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Gian Maria Accusani: Riparto da solo (solo per il momento)

Qualcosa si muove? Qualcosa si muove. Lentamente, a fatica, ma anche la macchina dei live in Italia sta tornando a muoversi, a far spostare le persone, a far riaccendere le luci sui palchi, a tentare di metterci alle spalle questo annus horribilis.

C’è da dire che, almeno in questo primo periodo, i concerti non somiglieranno molto a quelli che eravamo abituati a frequentare, in quanto toccherà convivere ancora per un po’ con mascherine, distanziamenti ed altre limitazioni che ormai fanno parte della nostra quotidianità. E qui per la maggior parte degli artisti sorge il dilemma: pur di suonare mi adeguo e modifico (snaturo?) le mie esibizioni oppure attendo ancora che arrivi questo benedetto “liberi tutti”?

C’è anche una terza via a dire il vero, ed è quella che ha scelto Gian Maria Accusani, che non dovrebbe aver bisogno di presentazioni ma parliamo del frontman negli anni ’90 nei mitici Prozac+ e dal 2007 nei Sick Tamburo, il quale ha deciso di proseguire da solo. Nessun allarme, niente panico, i Sick Tamburo sono vivi e vegeti e pronti a tornare, sia con un nuovo disco che dal vivo, ma Gian Maria nei prossimi mesi sarà in giro per l’Italia con un incrocio tra concerto e spettacolo, Da grande faccio il musicista, nel quale ripercorre la sua ormai ultradecennale carriera.

Lo abbiamo intervistato qualche giorno fa e ci ha raccontato di più di questa nuova avventura e di come sia nata l’idea. E molto altro.

 

Ciao Gian Maria, prima di parlare del tuo nuovo tour mi interessava chiederti come hai passato questi ultimi ormai 18 mesi “difficili” e soprattutto, quando ormai era chiaro che non si sarebbe suonato per un anno e più, come hai accolto la notizia e come hai deciso di agire, di conseguenza?

“Ciao Alberto, allora lo scorso anno non ha suonato praticamente quasi nessuno, e come Sick Tamburo abbiamo deciso di non suonare nemmeno quest’estate, perché con il pubblico distanziato, le mascherine, ecc, non ce la siamo sentita, onestamente. Io capisco i gruppi che accettano di esibirsi in questa situazione, sia chiaro, ci sta. A me personalmente il pensiero di suonare con la gente seduta, a meno che non si tratti dell’Arena di Verona, non fa impazzire, mi pare manchi almeno metà della mia idea di concerto, per cui sì, abbiamo deciso di aspettare ancora un po’.”

 

E l’idea di imbarcarsi in questa nuova avventura quindi è per così dire figlia della situazione, del periodo o si tratta di qualcosa che già ti frullava in testa da un po’. E già che ci siamo come mai questo titolo?

“L’idea sinceramente ce l’ho da tempo, ma in tutta onestà non avevo mai avuto il coraggio di metterla in piedi e anzi, probabilmente senza pandemia questo coraggio non lo avrei mai avuto. È anche vero che ancora adesso l’idea di me da solo sul palco non mi entusiasma, però poi ho iniziato a ragionarci un po’ su, ed è nato questo spettacolo nel quale racconto il mio sogno che si è realizzato – e da qui il titolo – in quanto ho iniziato a suonare a sette anni e da quel giorno quando qualcuno mi chiedeva “cosa farai da grande” la risposta era sempre “da grande faccio il musicista”. Quindi racconto il mio viaggio all’interno del mondo della musica, ripercorrendo episodi più o meno famosi, dal Great Complotto a quando a diciotto anni sono finito a Londra, da quando son tornato per fare il tour manager e lavorare con Ramones, Beastie Boys, Henry Rollins, e poi ovviamente i Prozac+ e Sick Tamburo, per arrivare al giorno in cui sarò sul palco. Il tutto farcito da canzoni che hanno attinenza a ciò che sto raccontando.”

 

Quindi parliamo di un vero e proprio spettacolo per così dire “strutturato”…

“Assolutamente sì, c’è uno scheletro ben preciso, anche perché se no il rischio sarebbe di andare per così dire fuori tempo, e trovarti dopo due ore ad essere ancora ai Prozac, per dirti di quante cose ci sarebbero da raccontare…”

 

E ti sei fatto aiutare da qualcuno per una sorta di regia?

“No, ho fatto tutto da me. Lo spettacolo dura quasi due ore, suono tredici, quattordici pezzi, e poi il resto è racconto. Ovviamente ci saranno delle variazioni, qualche aneddoto cambierà da spettacolo a spettacolo. C’ho lavorato su un bel po’, sarò seduto, come il pubblico, e vorrei che diventasse come se stessi raccontato qualcosa ad un amico.”

 

Mi pare di capire che quindi è la tua prima volta da solo. Dopo centinaia, migliaia di date, come la stai vivendo questa attesa?

“È la mia prima assoluta da solo e la verità è che sono molto in tensione, davvero. È anche vero che nonostante non sia proprio più un esordiente, ad ogni concerto prima di salire sul palco, lo dico come lo diciamo noi, mi cago sempre sotto, ancora adesso. È proprio la mia natura. Poi quando inizio passa tutto.”

 

Quindi mi par di capire che questa comunque sia da considerarsi una parentesi più o meno estemporanea, e che i Sick Tamburo siano ancora la tua priorità, il tuo presente. Sai perché te lo chiedo? Mi era venuto il dubbio vedendo la copertina del singolo Il fiore per te, dove ci sei tu in primo piano e due ombre di Sick Tamburo sullo sfondo…

“La copertina di cui parli l’ho scelta perché si tratta di un disegno che ha fatto un fan e che mi aveva regalato una sera dopo uno spettacolo, e mi aveva profondamente emozionato. Questa cosa che sto facendo non ha nulla a che fare coi ST, i quali sono e rimangono la cosa più importante che ho al momento, sono il mio presente e appena si potrà tornare un po’ alla normalità sicuramente, anzi non vedo l’ora, faremo uscire un disco.”

 

Accusani intervista

 

Domanda difficile adesso: considerato che lo spettacolo segue la tua carriera e volendo trovare quattro distinti momenti, ovvero Great Complotto, Prozac+, Sick Tamburo e il presente, mi dici quattro aggettivi, quattro parole, che individuino ciascuna parte?

“Allora ti dico quattro parole, che esprimo tutto il concetto di questo racconto: sogno, in quanto è il mio sogno che si è realizzato, mondo magico che è quello in cui mi sono trovato catapultato al tempo del Great Complotto, entusiasmo e ultima cosa, che è quella che unisce un po’ tutte le precedenti è l’amore, nel senso più esteso, l’amore per tutte le persone che ho incontrato in questo viaggio e che sono state l’energia per andare avanti.”

 

Correggimi se sbaglio, visto che ne accennavamo prima, ma io ho sempre visto i tuoi progetti, specialmente i Prozac+ e i ST, fortemente caratterizzati dal punto di vista geografico, e questo sia chiaro è un enorme complimento. Mi spiego, ho sempre avvertito forte la presenza del Friuli, e di Pordenone in particolare, in quelle band. Oltre al Great Complotto e a quella situazione magica e presumo irripetibile, parliamo di una zona decentrata, lontana dalle grandi direttrici, dai grandi centri culturali come possono essere Bologna o Milano, mentre tu hai sempre fatto base a casa a Pordenone, giusto?

“Si, diciamo che pur avendone avuto anche la possibilità ho sempre sentito forte la necessità di tornare a prendere una boccata d’aria a casa, nei posti dove sono nato e dove ancora vivo…”

 

Quindi non credi sarebbe stato più semplice, meno tortuosa, la strada per arrivare ad un successo, che comunque hai avuto, se fossi stato altrove?

“Credo di no, credo che il fatto di aver vissuto in una piccola città di provincia in qualche modo, specialmente in epoca pre internet — dopo di che le distanze, anche geografiche, si sono ridotte a dismisura — sia stato uno sprone, una spinta a fare di più, a fare meglio, a spingersi a livelli che altrove non avresti raggiunto perché magari non ne avresti avvertito o sentito la necessità. Quello che arrivava o che sentivi a Milano non era quello che arrivava a Pordenone, certe cose non giungevano proprio fino a lì, per cui ce le inventavamo noi. È esattamente il contrario, Pordenone è stata proprio la spinta, la voglia di creare.”

 

Facciamo un attimo un passo indietro, poi prometto di liberarti; mi interessa sapere che idea, che pensiero ti sei fatto, come ti sei posto, da persona assolutamente dentro, da addetto ai lavori, in merito alla protesta dei bauli in piazza Duomo, ai ritardati quando non assenti contributi al comparto musica, che parrebbe essere stato il reparto meno aiutato o considerato dal governo durante questa pandemia… ricordo mesi piuttosto burrascosi e caldi…

“Allora, molto francamente il mio pensiero in merito a questa cosa qui è molto chiaro: semplicemente mi sono reso conto guardando quello che è successo e parlando anche con quelli che lavorano ai piani alti, che siamo stati i meno considerati per un semplice cosa, triste ma vera: il comparto musica muove zero soldi, cioè ne muove tanti ma rispetto ad altri settori è irrilevante, per dire il reparto musica non veniva nemmeno accettato ai tavoli di discussione, la verità è questa. Si parla tanto di cultura ma in Italia la verità è che la cultura viene considerata molto molto meno di quanto pensiamo, proprio perché non muove le cifre di altri, è sempre lì la questione. Ed è lì il male. Uno pensa a cultura e non dovrebbe in automatico pensare al rientro economico. Purtroppo, nel 2021, ancora oggi mi fermano e se mi chiedono che lavoro fai e rispondo il musicista mi chiedono “OK, ma di mestiere vero?”. È una questione proprio culturale, siamo un paese di artisti ma la struttura e l’organizzazione che c’è dietro è davvero arretrata, e ce ne siamo accorti durante questi mesi. E lo dico con profonda tristezza…”

 

Il ragionamento non fa una piega, però mi par di capire che non se ne esca, siamo in una sorta di circolo vizioso, in un loop…

“Beh, in molti paesi ci sono i sindacati dei musicisti, in Francia, in Germania, in Inghilterra, da noi invece non c’è niente. Lì chi fa questo mestiere è tutelato, qui ti devi inventare, per non parlare della burocrazia, che è una cosa obsoleta ed orrenda, anche se qui non è un problema solo della musica ovviamente.”

 

Chiaro. La speranza è che le cose prima o poi possano iniziare a cambiare… Nel frattempo ti ringrazio della chiacchierata.

Grazie a te!

 

E ci vediamo prossimamente sotto un palco, intanto seduti…

E speriamo presto in piedi!

 

 

Alberto Adustini

Margherita Vicario @ OLTRE Festival 2021

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• Margherita Vicario •

+

Gente

VV

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OLTRE Festival • Day 1

Bologna // 23 Giugno 2021

 

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VV

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DAMETH Fuori l’album JEKILL AND HYDE, la nuova svolta della trap – metal italiana.

Mattia Sogari, in arte DAMETH, esordisce con il suo nuovo album JEKILL AND HYDE.
10 tracce che viaggiano dalla trap – metal a pezzi strumentali con una linea più introspettiva e sofferta.
In questo album, DAMETH, inserisce ulteriori elementi derivati dal suo passato artistico come scream e growl e chitarre creando un suo
stile, cantando la sua storia.
Le canzoni più introspettive allegeriscono l’insieme dell’album dove le basi oscure e i bassi profondi ne fanno da padrone.
Per i chi apprezza le tematiche e i suoni cupi alla GHOSTEMANE, l’ultima uscita di DAMETH può presentare una bellissima variante.
Il progetto è stato prodotto insieme al suo producer di fiducia LAST NITE mentre l’intero album è distribuito da ARTIST FIRSTS.

LINK UTILI:
JEKILL AND HYDE (Spotify Album):

Tre Domande a: Vale Nicole

Come e quando è nato il tuo progetto?

L’idea di creare un album tutto mio è nata nel 2019, precisamente in una calda sera d’Agosto, quando io e RICI ci mettemmo alla produzione di un nuovo pezzo da cui poi nacque Fiori d’Agosto, che è all’interno del disco. Nota dopo nota, capivo sempre di più che era arrivato il momento di raccogliere tutto quello che a parole non ero mai riuscita ad esprimere, e di farlo creando un progetto tutto mio.
Con l’arrivo della pandemia e il conseguente lockdown, ho avuto la possibilità di entrare in una sorta di stand-by dalla mia vita di tutti i giorni, dandomi la grande opportunità di dedicare giorno e notte alla ricerca del mio sound, di riuscire a scavare dentro di me e sciogliere finalmente quei nodi stretti mettendoci un punto definitivo.
Ovviamente, tutto ciò non sarebbe stato possibile senza Natty Dub (Funk Shui Project), che fin dagli albori del progetto ha sempre creduto in me e nelle mie potenzialità, più di quanto non facessi io.
Abbiamo lavorato a distanza, ma in perfetta sinergia con tutti i produttori e i musicisti che hanno preso parte al progetto, mettendo l’anima in ogni singolo accordo.
In un periodo critico come quello che abbiamo passato, lavorare a questo progetto mi ha dato quella forza interiore che mi ha spinta ad andare avanti.

 

Ci sono degli artisti in particolare a cui ti ispiri per i tuoi pezzi?

Avendo un ascolto abbastanza ampio, è difficile riferirmi a qualcuno in particolare. Posso dire però che la scena nu-soul britannica mi è di forte ispirazione. Tom Misch, Jordan Rakei, Oscar Jerome, Samm Henshaw: il loro sound è fresco e innovativo, ma si percepisce sempre il legame alle radici del soul e quel forte richiamo al jazz, ed essendo il mio lato artistico originato da questi generi, per me sono fonte da cui trarre spunto.
Per quanto riguarda i testi, sicuramente mi sento più vicina a Ghemon, Willie Peyote e Venerus perché utilizzano un linguaggio figurativo che rispecchia molto il mio modo di approcciare alla scrittura. Immaginare scenari che vanno oltre al semplice racconto, trovare delle analogie tra le proprie esperienze vissute e quelle delle altre persone, cercando di creare un unico ambiente dove ritrovarsi per non sentirsi soli, è quello che cerco di ricreare nei miei testi.
Anche le liriche sublimi degli artisti senza tempo della musica italiana, come Lucio Dalla e Ornella Vanoni, che mi accompagnano fin dall’adolescenza, hanno certamente influenzato la mia penna.

 

Come ti immagini il tuo primo concerto live post-pandemia?

Una bomba atomica. Sarà sicuramente un’esplosione di emozioni riuscire a ritornare su un palco e condividere le sensazioni uniche che solo un concerto dal vivo ti può dare. Penso che questo valga sia per lo spettatore, sia per i cantanti/musicisti e per tutti coloro che lavorano dietro il sipario.
La connessione tra pubblico e artista genera un feedback molto importante perché è lo spettatore a rendere unico un live creando energia e potenza.
Lavorare ad un disco, senza riuscire a suonarlo in giro, è come lasciarlo a metà.
Mi metto anche nei panni di un ascoltatore, ed essendolo anch’io, capisco ci sia la foga di vedere gli artisti esibirsi, cantare con loro e commuoversi.
Io questa volta ho una grande emozione in più: portare finalmente il mio progetto su un palco.
Che bomba atomica!

OLTRE Festival 2021: le scelte di Amedeo Sole per andare davvero oltre

OLTRE Festival, inserito nel cartellone di iniziative estive promosso e coordinato dal Comune di Bologna, torna quest’anno con una rassegna di concerti ricca di generi e sonorità. Abbiamo avuto occasione di approfondire di più sul festival scambiando due chiacchiere con il suo direttore artistico Amedeo Sole.

 

OLTRE Festival: qual è il significato di questo nome?

“OLTRE Festival perché ha uno sguardo che vuole andare aldilà dei soliti confini, sia quelli musicali, attraversando diversi generi come trap, indie e pop, sia quelli urbani e sociali, portando la musica nella periferia bolognese.”

 

Mi parli della location, il Parco delle Caserme Rosse di Bologna: perché questa scelta?

“L’idea del festival è quella di poter portare la musica in luoghi meno conosciuti, che possono tornare ad essere parte vitale del tessuto urbano, sociale e culturale della città, come appunto il Parco delle Caserme Rosse.”

 

OLTRE Festival ha avuto uno stop di più di un anno, dovuto alla pandemia globale, ora si riprende con una rassegna di artisti freschi e gruppi di rivelazione come Psicologi e Ariete… ed anche con nomi già noti all’interno della scena musicale italiana, come Rkomi e Frah Quintale. A cosa punta facendo queste scelte? Esse dipendono anche dai suoi gusti personali?

“OLTRE ha avuto un anno di stop, ma non ci siamo mai fermati. Abbiamo organizzato un contest per i gruppi locali, OLTRE contest con dei giurati addetti ai settori, che permetterà quest’anno all’artista vincitrice Beatrice Dellacasa di esibirsi sul palco assieme agli headliner del festival. Nel frattempo abbiamo portato la nostra solidarietà ai lavoratori e lavoratrici dello spettacolo che sono stati fermi purtroppo per più di un anno, dedicandogli l’edizione che non c’è stata del 2020. Nel frattempo ho passato molto tempo a casa come tutti, ascoltando nuova musica e nuovi artisti, e qualcosa è stata inserita ad esempio all’interno nel Festival come Ariete. Le scelte artistiche sono dettate dal cuore oltre che dall’ascolto, artisti come Frah Quintale e Rkomi rappresentano in pieno l’immaginario e sono la perfetta soundtrack di OLTRE festival. Taxi Driver e Banzai sono tra gli album che ho più ascoltato nell’ultimo periodo e che hanno accompagnato questo periodo di ripartenza e voglia di tornare alla musica dal vivo.” 

 

Come si sente ora che si riprendono i festival, è fiducioso? Che aspettative ha risposto nel pubblico?

“Siamo molto contenti che si riparta col festival e che stiano ricominciando tutti gli spettacoli dal vivo dai concerti agli spettacoli teatrali. Tutto quel mondo che purtroppo si è bloccato per più di un anno sta riprendendo vita. Il riscontro che stiamo ottenendo dal pubblico è ottimo e le aspettative sono alte, le diverse date stanno esaurendo i biglietti e con le capienze attuali dovrebbero essere quasi tutte le giornate sold out. Speriamo che aumentino presto le capienze cosi da permettere a tantissima gente di venire ai concerti.”

 

Quali, secondo lei, potrebbero essere i riflessi positivi di questa edizione del Festival?

“Per riflessi positivi del festival ci aspettiamo che comunque siano tutti contenti di come andranno le varie giornate e i live. Stiamo già ragionando sull’edizione del prossimo anno che speriamo sarà senza misure restrittive covid e che invece quest’anno rispetteremo. Ci aspettiamo inoltre che OLTRE diventi sempre più un punto di riferimento per la scena musicale bolognese, per le sue diverse sonorità e per tutti quegli artisti emergenti che hanno voglia di suonare e di farsi conoscere al pubblico.”

 

Quali sono le modalità adottate in questo Festival per rispondere ai criteri imposti dai regolamenti anti-covid?

“Le modalità di ingresso al Festival sono in pieno rispetto di tutto il protocollo necessario per l’organizzazione dei concerti. Il regolamento prevede la misurazione della temperatura all’ingresso, l’utilizzo di mascherine per l’accesso al parco, le sedute distanziate e ci saranno poi dislocati in varie aree diversi distributori di igienizzante per le mani.”

 

Il festival propone altre attività culturali al di fuori della rassegna di concerti?

“Noi di OLTRE stiamo pensando anche ad una rassegna di artisti emergenti che si chiamerà Inoltre e la faremo in una nuova location della città in collaborazione con il club Millenium che si trova a Villa Spada dentro un parco storico, e che speriamo sarà attraversata da tutto il pubblico di OLTRE.”

 

Margherita Lambertini

Serena Brancale, Davide Shorty, Ainè @ Urbino Plays Jazz 2021

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• Serena Brancale, Davide Shorty, Ainè •

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Luzee ft. Subconscio

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Urbino Plays Jazz 2021

Urbino // 19 Giugno 2021

 

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Luzee

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Post Nebbia @ Covo Summer 2021

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• Post Nebbia •

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Laguna Bollente

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Covo Summer 2021

Bologna // 18 Giugno 2021

 

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Laguna Bollente

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acieloaperto off | Valerio Lundini alla Rocca Malatestiana

ACIELOAPERTO | NONA EDIZIONE

9 AGOSTO 2021
VALERIO LUNDINI
La rivelazione dell’anno dello spettacolo italiano arriva alla Rocca Malatestiana di Cesena

Valerio Lundini esce dalla televisione e arriva sul palco, dal vivo. Lo fa con lo spettacolo “Il mansplaining spiegato a mia figlia”: un vero e proprio acieloaperto off; quella di Cesena è l’unica occasione per ascoltarlo dal vivo in Romagna.

Lundini è una delle voci più originali della comicità italiana; con il programma “Una pezza di Lundini” (in onda da settembre 2020 nella seconda serata di Rai2) ha rinnovato il linguaggio della comicità televisiva, diventando “il personaggio dell’anno” e un autentico punto di riferimento soprattutto tra i più giovani. Nel nuovo surreale show dello stralunato comico e presentatore vivranno sketch improbabili, canzoni, giochi satirici di parole ed effetti speciali multimediali, il tutto presentato nel suo inconfondibile stile.

BIOGRAFIA Valerio Lundini nasce a Roma nel 1986. Si diploma alla Scuola Romana dei Fumetti e inizia a scrivere abitualmente sulla rivista Linus. Oltre all’attività di musicista con i Vazzanikki, fa l’autore alla radio e alla TV collaborando, tra gli altri, con Nino Frassica, Lillo & Greg. Nel 2019 partecipa in qualità di autore e comico al programma “Battute?” in onda in seconda serata su Rai 2. Nel 2020 partecipa come co-conduttore al programma L’Altro Festival, nuova versione del DopoFestival di Sanremo, in streaming su RaiPlay e sempre nel 2020 arriva il suo primo ruolo da conduttore principale nel programma “Una pezza di Lundini”, in onda in seconda serata su Rai 2 dal 7 settembre 2020.

UNA PEZZA DI LUNDINI “Una pezza di Lundini” va in onda ogni martedì su Rai 2 in seconda serata. Si tratta di un Late night comedy che fa finta di sostituire cose assurde (che non esistono), un programma con interviste nonsense ad ospiti famosi, servizi surreali e sketch in studio che buttano giù i luoghi comuni e i cliché a in modo nuovo e inedito.

ERA MEGLIO IL LIBRO Il 2 marzo è uscito il suo primo libro dal titolo “Era meglio il libro” – una raccolta di racconti e schegge surreali e irresistibili pubblicato da Rizzoli – entrato direttamente al 1° posto nella classifica Bestseller di IBS Libri Narrativa Italiana.

I biglietti per lo spettacolo saranno in vendita da domani giovedì 17 giugno alle ore 14:00 su circuito TicketOne.

La rassegna
Organizzata dall’associazione culturale Retropop Live nella splendida Rocca Malatestiana di Cesena nella suggestiva Villa Torlonia di San Mauro Pascoli (FC), la manifestazione ha portato sui palchi di queste magiche location artisti del calibro di Eels, Calexico, Black Rebel Motorcycle Club, Xavier Rudd, Belle and Sebastian, Mark Lanegan, Niccolò Fabi, Gogol Bordello, solo per citarne alcuni. Ha i patrocini dei comuni di Cesena e San Mauro Pascoli, e della Regione Emilia-Romagna.
L’associazione culturale Retro Pop Live è attiva sul territorio cesenate e romagnolo da quasi un decennio. Ha operato in numerosi locali e rock-club del territorio, organizzando concerti e distinguendosi per la proposta artistica che spazia all’interno del rock alternativo in tutte le sue sfaccettature.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO
I biglietti della rassegna musicale sono disponibili in prevendita sul circuito TicketOne.
Le aree concerto prevedono esclusivamente posti a sedere, e saranno rispettate le norme anti-covid disposte dal protocollo regionale per lo spettacolo dal vivo.
Info line al 339 2140806 oppure info@acieloaperto.it
Maggiori informazioni sono consultabili sul sito www.acieloaperto.it o sulla fan page facebook “acieloaperto”.

Coma _Cose @ Sunshine Superheroes 2021

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• Coma_Cose •

_Nostralgia Tour_

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SUNSHINE SUPERHEROES 2021

Arena Puccini (Bologna) // 12 Giugno 2021

 

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Francesco De Gregori, Max Pezzali e Ernia completano la line up di Sequoie Music Park Bologna!

Francesco De Gregori, Max Pezzali e Ernia
completano la line up di Sequoie Music Park Bologna

Una settimana piena di annunci per Sequoie Music Park, si aggiungono infatti alla rassegna musicale bolognese tre grandi nomi del panorama italiano: Francesco De Gregori, Max Pezzali e il rapper milanese Ernia.

 

I primi due ci faranno viaggiare nel tempo, Francesco De Gregori (24/7) e la sua band arrivano live con “DE GREGORI & BAND LIVE – GREATEST HITS” per proporre al pubblico le canzoni più famose e significative del suo repertorio.

La data bolognese di Max Pezzali (19/7) avrà come protagonisti assoluti gli anni ’90, con l’impianto scenico e le canzoni che hanno segnato un’epoca raccontata dallo stesso Pezzali nel libro “Max90. La mia storia. Miti e le emozioni di un decennio fighissimo”.  Infine Ernia (21/7), all’anagrafe Matteo Professione, arriva sul palco di Sequoie Music Park per presentare oltre ai celebri singoli “Superclassico”, “Fermo a guardare” e “Puro Sinaloa” già pluri certificati,  per presentartci gli inediti contenuti nella versione ampliata dell’album “Gemelli ascendente Milano”.

Una rassegna di concerti che spazia in ogni genere musicale. Vede infatti alcuni dei nomi più interessanti della scena rap italiana, Willie Peyote (1/07), torinese che ha conquistato il grande pubblico dopo l’ultima edizione del Festival di Sanremo e Claver Gold e Murutubu (05/07) che presenteranno il loro ultimo progetto ‘Infernvm’, uscito in occasione delle celebrazioni dell’anno dantesco. Sequoie Music Park prosegue poi con il rock dei Fast Animals and Slow Kids (07/07) che ripercorreranno i dieci anni di carriera, da ‘Cavalli’ a ‘Cosa ci direbbe’ e l’immenso Niccolò Fabi (09/07) per la data bolognese del suo tour estivo. Il palco del Parco delle Caserme Rosse verrà poi calcato da Emma Marrone (12/07) che farà tappa nel capoluogo emiliano per il suo ‘Fortuna’ tour. I giorni seguenti saranno il contenitore per Express Festival: il cantautore/poeta nostrano Vasco Brondi (13/07) ci ammalierà con il suo nuovo album “Paesaggio Dopo la Battaglia” e i giovani Black Country, New Road (14/07) band di Cambridge ci stupiranno con il loro innovativo avant-jazz post-punk.
Infine appena annunciate a Sequoie Music Park ci saranno Levante (16/07), la cantante e scrittrice siciliana, fresca del nuovo singolo “Dall’Alba al Tramonto” e Francesca Michielin (20/07) polistrumentista e cantautrice in cima alle classifiche italiane con “Chiamami per nome” presentato all’ultima edizione del Festival di Sanremo.

Un luglio 2021 pieno di concerti nel già collaudato Parco delle Caserme Rosse (Via di Corticella, 147, Bologna), ma oltre alla musica, il teatro e la comicità trovano spazio all’interno di Sequoie Music Park con Paolo Cevoli (15/7), comico italiano tra i più noti della scuola Zelig e Andrea Scanzi (18/7), giornalista seguitissimo, che accompagnerà Filippo Graziani in una serata speciale, un ricordo senza cascami agiografici, ma con tanto affetto e non meno riconoscenza per il mitico Ivan Graziani.

 

Biglietti disponibili su Ticketone e Boxerticket e nei punti vendita autorizzati.

Ticketone: bit.ly/SequoieMusicPark2021

Boxerticket: https://www.boxerticket.it/sequoie-music-park/

Social
Facebook: https://www.facebook.com/SequoieMusicPark
Instagram: https://www.instagram.com/sequoiemusicpark/

 

Calendario in aggiornamento

 

01/07/2021 – Willie Peyote

05/07/2021 – Claver Gold & Murubutu

07/07/2021 – Fast Animals and Slow Kids

09/07/2021 – Niccolò Fabi

12/07/2021 – Emma Marrone

13/07/2021 – Vasco Brondi/EXPRESS FESTIVAL

14/07/2021 – Black Country, New Road/EXPRESS FESTIVAL

15/07/2021 – Paolo Cevoli

16/07/2021 – Levante

18/07/2021 – Andrea Scanzi e Filippo Graziani in “Fuochi ulla Collina”

19/07/2021 – Max Pezzali

20/07/2021 – Francesca Michielin

21/07/2021 – Ernia

24/07/2021 – De Gregori & Band live “Greatest Hits”

acieloaperto 2021 | VENERUS alla Rocca Malatestiana

ACIELOAPERTO | NONA EDIZIONE

7 AGOSTO 2021

VENERUS

L’astro nascente del cantautorato italiano chiude il cartellone di acieloaperto 2021

Venerus, astro nascente del cantautorato italiano, arriva in concerto in Romagna per portare dal vivo l’atmosfera di “Magica Musica”. Succede sabato 7 agosto, sul palco della Rocca Malatestiana di Cesena.

Musica Magica” è l’album di debutto di Venerus: un viaggio spazio-temporale sulle ali di una capacità di scrittura estremamente raffinata e di un grande eclettismo sonoro. Un’esplorazione del suono a 360° gradi, che unisce parole e musica in una miscela originalissima nel panorama musicale contemporaneo.

Cantautore, polistrumentista e produttore, Andrea Venerus(1992), originario di San Siro, Milano, a 18 anni si trasferisce a Londra dove per 5 anni approfondisce le sue conoscenze musicali e comincia a lavorare a progetti personali, venendo a contatto con le scene musicali di Brixton e di Notting Hill. Terminato il periodo in terra inglese l’artista registra un disco a Roma e, rimasto affascinato dalle atmosfere della città, vi si trasferisce. Oggi Venerus vive a Milano, città dalla quale il 16 novembre 2018 ha lanciato il suo primo progetto discografico, l’EP “A che punto è la notte”

pubblicato da Asian Fake e subito acclamato da critica e pubblico. Quest’ultimo ha sancito l’esordio di fuoco dell’artista regalandogli diversi sold out nel primo tour di date. La successiva collaborazione con il rapper Gemitaiz nel brano “Senza di me” (feat. Venerus & Franco126), presente all’interno del mixtape QVC8 e a cui il giovane artista presta penna e voce, è stata certificata doppio disco di platino. Segue il concept-EP “Love Anthem” di giugno 2019. Il 23 aprile 2020 è uscito “Canzone per un amico”, progetto estemporaneo, scritto “in questo momento per questo momento”, una lettera aperta ad un amico che è anche il pubblico di Venerus e chiunque stia vivendo le settimane di reclusione durante il lockdown. Il precedente tour ha sancito una volta di più l’interesse di un pubblico diffuso ormai lungo tutta la penisola, oltre ad aver regalato un bellissimo sold out ai Magazzini Generali di Milano dove, per altro, Venerus ha cantato anche i nuovi brani a cui ha collaborato: “Che Ore Sono” (Gemitaiz & Madman) e “Abra” (DARRN).

Pubblica il 19 febbraio 2021 “Magica Musica”, il suo primo album.

Il concerto si aggiunge agli spettacoli già annunciati: Willie Peyote (19 giugno, con doppio spettacolo), Niccolò Fabi (16 e 17 luglio) e Kokoroko (6 agosto) alla Rocca Malatestiana di Cesena, e IOSONOUNCANE (20 agosto), I Hate My Village (26 agosto) e Arlo Parks (31 agosto) a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli.

La rassegna
Organizzata dall’associazione culturale Retropop Live nella splendida Rocca Malatestiana di Cesena nella suggestiva Villa Torlonia di San Mauro Pascoli (FC), la manifestazione ha portato sui palchi di queste magiche location artisti del calibro di Eels, Calexico, Black Rebel Motorcycle Club, Xavier Rudd, Belle and Sebastian, Mark Lanegan, Niccolò Fabi, Gogol Bordello, solo per citarne alcuni. Ha i patrocini dei comuni di Cesena e San Mauro Pascoli, e della Regione Emilia-Romagna.
L’associazione culturale Retro Pop Live è attiva sul territorio cesenate e romagnolo da quasi un decennio. Ha operato in numerosi locali e rock-club del territorio, organizzando concerti e distinguendosi per la proposta artistica che spazia all’interno del rock alternativo in tutte le sue sfaccettature.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO
I biglietti della rassegna musicale sono disponibili in prevendita sul circuito TicketOne.
Le aree concerto prevedono esclusivamente posti a sedere, e saranno rispettate le norme anti-covid disposte dal protocollo regionale per lo spettacolo dal vivo.
Info line al 339 2140806 oppure info@acieloaperto.it
Maggiori informazioni sono consultabili sul sito www.acieloaperto.it o sulla fan page facebook “acieloaperto”.


Tre Domande a: Guidobaldi

Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?

Sono molto legato a tutte le canzoni di Scusate il ritardo, il mio primo album, ma sceglierei Cartolina Portuense, non solo perché è stato il primo singolo, ma anche perché è il brano con cui si apre il disco: è il primo di sei capitoli di una storia d’amore in cui l’ascoltatore si può immedesimare.

 

Come ti immagini il tuo primo concerto live post-pandemia?

Nell’immediato? Mi immagino un concerto in acustico, molto intimo, col pubblico distanziato, ma entusiasta di ritrovarsi ad ascoltare della musica dal vivo. Sarà potente e sicuramente molto emozionante per tutti noi. Quando invece avremo davvero sconfitto il virus, allora il concerto sarà una festa dalle chitarre distorte e dai piedi pestati. In ogni caso, non vedo l’ora di girare l’Italia con la mia chitarra.

 

Quanto punti sui social per far conoscere il vostro lavoro?

Non sono mai stato molto attivo sui social, anzi sono fermamente convinto del fatto che la miglior promozione possibile per noi artisti siano i concerti. Ma la pandemia ci ha insegnato che il flusso digitale è l’unica cosa inarrestabile, perciò ho iniziato a dedicar loro più tempo, per cercare di rimanere in contatto con il mio pubblico e anche per cercare di ampliarlo, ma non sono e non sarò mai un influencer, il mio posto è sul palco e non dietro a un telefono.