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Mese: Maggio 2022

Decibel Open Air presenta Ilario Alicante (domenica 15 maggio), Joseph Capriati (sabato 11 giugno), Charlotte de Witte e Enrico Sangiuliano (sabato 25 giugno) e Solomun (sabato 23 luglio)

Quattro appuntamenti estivi con il meglio della musica elettronica mondiale, il modo migliore per prepararsi all’edizione 2022 di Decibel Open Air, in programma sabato 10 e domenica 11 settembre al Parco delle Cascine di Firenze.

Quattro appuntamenti in calendario all’Ultravox, l’Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale di Firenze, che iniziano nel pomeriggio in una vera e propria arena da concerti, con relative modalità, e che durante il Decibel Open Air a settembre proporrà live elettronici di alto profilo. Realizzato nel ‘900 in seguito alla dismissione di una cava di rena, l’Anfiteatro delle Cascine costeggia la riva destra dell’Arno ed è stato restaurato tra il 2010 e il 2011, un restauro che ne ha preservato e tutelato il suo profilo storico, culturale e paesaggistico, caratteristiche che lo rendono ideale per concerti e per rassegne come questa proposta da Decibel Open Air e per la serata di mercoledì 1° giugno che vedrà del palco dell’Anfiteatro delle Cascine nientemeno che Fatboy Slim.

Domenica 15 maggio (dalle 15 alle 23) la rassegna di Decibel Open Air comincia con Ilario Alicante, Kevin De Vries e Monofase. Talento precoce se ne esiste uno, Ilario Alicante è stato il più giovane artista di sempre ad esordire al festival Time Warp: rivelatosi nel 2008 alla community mondiale dell’elettronica con il brano “Vacaciones En Chile”, Alicante è entrato prestissimo nell’universo Cocoon di Sven Väth, arrivando a suonare nei migliori club e festival di tutto il mondo e ad aggiudicarsi i DJ Awards di Ibiza come miglior artista techno.

Le date successive vedranno protagonisti Joseph Capriati (sabato 11 giugno), Charlotte de Witte e Enrico Sangiuliano (sabato 25 giugno) e Solomun (sabato 23 luglio). Come Alicante, autentici pesi massimi della console, questa estate protagonisti nei migliori club e festival di tutto il mondo, un circuito d’eccellenza nel quale Decibel Open Air ed i suoi eventi correlati si stanno inserendo sempre più a pieno titolo.

Decibel Open Air presenta Ilario Alicante (domenica 15 maggio), Joseph Capriati (sabato 11 giugno), Charlotte de Witte e Enrico Sangiuliano (sabato 25 giugno) e Solomun (sabato 23 luglio)

www.decibelopenair.com

Anfiteatro Delle Cascine

Via Del Pegaso 3 Firenze

www.decibelopenair.com

Tre Domande a: HLFMN

Come e quando è nato questo progetto?

Dopo aver suonato o cantato in alcune band locali ho iniziato il mio cosiddetto progetto solista nel 2014 perché stavo cercando un modo per concretizzare la mia visione e le mie idee nel modo più personale e autentico possibile: amo mescolare strumenti antichi e sonorità di varie culture intorno al mondo con le nuove tendenze della musica elettronica odierna; mi sono sempre interessato di musica tradizionale, indigena oppure sacra e ho cercato un modo per integrarla nel mio processo creativo… così con HLFMN mi diverto a guardare in due direzioni apparentemente opposte: il passato ancestrale e sacro dell’antica saggezza e la spinta festosa, divertente e progressista della musica elettronica moderna. Penso che questa filosofia (se così la vogliamo chiamare) rappresenti anche me come persona…

 

Cosa vorreste far arrivare a chi ti ascolta?

Quello che vorrei avvenisse nell’ascoltatore è un viaggio attraverso il tempo; mi piace l’idea che la mia musica possa risvegliare “memorie ataviche” (magari registrate nel nostro codice genetico) di un tempo in cui il rituale sacro era parte integrante della vita quotidiana, e la musica ne era complemento essenziale.

 

Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?

Sceglierei Hades, la terza traccia del mio nuovo album, perché incarna perfettamente le mie influenze artistiche principali: ci sono intermezzi ritualeggianti con canti sacri e percussioni antiche da una parte, e beat elettronici con bassi enormi dall’altra.

Inhaler @ Magazzini Generali

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• Inhaler •

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Sun Room

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Magazzini Generali (Milano) // 09 Maggio 2022

 

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SUN ROOM

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acieloaperto X: presentata la decima edizione del festival romagnolo

“Lo scopo di acieloaperto è quello di far immergere gli ospiti in un’esperienza integrale: vogliamo offrire la musica come un tassello, unendola all’ambiente, il paesaggio, la storia e la nostra cucina”. 

Si è aperta con questa frase di Jonas Severi la conferenza stampa di presentazione della rassegna tenutasi alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, sabato 5 Maggio.
Alla conferenza hanno preso parte gli organizzatori Piero Mantengoli, Jonas Severi, Andrea Gianfanti e Francesco Carlucci per l’ufficio stampa, oltreché all’assessore per la cultura di Cesena Carlo Verona, il referente per la cultura di Cesena Maria Ilaria Garavelli, il referente del comune di Santa Sofia Matteo Zanchini ed Alice Bergonzini, studentessa all’Accademia TheSign di Firenze ed illustratrice dell’evento. 

 

20220507 acieloaperto cesena lucaortolani 6

 

Ad iniziare la conferenza è stato Jonas Severi, che ricorda come acieloaperto sia un evento importante per la regione Emilia-Romagna, perché oltre alla musica vengono proposte location che hanno un importante valore paesaggistico e storico, condendo il tutto con proposte culinarie locali. acieloaperto si impegna, inoltre, all’ecosostenibilità, offrendo quest’anno un bicchiere riutilizzabile che, oltre alla vera e propria funzionalità ecologica, potrà anche essere portato a casa e quindi diventare un gadget dell’evento. Jonas Severi ricorda che, oltre alle location storiche del festival come la Rocca Malatestiana di Cesena e Villa Torlonia a San Mauro Pascoli, sono state aggiunte due location nuove per questa edizione, quali il Parco Fluviale di Santa Sofia, che “È stata messa a disposizione con l’obiettivo di rendere la location più fruibile, come un’interconnessione fra territori”, come afferma il referente Matteo Zanchini, e la Golena del fiume Rubicone – quest’ultimo, inoltre, avrà la particolarità di essere un evento gratuito e aperto senza prenotazione.

Quest’anno, inoltre, è stato implementato lo slogan “Together sounds better”: dopo ormai anni di distanziamento sociale, quarantene e distaccamento emotivo, gli organizzatori propongono il festival come un’occasione per poter incontrare persone, socializzare, rivivere sorrisi ed abbracci insieme nella maniera più emozionante possibile, anche grazie, ma non solo, alla capacità naturale della musica di saper unire la gente, farla piangere e sorridere, insieme.

Gli assessori Carlo Verona e Maria Ilaria Garavelli hanno espresso parole di stima e ammirazione per il festival. Carlo Verona si è infatti complimentato perché sono dieci anni che acieloaperto riesce a proporre buona musica dando rilievo anche ai territori dell’entroterra piuttosto che la riviera, mentre Maria Ilaria Garavelli ha definito il festival come “Un evento culturale in cui la contemporaneità si sposa con l’ambito paesaggistico e tutti i concerti diventano arte”.

Gli organizzatori propongono anche un talk gratuito, Dalle fanzine all’informazione liquida, che si terrà gratuitamente il giorno 21 maggio allo Spazio Marte, Cesena, ma sarà necessario presentarsi soltanto previo appuntamento.

 

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La line-up del festival prevede come anteprima i Vanishing Twins e i Giardini di Mirò alla Golena del fiume Rubicone, Savignano sul Rubicone.
Come prima data presenzieranno gli Amyl and the Sniffers il 16 giugno alla Rocca Malatestiana di Cesena, presentando il nuovo album Comfort to Me.
Il 12 luglio sarà invece occasione del collettivo afro-beat londinese Kokoroko alla Rocca Malatestiana di Cesena, che faranno immergere gli ascoltatori nei profumi dell’Africa Occidentale e dell’Inner London attraverso strumenti a fiato e percussioni.
Seguirà Mezerg il 27 luglio, sempre alla Rocca Malatestiana, portando suoni sperimentali traslando tra sonorità classiche, acustiche ed elettroniche.
Due giorni dopo, il 29 luglio alla Rocca Malatestiana, suoneranno i Nu Genea assieme alla songwriter LNDFK, per regalare al pubblico esperienze musicali eterogenee, fra suoni ricercati che mischiano diversi generi e linee melodiche.

Dal 2 agosto il festival si sposterà a Villa Torlonia, San Mauro Pascoli, dove suoneranno The Flaming Lips per presentare il nuovo lavoro American Head.
Il 3 agosto sarà la volta dell’attesissimo Ben Harper & The Innocent Criminals. 

Il 9 agosto acieloaperto tornerà alla Rocca Malatestiana con Cosmo, che sarà capace di dare pienissimo significato allo slogan “Together sounds better” fra emozioni, abbracci e voglia di socializzare.

Il festival si chiuderà al Parco Fluviale di Santa Sofia il 28 agosto con la partecipazione dell’elegante e raffinato Brunori Sas. La data prevede la partenza a piedi da Parco Giogi (della Resistenza) fino alla località Brusatopa, dove si terrà il concerto. 

Tutta la line-up prevede l’apertura dei live da parte di band regionali, nostrane, con lo scopo di dare più visibilità e possibilità di esibizione a validi gruppi nuovi. I nomi delle band verranno pubblicati fra circa due settimane nel sito ufficiale del festival. 

 

Riccardo Rinaldini

Mayhem @ Campus Industry

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• Mayhem •

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MORTIIS

Whiskey Ritual

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Campus Industry (Parma) // 08 Maggio 2022

 

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MORTIIS

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WHISKEY RITUAL

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Italia 90 @ Covo Club

Serata all’insegna della Union Jack in quel del Covo Club di Bologna.

Sabato sera finalmente è stata recuperata la data degli inglesi Italia 90 prevista inizialmente ad aprile 2020 e che la sottoscritta attendeva con trepidazione.

Ma partiamo dall’inizio.

Ad aprire la serata ci sono i Qlowski, band metà emiliana e metà inglese prodotta da quel gioiello di etichetta nostrana che è la Maple Death Records. Post punk più classico con sfumature di noise, che a tratti sfocia in una rivisitazione moderna del kiwi-pop, grazie alla voce pungente di Cecilia Corapi, che si alterna ai toni più bassi di Michele Tellarini. La band presenta il loro LP Quale Futuro e aprirà tutte le date previste nello stivale dei nostri beniamini inglesi dal nome per noi a dir poco nostalgico ed evocativo.

Il quartetto originario di Brighton ma oramai trasferitosi a South London sale sul palco ed è evidente che il pubblico non sta più nella pelle. Subito partono i bassi perentori e assordanti accompagnati da una voce rabbiosa e penetrante, un cantato quasi da hooligan e atmosfere da pub malfamati londinesi. Vengono eseguiti brani da tutti gli EP pubblicati finora, in quanto un disco completo non è ancora uscito, ma di talento ce n’è a profusione. Da citare sicuramente Strokes City e Borderline, che parlano della brutalità della polizia, di violenza e della politica che va a scatafascio nella vecchia e cara Inghilterra. Ovviamente il pogo parte istantaneo e alla fine, neanche il cantante riesce a resistergli: come in ogni concerto punk prende il microfono e si butta nella mischia a cantare e ballare, con una voce ancora più furiosa ed evocativa. Sul palco appare di nuovo la Corapi ed eseguono un brano insieme, dimostrando che la sintonia tra le due band è forte e intensa. Sul finale, per la mia felicità, viene suonata Competition, dal loro primo EP del 2017, con dei bassi potentissimi e rabbia sistemica ed è stata proprio questa a farmi innamorare della band al primo ascolto. 

Il paragone con i primissimi Gang of Four forse è troppo facile ma inevitabile. Se vogliamo poi andare su band più recenti si può parlare anche di IDLES, non solo per il sound ma anche per tematiche politiche e ironia pungente dei loro testi. Lo stile da skinhead, come se fossero appena usciti dal film This Is England, poi, fa tutto il resto. Gli Italia 90 confermano di essere una delle band più interessanti che si affacciano sul panorama inglese e portano freschezza e novità in un genere che sembrava ormai già stato sondato in lungo e largo. 

 

Alessandra d’Aloise

Foto di copertina: FabioBP

I Måneskin presentano in anteprima dal vivo il nuovo singolo “Supermodel”

I CAMPIONI IN CARICA SI ESIBIRANNO NELLA GRAN FINALE DEL 14 MAGGIO

I Måneskin, super ospiti della serata finale, tornano all’Eurovison Song Contest. Il prossimo 14 maggio i Campioni in carica saliranno sul palco del Pala Olimpico e presenteranno in anteprima mondiale tv dal vivo il loro nuovo singolo “SUPERMODEL”, in uscita venerdì 13 maggio.  Nessun altro vincitore dell’Eurovision ha mai registrato tanto successo subito dopo la vittoria. Nel 2021, scalato il podio della 65ª edizione del contest con “ZITTI E BUONI”, hanno dominato le classifiche di tutto il mondo, diventando la prima rock band italiana ad ottenere un simile record. Attualmente contano più di 4,5 miliardi di ascolti in tutte le piattaforme digitali e 10 dischi di diamante, 185 platino e 42 oro a livello globale.

 

Lo spettatore della 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest – in onda su Rai 1 il 10 e il 12 Maggio (con le due semifinali) e il 14 Maggio, con la gran finale – sarà immerso in un teatro delle meraviglie. Organizzata dall’EBU (European Broadcasting Union), la principale alleanza mondiale dei Media di Servizio Pubblico – con Rai quale Host Broadcaster (Emittente Ospite) – e con la conduzione internazionale dello show affidata a Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, questa edizione vedrà partecipare 40 Paesi: l’Italia sarà in gara con la coppia Mahmood & Blanco e il brano “Brividi”, che ha trionfato alla 72ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Oltre che su Rai 1 con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio, con la partecipazione di Carolina Di Domenico, la diretta dell’Eurovision Song Contest 2022 sarà trasmessa anche da Rai Radio 2 e disponibile su RaiPlay.

 

I Måneskin continuano la loro impressionante ascesa nel 2022: la band si preparerà al tour in Nord America con una serie di importanti partecipazioni nei Festival internazionali quest’estate, tra cui Lollapalooza, Reading & Leeds, Summer Sonic Festival, Rock in Rio, Aftershock e molti altri. Reduci da un anno di successi, con 10 dischi di diamante, 185 dischi di platino e 42 dischi d’oro a livello globale, i Måneskin sono gli artisti italiani più ascoltati nel mondo su Spotify. L’anno scorso hanno conquistato il Regno Unito con le hit “I WANNA BE YOUR SLAVE” e “Beggin'”, diventando la prima band italiana nella storia della musica a entrare nella Top 10 del Regno Unito con due singoli contemporaneamente. La canzone “I WANNA BE YOUR SLAVE” vanta anche una travolgente versione nata dall’iconica collaborazione con il Padrino del Punk Iggy Pop, pubblicata il 6 agosto 2021. Tutti i biglietti per il nuovo tour europeo dei Måneskin sono andati esauriti nell’arco di due ore dalla messa in vendita. La band ha recentemente aggiunto, tra le venue degli spettacoli europei, luoghi iconici tra cui la O2 Arena di Londra, l’Accor Arena di Parigi e la Mercedes Benz Arena di Berlino. Fra gli altri recenti successi dei Måneskin ci sono la doppia nomination ai BRIT Awards 2022 per “International Group” e “International Song” e la vittoria agli MTV European Music Awards come “Best Rock”, la prima in assoluto per un artista italiano in una categoria internazionale. Il loro trionfo negli Stati Uniti è stato impressionante: si sono esibiti a New York e Los Angeles per due date esclusive e sono stati special guest del concerto dei Rolling Stones a Las Vegas. Si sono anche esibiti in programmi TV storici come il Tonight Show di Jimmy Fallon e The Ellen DeGeneres Show, nonché al Saturday Night Live con un’eccezionale performance di “Beggin” e “I WANNA BE YOUR SLAVE”. Ad aprile hanno inoltre partecipato per la prima volta al leggendario Coachella Festival.

GET IN TOUCH!

#Eurovision2022 #ESC2022 #TheSoundOfBeauty

 

Eurovision.tv

BOLOGNA SONIC PARK: manca un mese alla nuova edizione!

Il 4 giugno 2022 torna BOLOGNA SONIC PARK! Dopo due edizioni rinviate causa Covid-19, l’Arena Parco Nord è pronta a riaprire i cancelli per ospitare quattro serate eccezionali che vedranno sul palco come headliner MY CHEMICAL ROMANCE, DEEP PURPLE, IRON MAIDEN e THE CHEMICAL BROTHERS.

Si comincia tra un mese esatto con il concerto, lungamente atteso, di MY CHEMICAL ROMANCE. La serata sarà aperta da due band di supporto che verranno annunciate a breve. La disponibilità di biglietti per questo show è limitatissima, i tagliandi rimanenti sono in vendita su Ticketone.

Il 3 luglio toccherà a delle autentiche leggende del rock: DEEP PURPLE porteranno in Italia il loro THE WHOOSH TOUR, in apertura si esibiranno The Last Internationale.

Il 7 luglio salirà sul palco la band metal più amata al mondo: IRON MAIDEN infiammeranno gli animi dei loro fan con LEGACY OF THE BEAST, il loro tour più spettacolare di sempre che abbiamo già avuto la fortuna di ammirare a Milano e Trieste nel 2018. La serata sarà aperta da Lord Of The Lost e Airbourne. Anche in questo caso la disponibilità di biglietti è decisamente bassa, affrettatevi per non perdervi uno show straordinario!

Il 9 luglio infine spazio a THE CHEMICAL BROTHERS e all’imperdibile set elettronico di Ed Simons e Tom Rowlands! Show direction by Smith and Lyall.

RADIOFRECCIA è la radio ufficiale di BOLOGNA SONIC PARK!

BIGLIETTI
I biglietti sono disponibili su Ticketone.
I biglietti acquistati per i concerti di MY CHEMICAL ROMANCE, DEEP PURPLE, IRON MAIDEN e THE CHEMICAL BROTHERS che avrebbero dovuto svolgersi a BOLOGNA SONIC PARK nel 2020 e nel 2021 restano validi per gli show del 2022!

ORARI
MY CHEMICAL ROMANCE + guest tba
04 giugno 2022
Apertura cancelli: 15:30
Inizio concerti: 18.30

DEEP PURPLE + The Last Internationale
03 luglio 2022
Apertura cancelli: 18:00
The Last Internationale: 19:30
Deep Purple: 21:00

IRON MAIDEN + Airbourne + Lord Of The Lost
07 luglio 2022
Apertura cancelli: 14:00
Lord Of The Lost: 18:10
Airbourne: 19:20
Iron Maiden: 21:00

THE CHEMICAL BROTHERS
09 luglio 2022
Apertura cancelli: 18:00
Inizio concerti: 20:00

COME ARRIVARE
In treno Dalla Stazione FS di Bologna prendere il bus 25 e scendere alla fermata Parco Nord.
In autobus Da Piazza Maggiore prendere il bus 410 o il 25 e scendere alla fermata Parco Nord.
In auto – Dall’autostrada A14 uscite a BOLOGNA FIERA e girate a destra alla prima rotonda, da lì seguite le indicazioni.

Ministri “Giuramenti” (Woodworm, 2022)

I Ministri – il gruppo rock di Davide “Divi” Autelitano, Federico Dragogna e Michele “Michelino” Esposito – sono tornati con il loro settimo album Giuramenti, a un anno dall’uscita dell’EP Cronaca Nera e Musica Leggera.
La band ha annunciato l’uscita su Instagram con una presa di posizione sociale e romantica: “Mentre il vinile sembra aver trovato un posto nella modernità (spesso su una mensola più che sul piatto di un giradischi, ma tant’è), nessuno sembra voler dare una seconda chance al povero CD – nonostante siano ancora tante le case e le auto predisposte per lui soltanto. Giuramenti, il nostro prossimo album, uscirà il 6 maggio anche in Compact Disc, e per giunta in una speciale edizione che includerà anche i quattro brani dell’EP Cronaca Nera e Musica Leggera uscito l’anno scorso.”

Quando i Ministri pubblicano qualcosa di nuovo io sono felice, ma ho anche paura, perché temo sempre che le nuove canzoni non mi piacciano come le precedenti: è come se mi ancorassi a uno stato di perfezione e volessi custodirlo, evitandogli un possibile confronto fatale. La musica, però, deve maturare, perché i Ministri sono una band politica ed è la loro necessità di raccontare le criticità sociali attuali a renderli meravigliosi. 

Partiamo con i primi due singoli estratti dalle nove tracce del disco: Numeri e Scatolette. Numeri è un invito a riprendersi la collettività in un mondo permeato dai dati, in cui sembra che le cifre stabiliscano cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Oggi più che mai “Scendi in strada a cercare qualcuno / Scendi in strada a cercare rumore”, perché non è troppo tardi per vivere liberamente. A proposito del secondo singolo, i Ministri affermano: “Scatolette, tra le ballate che abbiamo scritto, è una delle più amare, probabilmente perché parla della crisi di una delle cose che ci sono più care – la musica. Quella musica con cui abbiamo stretto un patto ancora ragazzi, quella musica che pareva un angolo di libertà e indipendenza in un mondo che si preoccupava solo di far cassa, quella musica che sembrava poterci salvare. Scatolette è anche una canzone su tutte le luci che si sono spente: biblioteche e discoteche per la prima volta unite in un lento declino di cui non riusciamo più a vedere l’inizio.” La voce di Divi canta il dolore di chi ama il proprio lavoro ed è costretto a fare sacrifici e farsi sfruttare per avere una piccola speranza: “Voi ci volete comprare / Noi ci vogliamo salvare / Ma ci volete davvero / Non ci farete del male”. Raccontando la crisi della cultura e dello spettacolo attraverso la loro esperienza, i Ministri confermano un dogma forse sottovalutato: il personale è politico.

Ma passiamo alle note dolenti, ovvero alle mie canzoni preferite dell’album: Vipere ed Esploratori. Probabilmente, vi chiederete che senso abbia definire “dolente” qualcosa che mi piace, ma credo che il tratto distintivo dei Ministri sia la loro capacità di farti male. È la sensazione che provi quando infili le cuffiette e ascolti un brano che senti tuo e ti vibra nella pancia, per poi espandersi e farti venire la pelle d’oca. Vipere si apre con il finto messaggio tranquillizzante “Non avrai più niente da temere / Tra le vipere del tuo cortile / Stanno dormendo / Sotto quel sasso” e racconta un sentimento di continua incertezza. Ci sono momenti di calma in cui ti prendi del tempo per respirare e goderti la vita che ti sembra normale, ma le vipere stanno solo dormendo, è una quiete apparente accompagnata da uno stato di allerta che non ti abbandona mai. Esploratori è una canzone che si adatta a tante persone, uno di quei brani dei Ministri che parlano di percorsi di vita e disillusione e che si modellano sulle nostre vite. “Ti volevi arrampicare / E trasformare il mondo insieme a lei / Ma il mondo finisce qui.”

Davanti al computer, digitando le lettere per raccontarvi cosa penso di Giuramenti, ho realizzato quanto sia strano, da ascoltatrice, avere paura di un nuovo album: non è forse un sentimento che ci si aspetta dai musicisti? Si è creato un senso di reciprocità e credo che sia l’apice della musica. Inoltre, non è sempre corretto considerare ogni album come un’entità a sé stante: Giuramenti fa parte di un discorso più ampio che i Ministri portano avanti dal 2006, fatto di arte politica o, come piace definirla a me, lotta cantata. È come leggere un libro in cui ci sono svariati capitoli e alcuni possono essere migliori di altri, ma è il loro insieme a rendere completa la storia. Quindi, nessuna delusione: le nuove canzoni mi piacciono come le precedenti.

 

Ministri

Giuramenti

Woodworm

 

Marta Massardo

Simple Plan “Harder Than It Looks” (Self, 2022)

La musica, si sa, ha un potere magico grandissimo: riesce a farti viaggiare nel tempo. Non si può mica negare che, ascoltato l’album giusto, ci si immagina nel futuro, nei momenti che segneranno della nostra vita (io, a diciassette anni, immaginavo già il mio matrimonio con sottofondo Lovesong dei The Cure). Al contempo, una canzone può riportarti indietro nel tempo, magari nella tua adolescenza e spensieratezza. Ecco, il nuovo disco dei canadesi Simple Plan, mi ha fatto tornare immediatamente nel 2005, quando avevo tredici anni e portavo sempre una cintura con le borchie e un ciuffo di capelli che mi copriva metà volto. Quelli erano gli anni d’oro del pop punk, dove band come Blink 182, Green Day e Good Charlotte la facevano da padrone ed MTV era la bibbia di ogni adolescente.

Cavalcando l’onda nostalgica di noi trentenni, Harder Than It Looks esce in tempo proprio per festeggiare i 20 anni dal disco d’esordio dei nostri canadesi, No Pads, No Helmets… Just Balls, album che, tra l’altro, è recentemente tornato in testa alle classifiche grazie al singolo I’m Just a Kid, diventato protagonista di una challenge di TikTok dove i protagonisti si sfidano nel riprodurre foto di quando erano bambini.

Anticipato dai singoli The Antidote e Ruin My Life, il sound dell’album è quello tipico del pop punk, con chitarre più aggressive ma melodie che strizzano l’occhio al pop più mainstream. Le tematiche, però, sono decisamente maturate: più che confusione adolescenziale e cotte non corrisposte si parla di paura del futuro, incertezza, precarietà, status che caratterizzano tutta la nostra generazione. Ad esempio, il brano Best Day of my life ha un ritornello istantaneamente orecchiabile e un sacco di attitudine di strada, come ogni pezzo iconico del pop punk vuole. Il testo, però, è tutt’altro che scontato: dopo uno sguardo critico sugli errori e sui sensi di inadeguatezza passati, il cantante Pierre Bouvier, afferma, ha la maturità per capire che possiede già tutto quello che serve per essere felice. Anxiety è, invece, quasi una richiesta di aiuto: descrive quell’orribile sensazione di sentirsi così schiacciato dalle aspettative che gli altri ripongono su di noi da non riuscire più  a respirare. In Two si parla della difficoltà di crescere, di lasciare il nido di sicurezza di casa nostra per buttarci in un mondo nuovo e a tratti spaventoso.

I Simple Plan con questo disco vogliono dimostrare che sono tutt’altro che una band da buttare nel dimenticatoio e che hanno ancora molte cose da dire. Insomma, una vera chicca da gustare per i nuovi giovani fan o per chi è rimasto fedelmente ad aspettarli ed è cresciuto con loro. L’uscita di questo disco e il recupero del tour dei My Chemical Romance dopo due anni di attesa (io non sto più nella pelle!!) segnerà il ritorno di quella wave di pop punk-emo che mi ha accompagnato per tutta l’adolescenza? Spero proprio di sì: it’s not a phase, mum!

 

Simple Plan

Harder Than It Looks

Self

 

Alessandra D’aloise

The Zen Circus @ Tuscany Hall

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• The Zen Circus •

+

Emma Nolde

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Tuscany Hall (Firenze) // 06 Maggio 2022

 

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EMMA NOLDE

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Bee Bee Sea @ Covo Club

Il trio dei Bee Bee Sea nasce nella più sperduta e desolata provincia mantovana, in un paesino sconosciuto dal nome Castel Goffredo dove le attività ludiche da fare per dei giovani scarseggiano. Non a caso, infatti, il loro motto è “When there’s no good shit around you better form a band”. E meno male direi, perchè dalla desolazione della pianura padana i ragazzi sono arrivati ad aprire band di un certo peso, come IDLES e Black Lips, e persino Iggy Pop in persona li ha apertamente elogiati nel suo programma radio.

Annullata e riprogrammata più volte, la band si è finalmente esibita venerdì sera sul palco del Covo Club di Bologna, dove per fortuna passano spesso e si può dire che hanno uno zoccolo duro di fan che li supporta costantemente, tra cui la sottoscritta. La loro peculiarità, infatti, sta nel riuscire a suonare un garage rock fresco e innovativo, ma soprattutto di farlo sembrare come la cosa più semplice del mondo. I giovani mantovani sul palco si divertono, scherzano tra loro, si esibiscono in balletti improbabili con una leggerezza e sfacciataggine che sembra quasi che non stiano suonando per un pubblico, ma che siano a cazzeggiare nel garage di casa. Viene presentato il disco, uscito ormai nel 2020, Day Ripper che ha il classico sound energico e incisivo e viene accolto con danze scatenate e stage diving. Non sono mancate citazioni dai dischi precedenti: Sonic Boomerang, dal ritmo incalzante e ripetitivo che puoi ascoltarla solo ondeggiando la testa ossessivamente avanti e indietro, This Dog Is The King Of Losers dal sound dissonante e veloce. Grande finale con la cover Piangi con Me del gruppo beat The Rokes eseguita a dovere con voce straziante da Damiano Nigrisoli, conosciuto ai più come Wilson Wilson.

A fine concerto ero sudatissima, piena di lividi e con un fischio costante nelle orecchie ma un sorriso a trentadue denti. I Bee Bee Sea rimangono una delle band italiane più energiche e divertenti da vedere dal vivo, se sei un amante del garage rock scatenato e del pogo violento non puoi farteli scappare. 

 

Alessandra d’Aloise