + prev.

Ingresso con tessera ARCI.

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

I Kings Of Convenience ci riprovano: a presto il nuovo album?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Dopo più di un anno di silenzio dal tour di prova dei brani dell’atteso nuovo album, i Kings of Convenience finalmente hanno dato un segno di vita nei giorni scorsi:
ecco quello che è successo, con le parole di Erlend.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743200348{margin-top: 10px !important;padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

“Un sacco di persone stanno fantasticando riguardo al nuovo album dei Kings of Convenience.
Quello che è successo è questo: le canzoni erano scritte e pure provate live ma quando abbiamo provato a registrare nel 2016/2017 per una serie di ragioni i risultati semplicemente non erano soddisfacenti.
E a quel punto io (Erlend) non avevo più energie da investirci.
Avevo bisogno di prendere un po’ le distanze per poter essere di nuovo oggettivo riguardo al disco.
Perciò il 2018 è stato un anno per ricaricare le batterie e adesso stiamo facendo piani per riprovarci.
Ma non avrete più notizie nè dell’album (nè da noi) finchè non è finito. Niente false promesse. Dreams burn but in ashes are gold.”
Ci attende quindi un altro lungo silenzio, alla fine del quale speriamo di poter (ri)ascoltare i nuovi inediti sempre inequivocabilmente marchiati Kings of Convenience.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1551743094409{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Foto © Francesca Garattoni

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]