Viviamo tempi incerti. Incerti e frenetici. Assorbiti da quotidianità sempre meno “a misura di persona”, oramai anche leggere un libro, ascoltare un disco, sta diventando un atto quasi elitario, per pochi. Anche noi della redazione di VEZ siamo presi dentro a questa gigantesca centrifuga, ma cerchiamo ancora, spesso a fatica, di ritagliarci del tempo per continuare a starci, in quella élite, e nutrirci di arte, in qualunque declinazione essa si presenti. E quindi eccoli qui i nostri 5 dischi del 2024 che ci hanno in qualche maniera aiutato a sentirci, anche per poco, più felici, migliori.
Shellac To All Trains
Ci lascia Steve Albini a ridosso dell’uscita dell’ultimo album Shellac. Non servono molte parole, il ricordo sarà per sempre con la sua storia musicale.
Traccia da non perdere: I Don’t Fear Hell
Kim Gordon The Collective
Kim Gordon va avanti sulla sua strada di sperimentazioni e provocazioni. Non ha mai voluto arruffianarsi il pubblico dei Sonic Youth. Applausi.
Traccia da non perdere: Psychedelic Orgasm
Nick Cave & the Bad Seeds Wild God
Che sia protetto da un’aura benedetta o che lui stesso si difenda dall’inferno che periodicamente lo insegue, quell’uomo, those wild man Nick Cave, dà lezione. Nonostante l’abbondanza di cori, never mind, never mind.
Traccia da non perdere: Song of the Lake
The Cure Songs of a Lost World
Dall’oscurità, da lontano, in pochi giorni verso la fine di ottobre, la deflagrazione: i Cure e un nuovo album. Presentato con un generoso live in streaming mondiale, Robert Smith colpisce diretto, ancora e sempre, nell’anima.
Traccia da non perdere: Endsong
Primal Scream Come Ahead
Altro caso tra i vincenti della generazione X in questo 2024. Bobby Gillespie e i suoi Primal Scream con questo album impregnato di riflessioni sull’attuale stato della società, sempre con stile patinato e fulgido. “Questa nave sta navigando / In acque profonde e oscure / Tutti i sistemi stanno fallendo / Andiamo come bestiame al macello / Al macello…”. Balliamo.
Traccia da non perdere: Deep Dark Waters
Honorable Mentions
Maverick Persona In the Name of L’elettronica autorale e culturalmente militante creata da Amerigo Verardi e Deje (Matteo D’Astore).
Moin You Never End L’ombra della mente che partorisce nuova materia musicale.
The Smile Wall of Eyes
Tindesticks Soft Tissue
Molte altre uscite interessanti sono presentate nei podcast di Musincanta, dopo la messa in onda radiofonica, su Mixcloud