Skip to main content

GIANLUCA GRIGNANI annuncia le prime tappe del Living Rock and Roll Tour 2022!

Gianluca Grignani torna con un nuovo singolo

A Long Goodbye

IN RADIO DA VENERDI’ 22 APRILE

ANNUNCIATE LE PRIME DATE DEL “LIVING ROCK AND ROLL TOUR 2022”

«La libertà ora mi sta parlando

Le tue ragioni hanno sempre meno senso

Guarda che è chiaro anche a me siamo un long goodbye io e te»

 

Gianluca Grignani, dopo l’enorme successo scaturito dalla sua partecipazione, in qualità di ospite, alla scorsa edizione del Festival di Sanremo, annuncia oggi, nel giorno del suo 50° compleanno, l’uscita delquinto singolo. In rotazione da venerdì 22 aprile 2022 dal titolo A Long Goodbye(Falco a metà/Sony Music Italia) che entrerà a far parte delle trilogia /compset Verde Smeraldo.

Dopo il grande riscontro ottenuto dai quattro singoli precedenti: Tu che ne sai di me, Dimmi cos’hai, Non dirò il tuo nome, I bei momenti, il cantautore, nel pieno della sua fervida creatività, torna con un nuovo lavoro, frutto di una lunga gestazione, a cui l’artista si è dedicato minuziosamente curandone ogni dettaglio.

A Long Goodbye è «una ballata rock che, è stata lavorata con attenzione, precisione, con spunti blues che sono in grado di traghettare il mio rock – dichiara l’artista – in maniera molto feroce e veloce su un piano differente rispetto alle mie ballate precedenti; scritta in quindici minuti di sofferenza capitalizzati al massimo».

L’artista racconta in questo brano l’esperienza personale ed emotiva legata alla separazione.

Il singolo, come da giudizio dello stesso autore è: « un tentativo di come si possa fare del sano, anzi dell’insano rock & blues e di come “insanamente” si possano unire questi due generi uscendo dallo stereotipo italiano ma, rimanendo ugualmente mediterranei».

Per arrivare a questo brano, Gianluca Grignani, si adopera per molti anni in una ricerca sonora minuziosa, lavorando con le persone che più gli piacciono. La strofa in inglese è volutamente lasciata così: « perché – è lo stesso Grignani a rivelarlo – mi è stato suggerito da persone a me vicine, capaci a differenza mia di giudicare quando una è più funzionale. Io, a volte, non sono capace di giudicare».

Sul piano musicale Grignani ha intrapreso un percorso di ricerca durato più di cinque anni, nell’individuare cosa fosse giusto produrre musicalmente. È andato a riprendere suoni di La fabbrica di plastica, mescolandoli al blues e al rock, scegliendo la contaminazione musicale perfetta per esprimere stati d’animo.

«La libertà ora mi sta parlando. Le tue ragioni hann sempre meno senso. Guarda che è chiaro anche a me siamo un a long goodbye…», da questa strofa è lo stesso Gianluca Grignani a porsi e porre una domanda al suo pubblico: « è capitato anche a te? Questa canzone è dedicata a tutti quelli che…».

Grignani rimane l’artista per eccellenza capace di trasmettere grinta, determinazione, con potenza e coraggio.

Gianluca Grignani quest’estate sarà impegnato insieme alla sua band in un tour elettrico “LIVING ROCK AND ROLL TOUR 2022” che, lo vedrà protagonista in molte note località italiane.

Possiamo al momento anticiparvi tre date:

07/07/2022 Asti Astimusica comune.asti.it

13/07/2022 Roma Rock In Roma rockinroma.com

12/08/2022 Viareggio Viareggio Beach Festival

Venerus: annunciato il tour estivo 2022 “Estasi degli Angeli”

Milano, 8 aprile 2022 – A un anno esatto dal fortunatissimo “Magica Musica tour”, che con le sue oltre 20 date (delle quali molte sold out) ha stupito e incantato il pubblico di tutta Italia, VENERUS torna a esibirsi live con un nuovo show che si preannuncia altrettanto stupefacente.

Estasi degli Angeli“: non un semplice concerto, ma un’esperienza, un rito collettivo che l’artista milanese e la sua eccezionale band condivideranno con il pubblico. Un viaggio tutto da vivere, tra canzoni amate e conosciute e nuove sorprese.

 

Ecco le prime date:

27 maggio – MiAmi – Milano

16 giugno – Ferrara Sotto Le Stelle – Ferrara

7 luglio – Mengo Music Festival – Arezzo

28 luglio – Parco della Musica – Padova

31 luglio – Indiegeno Fest – Patti Marina (ME)

8 agosto – SEI Festival – Parco Gondar – Gallipoli (LE)

10 agosto – Locus Festival – Bari

9 settembre – NXT Station -Bergamo 

17 settembre – Spring Attitude Festival – Roma

Calendario in aggiornamento

 

Biglietti in vendita da oggi venerdì 8 aprile dalle ore 12:00 su Ticketone e circuiti autorizzati.

 

 

Estasi degli angeli

La musica come esperienza di trasporto, un traghetto verso altri mondi.

La ricerca. La banda di musicisti si fa ordine metareligioso: stanno cercando qualcosa attraverso i suoni e le vibrazioni. Cercano dei messaggi, degli indizi da dimensioni intersecate con la nostra. Sono a metà tra il di qua e il di là. 

Credono in un antico messaggio che li unisce e li motiva nella loro missione evangelica. Sono angeli in altre vite. 

Si servono del pubblico per potenziare la loro invocazione. Venerus li guida come capotribù attraverso nuove ricerche musicali. La band è ricca di sfaccettature sonore e cromatiche, retrofuturismo, un passo nel passato per lanciarsi nel futuro.

Più che un concerto si tratta di un rituale complesso, digeribile attraverso i principi lenitivi della musica, un viaggio per i mondi.

Il pubblico non sa cosa aspettarsi, non ritroverà Venerus e i suoi dove li aveva lasciati, non conoscerà nuovi testi, nuove melodie, ma non verrà tradito.

 

BIOGRAFIA

Andrea Venerus (1992), originario di San Siro, Milano, a 18 anni si trasferisce a Londra dove per 5 anni approfondisce le sue conoscenze musicali e comincia a lavorare a progetti personali, venendo a contatto con le scene musicali di Brixton e di Notting Hill. Terminato il periodo in terra inglese l’artista registra un disco a Roma e, rimasto affascinato dalle atmosfere della città, vi si trasferisce. Oggi Venerus vive a Milano, città dalla quale il 16 novembre 2018 ha lanciato il suo primo progetto discografico, l’EP “A che punto è la notte” pubblicato da Asian Fake e subito acclamato da critica e pubblico. Quest’ultimo ha sancito l’esordio di fuoco dell’artista regalandogli diversi sold out nel primo tour di date. La successiva collaborazione con il rapper Gemitaiz nel brano “Senza di me” (feat. Venerus & Franco126), presente all’interno del mixtape QVC8 e a cui il giovane artista presta penna e voce, è stata certificata doppio disco di platino. L’ultimo progetto discografico del musicista milanese risale agli inizi di giugno 2019, quando pubblica il concept-EP “Love Anthem”, quattro brani inediti (pubblicati anche in vinile). Il 23 aprile 2020 è uscito “Canzone per un amico”, progetto estemporaneo, scritto “in questo momento per questo momento”, una lettera aperta ad un amico che è anche il pubblico di Venerus e chiunque stia vivendo le settimane di reclusione durante il lockdown. Pubblica il 19 febbraio 2021 “Magica Musica”, il suo primo album, a cui segue un fortunato tour estivo di 24 date in tutta Italia, in cui Venerus e la sua band ha espresso ai massimi livelli il suo potenziale live attraverso uno show che ha lasciato il segno.

Un tour fotografo perfettamente da “Magica Musica tour 2021”, disco live uscito a Gennaio 2022.
Segui VENERUS su INSTAGRAM

Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys “Mille Grazie” (Electrola Records, 2022)

Voi vi dovete fidare di me, mi dovete credere. 

Non sono impazzito a tal punto dal ritrovarmi ad ascoltare in cuffia “Eines weiß ich genau, meine Stadt liegt im Blau / Träum mit mir diesen Traum, denn mein Herz schlägt Azzurro / In Bella, Bella Napoli” alle 23.01 di un mercoledì sera di metà aprile senza un valido motivo. 

Io ce l’ho il motivo, anzi, ne ho tredici, quanti sono i capitoli che compongono l’ultimo disco di (o dei a seconda)  Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys.

C’è talmente tanta roba in questo Grazie Mille che non so da dove iniziare… vi basti sapere che quello che spero già avete tra le mani o in cuffia è in cima ai dischi più ascoltati in Germania (anzi, è proprio il primo, davanti ai Red Hot Chili Peppers che vabbè già da Californication non hanno più molto senso di esistere ma non voglio far discussioni quindi fate finta che non abbia scritto niente anzi lo metto barrato così tagliamo la testa al toro). Ebbene sì, in quelle lande spopola l’Italo-Schlager, che altro non sarebbe  che quel pesudo pop che andava molto dalle nostre parti negli anni ’80 e ’90 (Tozzi, Ricchi e Poveri e compagnia), solamente che i testi sono in tedesco con degli arbitrari e non di rado insensati inserti in lingua italiana, che a mio avviso rendono l’ascolto assolutamente imprescindibile per chiunque abbia piacere a dilapidare parte del proprio tempo in artefatti di dubbio gusto.

Ho visto una mezza dozzina di volte Troppo Belli, conosco intere parti di Alex l’Ariete, mi sono commosso rivedendo Jo Donatello al porto nel magnifico Grazie Padre Pio, come avrei potuto resistere ad un disco che può annoverare un brano, Amore sul Mare, che evoca ricordi di amori estivi passati, “Amore sul mare / Senza problemi passati / Non cerchiamo più / Ci siamo perde nel blu”, probabilmente la risposta tedesca alla nostra Una Rotonda sul Mare.

Ma c’è molto di più, ci sono molte altre risposte, come quella ai Kratfwerk di Autobahn in Brennerautobahn, ai Popol Vuh di Hosianna Mantra con Sic Transit Gloria Mundi. Ce n’è anche per i nostri musicisti, che non crediate: se pensavate che gli Afterhours con il loro P***o C****o in apertura a 1.9.9.6. o i Nobraino che in Ballata Stocastica piazzano un P****o D** senza possibilità d’interpretazione avessero osato l’inosabile, preparatevi ad ascoltare nel bridge di in Giro un “Madonna velocità, oh bitte, bitte für mich”. E qui metteteci la gif del mic drop di Bryan Cranston. 

Sprizz ha tutta l’aria di essere un rivisitazione, quando non proprio una citazione in musica, del celeberrimo singolo di Lil Angel$ feat. Gioker & Ben.J, ovvero Estate, mentre Quanto Costa, ecco qui sono un po’ in difficoltà, cioè “Was kostet Amore? Quanto costa die Liebe zu dir?” (Quanto costa l’amore? Quanto costa amore per te?), mi sfugge un po’ il senso, il messaggio di fondo, per cui lascio il quesito aperto, che forse era anche il desiderio di Roy Bianco e i suoi sodali. Ai quali, banalmente ma nella maniera più sincera possibile, non posso che dire, con un chiasmo finale che almeno insomma faccio vedere che ho fatto il liceo per qualcosa, Grazie Mille.

 

Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys

Mille Grazie

Electrola Records

 

 

Alberto Adustini

Wet Leg “Wet Leg” (Domino, 2022)

Se non ve ne foste accorti qualcosa ribolle nella scena musicale oltremanica.
C’è un numero considerevole di ottime band, la qualità non manca, quello che forse è ancora assente è un nome, un’etichetta, un titolo. Forse manca anche quel salto finale, un singolo o un intero disco, che apra la porta al mainstream.
Fuor di bolla è tutto tranquillo, a un qualunque festival inglese è bolgia vera. 

Le Wet Leg, ironia della sorte, nascono durante un giro su una ruota panoramica, durante l’esibizione degli IDLES, all’End Of The Road nel 2019. Ma facciamo un passo indietro. 

Rhian Teasdale e Hester Chambers sono originarie dell’Isola di Wight, si sono conosciute al college e hanno sempre coltivato la loro passione per la musica. La vita le costringe a lavori diversi e band solo nel tempo libero. Accadde però che, dopo un’estate passata tra festival e backstage, decidono di provarci davvero.
Avevano scritto alcuni pezzi e uno in particolare avrebbe cambiato il loro destino: il 15 giugno 2021 usciva il loro primo singolo, Chaise Longue, che diventa virale in poco tempo.
In realtà il disco era pronto ad aprile dello stesso anno. La Domino aveva messo a loro disposizione Dan Carey alla produzione (colui che ha mixato e prodotto i Fontaines D.C. e gli Squid), e tra Londra e la loro isola il disco prendeva forma in modo piuttosto artigianale, grazie a GarageBand, software disponibile per qualunque prodotto Apple, un multitraccia entry level che le due usavano per costruire la struttura dei pezzi che poi prendevano forma in studio, nella capitale. Sono partite in tour, con quattro singoli all’attivo, tutti osannati dal pubblico che ha lentamente riempito le sale prima e i prati d’estate. Sono comparse nelle TV britanniche e statunitensi, hanno fatto crescere l’hype fino a generare un piccolo e nuovo fenomeno musicale. 

Dove troverete le Wet Leg nel vostro negozio di dischi preferito? Se frequentate un posto con poca fantasia puntate sull’indie, sull’alternative, al massimo pop-rock. Le influenze sono ampie e si passa dal post punk alla dance, dal dream pop a Bowie.
Sono labili i confini di genere. C’è piuttosto un approccio fluido alla musica ascoltata e prodotta, in cui più che il genere a fare da fil rouge è la scrittura e l’intenzione.

Questo è un disco di un movimento. È una declinazione di un gusto che sta prendendo forma nel Regno Unito e che con questo album potrebbe diventare argomento di discussione di massa.
Della nuova musica di lassù sono forse quelle più pop. Con ritornelli catchy e, nonostante un vocabolario non esattamente da educanda, il gruppo più proiettato verso un mercato più trasversale.
Qualcosa dentro mi urla che se l’MTV dei ’90 fosse ancora viva questo album sarebbe finito in heavy rotation e che le due Wet Leg, forti di un’immagine e di un’identità più che definite, avrebbero bucato le TV catodiche degli allora adolescenti.

L’album è un inno alla vita. All’empatia, alle sensazioni, anche fisiche, materiali. Spiazzano, perché le dolci pulzelle figlie dell’isola e del mare sono in realtà due soggetti dalle liriche taglienti e dalla mente aperta. Dal sexting indesiderato a gioiosi sfanculamenti, la maleducazione qui è un punto di vista, un umorismo quasi brutale è la loro firma. Però, al di là della forma, c’è un messaggio e c’è un’intelligenza che solletica, che evoca e che ammicca. 
Le canzoni sono un bestiario di personaggi improbabili e di situazioni assurde.
C’è qualcuno in mutande seduto su una Chaise Long (e che dovrebbe essere sdraiato, perdiana), altri dediti alla masturbazione in Wet Dream, con annessa leccata di parabrezza di un’auto, che neanche Freud, probabilmente, avrebbe saputo giustificare. Piece of Shit rende plasticamente l’idea del perché non sempre le relazioni finiscano bene, mentre il nostro duo si fa quasi serio quando, citando Bowie, si interroga sulla vita e parla quasi di bilanci in I Don’t Wanna Go Out. Quasi tristi e un po’ spleen in Convincing, ma sempre costruite con immagini che sono piccoli fotogrammi di mini-racconti su un argomento. È una scrittura veloce, che evoca e accosta, non spiega, non racconta.
E comunque dissacrare tutto è un’arte. Gli ex sono pezzi di merda cui rimane solo l’opzione se galleggiare o affondare, e ci dispiace per le loro mamme (Ur Mum), mentre con le loro nuove fidanzate possiamo solo sperare stiano soffocando (Loving You). Hanno riscritto la visione di topoi della musica odierna, aprendo i cancelli a un realismo e un cinismo che sa di libertà e nuovo umanesimo. 

È un disco che non porta le mutande.
Qualunque cosa contenessero in origine.
È un disco maleducato.
Così maleducato da risultare amabile, perché portatore di verità sussurrate e condite di insulti irripetibili.
È il nonno di Little Miss Sunshine, è l’incubo di un qualunque Pillon-alpha, è una medicina contro l’anacronismo e il perbenismo.
È un disco che contiene sentenze.
Sentenze sui denti.
Ciò non impedisce di sorridere coi buchi.

 

Wet Leg

Wet Leg

Domino

 

Andrea Riscossa

The Bastard Sons of Dioniso “Dove Sono Finiti Tutti?” (Fiabamusic, 2022)

Un rock onesto per chi ti dice in faccia ciò che pensa

L’espressione “è un rock onesto” mi ha incuriosita fin dalla prima volta in cui l’ho sentita, e mi sono spesso chiesta se, durante un ascolto, avrei potuto riconoscerlo. Negli anni, mi è capitato non solo di riconoscerlo, ma anche di apprezzarlo in ogni progetto in cui lo abbia trovato, e il nuovo album dei The Bastard Sons of Dioniso è tra questi. Con diciannove anni di attività alle spalle, sette album e un EP all’attivo, a cui si aggiunge un secondo posto a X Factor 2009, oltre a un’infinità di concerti in tutta Italia, la band composta da Jacopo Broseghini, Federico Sassudelli e Michele Vicentini esce con il nuovo progetto Dove Sono Finiti Tutti? per Fiabamusic già anticipato dai singoli Tali e Squali e Ribelli Altrove.

Dove Sono Finiti Tutti? è un lavoro ben strutturato di otto tracce il cui titolo è una domanda che mette all’angolo, perché riassume quella paura inconfessabile che ci accompagna da due anni: uscire da ogni emergenza per scoprire che non c’è più nessuno intorno a noi. Non sappiamo se le promesse di un mondo che chiedeva di tornare ad abbracciarsi, a vivere insieme, a condividere di nuovo un concerto diventeranno realtà: cosa potrebbe succedere se ci trovassimo soli alla fine di tutto questo? Il trio della Valsugana non propone soluzioni né cerca verità assolute, sempre che ce ne siano, ma di ciò che vedono attorno a loro ne fanno musica e parole. Ci sono brani che abbracciano metafore marine e altri che ritornano sulla terra mirando ad un uomo spaesato, e lo centrano in pieno. 

Nonostante il titolo, Sirene non è una traccia evocativa, bensì propone un ritmo incalzante e pulito per fare da struttura a un testo spietato dove “Cantano sirene immobili / …./ chiamano e abbocchi subito/ in fondo non vuoi dire no”. Abbiamo bisogno di riferimenti, ma scegliamo noi quelli sbagliati, assoluti non umani e distanti. Loro ci chiamano, è vero, ma siamo noi che li abbracciammo consapevoli di ciò che sono e di ciò che possono farci diventare. La nostra vita è una responsabilità che non possiamo scaricare ad altri, e Tali e Squali ce lo dice senza troppe moine perché “Siamo noi che facciamo scadere i miracoli”: le cose belle le lasciamo andare, forse marcire, non le prendiamo al momento che si presentano davanti a noi, tra le nostre mani. E le cose belle non durano per sempre. Un invito al carpe diem che parte da uno schiaffo che ci apre gli occhi sui danni che facciamo a noi stessi accompagnato però da un sound più soft e una coralità che trasmette la sensazione di una condizione fragile comune. Condizione che, però, non può durare per sempre, o rischiamo di perdere la nostra umanità. Restiamo Umani è un grido graffiante di chitarra elettrica, batteria e basso che aiutano la voce leader a richiamarci all’ordine in un mondo dominato dall’ansia di dimostrare di essere al sempre al top, anche se quando “Vogliamo vincere /mangiamo polvere”. Cos’altro possono dirci di più?

L’album non lo consiglio ai puristi del rock cantato in inglese, perché è interamente in italiano e capisco che possa lasciare titubante chi non la considera una lingua agile per questo stile musicale. Lo consiglio, però, a chi ha voglia di passare del tempo ad ascoltare un progetto gradevole, ben strutturato e soprattutto pulito nei suoni e nei testi. Adatto a chi non ama troppo i crossover tra generi musicali, né un rock oscuro o pieno di distorsioni manieristiche, né testi che rincorrano termini ricercati combinati in modo da risultare quasi incomprensibili. Dove Sono Finiti Tutti? è un album che non tenta di compiacere l’ascoltatore raccontandogli ciò che vorrebbe sentirsi dire, anzi, è diretto, colpisce e se ne infischia di piacere a tutti i costi, così come il rock comanda. 

 

The Bastard Sons of Dioniso

Dove Sono Finiti Tutti

Fiabamusic

 

Alma Marlia

Programma Carroponte 2022

CONCERTI Carroponte 2022

 

Calendario in continuo aggiornamento

 

MAGGIO

4. One Republic

8. 5 Seconds of Summer

18. Yungblud

22. Punk In Drublic con NOFX, Pennywise, Me First and The Gimme Gimmes & more

30. Social Distortion

     

GIUGNO

4. Holi Dance Festival

12. Mecna

15. Ariete

16. Lazza

18. Noyz Narcos

21. The Offspring, The Distillers, Lagwagon, Anti-Flag

22. Rocco Hunt

23. Psicologi

24. Guè

28. Andrea Pucci

29. Andrea Pucci

30. Andrea Pucci

 

LUGLIO

1. Gio Evan – Evanland

2. New York Ska Jazz Ensamble

4. Thrice e Touchè Amorè

5. Phoebe Bridgers e Clairo

8. Eugenio In Via Di Gioia

10. Gogol Bordello

14. Idles

15. Alborosie

20. Dropkick Murphys

21. Carl Brave

22. Cristina D’Avena e Gem Boy

25. Manuel Agnelli

31. Gojira

 

SETTEMBRE

1. Bandabardò & Cisco

3. Frah Quintale

6. Ernia

7. Ernia

8. Carmen Consoli

14. Biffy Clyro

Si torna a sognare sotto al palco del Carroponte

Dopo la vittoria contro le avversità date dalla pandemia, spinti dalla passione e dalla volontà di non far morire la musica dal vivo, della stagione 2021, i promoter di Hub Music Factory annunciano la nuova stagione di Carroponte.

La storica location a cielo aperto di Sesto San Giovanni Milanese si prepara a ospitare un’estate di musica ed eventi senza limiti. Ebbene si, il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto di Stefano annuncia il ritorno a massima capienza senza mascherine come da decreto. “In questi due anni di pandemia abbiamo approfittato per fare interventi di ristrutturazione, andando ad aumentare la capienza in vista di un ritorno alla normalità ” racconta il sindaco. 

Prosegue Tiziana Seregni di Hub Music Factory “Sappiamo bene che l’emozione che si ha sotto un palco è insostituibile! E per questo abbiamo lottato… nonostante non sapessimo nulla da parte del Governo abbiamo deciso di rischiare lo stesso, fino a che, poche settimane fa, è uscito il decreto di apertura totale”.

“C’è nell’aria una gran voglia di ritornare a vivere la musica dal vivo da parte di tutte le generazioni. Anche se abbiamo riscontrato un forte bisogno di rassicurazioni da parte di un pubblico più adulto” continua Alessandro Fabbro Hub Music Factory.

Il calendario della stagione Carroponte 2022 è un mix di proposte diverse che vanno ad accontentare ogni tipo di pubblico! Fra nuove proposte e recuperi Carroponte apre una stagione ricca di musica dal vivo, vissuta sotto al cielo di Sesto San Giovanni.

Si parte il 4 Maggio con una delle band leader del panorama pop mondiale i One Republic, per poi procedere con una delle band pop più amate dai teenagers 5 Seconds of Summer. Per la rubrica novità Yungblud, il nuovo artista inglese che mescola pop punk e indie rock, suonerà a Carroponte il 18 Maggio. 

Numerose le proposte dal sapore anni ’90 punk rock come i NOFX, Pennywise, Offspring per poi passare alle proposte giovani come Carl Brave, Frah Quintale, Ariete e tanti altri .

“Il concerto scommessa per eccellenza di questa stagione è Phoebe Bridgers e Clairo due best new artist che stanno catturando il panorama internazionale con la loro musica alternativa” racconta Alessandro Fabbro Hub Music Factory.

Ma non solo: alle date già stabilite si aggiungeranno altri eventi e concerti che ancora sono top secret! Soprattuto nel mese di settembre, con annunci attesi tra la fine di aprile e i primi di maggio. 

Carroponte non sarà solo musica.

L’arena concerti sarà unita al Summer Village lo spazio immerso nel verde dedicato al cibo che ospiterà a maggio diversi eventi enogastronomici gratuiti come “Arrosticini Festival”, la “Festa dello Gnocco Fritto” e tanto altro.

Che dire: è tutto pronto! Carroponte ha acceso la musica e noi non vediamo l’ora di ballare sotto il cielo di Sesto San Giovanni!

 

Durante la conferenza stampa sono intervenuti:
Roberto di Stefano Sindaco di Sesto San Giovanni
Alessandra Magro Assessore alla Cultura
Tiziana Seregni Hub Music Factory
Alessandro Fabbro Hub Music Factory
Con l’introduzione di Marco Castrovinci 

 

Alessia Bocchini

Franky Selector live in Italia!

Franky Selector, il 5 aprile, ha pubblicato un nuovo disco, “Italians do it (Never) Better”, un remake del precedente “Never Better”, una nuova versione completamente prodotta da zero con nuovi arrangiamenti ma soprattutto nuovi musicisti: tutti italiani questa volta, a consolidare una collaborazione con il nostro paese maturata da tempo, da quel duetto con Dario Sansone dei Foja ma anche artisti come Banda Maje, Walter Celi e C’ammafunk…

Il disco verrà presentato live con un tour italiano.
Di seguito le prime date confermate.

15/04 Cesena – Cantine di Villa Nellcote
16
/04 Bologna – Gallery 16
20
/04 Monticelli (PC) – Circolo amici del po
21
/04 Roma – Barfly
22
/04 Frosinone – Terra Madrea
24
/04 Battipaglia (sa) – Monkey
25
/04 Succivo (ce) – Barto’
28
/04 Pagani (sa) – Cinquanta spirito italiano
29
/04 Manduria (ta) – Angele’
30
/04 massafra (ta) – New magazine pub

BIO

Proveniente da un background familiare misto culturale e cresciuto in Florida, il polistrumentista FrankySelector è stato esposto in giovane età a molti stili musicali differenti: la vasta collezione di dischi jazz e classici di suo padre, i pattinatori da spiaggia Funk-Boogie/Afro-cubani degli Anni 70 o la predilezione di sua madre per la “Chanson Francaise” hanno tutti contribuito alla sua formazione musicale. Le lezioni di pianoforte all’età di 5 anni e varie garage band nella sua adolescenza hanno poi sviluppato il suo gusto per il palco e le esibizioni dal vivo. A metà degli anni ’90 fonda la band Skyjuice di Montreal, condividendo il palco con Ben Harper, The Herbaliser, The Groove Collective, The Band, Charlie Creed-Miles in vari festival di alto profilo. La band trascorse un paio d’anni a New York City dove l’allora manager, Mathieu Bitton (Lenny Kravitz, Prince, Quincey Jones, ecc.) li firmò per la sua etichetta Dream Factory Records. Come solista vanta partecipazioni ad importanti eventi e festival, tra cui CMW, Montreal International Jazz Festival, Festival Orientalys e Trouville Off-Courts Short Film Festival in Normandia, oltre la pubblicazione di due album “Under The Midnight Sun” e “Never Better”.

FUGAZZA tra i produttori della nuova canzone di Ginevra “Glicine”, in uscita il 15 aprile

Il musicista, produttore e autore FUGAZZA è tra i produttori, insieme a Suorcristona e Frenetik&Orang3, di “Briciole” il nuovo singolo della giovane autrice torinese GINEVRA – in uscita il 15 aprile per Asian Fake/Sony Music – per la quale cura le produzioni e la direzione artistica da 2018.

Nato circa un anno fa, il singolo ha preso vita da un audio di Fugazza inviato a Ginevra ed è lei stessa a raccontare come sono andate le cose: “Francesco mi ha mandato un audio con un giro di chitarra dal suono grezzo ma molto dolce. Ascoltandolo mi sono illuminata, ho scritto di getto la strofa e il mio inconscio ha scelto un’immagine che rievoca il sentiero di briciole di Hänsel & Gretel. Qualche giorno dopo insieme ai fratelli Fugazza, Francesco e Marco, siamo andati in studio da Frenetik&Orang3 ed è lì che il brano ha iniziato a prendere forma.”.

Briciole” è solo l’ultimo esempio che vede la preziosa collaborazione del talento di Fugazza, divenuto ormai un nome di risalto nelle produzioni e nei processi creativi di moltissimi progetti di riferimento del panorama pop italiano.

Il ricco e distintivo background musicale di Fugazza affonda le proprie radici nel circuito underground milanese dove incontra vari generi musicali, dalla Dubstep alla Jungle alla DnB, dal Trip Hop all’Ambient, dallo Shoegaze alla Drone music.
Si avvicina al mondo della produzione, e se ne innamora perdutamente, grazie all’incontro con Mahmood nel 2016 con il quale collabora tutt’ora in veste di produttore, musicista e coordinatore della direzione artistica del suo live insieme al collega e amico Marcello “Guava” Grilli.

Il duo Fugazza-Grilli, sotto lo pseudonimo di MUUT, ha prodotto diversi brani cardine della carriera di Mahmood tra cui “Uramaki”, “Anni 90”, “Milano Good Vibes”, “Dei”, “Ghettolimpo”, “T’Amo”, “Inuyasha” e “Rapide” (coprodotte con Dardust).
Sempre insieme a Grilli, Fugazza nel 2020 ha prodotto e scritto molti brani contenuti nel disco Metamorfosi di Noemi, tra cui anche il singolo “Glicine“, in gara a Sanremo 2021 e certificato platino.

In perenne movimento e sempre pronto a buttarsi a capofitto in nuovi progetti, nel 2021 inizia una nuova e importante collaborazione con la produttrice e cantautrice Meg.

Clicca qui e ascolta la playlist di Fugazza contenente tutte le sue produzioni.

Fugazza su IG

VILLE VALO: una data in Italia per l’ex frontman degli HIM

Grande ritorno in Italia per VILLE VALO, uno dei musicisti della scena alternative rock più amati dei Duemila. Il nome del nuovo progetto solista dell’artista è VV: domani, venerdì 8 aprile, sarà disponibile il singolo di lancio “Loveletting”. Il pezzo sarà incluso nell’album intitolato “Neon Noir”, in uscita all’inizio del prossimo anno.

L’artista sarà in tour da gennaio 2023 in Europa, Regno Unito e Stati Uniti.
VILLE VALO si esibirà dal vivo all’Alcatraz di Milano il prossimo 2 marzo 2023.
Biglietti disponibili su Ticketone a partire da lunedì 11 aprile alle ore 10:00

I dettagli della data:
VILLE VALO
+ special guest

2 marzo 2023, Milano, Alcatraz

ORARI
Apertura cancelli: ore 19:00
Inizio concerti: ore 20:00

BIGLIETTI
Prezzo del biglietto in prevendita: € 32,00 + d.p.
Prezzo del biglietto in cassa: € 37,00

Pochissimi sono gli artisti che, nel 21esimo secolo, si sono davvero contraddistinti nel mondo dell’alternative rock. VILLE VALO, il pioniere del Love Metal finlandese, è uno di questi. Gli HIM si sono consacrati come una delle band più iconiche del millennio con la loro musica che ha lasciato un segno indelebile nei fan di tutto il mondo.

L’artista motiva così il suo ritorno: “Per quanto divertenti fossero i riti funebri con gli HIM, mi ci è voluto un po’ di tempo per leccarmi le ferite all’ombra dell’Heartagram e trovare una scusa per strimpellare e tornare a cantare. Alla fine ho deciso di mettere un guinzaglio al mio amato cane nero e abbiamo iniziato a ululare insieme, invece di abbaiare a vicenda. È così che è nato Loveletting“.
VILLE VALO aggiunge: “Artisticamente parlando, la principale differenza tra HIM e VV è una linea in più nell’Heartagram, ma che linea stupenda che è!

Di seguito tutte le date del Neon Noir Tour di VILLE VALO.
Europe
13.01.2023 Tavastia, Helsinki (FI)
14.02.2023 Proxima, Warsaw (PL)
15.02.2023 Kwadrat, Krakow (PL)
16.02.2023 Lucerna Music Bar, Prague (CZ)
17.02.2023 Huxley’s, Berlin (DE)
18.02.2023 Fabrik, Hamburg (DE)
20.02.2023 Paradiso, Amsterdam (NL)
21.02.2023 Batschkapp, Frankfurt (DE)
22.02.2023 Komplex, Zurich (CH)
24.02.2023 Razzmatazz, Barcelona (ES)
25.02.2023 La Riviera, Madrid (ES)
26.02.2023 Cineteatro Capitolio, Lisbon (PT)
27.02.2023 Hard Club, Porto (PT)
02.03.2023 Alcatraz, Milan (IT)
03.03.2023 Backstage Werk, Munich (DE)
04.03.2023 Barba Negra, Budapest (HU)
05.03.2023 Arena, Vienna (AT)
07.03.2023 Rockhal, Esch-sur-Alzette (LU)
08.03.2023 LMH, Cologne (DE)
09.03.2023 Le Trabendo, Paris (FR)
United Kingdom
10.03.2023 O2 Academy, Bristol (GB)
11.03.2023 Rock City, Nottingham (GB)
13.03.2023 Garage, Glasgow (GB)
14.03.2023 O2 Ritz, Manchester (GB)
15.03.2023 O2 Forum Kentish Town, London (GB)
North America
01.04.2023 Theatre of the Living Arts, Philadelphia PA (USA)
02.04.2023 Big Night Live, Boston MA (USA)
04.04.2023 Roxian Theater, Pittsburgh PA (USA)
05.04.2023 House of Blues, Cleveland OH (USA)
06.04.2023 St. Andrews Hall, Detroit MI (USA)
08.04.2023 Bogarts, Cincinnati OH (USA)
09.04.2023 House of Blues, Chicago IL (USA)
11.04.2023 Varsity Theater, Minneapolis MN (USA)
13.04.2023 Summit Music Hall, Denver CO (USA)
14.04.2023 The Depot, Salt Lake City UT (USA)
16.04.2023 Ace of Spades, Sacramento CA (USA)
17.04.2023 The Fillmore, San Francisco CA (USA)
18.04.2023 Belasco, Los Angeles CA (USA)
21.04.2023 House of Blues, Las Vegas NV (USA)
22.04.2023 House of Blues, San Diego CA (USA)
23.04.2023 Van Buren, Phoenix AZ (USA)
25.04.2023 House of Blues, Dallas TX (USA)
26.04.2023 Aztec Theater, San Antonio TX (USA)
27.04.2023 House of Blues, Houston TX (USA)
28.04.2023 House of Blues, New Orleans LA (USA)
30.04.2023 House of Blues, Orlando FL (USA)
01.05.2023 Revolution, Ft. Lauderdale FL (USA)
03.05.2023 Buckhead Theatre, Atlanta GA (USA)
04.05.2023 Brooklyn Bowl, Nashville TN (USA)
05.05.2023 Underground, Charlotte NC (USA)
07.05.2023 The Fillmore, Silver Spring MD (USA)
08.05.2023 Irving Plaza, New York NY (USA)

VENDITTI: l’8/4 la seconda uscita della collana “Nel mio infinito cielo di canzoni”. Tutti gli album dell’artista in un cofanetto, con contenuti esclusivi

DALL’8 APRILE

ANTONELLO VENDITTI

IN QUESTO MONDO DI LADRI

LA SECONDA USCITA DELLA COLLANA NEL MIO INFINITO CIELO DI CANZONI

L’album sarà in edicola in formato maxidigipack, arricchito da contenuti esclusivi e un’intervista inedita

 

In questo mondo di ladri, la seconda uscita della collana Nel mio infinito cielo di canzonidi Antonello Venditti, arriva in edicola l’8aprile. A 34 anni dall’uscita dell’originale, il disco viene ora stampato per la collezione che raccoglie tutti gli album da studio e i migliori live del grande cantautore. Il CD, in formato maxidigipack, è arricchito da un booklet che contiene anche un’intervista inedita ed esclusiva, in cui l’artista racconta aneddoti legati sia alla nascita degli otto brani che compongono l’album, così come al suo vissuto personale.

La collana ripercorre la straordinaria carriera artistica di un indiscusso protagonista del cantautorato italiano, rivivendo le emozioni di un repertorio di canzoni tra i più belli in assoluto e che hanno segnato la memoria collettiva del nostro Paese.

 

“Sono nato parlando, nel senso musicale, nei miei primi concerti parlavo moltissimo. Le mie canzoni sono tutte collegate e fanno parte di una storia che non si è conclusa. La mia è stata una vita che mi ha segnato nel bene, anzi benissimo; di male ne trovo davvero molto poco.,” racconta Venditti, in uno dei passaggi dell’intervista contenuta nel libretto inedito.

 

In questo mondo di ladri, undicesimo album da studio pubblicato da Antonello, oltre a essere uno dei massimi successi della carriera di Venditti, raccoglie anche alcune delle più belle canzoni da lui scritte, a cominciare da Ricordati di me, che apre il disco. Gli altri brani sono Miraggi; Correndo correndo; Mitico amore; In questo mondo di ladri; Il compleanno di Cristina; 21 modi per dirti ti amo; Ma che bella giornata di sole.

La terza uscita sarà Che fantastica storia è la vita in edicola il 15 aprile, per finire il 9 settembre con l’album Quando verrà Natale.

Già in edicola, la prima uscita, Benvenuti in paradiso con il cofanetto in omaggio.

Uno dei più grandi cantautori della nostra musica, Antonello Venditti ha venduto in carriera più di 30 milioni di dischi. Artista intenso e viscerale, ci ha regalato un repertorio con altissime vette e molti capolavori, fatto di canzoni d’amore e forti sentimenti, di impegno civile e sociale, sapientemente alternate. Nei suoi brani c’è un po’ della sua storia, con ricordi di vita vissuta e con suggestioni di una stagione davvero unica per la musica italiana, spesso intrecciata a quella del nostro Paese.

Questo il piano delle uscite:

Snapshot 22 03 29 15 41 04

Tre Domande a: Emanuele Colandrea

Come stai vivendo questi tempi così difficili per il mondo della musica?

Li sto vivendo provando ad esorcizzare il tutto, provando ad analizzare con attenzione ma anche con un po’ di complicata leggerezza il momento surreale che si è presentato all’improvviso alle porte di tutti.
Senza la socialità siamo andati tutti in confusione e abbiamo cominciato a sperare, provando a rendere utile questa attesa. Io con Belli Dritti sulla Schiena, il mio nuovo album, ho provato proprio a fare questo, ad aspettare come mi sembrava giusto aspettare. Registrare questo disco è stato il mio modo di vivere questi tempi, di mettere in pratica la mia concezione di speranza.

 

Se dovessi riassumere la tua musica in tre parole, quali sceglieresti e perché?

Dovendo riassumere la musica che faccio in tre parole sceglierei sicuramente onesta, rotolante e viaggiatrice .
Dico onesta perché essere onesto è quello che provo a fare quando scrivo una canzone, quando la registro e quando la suono ai concerti.  Dico rotolante perché quando tiro giù i testi provo a farli rotolare, a prescindere dal significato delle parole, devono darti la sensazione di camminare con qualcuno e di farlo muovendo gli stessi passi nello stesso momento. Ed infine dico viaggiatrice, ma viaggiatrice nel tempo, perché spero sempre che la musica che scrivo prescinda appunto dal tempo e dalle situazioni, un po’ come fanno le piante sempreverdi.

 

Cosa vorresti far arrivare a chi ti ascolta?

A chi mi ascolta vorrei riuscire semplicemente a smuovere sempre un qualcosa, a dare uno stimolo che lo spinga a partire per una tangente qualsiasi, una tangente che non abbia per forza a che fare con quello che sto dicendo nella canzone. Le canzoni sono uno strumento affascinante proprio per questo, perché a seconda del posto, del momento, di chi le ascolta, a prescindere da me che le scrivo, loro si prendono lo spazio che vogliono ed entrano nelle quotidianità degli altri in mille modi diversi. Una delle cose che mi piace di più è sentire proprio i racconti di chi le ha ascoltate, venire a conoscenza dei significati che si sono guadagnate, che quasi sempre sono più interessanti e romantici di quelli che gli ho dato io.

 

Foto di copertina: Sara Martini