Skip to main content

acieloaperto | Giovedì 8 Agosto arriva Kae Tempest alla Rocca Malatestiana di Cesena

Giovedì 8 agosto alla Rocca Malatestiana arriva Kae Tempest. Una delle voci più stimolanti e acclamate dalla critica si esibirà a Cesena per quello che sarà il suo unico concerto in regione del tour estivo. 

Prosegue così la dodicesima edizione di “acieloaperto”, che arriva a Cesena dopo l’inaugurazione a Savignano sul Rubicone (Thru Collected, Bruno Belissimo), i live a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli (Slowdive e Fulminacci), e il concerto disegnato di Giancane con Zerocalcare nel parco fluviale di Santa Sofia.

“Kae Tempest is a musician who plays words .” 

Kae Tempest ha scritto canzoni, poesie, romanzi, saggi e produzioni teatrali: il filo conduttore è la musicalità del linguaggio. A quindici anni scopre “l’ossessione” per le parole, che ha cambiato la sua vita: cinque album in studio, un romanzo, un saggio, diverse opere teatrali e raccolte di poesie. Ha registrato sold out in tutto il mondo, dalla Brixton Academy alla Sydney Opera House, e recentemente è stato inserito nell’edizione di Edward Enninful del dicembre 2023 di British Vogue, fotografato dal famoso fotografo ritrattista Tim Walker come parte del British Icons. Nello stesso periodo, la BBC Arena ha trasmesso in prima serata un documentario sul suo percorso artistico e personale intitolato “Being Kae Tempest”. 

I suoi album sono stati candidati due volte al Mercury Prize, nominati per due Ivor Novello Awards e l’album del 2022,” The Line is A Curve”, è entrato nella Top Ten del Regno Unito. 

Il poema “Brand New Ancients” ha vinto il Ted Hughes Award 2013, diventando il più giovane a riceverlo e l’anno successivo è stato nominato Next Generation Poet dalla Poetry Book Society, un riconoscimento che viene assegnato una volta al decennio. 

biglietti sono disponibili in prevendita su circuito TicketOne, e al botteghino direttamente all’ingresso del concerto.

In apertura a Kae Tempest, suoneranno Coca Puma alle 19:30 e Tripolare alle 20:30, sul Lunar stage.

Gabriele Centurione, in arte Tripolare, è un cantautore, musicista e produttore nato a Napoli nel 2002. Con la sua musica, racconta tutte le sfaccettature dei 20 anni: il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, la ricerca di un proprio equilibrio, la spensieratezza, il sesso, la distanza da casa. Dopo i primi singoli tra cui “Polmoni” e “Melone”, racchiusi nel suo primo EP “Acne”, entra nel roster di Sugar e pubblica a febbraio 2023 il secondo EP, “Panorama20”. Lo stesso anno esordisce al MI AMI Festival e si esibisce al RDS Summer Festival. Ha collaborato con numerosi artisti, tra cui Drast, Bartolini, i Thrucollected e Vale LP. Prima di lui, calcherà il Lunar stage Coca Puma. Classe 1998, romana, Coca Puma è il moniker di Costanza Puma, eclettica artista di formazione nu-jazz che si muove in un orizzonte ibrido e atipico, fra dream pop, nu-soul, elettronica, ambient e post-rock. Dopo diverse esperienze importanti sui palchi capitolini e non solo, Coca Puma ha pubblicato questo’anno il suo primo album da solista per Dischi Sotterranei e ODD Clique – ideato e scritto fra l’Urbe e un rifugio sperduto nella campagna etrusca: “Panorama Olivia”, frutto di un’esigenza creativa che pone in primo piano la ricerca e la sperimentazione svolte nel corso degli ultimi anni

Il programma di acieloaperto proseguirà con i concerti diExplosions in the sky (11 agosto), Vasco Brondi (12 agosto), e Marlene Kuntz (16 agosto) alla Rocca Malatestiana di Cesena. Si chiude, infine, con lo speciale live in solo acustico di Ty Segall (28 agosto) al Chiostro di San Francesco, in centro storico a Cesena.

La rassegna 

Organizzata dall’associazione culturale Retropop Live nella splendida Rocca Malatestiana di Cesena, 

nella suggestiva Villa Torlonia di San Mauro Pascoli (FC), all’interno del Parco Fluviale di Santa Sofia, la manifestazione ha portato sui palchi di questi magici luoghi artisti del calibro di Eels, Calexico, Black Rebel Motorcycle Club, Xavier Rudd, Belle and Sebastian, Mark Lanegan, Niccolò Fabi, Gogol Bordello, solo per citarne alcuni. Ha i patrocini dei comuni di Cesena, San Mauro Pascoli, Santa Sofia e Savignano sul Rubicone, e della Regione Emilia- Romagna. 

L’associazione culturale Retro Pop Live è attiva sul territorio cesenate e romagnolo da oltre quindici 

anni. Ha operato in numerosi locali e rock-club del territorio, organizzando concerti e distinguendosi per la proposta artistica che spazia all’interno del rock alternativo in tutte le sue sfaccettature. 

Giovedì 8 agosto 2024 

Rocca Malatestiana. Via Cia degli Ordelaffi 8, Cesena.

Le porte apriranno alle 18:30 con angolo ristoro funzionante. I concerti di apertura sul Lunar stage, il palco secondario, cominceranno alle 19:30 con i live di Coca Puma, e di Tripolare alle 20:30. Alle 21:30 l’inizio del live di Kae Tempest sul palco principale.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO 

Info line al 339 2140806 oppure info@acieloaperto.it

Maggiori informazioni sono consultabili sul sito www.acieloaperto.it o sulla fan page facebook

Timber Timbre @ Anfiteatro del Venda

Galzignano Terme, 5 Agosto 2024

Non so se ce l’avete presente quella serie di video intitolata If Google was a guy, nella quale, come il titolo già fa intendere, Google è un impiegato e riceve nel suo ufficio una lunghissima fila di utenti che fanno domande (ovvero le ricerche), alcune diciamo normali, altre decisamente inconsuete.

Questo preambolo perchè, mentre mi trovavo in procinto di fissare su carta una manciata di pensieri sul CLAMOROSO concerto di Timber Timbre all’Anfiteatro del Venda, ho fatto – e non me ne vergogno – esattamente queste due ricerche su Google:

  • quante stelle cadono ogni giorno;
  • quanti concerti ci sono ogni giorno nel mondo.

In maniera decisamente ottimistica confidavo di trovare un valore credibile per ciascuna domanda ed ottenere poi una percentuale, eseguendo una semplice divisione, che mi avrebbe finalmente portato a conoscere quante probabilità c’erano che, alle spalle del palco affacciato su una porzione della pianura padana, nel momento esatto in cui Taylor Kirk e i suoi tre compagni di viaggio, a qualche decina di chilometri sopra le nostre teste, sarebbe caduta una luminosissima stella cadente, vista dai più, a sentire il boato e conseguente applauso.

Lo stupore e l’incanto di un accadimento sì raro, ai limite dell’incredibile considerato il tempismo, tuttavia non affievolisce, al contrario, si consolida e cresce, minuto dopo minuto, brano dopo brano.

La band canadese si presenta stasera in formazione a quattro, disposti in maniera anomala sul palco, ravvicinati e quasi in cerchio, con Kirk in ombra in seconda fila, affiancato dalle tastiere di Marianna D’amario, alla quale sono affidati anche i cori, mentre poco più avanti, in proscenio la batteria di Adam Bradley Schrieber e i synth/tastiere/rumori di Mike Dubue.

L’alchimia che i Timber Timbremostrano al numeroso pubblico accorso è stupefacente, la leggerezza e la dolcezza delle melodie suonate quasi in punta di dita, senza voler eccedere mai, una misurata eleganza che sfocia in una smisurata bellezza.

Ask the Community, I’m Coming to Paris to Kill You, Black Water, Holy Motors sono alcuni dei brani che riempiono la scaletta (e i nostri cuori), anche se, e sembra impossibile ma credetemi è andata così, è quando iniziano i bis che la faccenda si fa ancora più seria, la distanza del palco dalle stelle sopra le nostre teste si azzera, Taylor Kirkci porta ad altezze inesplorate, anzi negate ai più, con gli encore, prima con una straordinaria versione di Hot Dreams e, uscito di nuovo per acclamazione, da solo con la chitarra, a donarci un’altra stella, la più luminosa, Demon Host.

Nelle sere migliori, con le condizioni ideali, guardando nella direzione giusta, è possibile vedere fino a cinquanta stelle cadenti. 

In Italia ogni giorno ci sono letteralmente migliaia di eventi, il che porta la probabilità che ciò accada di nuovo a ridosso dello zero, quindi mettetevi il cuore in pace. 

Potete, se volete, consolarvi digitando “stelle cadenti” su Google e vedere che succede.

MARILYN MANSON: sold out in 24 ore il concerto di Milano

A 24 ore dall’annuncio del ritorno di MARILYNMANSON in Italia, tutti i biglietti per il concerto previsto all’Alcatraz di Milano l’11 febbraio 2025 sono stati venduti.

Non saranno quindi disponibili in cassa la sera dello show ulteriori tagliandi.

Figura di culto nel panorama musicale mondiale, MARILYN MANSON ha pubblicato ieri venerdì 2 agosto 2024, a quattro anni dall’ultima uscita discografica “We Are Chaos”(settembre 2020), il nuovo singolo “As Sick As The Secrets Within” su etichetta Nuclear Blast. Il video è disponibile a questo indirizzo.

Radiofreccia è la radio ufficiale del concerto di MARILYN MANSON.

Dettagli 
MARILYN MANSON – 2025 European Tour 

11 febbraio 2025 – Milano, Alcatraz – SOLD OUT

MARILYN MANSON: una data a Milano a febbraio 2025

MARILYN MANSON, icona della scena rock internazionale, annuncia oggi il suo attesissimo ritorno in Europa. 

Il tour, che segna la prima presenza dell’artista statunitense in Europa dal 2018, toccherà le principali città del continente per 10 show nel febbraio 2025.

Marilyn Manson, con il suo rock eccentrico e sovversivo, arriverà anche in Italia, a sei anni di distanza dall’ultima apparizione nel nostro Paese, per un’unica data all’Alcatraz di Milanol’11 febbraio 2025

I biglietti sono disponibili da ora su MC2Live.itVivaticket.com

Figura di culto nel panorama musicale mondiale, Marilyn Manson pubblica oggi, a quattro anni dall’ultima uscita discografica “We Are Chaos” (settembre 2020), il nuovo singolo “As Sick As The Secrets Within”. 

Radiofreccia è la radio ufficiale del concerto di MARILYN MANSON.

Dettagli e orari
MARILYN MANSON – 2025 European Tour 

11 febbraio 2025 – Milano, Alcatraz 

Biglietti
MC2 Live | Vivaticket

SOGLIANO SONICA 2024 • Max Angioni, Max Gazzè e Xavier Rudd gli ospiti della terza edizione della rassegna estiva di Sogliano al Rubicone

IMG 9120


Definito il programma di Sogliano Sonica, la rassegna estiva di Sogliano al Rubicone (FC) giunta alla sua terza edizione e ideata e organizzata dall’associazione culturale RetroPop Live aps. Il comico e personaggio televisivo Max Angioni e i cantautori Max Gazzè e Xavier Rudd saranno i protagonisti sul palco della splendida cornice di piazza Matteotti, rispettivamente mercoledì 31 luglio, sabato 3 mercoledì 7 agosto.

Toccherà quindi a Max Angioni inaugurare la rassegna, un artista che torna così in Romagna per presentare lo spettacolo “Anche meno“. Prodotto da Vera Produzioni di Paolo Ruffini, “Anche meno” ha i testi dello stesso Angioni e la regia di Ester Montalto: troviamo un poco più che trentenne, figlio unico, che ha costruito un mondo immaginifico attraverso cui filtra i piccoli avvenimenti quotidiani e le grandi domande esistenziali, e reinterpreta in modo surreale tutto quello che gli passa per la testa, dai ricordi delle prime volte, all’incredulità per le grandi conquiste, alle domande più curiose e originali sulla storia e il senso della vita. 

Max Gazzè arriva in Romagna con il secondo capitolo del suo nuovo tour “Amor Fabulas” che, dopo aver viaggiato con successo nei teatri più belli d’Italia, prosegue il suo percorso in location prestigiose e suggestive. Una formazione nuova, ricca di strumenti particolarmente fascinosi, accompagnerà l’artista per una versione acustica e originale dei suoi brani. Così con lui sul palco ci saranno infatti: il vibrafono di Marco Molino, la fisarmonica di Manuel Petti, i fiati e le chitarre di Max Dedo, l’autoharp e le voci di Greta Zuccoli e il pianoforte di Sunhee You. Come per il precedente “Preludio”, anche in questa parte estiva di tour Gazzè regalerà al suo pubblico alcuni brani ancora inediti che andranno ad aggiungersi alla tracklist del suo prossimo album.

Il cantautore e polistrumentista australiano Xavier Rudd torna invece in Italia dopo il tour dello scorso anno e dopo l’annuncio della pubblicazione il 29 marzo del suo nuovo Ep “Freedom Sessions” su etichetta Salt.X Records/Virgin Music Group e anticipato dal singolo in due parti “World Order”. Lo stesso artista dichiara: “È il mio primo EP in venticinque anni, Freedom Sessions è nato durante un periodo particolarmente memorabile… è una celebrazione della benedizione della ‘libertà’, un semplice stato dell’essere in cui tutti dovremmo avere il diritto di esistere”. L’artista one-man band è solito presentarsi dal vivo circondato da svariati strumenti musicali ordinati in maniera complicata: tre didgerodoo su di un supporto dinnanzi a sé, una chitarra sulle sue gambe, uno stompbox ai suoi piedi e vicino, pronti all’uso, tutta una serie di bassi, banjo, armoniche e tamburi. 

Max Angioni
Mercoledì 31 luglio

Piazza Matteotti, Sogliano al Rubicone (FC)
Prevendite attive su TicketOne

Max Gazzè
Sabato 3 agosto

Piazza Matteotti, Sogliano al Rubicone (FC)
Prevendite attive su TicketOne

Xavier Rudd 
Mercoledì 7 agosto

Piazza Matteotti, Sogliano al Rubicone (FC)
Prevendite attive su TicketOne


Link
Facebook
Instagram

SummerSad Fest @ Beky Bay

Attualmente se si parla di pop-punk italiano non si può non riconoscere fra i forti esponenti quel trio rumoroso e colorato formato da Fiks, Theø e Plant, in arte La Sad. Si tratta di una realtà musicale formatasi nel 2020, che si è fatta conoscere unicamente attraverso lo streaming digitale dell’album Sto nella Sad (2022) e probabilmente la maggior parte dei lettori li conoscerà per aver sentito per radio o nella playlist di qualche festa Toxic, hit virale che ad oggi conta quasi 26 milioni di streaming su Spotify. Ma non è così semplice. La Sad, come ribadiscono da sempre i tre artisti, è un movimento, uno stato mentale e uno stile di vita. Sul palco del Beky Bay di Igea Marina (RN) venerdì sera 26 luglio, alla loro festa annuale, il SummerSad Fest, Plant afferma come La Sad siano tutti coloro che partono dal basso per costruire qualcosa e credono di non farcela, coloro che si sentono diversi e incompresi, coloro che non si riconoscono nella società. In pochi anni hanno raccolto sempre più consenso, fino a partecipare al Festival di Sanremo 2024 con il brano Autodistruttivo. Certo non sono per deboli di cuore o perbenisti abbottonati, per cui se accettate la provocazione, la diversità e siete incuriositi dalla trasgressione e da chi sovverte le regole, allora La Sad fa anche per voi. 

Il loro party estivo è l’evento più atteso dalla fanbase e dopo il successo al Magnolia di Milano del 2023, quest’anno ci si sposta nelle spiagge della riviera romagnola con la partecipazione di Oltre Festival e come ogni compleanno che si rispetti non poteva mancare l’invito ad alcuni cari amici. 

La line up è piuttosto eterogenea e la prima ora di live, sotto il ciocco del sole, dalle 18:30 alle 19:30 conta un rush di 4 artisti, tutti connessi in qualche misura agli headliner e al genere musicale.

L’esordio è affidato ai Sunset Radio, band ravennate di stampo punk-rock che negli ultimi anni ha conosciuto un ritorno in auge grazie al nuovo cantate Enny e ad una decisa virata verso un pop-punk più puro. A seguire Ëgo, artista genovese già attivo dal 2016 quando scriveva rap, ma ha poi trovato nel pop punk la sua strada ideale fino all’uscita del suo secondo album Amore Splatter. Si procede con Holy Francisco, classe 2005 originario di Gela, già ospite del precedente SummerSad, noto per la sua partecipazione a programmi come X-Factor e Amici, fa risuonare nella spiaggia di Bellaria il ritornello un po’ troppo easy, ma catchy, del brano Tananai. Arriva poi il turno di Jack Out, il country boy italiano, come gli piace definirsi. Con canotta aderente, capelli giallo paglia e cappello alla texana, è un soggetto che non passa inosservato. Presenza immancabile del Summersad, migliore amico dei tre sadboys, dopo la sua esibizione singola, possiamo apprezzarlo nel feat con il trio punx, sulle note di ADDIO.

Dal 2008 con furore e con estremo entusiasmo nostalgico dei millennials come me, sale sul palco Dario dei Dari. Sì, quei Dari di Wale (tanto wale), i Dari della nostra pubertà. Con i miei amici ci chiedevamo come si può vivere Dario queste comparsate, questa fase da “papà dei festival”, se sono occasioni in cui rimpiangere gli anni d’oro o in cui sorridere sportivamente alla nuova scena portando il buon esempio. Dopo il live di venerdì sera siamo molto più orientati sulla seconda ipotesi.

A un passo dagli headliner si esibiscono i Bnkr44, collettivo indie pop ormai ascoltatissimo, formatosi a Empoli nel 2019, anche i Bunker in materia di crescita esponenziale e consenso hanno da insegnare. Li rivedo adesso dopo la prima volta nel 2021 al Polka di Marina Romea, quando erano musicalmente più piccoli, ma già con un’identità ben definita. Oggi sono una boyband affermata, che veste coordinata, che si muove sincronizzata sul palco quasi in coreografie e canta all’unisono con centinaia di giovani e giovanissimi fan. Li vediamo anche invadere il set della Sad in un secondo momento, nel loro feat Memoria, brano in cui le due band descrivono i propri vissuti dai 18 anni in su, fra amori, eccessi e incertezza, una sola sicurezza: la musica. Si abbracciano e salutando il pubblico Plant afferma: “Avete sul palco la nuova scena italiana!”. 

E così giunge il momento dei festeggiati. Theø, Plant e Fisk fanno il loro ingresso sulle note di ODIO LA SAD con un’accoglienza impressionante da parte del pubblico. Il brano è il capofila dell’ultimo album omonimo uscito sulle piattaforme il 5 aprile 2024. La canzone è la raccolta di tutte le accuse e i giudizi che si sente ricevere quotidianamente il trio: il ritornello, infatti, recita “È colpa di ‘ste canzoni se ‘sti ragazzini sono senza valori”. La seconda parte raccoglie invece testimonianze di giovani che a supporto del trio affermano: “È grazie alla Sad se mi sento parte di qualcosa, se non ho più problemi di droga”. Riassunto efficace di quali divisioni può aver smosso nel parere pubblico il fenomeno La Sad.
Il live procede un brano dopo l’altro, fra pezzi più esplosivi come le quattro SUMMERSAD, attese dal pubblico come veri e propri inni o come SADGIRL in cui si saltava tutti in blocco e brani invece più emozionali come MALEDETTA VITA – la versione originale in feat con i Pinguini Tattici Nucleari – in cui Theø dice “Si poga dopo ragazzi, adesso si piange”.
Ci salutano, dopo aver finto di andarsene, con il mega breakdown di FUCK THE WRLD, dove hanno richiesto il circle pit più grande che il pubblico fosse in grado di creare per un finale appropriato. 

Al di là dei gusti personali e, anche se non ci si sente propriamente parte dell’universo La Sad, ritengo il loro un movimento influente e rilevante nella scena italiana attuale, che prima di giudicare o disdegnare andrebbe forse più sperimentato e vissuto, che ascoltato banalmente in cuffia, e il contesto ideale per assistervi credo sia proprio quello di una grande festa come il SummerSad Fest. 

Lucia Rosso

Red Mile

Definire i Crack Cloud semplicemente un gruppo musicale, mi sembra alquanto riduttivo. Non solo perché la lista dei componenti sia attuali, che passati, che collaborativi, supera le venti persone; ma anche perché non si occupano solo di musica, ma sono un vero e proprio collettivo artistico a tutto tondo. Se pensi poi, che si sono trovati a maneggiare e produrre arte per aiutarsi a vicenda ad uscire dal mondo delle droghe e delle dipendenze, i testi prendono tutta una consapevolezza diversa.
Questo terzo disco chiamato Red Mile sembra sia anche il più maturo. Nel comunicato stampa viene definito “sia un tributo che un ritorno a casa”: dopo anni di peregrinazioni, infatti, i membri del gruppo sono tornati a Calgary, Canada, alla lunga distesa di terra conosciuta colloquialmente come la red mile. Ma cosa significa casa dopo un decennio di crescita sia personale che collettiva? Per Crack Cloud, questa è la domanda che viene esplorata in lungo e largo in questo album. Anche qui, rinchiuderli in un determinato genere è riduttivo, ogni brano è una continua sorpresa. Non mancano splendide sezioni di archi, chitarre psichedeliche, esplosioni di sax, cori e venature punk. 

Ad esempio The Medium inizia con un testo incisivo e tagliente tipico del punk, addolcito successivamente dalla strofa intonata dalla voce soave ed onirica di Emma Acs, che sfocia quasi nel dream pop. Allo stesso modo il singolo che preannunciava l’album, Blue Kite, inizia con una batteria ritmata e giri di basso aggressivi per poi finire con una sezione di archi soffice e leggera. Con Lack of Lack, invece, si cambia ancora genere: un intro lungo e psichedelico, con una chitarra caledoiscopica e dai toni arabeggianti. La mia preferita però rimane I am (I was) che invece è una classica canzone art rock, con i coretti che ricordano un po’ i Talking Heads e un ritornello che ti rimane in testa. 

Attraverso melodie giocose e soliloqui di chitarra, i Crack Cloud consegnano un disco di eccezionale profondità e calore. Gran parte dell’angoscia che conferiva ai loro primi lavori un’urgenza caustica è svanita, sostituita da un’introspezione sincera ma inesorabile. Gli otto brani contemplano ostacoli fisici e psichici, l’esperienza di crescere fuori dal caos, adattarsi a nuove e strane speranze e fare pace con la propria mitologia di gruppo. I testi sono taglienti ma misericordiosi, con una consapevolezza acuta ma senza mai compiacersi o commiserarsi.

Rimangono per me uno dei gruppi più peculiari che conosco, in grado di mescolare diversi generi in modo unico e impareggiabile. Quando premo play su un loro nuovo singolo so dove inizio ma non so mai dove andrò a finire, un viaggio inaspettato e davvero coinvolgente.

Sequoie Music Park 2024