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Mese: Ottobre 2019

• JustFor1Day •   TaxiWars live con Tom Barman (dEUS) | 03 Novembre 2019 (Rimini)

JustFor1Day – rassegna itinerante di musica e arti “solo per un giorno” di Smiting Festival

Gli ospiti della prima data in una “calda” domenica novembrina

TaxiWars live con Tom Barman (dEUS)

(BE/NY)

domenica 03/11/2019 da ore 18. Inizio live ore 20

Satellite MusiClub – Viale Regina Margherita 11 – Rimini

Domenica 3 novembre la rassegna JustFor1Day porterà dalle ore 18 la straordinaria data a Rimini dei TaxiWars, ecclettico progetto jazz-rock di Tom Barman, leader e frontman della band dEUS e il sassofonista belga-newyorkese Robin Verheyen. Il “Satellite MusiClub” di Rimini sarà la sede di questo evento JF1D con ristoro, allestimenti e ospiti che sorprenderanno.

La domenica del ponte festivo non può non finire se non in modo felice. Rimini proporrà tanti eventi ma domenica 3.11 sarà su misura per gli appassionati della musica di qualità e dello stare bene.

Dalle ore 18 il ritrovo sarà al Satellite MusiClub, con il palco del concerto personalizzato in via straordinaria dalla sensibilità artistico-funzionale di Adriano Cucca Interior Design. Si degusterà sia l’ApeRistoro a cura di ’Osteria Teatro in Piazzache la prima parte di musica selezionata da Gianluca Cecchini, Andrea Gowasabi, MissLucifer. Presente anche l’associazione studentesca ESN Rimini dell’Università di Bologna Campus di Rimini che si relazionerà con i partecipanti.

Alle ore 20 gli spettacoli live! L’apertura creativa sarà di AGA Alessandro Gomma Antolini e il visual artist Gianni Giovanni Margotto presentando il nuovo epDream On”.

A seguire il concerto dell’infuocato bohèmien Tom Barman, leader dei dEUS e il suo progetto di jazz contaminato TaxiWarscreato con il sassofonista Robin Verheyer. Presenteranno live l’ultimo album “Artificial Horizon” ma l’aspettativa è anche di qualche altre sorpresa! Barman e Verheyen sono riusciti a combinare le loro radici, tra jazz e rock in un risultato decisamente fresco e personale, una raffinata evoluzione verso una direzione melodica, grande senso del groove e con un flusso continuo di jazz e beat hip hop anni ’80.

Una informazione per i partecipanti da fuori Rimini: fine concerti verso le ore 22,30 per un comodo ritorno. Vero anche che Tom Barman ha annunciato di essere molto entusiasta e carico, per cui la serata proseguirà con djset e una imprevedibile parte finale della serata. JustFor1Day, appunto.

Prevendite su Liveticket (anche per App18 e Carta dei Docenti) / Biglietti disponibili alla cassa domenica 3.11

Evento FB https://www.facebook.com/events/1093033187564377/

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Approfondimenti

I TaxiWars – risultato di una profonda collaborazione tra il frontman della rockband dEUS Tom Barman e il sassofonista belga Robin Verheyen – tornano, dopo una pausa di tre anni, con il nuovo album “Artificial Horizon”.

Questi anni impiegati per la realizzazione di “Artificial Horizon” rappresentano un passo avanti rispetto al precedente “Fever”, uscito nel 2016 e apprezzato dalla critica internazionale.

Barman e Verheyen sono riusciti a reinventarsi e il risultato è decisamente fresco e personale, una raffinata evoluzione da un jazz “cubista” verso una direzione più melodica. La band ha portato la propria musica ad un livello superiore, aggiungendo profondità alle proprie composizioni, trasparenza ai ritmi e maggiore resa generale del proprio suono.

Artificial Horizon” è un album di sperimentazione e creatività e dimostra un caleidoscopio di stili e sonorità. Pezzi come l’apertura “Drop Shot” sono taglienti e diretti, con un grande senso del groove, mentre l’ultimo singolo “Sharp Practice” è un brano molto irruente ed energico, con un flusso continuo di jazz e beat hip hop anni ’80.

Volevo che i TaxiWars fossero affilati, diretti, crudi e un po’ punk. I lunghi assolo sono stati banditi.” dice Barman.

La deliziosa ballad pianistica “Irritated Love” insieme ad un sax fumoso è un esempio della naturalezza con cui i TaxiWarsfondono certi elementi tradizionali del jazz con un approccio più indie al cantautorato, mentre brani come “The Glare” e “InfinityCove” mostrano l’amore dei TaxiWars per musicisti jazz come Pharaoh Sanders, Archie Shepp e Charles Mingus – la cui musica è ricca di swing e ritmo – e la loro necessità di non sentirsi etichettati con un genere preciso.

Tom Barman è il frontman della leggendaria band dEUS dal 1989, vendendo 1,5 milioni di album da allora. E’ anche la metà del duo dance Magnus e, da quattro anni, cantante e combinaguaidei TaxiWars, suo ultimo progetto con il quale ha potuto appagare il suo profondo amore per il jazz. Oltre a questo suo importante background musicale, nel 2003 ha anche diretto il film “Any Way the Wind Blows”, e ha curato con successo due compilation di musica jazz: “That’s Blue + Painters Talking” (Blue Note, 2006) e “Living on Impulse” (Impulse!, 2012).

Il sassofonista Robin Verheyen vive a New York e si è costruito una reputazione come uno dei più grandi talenti nel mondo della musica jazz e classica. Ha realizzato due dischi con il Robin Verheyen NY Quartet e si è esibito con grandi artisti come Marc Copland, Ravi Coltrane, Narcissus Quartet, Gary Peacock e Joey Baron.

Il bassista Nicolas Thys è stato un pilastro nella scena della musica jazz in Belgio e nei Paesi Bassi, prima del suo trasferimento a New York avvenuto nel 1999. Ha registrato e fatto tour con leggende come Lee Kunitz, Mal Waldron, TootsThielemans e Zap Mama.

Il batterista Antoine Pierre è stato in tour con la belga Philip Catherine, leggenda della chitarra, e il trombettista Jean-Paul Estiévenart e diversi altri. Si è poi trasferito a New York nel 2014 per studiare alla New York School of Jazz and ContemporaryMusic.

JustFor1Day è la rassegna itinerante di musica e arti nel territorio riminese creata da Smiting Festival e Musincanta. Ogni appuntamento è unico ed esclusivo, assemblando progetti internazionali, nazionali e locali, nuove location e condivisione di nuova cultura musicale e artistica “solo per un giorno”.

Gli appuntamenti sono caratterizzati anche da ristori gastronomici e da orari informalmente comodi (già da metà mattinata – ora pranzo o da pomeriggio).

La data “zero” -avvenuta in maggio- ha portato a Rimini la band francese in grande ascesa mondiale “You Said Strange”, riscuotendo ottimo successo dal pubblico.

Prossimo evento

Matt Elliott Opening: Pieralberto Valli domenica 24/11/2019 Cage Club – Via Pascoli 145 – Rimini

www.justfor1day.it

Info: +329-0909716 [email protected]

JustFor1Day – rassegna di Smiting Festival

Organizzato da: Associazione Culturale Timanfaya

Direzione artistica: Marta Ileana Tomasicchio / Musincanta

Con il Patrocinio del Campus di Rimini – Alma Mater Studiorum Università di Bologna

Sostegni e collaborazioni

Crédit Agricole/Un Dono lungo un mese, Admiral Art Hotel/Cage Club, Clinica Nuova Ricerca, Satellite MusiClub, Tulsi Handmade Leather Accessories, Osteria Teatro in Piazza, Stefano Tonti Graphic Designer, Isabella Monti Fotografia, Studio Emme Adriano Cucca InteriorDesign, Vez Magazine, CacoEvents.com, Black Room, Psychedelic Vampire, Bat Box, Associazione Atmosfear, ESN Erasmus Student Network Rimini, Campus VibesUniBo Music Call, Radio Icaro

• VEGAS JONES • VENERDì ‪8 NOVEMBRE 2019‬ “LA BELLA MUSICA” + TOUR INSTORE

VEGAS JONES

PUBBLICHERA’
VENERDì 8 NOVEMBRE 2019
“LA BELLA MUSICA”
AL VIA ANCHE IL TOUR INSTORE CHE FARA’ TAPPA IN TUTTA ITALIA

 

Milano, 29 ottobre 2019 – Uscirà venerdì 8 novembre “La Bella Musica” (RCA/Sony Music), il nuovo disco di Vegas Jones, già disponibile in presave e preorder https://smi.lnk.to/LaBellaMusica .

Venerdì 8 novembre partirà anche il tour instore che farà tappa in tutta italia per due settimane: Varese (8.11), Monza (8.11), Milano (9.11), Como (9.11), Padova (10.11), Mestre-Venezia (10.11), Roma (11.11), Frosinone(11.11), Senigallia (12.11), Pescara (12.11), Napoli (13.11), Salerno (13.11), Cagliari (14.11), Bari (15.11), Lecce (15.11), Bologna (16.11), Palermo (18.11), Messina (19.11), Catania (19.11), Firenze (20.11), Lucca (20.11), Genova (21.11), Torino (21.11).

 

Il fuoriclasse del rap italiano torna con un nuovo progetto discografico, “La Bella Musica” è un album che rispecchia l’anima di Vegas Jones, i temi che da sempre lo hanno contraddistinto prendono forma all’interno del disco. Il predominio della sfera  sociale, il riscatto, il rapporto con i fan e la voglia di emergere incalzano a più riprese tra le nuove tracce.

 

“La Bella Musica” è il secondo disco in studio di Vegas Jones, il primo con Sony Music Italy. L’album è stato anticipato dal singolo “Puertosol” che conta ad oggi oltre 4,7 milioni di stream su Spotify.

 

Vegas Jones ha collaborato con artisti del calibro di One Republic, Gemitaiz, Maneskin, Emis Killa, Madman, Baby K, Jake La Furia, Guè Pequeno, Nitro e Nayt. L’artista di Cinisello ha collezionato milioni di stream con i suoi ultimi brani, a novembre 2018 è uscito “Bellaria: Gran Turismo”, repack del fortunato disco “Bellaria”, con 7 tracce inedite tra cui “Pelle D’Oca” con oltre 11 milioni di stream, “1000 Domande” con più di 7 milioni di stream.

Il singolo “Malibu”, certificato doppio Disco di Platino, ha raggiunto oltre 62 milioni di stream e più di 48 milioni di views su YouTube.

CALENDARIO INSTORE

8.11 VARESE – Varese Dischi, Galleria Manzoni 3 – ore 14:30

8.11 MONZA – Feltrinelli, via Italia 41 – ore 18:30

9.11 MILANO – Mondadori Megastore Duomo, Piazza Duomo 1 – ore 14:30

9.11 COMO – Frigerio Dischi, via Giuseppe Garibaldi 38 – ore 18:30

10.11 PADOVA – Mondadori Bookstore, Piazza dell’Insurrezione 3 – ore 14:00

10.11 MESTRE – Feltrinelli c/o CC Le Barche, Piazza XVIII Ottorbe 1 – ore18:00

11.11 ROMA – Discoteca Laziale, via Mamiani 62a – ore 15:00

11.11 FROSINONE – Mondadori Bookstore, via Aldo Moro 223 – ore18:30

12.11 SENIGALLIA – Mondadori Bookstore, Corso 2 Giugno 31 – ore 15:00

12.11 PESCARA – Feltrinelli, via Trento – ore 18:30

13.11 NAPOLI – Feltrinelli, Piazza G. Garibaldi – ore 15:00

13.11 SALERNO – Feltrinelli c/o CC Maximall, via A. Pacinotti Pontecagnano Faiano-ore 18:30

14.11 CAGLIARI – Mondadori Bookstore, via Roma 63/65 – ore 15:00

15.11 BARI – Feltrinelli, via Melo 119 – ore 15:00

15.11 LECCE – Feltrinelli, via Templari – ore 18:00

16.11 BOLOGNA – Semm Music Store &More, via G. Oberdan 24F – ore 19:00

18.11 PALERMO – Feltrinelli, via Cavour 133 – ore 17:00

19.11 MESSINA – Feltrinelli, via Ghibellina 32 – ore 15:00

19.11 CATANIA – Feltrinelli, via Etnea 283 – ore 18:30

20.11 FIRENZE – Galleria del Disco, Sottopassaggio Stazione Santa Maria Novella – ore15:00

20.11 LUCCA – Sky Stone &Songs, Piazza Napoleone 22 – ore 18:30

21.11 GENOVA – Feltrinelli, via Ceccardi 18r – ore 14:30

21.11 TORINO – Mondadori Bookstore, via Monte Pietà 2 – ore17:30

 

Canali Ufficiali

https://www.facebook.com/vegasjonespage

https://www.instagram.com/vegasjones

https://www.youtube.com/channel/UCHXhGTCxAG7Wl56PigzIDqA

 

Ufficio Stampa: Words For You

Gli amori instabili di FUME’

Di lui si sa solo che è romano e per il resto c’è solo un grande alone di mistero dietro a questo giovane artista che ha deciso di farsi chiamare FUME’. “Mi piace perché può essere interpretato in più modi. Può ricordare le nuvole, un odore o un sapore, mantenendo comunque un’idea di fondo, che è quella dell’instabilità e del movimento.”

Abbiamo fatto due chiacchiere al telefono in occasione dell’uscita sulle piattaforme di streaming del suo primo singolo, Cosa te ne vai a fare.

Com’è nato il progetto di FUME’?

Faccio musica da una vita e ho sempre ritenuto fosse la cosa che mi riusciva meglio, al contrario ad esempio della scuola o dello sport. Ho iniziato nella mia cameretta, prima con una chitarra e poi ho deciso di accompagnarla con la voce. Ho vissuto due anni negli Stati Uniti, di conseguenza ho cominciato a scrivere i miei testi in inglese, poi l’italiano, essendo la mia lingua madre, è diventata la scelta più naturale. Il progetto FUME’ nello specifico è nato quando ho incontrato DOD (producer) e WAGO (pianista). Scrivo soprattutto d’amore e mancanza, quindi vorrei che i miei pezzi trasmettessero delle emozioni autentiche a chi li ascolta, che lasciassero qualcosa. 

È uscito il tuo primo singolo, Cosa te ne vai a fare. Cosa c’è dietro a questo pezzo? 

Anche questa è una storia d’amore, mancanza e soprattutto di perdita. È certamente molto personale, ma vuole anche arrivare a più gente possibile e in qualche modo rappresentarla. Per fare questo, spesso scrivo immaginando le vite degli altri, delle persone che incrocio per caso per strada o che scorgo dietro una finestra. Dietro al sound del pezzo, invece, ci sono sicuramente delle influenze che arrivano da ciò che ho assorbito in America, dal blues al soul, passando per artisti come John Mayer. 

Per quanto riguarda i progetti futuri?

Posso farti un piccolo spoiler del video di Cosa te ne vai a fare: sarà ambientato a Fregene, d’inverno, e sarà visto dagli occhi di un ragazzo che ha appena perso il suo amore, ma continua a vederlo ovunque vada. Poi, con i ragazzi di Artist First vorremmo far uscire diversi singoli e poi un album, sempre con l’intento di trasmettere qualcosa di profondo a chi ascolta. Poi vorrei suonare dal vivo il più possibile, che è la dimensione che preferisco.

 

Francesca Di Salvatore

 

Scarlxrd @ Orion

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• Scarlxrd •

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Orion  (Roma) // 28 Ottobre 2019

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Foto: Tommaso Viscomi

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Grazie a: Hellfire Booking Agency

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Coez @ Mediolanum Forum

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• Coez •

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E’   S E M P R E   B E L L O   I N   T O U R

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Mediolanum Forum (Milano) // 27 Ottobre 2019

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Foto: Maria Laura Arturi

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Counterfeit @ Santeria Toscana 31

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• Counterfeit •

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+
VUKOVI

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Santeria Toscana 31 (Milano) // 27 Ottobre 2019

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Foto: Giada Arioldi

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Grazie a: Vertigo

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Tish @ Covo Club

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• Tish •

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Covo Club (Bologna) // 27 Ottobre 2019

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Foto: Luca Ortolani

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SETLIST:

 

Scansione 27 ott 2019 21.40

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Grazie a: Covo Club | Radar Concerti

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Indie Pride Festival 2019

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• Indie Pride Festival 2019 •

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TPO (Bologna) // 26 Ottobre 2019

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Twee

Cara Calma + Endrigo

Romina Falconi

Venerus

Una + Honeybird + Diana Paiva Cruz

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Foto: Giorgia Zamboni

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Grazie a: Indie Pride Festival

 

Se ti interessa, abbiamo anche intervistato gli organizzatori e gli artisti di questa edizione di Indie Pride Festival!

Leggi qui le interviste a:

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roBOt Festival #11

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• roBOt Festival #11 •

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Sala Maggiore – Ex Gam (Bologna) // 26 Ottobre 2019

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 Alessandro Cortini (live)

Andrew Weatherall

Interstellar Funk

Afrodeutsche

Batu_music

Curses (live)

Lei, ﴾No﴿ innocence

Guenter Råler (live)

T. Banana

Quarto Mondo (Sala Opium)

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Foto: Massimiliano Mattiello

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Grazie a: roBOt Festival

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Counterfeit @ Vidia Club

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• Counterfeit •

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+
VUKOVI

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Vidia Club (Cesena) // 26 Ottobre 2019

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Foto: Luca Ortolani

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 VUKOVI

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SETLIST:

 

Scansione 26 ott 2019 21.56

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Grazie a: Vertigo

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Bad Wolves “N.A.T.I.O.N.” (Eleven Seven Music, 2019)

(Lupacci metallari con un cuore malinconico)

 

Le persone si dividono in due gruppi: c’è chi pensa alla California come paesaggi mozzafiato, viali costeggiati da palme, mare fantastico e tramonti indimenticabili e poi c’è l’altro gruppo, quelli a cui vengono in mente Deftones, A Perfect Circle, Rage Against The Machine, System Of a Down, Incubus, Linkin Park, Papa Roach, Korn, Alien Ant Farm.

Terra buona o aria fresca, non si conosce ancora la ricetta per sfornare grandi artisti, sta di fatto che la California ci ha regalato una bella sorpresa anche stavolta, i Bad Wolves. 

Si son fatti notare nel 2018 con una cover metal di Zombie, de The Cranberries: alle parti vocali avrebbe dovuto partecipare Dolores O’Riordan, che sfortunamente ci ha lasciati troppo presto, e il gruppo ha così inserito nel video un tributo all’eterna cantante dei gruppo irlandese.

La prima bomba del nuovo album N.A.T.I.O.N. l’hanno lanciata ad agosto, I’ll be there: una presentazione in gran stile dei loro intenti. Disincanto e Metal Style since 2017, questi ragazzotti del Golden State vogliono dimostrare la loro crescita rispetto al loro primo album, Disobey, con un brano che incita a non arrendersi mai, non cambiare quello che si è per piacere agli altri.

Dopo il primo singolo hanno continuato a bombardare la scena metal con pezzi notevoli, sia a livello musicale (metal melodico/scream depresso, malinconico e incazzato) sia a livello di contenuti. Canzoni tipo Learn To Walk Again, che esprime massime tipo ride or die, cavalca o muori, affronta le difficoltà, cadi se necessario, ma rialzati sempre.

Come fossero consigli tra amici di una vita, con questo secondo pezzo dell’album tentano di entrare nella profondità dei disagi emotivi dei fans spaccando le barriere a suon di chitarre elettriche indiavolate, batteria dinamica, e parti vocali con deliziosi passaggi tra melodico e scream.

La loro anima rissosa e metallara esplode in No Messiah, rivendicando la loro appartenenza musicale e scagliandosi contro band che pur di inseguire la notorietà cambiano genere a seconda delle tendenze del momento.

Killing Me Slowly, racconta l’insicurezza di un amore, dove i nostri modi di reagire alle situazioni e la sfiducia verso quello che si è inficiano sulla nostra vita amorosa: l’amore che si trasforma in omicidio-suicidio, un tira e molla che lacera ogni parte della nostra anima.

La tematica dell’amore difficile prosegue in Better Off This Way, dove ci straziano il cuore con una melodia malinconica, una canzone per una storia finita che porta con sé il sapore amaro per la delusione e il dolore. Sanno emozionare, con un bell’assolo sul finire del brano, e la voce di Tommy Vext così delicata e in alcuni passaggi possente, per sottolineare la dualità dell’essere.

Da un’estremo all’altro. Balziamo in un metal pesante old school, rullanti caldi, chitarre elettriche e scream. Foe or Friend, entra a sfondamento in un’atmosfera malinconica e triste portando distruzione e desolazione, parlando di carcere, di droga e di vite spezzate. 

Sober, subito dopo, ci sbatte in una storia di alcolismo, con una ballata rock, melodica, che sfiora un po’ il melenso. L’onda pop rock contagia anche in Back in the Days, aperta critica verso il mondo del commercio e produzione della musica. 

L’album si inizia a riprendere dalla botta di malinconia con The Consumerist, in cui si scaglia contro il consumismo, come male fatale per la nostra società che tende a depersonificarci.

Anche Heaven so Heartless è marchiata dalla malinconia e dalla sensazione di essere intrappolati in un sistema nel quale non ci rispecchiamo, e preghiamo per una via d’uscita, già sapendo che non esiste.

Ma la tristezza è contagiosa, e inquina anche Crying Game, che rivela la sua potenza sul finire del brano con un assolo di chitarra godibile.

Fortuna che L.A. Song esce completamente da questo alone di malinconia. Ci lasciano con un bel pezzo metal, un brano omaggio-offesa a Los Angeles, ormai diventata la valle della falsità, la Terra Promessa degli artisti.

Nel primo album i Bad Wolves ci hanno dimostrato che sanno fare musica. Nel secondo, invece, che possiedono un lato malinconico (e forse anche romantico). 

 

Bad Wolves

N.A.T.I.O.N.

Eleven Seven Music, 2019

 

Marta Annesi

Saint Asonia “Flawed Design” (Spinefarm Records, 2019)

(I santi senza orecchio musicale)

 

Ci sono un cantante, un chitarrista, un bassista… No, non è l’inizio di una barzelletta, ma la formazione di un supergruppo (cioè una superband composta da musicisti già famosi in altri gruppi) canadese/statunitense che porta il nome di SAINT ASONIA.

Alla voce il già conosciuto Adam Wade Gontier (fondatore dei Three Days Grace), Mike Mushok alla chitarra (Staind), al basso Corey Lowery (Seether, Eye Empire) e fino al 2017 alla batteria era presente Rich Beddoe (Finger Eleven).

Nel 2015 debuttano con l’album Saint Asonia, stilisticamente post-grunge, e mantengono questa tendenza anche nel nuovo lavoro Flawed Design. Ci sono voluti due anni per il completamento, ma come asserisce il cantante, ha passato delle situazioni spiacevoli e ha condensato nei brani tutto il suo dolore. Questo ha contribuito a rendere l’album migliore, più personale, e stilisticamente più maturo del primo. L’aria che si respira è totalmente post-grunge, o alternative rock (come la si vuol chiamare). Il loro modo di fare musica è consolidato, chiaro e armonico, non sono ragazzini che si approcciano per la prima volta, ma possiedono esperienza e carisma. 

Singolo di debutto è The Hunted, in collaborazione con Sully Erna (Godsmack), brano molto intimo, nel quale ci troviamo a vestire i panni del cacciatore e della preda, fuori controllo, ma consci dei difetti con i quali conviviamo, cerchiando una tregua alla guerra che noi stessi abbiamo iniziato con il mondo. 

Ci fanno entrare nel loro universo con Blind, storia di un’amore finito. Descrivono quella situazione amorosa in cui l’altro/a riesce ad accendere una luce in noi, e quando il sentimento finisce rimaniamo accecati da tutta quella luce che man man si spegne, consegnandoci alle tenebre della cecità.

Sirens, secondo brano, viene da un’idea di Steve Aiello (Thirty Second To Mars) e Dustin Bates (Starset) e deve  la sua potenza emotiva anche alla partecipazione nei cori di Sharon Den Adel (Within Temptation); con questo brano ci fanno intravedere un amore coraggioso, forte, che se ne frega dell’imminente fine. E forse la morale della vita è proprio questa: trovare qualcuno con il quale cadere, perché siamo tutti in caduta libera, ma farlo in due non è poi così male. (We were born to resist if it falls\ Come with me, we will rise\ Can I believe it tonight?)

A rendere l’album molto intimo ci pensa This August Day, personale monito dello stesso cantante ad un sé stesso del tempo passato. Alla nascita di suo figlio lui era ricoverato in un centro di riabilitazione, essendo dipendente da alcol e droghe: con questo brano cerca di esorcizzare questo rimpianto, con il quale dovrà convivere con il resto della sua vita.

In Ghost troviamo ancora lo zampino di Dustin Bates, brano in cui la band rende ancora più reale questo bisogno di essere capiti, di avere qualcuno accanto per cui valga la pena cadere e frantumarsi. Ma alcune volte sono proprio le persone a cui ci aggrappiamo che svaniscono, lasciandoci il ricordo, un fantasma che si ostina a guardarci senza offrirci aiuto.

La canzone più rappresentativa di questi due anni di lotte contro la dipendenza dalle sostanze è Beast, descrizione perfetta della lotta contro la bestia presente nella vita cantante, bestia che cercava in tutti i modi di sopraffarlo, della sua voglia di riabilitarsi al mondo e di vivere a pieno gli affetti che contano davvero. The Fallen, dedicata a chi come lui è caduto, ha perso tutto quello che era importante e rimangono solo i ricordi.

Dopo Another Flight, in cui perdere alcune occasioni della vita è rappresentato dal perdere un volo, troviamo Flawed Design, che da il nome all’album ed esplora il motivo per cui le persone sentono il bisogno di presentarsi come quello che realmente non sono. La ricerca di perfezione in cui la gente disperde la propria personalità è il cancro della società e l’unica arma che possediamo per contrastare questo modus operandi è essere sé stessi, con tutti i nostri difetti, perché sono proprio essi a renderci particolari.

Adam canta per i caduti, i reietti, per chi ha toccato il fondo. Cerca di portare speranza a chi non ne ha, come un moderno Babbo Natale dei perdenti. Con la sua voce pulita ci canta di battaglie perse, rimpianti, design imperfetti, giustificazioni che cerchiamo di dare e martiri contemporanei. Lui è stato sul fondo del pozzo, è riuscito a risalire lasciandosi alle spalle i cadaveri dei rimpianti. 

 

SAINT ASONIA (SΔINT ΔSONIΔ)

Flawed Design

Spinefarm Records, 2019

 

Marta Annesi