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Mese: Luglio 2021

Quando Tutto Diventò Blu @ Cesena

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• Quando Tutto Diventò Blu •

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 Concerto a fumetti di Alessandro Baronciani

 

Arianna Poli • Ilariuni • Her Skin

 

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FuMe Festival

Villa Silvia (Cesena) // 29 Luglio 2021

 

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Tre Domande a: Smania Uagliuns

Come state vivendo questi tempi così difficili per il mondo della musica?

La nostra reazione spontanea è stata quella di metterci sotto con la produzione e il continuare ad essere creativi a 360°. Abbiamo dedicato molto del nostro tempo e delle nostre giornate al concepimento e sviluppo di questo nuovo EP (Travel Experiment (Season One), NdR), curandone ogni particolare, compreso il merchandising, i video, le idee di promozione e anche aspetti più grafici e tecnici, facendo un lavoro da etichetta più che solo da artisti. Abbiamo messo la nostra creatività a tutto tondo, ci piace partecipare ad ogni aspetto dei nostri lavori., così come la metteremo nella lavorazione dei nuovi singoli e del disco che stiamo finalizzando. Nei momenti di difficoltà, si prova a tramutare la negatività per tirarne fuori delle cose buone e per noi la ricompensa, in primis, è la musica e l’arte, che è arrivata, perciò possiamo già dirci felici. Ci siamo divertiti molto a creare da zero questo nuovo progetto. Anche se magari le energie spese supereranno i risultati, non fa nulla, la cosa primaria è combattere e dare tutto per quello in cui si crede.
Ora stiamo programmando anche dei piccoli eventi, di cui Agronomist sarà anche direttore artistico. Sebbene con le restrizioni e i problemi del caso, non ci faremo trovare impreparati, sperando di tornare a fare un sacco di cose fighe. Alla stasi e alla crisi abbiamo risposto e continueremo a farlo con produttività, creatività, impegno e dedizione, come sempre. Anche per progetti solisti di membri del gruppo, quelli di Agronomist nel caso specifico, siamo stati molto in studio a creare musica nuova. Ciò ci ha salvati e fatto risalire la china. È stato faticoso inizialmente, ma poi anche bello in maniera inedita, chiudere le porte al mondo esterno e cercare in sé le risposte, la “cura”.
Ora però vogliamo aprirci al mondo e confrontarci con l’esterno. Avevamo anche dei piani totalmente saltati, o rimandati nel migliore dei casi, ma abbiamo provato a rimettere insieme i cocci. Attendiamo una nuova era, più propizia, intanto cerchiamo di trarre il meglio dal momento presente, dando inizio a questo nuovo viaggio, per l’appunto.

 

Quando e come è nato questo progetto?

Questo progetto è nato in maniera del tutto spontanea nel 2016, dall’unione della nostra propensione al viaggio e alla scoperta con la passione per la musica e la ricerca di nuove sonorità. Da qui l’unione dei termini “travel” ed “experiment”, intesi come viaggio fisico, ma anche sonoro, e  come sperimentazione creativa, che si propone di assimilare e fagocitare la cultura e le sfaccettature dei luoghi che visitiamo di volta in volta, ridandogli luce sotto forma di storytelling, trasformato e deformato dalle nostre lenti, a volte in chiave ironica, a volte più seria. Nel fare ciò ci piace avvalerci di mini strumenti portatili e di frammenti musicali e linguistici prelevati direttamente dal posto oggetto della nostra visita (es. campioni di vecchi vinili usati, vocali registrati con il telefonino, etc.), oltre a catturare le video-immagini, per mezzo di varie action cam, che poi vengono montate a fare da cornice video al brano che viene solitamente scritto estemporaneamente durante il viaggio, poi finalizzato e registrato nel nostro home studio nelle settimane successive.
Quello che ci prefiggiamo è la creazione di un’opera estemporanea, che sia frutto dell’impeto e delle impressioni del momento, e non di una ragionata e calcolata struttura precostituita, una sorta di diario di bordo reale e vissuto, senza troppi fronzoli insomma e per varie ragioni, differente da altri progetti o dischi.
Il primo episodio è stato concepito durante un viaggio a Marsiglia  nel 2016, e ciò è stato una totale rivelazione per noi: scrivere un brano e registrarne il relativo video durante un week end fuori porta , ma senza farlo realmente, in quanto già parti integranti del nostro viaggio fisico e mentale. Da lì sono partiti una serie di episodi legati a diversi viaggi fatti insieme (Alo Bucarest (2017), Kenya Safari (2018), fino ad arrivare a quest’ultimo episodio Gute Natch Berlin, che chiude un po’ il cerchio e suggella l’EP Travel Experiment (Season One) che, come implica il titolo, non escludiamo possa avere un seguito nel futuro prossimo.

 

Progetti futuri?

Innanzitutto riprenderci tutto quello che è nostro (semicit.) con questo Travel Experiment (Season One). Riguardo questo nuovo singolo ed EP, abbiamo tante sorprese che sveleremo man mano, tra cui un merchandising molto particolare e delle date di presentazione, per ora in Basilicata, speriamo in seguito anche nel globo. Non ci neghiamo la possibilità di realizzare altri travel nel futuro prossimo e magari nuovi episodi o una Season Two. Dopo queste peregrinazioni, torneremo alla base, anche grazie ad un progetto che celebrerà le nostre origini e terra. Questo progetto sarà legato al nuovo disco. Ci focalizzeremo sul nuovo album, infatti, che è pressoché pronto, va finalizzato, ma abbiamo già dei singoli in lavorazione, come accennavamo e tante belle idee e cose da presentare anche riguardo questo lavoro. Tutt’altro suono, approccio e lavorazione, ma siamo molto contenti di come sta venendo fuori. Inoltre ci sarà del materiale di Agronomist da solista, a cui probabilmente parteciperemo. In più abbiamo molta musica nei cassetti e negli hard disk, che vorremmo rinfrescare e pubblicare. Questo è il momento storico in cui abbiamo in serbo più musica di sempre, che non ha senso tenere ferma. Negli anni purtroppo lo abbiamo fatto, sia per contingenze da indipendenti, di vita, momenti di sconforto e di perdita di entusiasmo, impegni dei componenti, sia per disavventure varie. Ci siamo stancati, vogliamo pubblicare tutto, come va, va. Speriamo poi di riprendere a suonare live, ci manca un sacco. Il primo live “vero” dopo tanto, a proposito, sarà al BasilicArt Festival, ad Agosto, dove presenteremo il nuovo EP. Non vediamo l’ora.

Ludovico Einaudi @ Sogliano

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• Ludovico Einaudi •

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Notturni nel Bosco

Radura di Pietra dell’Uso (Sogliano) // 27 Luglio 2021

 

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Tre Domande a: Chris Lavoro

Come e quando è nato questo progetto?

Ho sempre alimentato questa scintilla, mi è sempre piaciuta l’idea di uscire con un altro disco dopo Fai Tu come MOKA, appena rientrato dal tour mi ci sono messo con tutta la passione e la concentrazione, in totale indipendenza, son contento che il disco nuovo In Giro finalmente sia fuori.

 

Se dovessi riassumere la tua musica in tre parole, quali sceglieresti e perché? 

Se mi ascoltassi senza conoscermi probabilmente direi eclettica, organica e romantica. Credo che affiori questa sensazione che è un misto di coraggio e vulnerabilità, molta onestà e freschezza, nonostante non mi dimeni a inseguire il sound del momento.

 

Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?

Al momento sceglierei Last Goodbye perché è un bel mix di mondi che mi piacciono: ha questo cantato un po’ malinconico anni ’60, un bel beat surf, le chitarre e il piano elettrico anni ’70, i synth anni ’80 e soprattutto la voglia di ricominciare, molto 2021.

Sleep Walker “Alias” (UNFD, 2021)

Simulazione o Realtà?

 

Alias, questo è il nome del secondo full-length degli Sleep Waker, che segue l’EP di debutto Lost in Dreams del 2017 e l’album di esordio Don’t Look at the Moon del 2018. Ho avuto la possibilità di ascoltarlo e recensirlo in questo caldo pomeriggio di luglio, pronto a vivere quella particolare energia che il Metal-Core riesce sempre a sprigionare.

Con i due lavori precedenti, siamo stati abituati a pensare agli Sleep Waker come una band dal sound non troppo originale, ma comunque deciso e penetrante. Una malinconia di fondo che si unisce a breakdown cattivi e massicci. Un’atmosfera che a tratti può facilmente ricordare importanti gruppi come i Bad Omens o, perché no, i Code Orange, soprattutto in brani come Melatonin. L’assenza di voci clean, neppure nei ritornelli, rende il tutto ancora più cupo. A questo, si uniscono le tematiche racchiuse nei testi di Alias: secondo quanto affermato dai nostri, infatti, di assoluta importanza e ispirazione per la scrittura dell’album sono stati prodotti cinematografici come Twin Peaks, The Matrix, Blade Runner e persino Ghost in the Shell e il famosissimo anime Cowboy Bebop. In particolare, gli Sleep Waker si sono concentrati sul concetto di realtà sintetica e su quella teoria che si domanda se siamo davvero svegli, se davvero stiamo vivendo o se è tutto frutto di una simulazione ricreata nelle nostre menti. Un argomento parecchio spesso, insomma, di una complicatezza elevata e che, ovviamente, si riflette sullo stile musicale.

Ascoltando i brani, risulta particolarmente di spicco 110 Minutes, uno dei singoli pubblicati. Energica, veloce, di forte impatto, tuttavia in un certo senso oscura, che racchiude un po’ quello che è il sound della band, con tutti i suddetti elementi che la caratterizzano. Il tiro resta alto per tutta la durata dell’album, creando un’omogeneità piacevole, ma che non sarebbe stata male se spezzata ogni tanto da brani più melodici. Un po’ come succedeva nei primi album dei While She Sleeps, giusto per capirci. Qui gli Sleep Waker invece hanno preferito dare all’album un’impronta più Death-Core, che comunque fa la sua figura.

Tirando le somme, Alias, seppur non presentando elementi originali o ricercati, resta un buon album, con sonorità potenti e impetuose, ma soprattutto con tematiche molto interessanti. Non deluderà i fan del genere musicale in questione.

 

Sleep Walker

Alias

UNFD

 

Nicola Picerno

FESTIVAL ABBABULA XXIII EDIZIONE 28, 29 E 30 LUGLIO // 2 E 3 AGOSTO 2021

A SASSARI I CONCERTI DI

SAMUELE BERSANI, FATOUMATA DIAWARA, LOW-RED, ARIETE, L’OMAGGIO A DOMENICO MODUGNO DI UOMINI IN FRAC

 

La XXIII edizione del Festival Abbabula è pronta a proporsi a una platea che ha voglia di musica e di emozioni fronte palco. Cinque serate in programma a Sassari il 28, 29 e 30 luglio, 2 e 3 agosto 2021. Undici artisti si alterneranno sul palcoscenico, fra affermati interpreti della canzone d’autore, artisti isolani e giovani promesse rivelate.

 

Tutti i concerti si svolgeranno a Piazza Moretti, ad eccezione del grande evento di apertura con SAMUELE BERSANI il 28 luglio, spostato a Piazza D’Italia a causa delle numerose richieste di biglietti.

 

Il Festival Abbabula è organizzato dalla cooperativa Le Ragazze Terribili, un’impresa culturale tutta al femminile che da oltre 30 anni lavora nel territorio, realizzando progetti, eventi e rassegne che promuovono arte, cultura, musica, portando in Sardegna il meglio della scena nazionale e dando spazio al contempo ai nuovi talenti locali, in un incontro sempre culturalmente fertile e valorizzante.

 

Dalla raffinatezza di Samuele Bersani che incarna alla perfezione il dna del festival e della grande musica d’autore, a Fatoumata Diawara, musicista ivoriana dalle forti idee e dal grande carisma che interpreta in musica un’Africa narrata senza compromessi. Dal fenomeno Ariete, songrwriter che con le sue canzoni ha stregato le nuove generazioni e che spopola in rete, all’omaggio a Domenico Modugno pensato in jazz e affidato all’estro e alla sapienza degli “Uomini in Frac”: Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sax), Fabrizio Bosso (tromba), Rita Marcotulli (pianoforte), Furio Di Castri (contrabbasso) e Mattia Barbieri (batteria).

 

Si comincia mercoledì 28 luglio alle 21,00 con il “Cinema Samuele tour” di SAMUELE BERSANI.

Giovedì 29 spazio a due grandi interpreti femminili con la brasiliana di nascita e portoghese d’adozione CAROL MELLO – un mix di world music e musica d’autore contaminato dalle innumerevoli esperienze vissute in giro per il mondo – e FATOUMATA DIAWARA, cui spetterà il set di apertura della serata.

Il 30 luglio i sassaresi BANDITO, CLAUDIA CANU e LA PLONGE scalderanno e coinvolgeranno la platea in attesa dello show di ARIETE.

Lunedì 2 agosto ancora nuovi suoni con le atmosfere di ASTRO, rapper e cantautore di Sassari fresco della menzione al Premio InediTO di Torino, concorso letterario, nella categoria Testo Canzone, di BLUEM, il progetto di Chiara Floris, giovane cantautrice e produttrice sarda ma trapiantata a Londra, e l’atteso show di LOW-RED, uno dei nomi più caldi e attesi del panorama isolano. Low-Red, al secolo Mario Serra, ha appena rilasciato il suo secondo progetto da solista “Mario II” che sta ottenendo ottimi risultati in ambito regionale e nazionale.

Serata conclusiva il 3 agosto, con l’omaggio a Domenico Modugno di “UOMINI IN FRAC”, PEPPE SERVILLO (voce), JAVIER GIROTTO (sax), FABRIZIO BOSSO (tromba), RITA MARCOTULLI (pianoforte), FURIO DI CASTRI (contrabbasso), MATTIA BARBIERI (batteria). L’ensemble, che concentra l’estro di alcuni dei più grandi musicisti italiani, darà vita ad un ricordo denso, intenso, di una delle più grandi voci italiane di tutti i tempi.

 

Il Festival Abbabula è rock, è indie ed è musica autorale, è come l’anima delle Ragazze Terribili, un gruppo di imprenditrici che da oltre venti anni diffonde cultura e lavoro. Il festival ha sempre cercato la valorizzazione del territorio e degli artisti locali. In ogni edizione, al fianco degli headliner, vengono presentate le migliori proposte sarde presenti, un lavoro di ricerca e scouting che da opportunità ad artisti emergenti e locali di salire sul palcoscenico di Abbabula, sul quale trovano spazio per far conoscere la loro arte e il loro messaggio. Messaggi dirompenti e carichi di coinvolgimento come quelli di Low-Red che a Londra ha affinato il suo talento e approfondito la cultura hip hop & rap sino a colorarla del suo essere e della sua musica. E poi ancora il riconoscibile e affidabile sound dei sassaresi La Plonge e di Astro, l’energia di Bluem, che torna a far sentire la sua voce sull’Isola, Bandito (Antonio Meleddu) e Claudia Canu, due interessanti espressioni del fare musica made in Sassari.

 

I biglietti delle serate sono disponibili in prevendita a un costo inferiore a quello del botteghino il giorno dello spettacolo, nell’ottica del “chi prima compra più risparmia”. Anche in virtù delle necessarie attenzioni da deviare al rispetto delle norme anti Covid-19, è consigliabile evitare assembramenti e ricorrere alla prenotazione che oltre alla tutela della persona, garantisce anche un risparmio sul prezzo dei tagliandi. Info e prenotazioni allo 079/278275, aggiornamenti sui profili Facebook e Instagram Le Ragazze Terribili.

 

Il festival, organizzato a Sassari dalla cooperativa tutta al femminile Le Ragazze Terribili, è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, dal Comune di Sassari, dalla Fondazione di Sardegna ed è l’unico evento sardo rientrato nel quadro dei finanziamenti del bando SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo, un fondo privato gestito da Fondazione Cesvi – organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira, Music Innovation Hub e Associazione “Il Corso”.

 

Organizzazione e Direzione Artistica: Le Ragazze Terribili 

Per info e biglietti – Tel. 079.278275 – [email protected]

 

https://www.festivalabbabula.com/

 

Ufficio Stampa locale (Sardegna) Giovanni Dessole

[email protected]

 

Ufficio Stampa nazionale – BIG TIME

 

[email protected]

www.bigtimeweb.it

 

LE RAGAZZE TERRIBILI: DA 30 ANNI EVENTI SUL TERRITORIO

 

È un’impresa culturale al femminile, un gruppo che lavora insieme da 30 anni e che ha saputo trasformare il proprio sogno in un’esperienza professionale solida e di successo.

Le Ragazze Terribili promuovono e valorizzano il territorio in cui operano, la regione Sardegna, con la quale hanno instaurato un dialogo costante finalizzato a recepirne le tendenze, le istanze e i talenti.

SI occupano di organizzare eventi nel loro complesso, a partire dalla loro ideazione, progettazione e pianificazione fino alla messa in opera e realizzazione finale.

Dal 1996 curano la direzione artistica e l’organizzazione del Festival Abbabula, il più importante evento in Sardegna dedicato alla musica e alle parole d’autore che in oltre 20 anni ha portato a Sassari il meglio della scena musicale nazionale ed internazionale.

Curano inoltre l’organizzazione di due festival letterari, Sulla Terra Leggeri e Florinas in Giallo, entrambi eventi di rilievo regionale che negli anni hanno richiamato migliaia di spettatori da tutta l’isola.

Investono risorse ed impegno nella realizzazione di produzioni originali, spettacoli di musica, danza e teatro, album musicali e cortometraggi, nati e realizzati dall’incontro di realtà artistiche del nostro territorio. Credono infatti nel valore dell’incontro e del confronto, nella nascita di sinergie tra artisti ed operatori, nell’importanza del fare sistema per la realizzazione di prodotti originali e di qualità.

 

 

 

FESTIVAL ABBABULA – XXIII EDIZIONE

PROGRAMMA

 

 

MERCOLEDÌ 28 LUGLIO

Biglietti: 33 euro in prevendita, 38 euro all’ingresso

Dalle ore 21 – Piazza D’Italia

SAMUELE BERSANI

 

GIOVEDÌ 29 LUGLIO

Biglietti: 23 euro in prevendita, 28 euro all’ingresso

Dalle ore 21 – Piazza Monica Moretti

CAROL MELLO

FATOUMATA DIAWARA

 

VENERDÌ 30 LUGLIO

Biglietti: 23 euro in prevendita, 28 euro all’ingresso

Dalle ore 21 – Piazza Monica Moretti

BANDITO

CLAUDIA CANU

LA PLONGE

ARIETE

 

LUNEDÌ 2 AGOSTO

Biglietti: 10 euro in prevendita, 15 euro all’ingresso

Dalle ore 21 – Piazza Monica Moretti

ASTRO

BLUEM

LOW-RED

 

MARTEDÌ 3 AGOSTO

Biglietti: 23 euro in prevendita, 28 all’ingresso

Dalle ore 21 – piazza “Monica Moretti”

UOMINI IN FRAC Omaggio a Domenico Modugno

Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Furio Di Castri, Mattia Barbieri

Ghemon @ Orvieto Sound Festival 2021

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• Ghemon •

 

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Orvieto Sound Festival 2021

Orvieto // 21 Luglio 2021

 

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Tre Domande a: UVA

Come state vivendo questi tempi così difficili per il mondo della musica?

Ho la fortuna di avere un altro lavoro, però è stato un momento super difficile, e penso che rimarrà così ancora per un pò. In questo periodo è importante andare ai live per supportare la musica e gli artisti.

 

Cosa vorreste far arrivare a chi vi ascolta?

Un’emozione, vorrei che gli ricordasse qualcosa, qualche esperienza della sua vita qualche momento. Che gli facesse un po’ da colonna sonora del momento.

 

C’è un artista in particolare con cui vi piacerebbe collaborare?

Ce ne sarebbero tantissimi. Non ho un idolo in particolare, non seguo le orme di una persona, o cose del genere. Mi piacciono tanti artisti diversi, per altrettanti diversi motivi. Dipende da cosa si vuole comunicare, ogni artista ha la propria chiave di lettura.

Max Pezzali @ Sequoie Music Park

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• Max Pezzali •

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Sequoie Music Park

Bologna // 19 Luglio 2021

 

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Tre Domande a: Andr3

Come e quando è nato questo progetto?

Andr3 è un progetto nato da poco, ho scritto Portovenere 254 quasi un anno fa ma il primo singolo l’ho pubblicato solo da qualche mese; è il mio progetto solista e che mi rappresenta totalmente, soprattutto perché è il mio primo progetto musicale in italiano e questo mi da la possibilità di esprimere al 100% quello che voglio dire.

 

Ci sono degli artisti in particolare a cui ti ispiri per i tuoi pezzi? 

Mi ispiro a tantissima roba, soprattutto perché sono cresciuto con il punk rock californiano dei primi anni 2000, con l’alternative rock inglese degli ultimi anni e ho avuto una grande fonte di ispirazione anche dai grandi producer e DJ EDM. Quindi le mie influenze vanno dai Bink 182, ai Bring Me The Horizon e i Linkin Park, per poi finire a Martin Garrix, Avicii e The Chainsmokers
Con il genere pop italiano è sicuramente difficile inserire certe sonorità ma quella è la musica che ascolto di più.

 

Progetti futuri? 

Ho finito da poco la registrazione di tre nuove canzoni, spero di far uscire un EP a Ottobre che comprenda appunto i tre pezzi già usciti e i tre inediti.
Spero di riuscire anche a fare dei concerti il prima possibile ma ora sono concentrato sulla promozione del nuovo singolo e portare a termine il mio primo disco.

Niccolò Fabi @ Acieloaperto

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• Niccolò Fabi •

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Houdini Righini | Manuel Pistacchio

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Acieloaperto 2021

Rocca Malatestiana (Cesena) // 17 Luglio 2021

 

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Houdini Righini

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Manuel Pistacchio

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Ministri @ Balena Festival

Arena del Mare (Genova) // 18 Luglio 2021

 

Due anni esatti prima del concerto dei Ministri (Davide “Divi” Autelitano, Federico Dragogna e Michele “Michelino” Esposito), io mi trovavo all’Arena del Mare. Ero in piedi e, con scarso successo, mi muovevo seguendo il ritmo delle canzoni dei Fast Animals and Slow Kids. All’epoca non potevo sapere che avremmo vissuto una pandemia e che avrei sentito la mancanza della calca, del caldo asfissiante e dei capelli ricci sudati che mi bagnano il collo fino a che non li lego.

I Ministri vengono da Milano e amano Genova, lo hanno voluto ricordare sul loro account di Instagram nei giorni precedenti al concerto che si è tenuto nell’ultima serata del Balena Festival. L’ansia dell’attesa era più forte che mai e ho ripassato le canzoni della scaletta: volevo essere pronta per il mio ritorno ai live. 

In apertura si è esibito Pablo America, che ha scaldato il pubblico agitando la sua imponente massa di capelli ricci, neri e crespi che sembravano perfetti per la sua personalità. Dopo aver cantato alcuni suoi brani, come Noi non siamo il punk, Ascoltavo i Nirvana e Arianna, è iniziata un’attesa di mezz’ora che si è conclusa con l’arrivo dei Ministri sul palco e Tempi Bui. “Veramente vivo in tempi bui”: un inizio azzeccato.

Da subito, ho percepito un senso di stranezza che mi ha accompagnato per tutto il concerto: le sedie e il distanziamento non si adattavano al rock dei Ministri. Come ha detto lo stesso Divi: “Voi siete obbligati a stare seduti e noi siamo obbligati a vedervi così”. Negli intermezzi erano di poche parole, ma perfette. Più volte ci hanno invitato a farci un applauso e ricordarci che, nonostante tutto, ci stavamo portando a casa un concerto e andava bene così. Percepivamo un profondo senso di gratitudine.

Anche sul palco, la band ha ribadito in più momenti il forte legame con Genova e ha ricordato le sofferenze che la città ha vissuto e provato a superare. Avevo cinque anni, ero in vacanza, riconoscevo le mie strade nelle immagini dei telegiornali e non capivo come mai avessi paura. “Venti anni esatti fa, qua a Genova, è stato sospeso lo stato di diritto e noi ci abbiamo scritto una canzone”. La Piazza è uno dei tanti brani da pelle d’oca dei Ministri, ma ascoltarla nei giorni di commemorazione dei fatti del G8 ha tutto un altro sapore.

Abbiamo “ballato” sulle note dell’ultimo EP Cronaca Nera e Musica Leggera e di altri brani come Comunque e Gli Alberi e ci siamo emozionati sul tributo a Franco Battiato con Alexander Platz. Faceva più caldo rispetto alle sere delle settimane precedenti e tra le facce sudate del pubblico, un ragazzo ha guardato il suo smart watch e ha urlato di aver fatto molto più movimento del solito. Ho guardato anche io il mio: finalmente qualcosa ricordava la normalità.

Uno dei momenti più significativi del concerto, è stato quando Divi è sceso dal palco e ha iniziato a cantare e suonare il basso girando tra il pubblico e guardandoci negli occhi, manifestando la voglia di tutto il gruppo di ricominciare a stare in mezzo alla gente. 

Anche la chiusura è stata azzeccata e tra qualche lacrima, abbiamo iniziato a intonare Una Palude insieme ai Ministri. “Non è un segreto che la terra sia una palude senza di te” è una delle frasi migliori per salutare il pubblico che è tornato ad assistere ai concerti. Quando il gruppo ha lasciato il palco si percepiva già la nostalgia e dalle sedie delle ultime file è partito un coro che cantava Abituarsi alla Fine (in una versione più da stadio), un brano che non era nella scaletta. Tutti speravamo che la band tornasse per un ultimo pezzo. 

Poi è arrivato il momento di lasciare l’Arena del Mare, con la consapevolezza che non ci abitueremo mai alla fine dei concerti, ma c’è un pensiero che mi ha consolato mentre raggiungevo il parcheggio con i capelli finalmente legati: quello che ci mancava sta tornando. 

 

Marta Massardo

Foto di Copertina (archivio): Simone Asciutti