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Thurston Moore @ Monk

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• Thurston Moore •

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Seafoam Walls

Monk (Roma) // 02 Aprile 2023

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto di Francesca Romana Abbonato
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Seafoam Walls

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Roger Waters @ Mediolanum Forum

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• Roger Waters •

 

Mediolanum Forum (Milano) // 01 Aprile 2023

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Lost Pigs


È la prima volta che a fine concerto non trovo un giudizio. Non lo sento, non arriva, sono intorpidito. Comfortably Numb, o, semplicemente, ho accusato il colpo.
C’è una lotta interna tra quello che ho visto e quello che ho ascoltato. C’è uno scontro tra la musica dei Pink Floyd, consumata in decenni di vita, e l’uso fatto dal suo padre e padrone, Roger Waters. E l’effetto ha il gusto dell’assurdo, perché tutto mi aspettavo, tranne il non aver assistito a un concerto di musica eccezionale. No, quello visto questa sera non è solo un concerto. Lungi da me usare qualcosa che suoni come experience-qualcosa, però, insomma, avete capito. C’è musica e ci sono immagini, messaggi, proclami, sentenze. È simile a una bevuta con un vecchio amico, il tutto intervallato da momenti di monumentale esplosioni d’ego. Come se i ricordi evocati, le idee proposte, le storie raccontate venissero plasticamente rappresentate sopra la testa di Mr. Waters. Ed è esattamente quello che ho visto, quello che tutti i presenti hanno avuto. Come un ciclopico fumetto a forma di croce, come un ipercubo che viaggia tra canzoni, nello spazio, attraverso il tempo.
Waters avvisa i presenti: se siete venuti solo ad ascoltare canzoni dei Pink Floyd e non condividete la visione del mondo che viene proposta, potete, letteralmente, andare a fare in culo.
Ascolto, sorrido, mi sovviene un noto paradosso che prevede l’uso dell’intolleranza per placare gli animi intolleranti, ma siamo già oltre. Forse andava scritto prima, sul biglietto. Disclaimer: Waters è una retta, non si piega, non curva, non si spezza, non ha dubbi né vacilla, grazie ai mancorrenti presenti sul palco ma soprattutto a una sua innata incapacità a mediare. L’anziano signore che senza grande sforzo tiene il palco per due ore ha più spigoli del suo maxischermo, ma è cosa arcinota, non vale storcere il naso dopo aver varcato l’ingresso del Forum.
Lo show si apre con immagini di una città semidistrutta. Tutto è nero e blu, come un film di Nolan, le note di Comfortably Numb accompagnano l’ingresso di Waters, le immagini però slegano il pezzo da The Wall, lo rendono universale, lo trasformano in un dialogo tra chi canta e la gente venuta lì per lui. O tra ognuno di noi e il suo vicino. Pink siamo noi, ora e adesso, il che è suggestivo ed evocativo ma porta in nuce una visione pessimistica che sarà il vero filo conduttore della serata. Non c’è un chiaroscuro, tutto è perso. I maiali volano alti nel cielo, sopra le rovine, mentre gli assoli di Gilmour sono spariti, sostituiti da un coro da pelle d’oca.
Segue The Happiest Day of Our Lives, seguita a sua volta dalla suite di Another Brick in the Wall.
Benvenuti nel mondo di Waters, quasi ottantenne. Se cercavate salvezza avete sbagliato luogo, se pensavate che grazie alla veneranda età si fosse giunti a una qualche verità, beh, non è andata proprio così. I maiali hanno vinto, fatevene una ragione. 

 

Welcome to the Bar

Le prime parole arrivano per presentare un brano inedito, che chiuderà poi il concerto, come fosse una chiave di lettura, o un punto di vista. Il Bar pensato da Waters è un luogo di confronto e di scambio, ma puzza di stoico ritiro dal mondo, di un otium dove rifugiarsi, perché là fuori i maiali volano alti, dal ’77, per giunta. Tutto lo show è animato dal maxischermo, vero protagonista del concerto, che racconta di politici, di storie, di ricordi, di violenza, di sfruttamento, di futuri distopici e di presenti impresentabili. C’è una damnatio memoriae tutta dedicata a Gilmour, che sparisce dalle fotografie e dagli assoli, mentre l’amico Syd Barrett viene evocato in momenti diversi. Moltissimi i brani da The Wall, molto presenti anche le canzoni di The Dark Side of the Moon, ma il filo conduttore della serata è politico e sociologico, e sembra quasi una lezione su come la musica dei Pink Floyd e i messaggi che portava fossero moniti che non sono stati ascoltati.
È una pantagruelica festa di un fallimento. Tra pecore volanti, maiali guidati da droni, laser e un maxischermo che sembra un’astronave, viene comunque enunciato il paradigma di un epocale e sordo tonfo.
È uno spettacolo senza catarsi. Un pugno nello stomaco, suonato divinamente, un invito alla riflessione, ma senza istruzioni e senza fine, come un libro bellissimo, cui hanno però strappato le ultime venti pagine.
Benvenuti allora anche nel Bar di Waters, avrete una vista privilegiata sulla fine del mondo, mentre l’orologio del Doomsday viaggia verso la mezzanotte, al suono delle più belle canzoni dei Pink Floyd.

 

Il Medium è il messaggio

Waters è un signore ormai anziano. Le sue lunghe braccia perdono gli anni solo imbracciando uno strumento. Beve mezcal, sbuffa e arranca. Non fa nulla per mascherare gli anni e tutto quello da cui è stato attraversato.
Waters è il medium, Waters è il messaggio, perché quello che ha raccontato, cantando, negli ultimi decenni, ha un suono diverso, ora che la sua voce è diversa. Il messaggio cambia, le prospettive anche, il tempo che rimane si esaurisce. Waters è una visione del mondo, è un’intolleranza a volte ingenua a volte genuina. Figlio senza padre per colpa dello sbarco ad Anzio degli alleati, ha speso una vita a indicare i maiali avidi di potere. Possiamo accogliere il monito, magari mediarlo, il problema è che tutta la meravigliosa musica dei Pink Floyd stride con quello che il pubblico vede sul maxischermo e con quello che Waters ha deciso di mostrare.
Ho avuto la sensazione che il ‘900 fosse salito, lunedì, un’ultima volta sul palco. Per un commiato epocale, per lasciarci nel mondo del post-qualcosa, senza bussola né mappa. Ecco, mi sento un po’ perso a fine show. Mi sento un po’ solo, Roger. Facciamoci ancora un bicchiere nel tuo Bar, perché stare fuori dalla storia, a questo punto, è un grande privilegio e ne ho molto, molto bisogno. 

 

Andrea Riscossa

Foto di Oriano Previato
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Punkreas @ Alcatraz

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• Punkreas •

Alcatraz (Milano) // 01 Aprile 2023

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto di Chiara Pozzi
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Punkreas “Electric Déjà-Vu” (Virgin Music LAS Italia / Universal Music, 2023)

“Se tra la vita e la morte l’indifferenza è letale
di chi si fissa le scarpe perché non vuole guardare
e proprio come a un concerto quando sei pronto a saltare
capisci con uno sguardo che quella è la gente su cui puoi contare”

La vera famiglia è quella che ti scegli, persone che ti capiscono e per le quali vale la pena lottare, questo è il significato del secondo verso di Mani in Alto, primo singolo del nuovo album dei (grandissimi) Punkreas.

Storica band punk rock e ska milanese nel 2021 ha festeggiato i primi trent’anni di carriera con Funny Goes Acoustic, album impregnato del loro solito sarcasmo e irriverenza ma con un sound nettamente più acustico.

Quest’anno tornano con un lavoro back to the roots, tipicamente ska punk, sia per sonorità che per testi, dimostrando che l’età è solo un numero, la ribellione è per sempre.

La ritrovata spinta punk è palese in DAI DAI DAI (DIE DIE DIE), in collaborazione con Giancane (cantautore romano che dal 2013 calca la scena punk rock, diventato virale nel 2017 grazie al brano Ipocondria il cui video è realizzato con i disegni di ZeroCalcare, e sempre per lo stesso artista romano nel 2021 ha creato la colonna sonora per Strappare Lungo I Bordi, la rinomata serie). Il brano è un’aperta critica ska punk contro il lavoro precario dei riders, moderni Alice nel Paese delle Meraviglie, con la differenza che il loro Bianconiglio è rappresentato da clienti insensibili, automobilisti fatali e capi la cui unica priorità è il guadagno. 

Non potevano esimersi dallo sputare veleno su I Signori Della Guerra, settimo brano dell’album, in cui criticano i Potenti giocatori di questa folle e scorretta partita, raccontando come, pur di riuscire a mettere sotto scacco socio-economico l’avversario, siano disposti a sacrificare ogni insignificante pedone della propria scacchiera con la bocca piena di parole a favore della pace nel mondo.

Per combattere questo clima dominato dal disprezzo i Punkreas inneggiano alla rivoluzione citando vari personaggi storici che hanno contribuito a cambiare il mondo portando avanti le loro Battaglie Perse, fregandosene dell’opinione degli altri. Ci trasmettono il coraggio di alzare la testa, di credere nelle nostre idee, di aver fede nella scienza e nella medicina, come baluardi dell’evoluzione, scagliandosi sarcasticamente contro terrapiattisti e no vax.

Dispiegano l’armata reggae, con a capo Raphael, una delle voci reggae più importanti in Italia, in Disagio, manifesto ska punk del sentimento più confortante della nostra generazione, il disagio per l’appunto. La personalità unica dei Punkreas si fonde alla perfezione con lo stile reggae, creando un universo parallelo dove facciamo schifo, ma con stile.

Al grido di “We are unstoppable, another world is possible”, si conclude il brano Non c’è più tempo.

Era il 4 dicembre 2018, e questo slogan di una ragazzina svedese quindicenne, dall’aspetto innocente di nome Greta Thunberg, durante la conferenza COP 24 inaspriva i toni sull’inquinamento e sull’ambiente. Il messaggio che ne derivò (e le critiche) resero virale il suo intervento, risvegliando l’intera comunità internazionale su un argomento così delicato come la salvaguardia della Terra. La band affronta il problema del cambiamento climatico di una terra che sanguina.

La vita, sul globo terracqueo, è in decadenza e questo si riflette sulle nostre vite: la sofferenza e la depressione giornaliera che ne scaturisce è il caposaldo di Giorno Perfetto, nel brano ci spingono ad essere noi stessi gli artefici del nostro futuro, di non aspettare il giorno perfetto ma di crearcelo, in un difficile e doloroso processo di autoaffermazione di sé.

In Il Prossimo Show violini birichini all’irlandese e la collaborazione con Franco D’Aniello e Francesco “Fry” Moneti dei Modena City Rambles trasforma il brano in un autentico inno all’uguaglianza: “Perché lo sai che non è facile esser quello che sei, quando tutto intorno è più fragile e capisci davvero quello che vuoi”.

Electric Déjà-Vu è la fedele rappresentazione dell’arretratezza sociale e culturale di questi tempi progressisti, espressa a pennello nelle parole del brano Uomo Medioevo, un’aperta critica verso l’uomo medio moderno, fortemente attaccato alle tradizioni e alla paura che sfocia in omofobia e al razzismo. 

Sei un genio del male o sei solo scemo”, urlano i Punkreas, stanchi di questo mondo becero e improntato solo all’odio verso chi è discriminato come diverso. Necessitiamo un cambiamento per combattere la ristrettezza emotiva e per non sprofondare nella “banalità del male”, questo può essere attuato solo insorgendo contro tutto ciò che consideriamo falso e scorretto.

 

Punkreas
Electric Déjà-Vu
Virgin Music LAS Italia / Universal Music

 

Marta Annesi

Nick Oliveri @ Red Velvet Corazon

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• Nick Oliveri •

Red Velvet Corazon (Cervia)  // 30 Marzo 2023

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]foto di Emanuel Giordani

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Tre Domande a: I Boschi Bruciano

Come e quando è nato questo progetto?

Spiegare come e quando nascono I Boschi Bruciano è una domanda più difficile di quel che può sembrare. Sostanzialmente questa band è nata tre volte ed è morta due. Noi fratelli Brero abbiamo sempre voluto suonare in un gruppo rock e cantare in italiano. Da ragazzini affascinati dai Ministri e i Fask, dai loro live all Hiroshima di Torino e dal pogo selvaggio decidiamo di provarci. Nel 2016 conosciamo Giulio Morra che diventerà la nostra chitarra solista. Facciamo la prima prova la vigilia di Natale dello stesso anno. Nel 2017 incontriamo Luca Mauro e fondiamo la band ma allora decidiamo di chiamarci Qwercia. Dopo un annetto di concerti nel Nord Italia Luca abbandona il progetto e al suo posto al basso e le tastiere subentra Maurizio Audisio ed è con lui che nel 2018 cambiamo il nome in I Boschi Bruciano. Con questa formazione incidiamo il nostro primo disco Ci Pesava che esce nell’autunno 2019 ma a causa dell’emergenza pandemica del 2020 la maggior parte del nostro tour viene annullato. Scoraggiati dalla situazione Maurizio e Giulio lasciano la band per dedicarsi ai loro studi e nell’estate 2020 decidiamo di continuare da soli in formazione power duo.

 

Ci sono degli artisti in particolare che influenzano il vostro modo di fare musica o a cui vi ispirate?

Ce ne sono tanti, tutti ci hanno ispirato in un modo o nell’altro nella creazione del nostro nuovo album Riserve, ascoltiamo una media di quattro ore di musica al giorno! Ma i nostri maestri negli ultimi tempi sono stati: Nothing But Thieves, Cleopatrick, Death From Above 1979, Japandroids, Two Feet, Reignwolf, Royal Blood e Grandson.

 

Qual è la cosa che amate di più del fare musica?

Forse la cosa che amiamo di più del far musica è il far musica! È un’esperienza completa fatta di tanti aspetti, di gioie e soprattutto di sfide collegate tra loro.
È uno stile di vita, una filosofia, una costante lotta tra te, la tua mente e il mondo.
È incredibile come riesca ad unire la passione per il “nerdismo”, l’isolamento ed il lavoro di introspezione tipico dei momenti in cui si scrivono e registrano canzoni alla condivisione del live e all’avventura di un tour. Suonare ti fa conoscere un numero spropositato di persone, ti fa provare tutta una serie di emozioni di cui nella vita di tutti i giorni difficilmente potresti fare esperienza, ti mette nelle situazioni più assurde, ti fa sorridere, piangere, ti stanca da morire e ti da un motivo per alzarti al mattino.

Gaia @ Santeria Toscana 31

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• Gaia •

Santeria Toscana 31 (Milano) // 29 Marzo 2023

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]foto di Oriano Previato

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ANTEPRIMA VIDEO: VIADELLIRONIA, IL NUOVO SINGOLO “BOCCADORO” – DAL 31 MARZO IN RADIO E IN DIGITALE

VIADELLIRONIA

DAL 31 MARZO IN RADIO E IN DIGITALE

BOCCADORO

“Immaginate, per un momento, che cosa significhi
abitare un corpo senza nessuna paura.”
(Olivia Laing)

 

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO IN ANTEPRIMA!

 

Da Venerdi 31 marzo, è disponibile in radio e in digitaleBOCCADORO, il nuovo brano della band tutta al femminile VIADELLIRONIA.

Boccadoro” è un brano tra il rock e il cantautorato, definito dalla stessa band “luminoso, triste e bizantino”. Dal testo malinconico in contrasto con una musica per certi aspetti leggera, è una “contrapposizione tra ingredienti musicali, che esprimono una limpida infelicità”.

«”Boccadoro” è la tristezza di vedere che non possiamo sfuggire al potere, a quel potere che decide come devono essere i nostri corpi – racconta Maria Mirani, autrice e cantante della band – Siamo donne, ci dibattiamo, gli facciamo la guerra. Ma alla fine restiamo nell’attesa, paziente e discreta, che questa autorità semplicemente sfiorisca, ci lasci in pace. Preghiamo, come santa Caterina (la più magra tra le sante), che da quella sfioritura nasca finalmente un nuovo mondo, libero, dorato e dolcissimo».

www.instagram.com/viadellironia www.facebook.com/Via.d.Ironia

 

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Aron @ Magazzini Generali

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• Aron •

 

Magazzini Generali (Milano) // 28 Marzo 2023

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Foto di Federica Mulinacci
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The Comet Is Coming @ Alcatraz

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• The Comet Is Coming •

Alcatraz (Milano) // 28 Marzo 2023

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TODAYS Festival 2023! Torino, 25-26-27 agosto

25-26-27 AGOSTO 2023

www.todaysfestival.com

Parità di genere, attenzione ai giovani e ai giovanissimi e sostenibilità ambientale i punti di forza di questa edizione.

I colori intensi del manifesto raccontano il cartellone:
rosso fluo emozioni in continuo divenire,
argento avanguardia, innovazione e modernità.

121 artisti nazionali e internazionali – 12 band provenienti da 29 diversi Paesi nel mondo – 8 esclusive nazionali – 9 gruppi per la prima volta a Torino – oltre 30 ore di musica, arte, incontri, produzioni esclusive, anteprime, performance, eventi formativi e d’incontro con il meglio della scena musicale contemporanea.

WILCO
VERDENA
CHRISTINE AND THE QUEENS
WARHAUS
SLEAFORD MODS
L’IMPERATRICE
LES SAVY FAV
ANNA CALVI
IBIBIO SOUND MACHINE
KING HANNAH
GILLA BAND
PORRIDGE RADIO
…e molto di più.

Cultura Torino in partnership con Iren, sostenuto fin dagli esordi da Fondazione CRT, sponsor Compagnia dei Caraibi, Testadariete, Rock Burger e Eataly, in collaborazione con Spazio211, Mercato Centrale Torino e diretta da Gianluca Gozzi è in programma dal 25 al 27 agosto.

Il Festival, che ospita 121 artisti nazionali e internazionali, 12 band, provenienti da 29 diversi Paesi nel mondo tra i quali Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Australia, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Francia, Belgio, Germania e Francia, delle quali 8 in esclusiva nazionale e 9 per la prima volta a Torino, porta in città, dal primo pomeriggio a notte inoltrata, oltre 30 ore di musica, arte, incontri, produzioni esclusive, anteprime, performance, eventi formativi e d’incontro con il meglio della scena musicale contemporanea.

Capisaldi del festival, anche quest’anno sono la ricerca imparziale degli opposti e la creazione di nuovi equilibri; l’anticipazione di idee e trend e la commistione di generi diversi; l’incrocio di attitudini, emozioni, suoni che intrecciano presente, passato e futuro della musica; la compresenza sul palco di grandissimi nomi affermati della scena internazionale e nuove eccellenze emergenti; la tensione a rendere centrali musiche e luoghi di confine.

TOdays, inoltre, è la prima rassegna musicale italiana a offrire pari rappresentatività ad artiste donne e ad artisti uomini allestendo un cartellone equilibrato che supera ogni disparità di genere.

Attraverso la musica, linguaggio universale più immediato e vicino alle nuove generazioni, il Festival è capace di coinvolgere giovani e giovanissimi che ogni anno, a fine agosto, raggiungono Torino da tutta Europa.

TOdays, in virtù delle scelte artistiche e musicali, rappresenta quindi un’occasione unica nel panorama nazionale per presentare a questo pubblico il meglio delle creazioni contemporanee e dei nuovi suoni, permettendo di ampliare il bagaglio conoscitivo, sviluppare la creatività e allo stesso tempo abbattere barriere, pregiudizi e differenze sociali e culturali. E si inserisce perfettamente in TORINO FUTURA, il percorso intrapreso dalla Città e coordinato dagli assessorati alla Cultura e alle Politiche Educative e Giovanili, che intende coinvolgere attivamente i ragazzi nella formazione e nella vita culturale della città creando esperienze di coinvolgimento, formazione e crescita, oltre a moltiplicare le occasioni di dialogo e di protagonismo dei futuri cittadini.

Il manifesto dell’edizione 2023 racconta un cartellone equilibrato che supera ogni disparità di genere. Per fare questo sono stati accostati due intensi colori dalla forte identità cromatica: il rosso fluo, che richiama le emozioni e gli stimoli più vivaci in continuo divenire e l’argento a cui si associano l’avanguardia, l’innovazione e la modernità. Le fitte geometrie di curve si sovrappongono e intersecano in una immaginaria tela estesa che simboleggia la virtù della costruzione quotidiana di uno spazio fluido e in movimento per suggerire il mutare nel tempo senza costrizioni di genere e condizioni prestabilite, costantemente interconnessi con se stessi e con tutto l’universo.

“TOdays conferma la nostra città quale tappa privilegiata per il meglio della scena musicale contemporanea – dichiara il Sindaco, Stefano Lo Russo -. Il festival porta Torino, e in particolare l’area nord dove organizzano gran parte degli eventi, alla ribalta di giovani, creativi e opinion maker internazionali. Il programma, anno dopo anno, si dimostra capace di sostenere e valorizzare lo straordinario patrimonio di energie e competenze presenti nel nostro territorio. La Città sosterrà questo importante progetto per farlo crescere e continuare ad attrarre le migliori esperienze musicali internazionali”.

“Per avere qualcosa da raccontare, bisogna farla e TOdays è dove le cose continuano a succedere, confermando questa edizione del festival come l’evoluzione di un percorso identitario preciso e focalizzato, che vuole superare la visione di un mondo che già c’è e andare oltre l’inatteso senza accontentarsi dell’ordinario. – afferma il direttore artistico, Gianluca Gozzi – Da nove anni TOdays non è solo un festival qualunque, e non solo musica qualunque. TOdays è un osservatorio attento sul presente, che, mai come in questi anni, è sempre in continua trasformazione. Pertanto, nel 2023 il festival non si limita a gettare l’ancora nella sola contemporaneità, ma interpreta con coraggio quello che sarà, lanciandosi in previsioni, scommesse, osando suoni e voci che difficilmente troverebbero cittadinanza altrove, e allo stesso tempo riconfermando Torino al centro del dibattito artistico europeo, riscoprendo l’attitudine naturale ed europea della città per la musica d’avanguardia. TOdays 2023 sarà una esperienza di innovazione sociale e culturale in cui musica, arte e creatività si aggregano, dialogano, occupano spazi periferici e restituiscono vita e occasioni di incontro al pubblico che segue il festival con grande passione”.

Main stage principale è il consueto grande prato verde di sPAZIO211, palcoscenico a cielo aperto, spazio urbano rigenerato nella periferia della città che durante le tre serate, dalle ore 18 alle ore 24, ospiterà concerti con artisti fuori dall’ordinario.

Diffusi in città, invece, gli appuntamenti diurni e le attività educational del progetto TOlab che – grazie al sostegno e alla collaborazione di numerosi partner e alla co-progettazione con oltre 30 realtà associative ed eccellenze territoriali – daranno voce a nuove idee. Opinion maker, giovani artisti e professionisti si incontreranno per muoversi trasversalmente fra i differenti linguaggi in campo musicale, artistico e sociale.

Con questa edizione, inoltre, TOdays rafforza il suo impegno di responsabilità contro le sfide ambientali. È infatti intenzione della Città di Torino rendere sempre più sostenibili i propri eventi implementando le azioni in ambito di trasporti, mobilità, consumo d’acqua, rifiuti, riciclo ed energia, per educare, ispirare e motivare uno stile di vita più consapevole e rispettoso.

Programma
Le tre giornate a sPAZIO211 prendono il via venerdì 25 agosto.
A inaugurare TOdays è il duo King Hannah formato dalla cantante e chitarrista gallese Hannah Merrick e dal chitarrista di Liverpool Craig Whittle. Una freschezza che sconfina nell’innocenza mescolando con personalità dream-pop, post-hardcore, trip-hop e lo-fi blues scuro, conturbante e lisergico, tale da alimentare un’attesa spasmodica per quello che è considerato tra i migliori esordi degli ultimi anni.

Per la prima volta in Italia sale sul palco del festival, Tim Harrington, il satiro barbuto e lascivo intrattenitore di folle, leader della compagine newyorchese attiva da più di un decennio Les Savy Fav. Il gruppo è abilissimo nel sintetizzare una crasi ballabile e nervosa tra post-punk inglese e americano, in un live che è una commistione di pulsioni primarie lanciata verso la sfrenatezza.

A Torino va in scena il giusto equilibrio tra dolore e leggerezza: struggersi d’amore in Sicilia è la storia dietro al nuovo sensuale disco di Warhaus, dove tra
giovani che si innamorano e un vicino di stanza che voleva forse aggredirlo, il songwriter belga co-fondatore dei Balthazar ha scritto un intero bellissimo album in un camera d’albergo a Palermo.

E poi è la volta degli Wilco. Partiti dalle sorgenti del roots-rock, country e folk, per approdare al rock “universale”, assemblato attraverso il songwriting eclettico ed unico, le loro storie raccontano la provincia americana più inquieta e oscura, confermandosi la più incredibile live band in circolazione, fondamentali eredi del sound americano e fautori di un disco vincitore di ben due Grammy Awards.
Definiti dal NY Times “fautori dell’ultima grande rivoluzione del genere: ciò che Bob Dylan è stato negli anni Sessanta, gli Wilco lo sono per il primo ventennio del ventunesimo secolo con personalità e innovazione”, Tweedy e soci salgono sul palco di TOdays con canzoni che raccontano la vita di tutti noi e faranno provare qualcosa di speciale al pubblico.

“Se Ian Curtis fosse ancora vivo, oggi il suo malessere suonerebbe più o meno come le canzoni dei Gilla Band”, sottolinea il direttore Gozzi per i primi protagonisti imperdibili di sabato 26 agosto. Altisonante, estrema e fuori dagli schemi, la band irlandese, già protagonista della scena sviluppatasi a Dublino durante gli anni dieci, si è caratterizzata per l’intransigenza sonora e per il sound influenzato dallo stato mentale del cantante Dara Kiely.

Si continua con la voce ammaliante di Anna Calvi, accompagnata dall’inseparabile chitarra. Un’artista che crea musica passionale, viscerale e intensa, immersa tra eleganza decadente, suggestioni cinematografiche, sofisticati richiami alla grandeur di un’Europa d’antan, l’intima e primordiale radice blues.

Fa tappa al TOdays per l’unico e atteso concerto italiano il duo inglese Sleaford Mods che presenta il nuovo acclamato album “UK Grim”, senza filtri e con un’ironia così tagliente da sconfinare spesso in un rabbioso e disperato sarcasmo. Sono la voce ruvida e feroce della working class, un piccolo grande caso della musica di oggi.

Alieni e disallineati, mai lineari, riluttanti a qualsiasi compromesso i Verdena vivono nel limbo degli spiriti “alternative”, continuando ad assicurare un’intatta integrità. Sono una famiglia, ma non di quelle moderne e instagrammabili. Fuori dal tempo, felicemente incasinati, spontanei fino all’autolesionismo a TOdays squarceranno improvvisamente il velo di mistero con la tellurica energia liberatoria del loro concerto.

Domenica 27 agosto arriva a Torino il suono dei Porridge Radio, gruppo tra i più vitali nella musica alternativa, passati in meno di un anno dall’essere i beniamini dell’underground DIY a diventare una delle band più elettrizzanti del Regno Unito. Lo spirito pungente, l’intensità lacerante e la potente miscela di art-rock, indie-pop e post-punk suonano come null’altro in circolazione. Sono, infatti, nella lista dei candidati per l’ambito Mercury Music Prize.

“Let me speak from the heart, without love/There’s no, no, no electricity”, cantano Ibibio Sound Machine. Frutto di una sinergia tra afrobeat, elettronica, synth-pop, techno, folk nigeriano, funk, rock e un briciolo di sana follia, il collettivo è uno dei più potenti ensemble dell’anno. Il loro concerto è un viaggio spazio-tempo nelle radici della cultura africana, dove il brio degli antichi tamburi, si combina con una moderna macchina poliritmica.
Per la prima ed unica volta in Italia, a TOdays.

Un’ode all’amore ambivalente, ai dubbi, all’euforia, ai dolori, al successo e alla follia è quello dei sei musicisti francesi L’imperatrice che arrivano a Torino dopo aver suonato sui palchi più prestigiosi del mondo: electro, funk, cosmic, disco anni 70 e 80 oltre al city pop giapponese, nella loro musica troviamo i suoni dei Daft Punk e degli Air.

Le ultime note del festival sono affidate a Christine And The Queens, la nuova voce del pop rock europeo e fra i leader culturali del futuro, incoronata dalla stampa mondiale come “interprete di un generazione che non accetta imposizioni sulla propria identità e guarda alla musica come una disciplina artistica totale”. Christine/Chris sfugge alle etichette. Pluripremiata come miglior artista, miglior album, miglior live, migliore innovazione e cantante più affascinante e influente del mondo in tutti gli Awards e Grammy del pianeta, è per la prima e unica volta in Italia con l’ultimo disco in uscita e uno spettacolo esclusivo che dai palchi principali di Coachella a Glastombury arriva fino a TOdays, capace di richiamare insieme Michael Jackson e Kate Bush, lo chansonnier italo-francese Christophe e la ballerina Pina Bausch, mescolando avanguardia e approccio urban.

Anche quest’anno EUROSONIC (EBU) è media partner del festival. Il più grande network professionale di radio e televisioni pubbliche del mondo, già partner di importanti festival come Sonar, Roskilde, Benicassim, Montreux. Eurosonic registrerà e distribuirà i principali concerti di TODAYS in oltre 70 nazioni con circa 500 milioni di ascoltatori potenziali.

Sostiene il festival anche la storica emittente radiofonica Radio Popolare.
Rinnovate le media partnership con Rumore, Ondarock, Infinite Jest e NoisyRoad.

BIGLIETTERIA ONLINE
Confermata la collaborazione, in esclusiva, con Dice, la piattaforma di ticketing che ha riscosso grande successo in Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Australia per la semplicità e trasparenza con cui permette di acquistare in pochi secondi i biglietti per i migliori festival e concerti nel mondo, senza aggravi (economici o organizzativi) per chi la utilizza.

I possessori del biglietto o abbonamento del Festival che sceglieranno di soggiornare presso i Campus di TOdays:
Open011 open011.it
Cascina Fossata www.cascinafossata.it
Sharing Torino www.sharing.to.it
potranno usufruire di tariffe agevolate – previa disponibilità posti – contattando direttamente le strutture.

Biglietto singolo ingresso a sPAZIO211: 32 euro + diritti di prenotazione
Abbonamento 3 giorni (25, 26, 27/8): 90 euro + diritti di prenotazione

Apertura porte sPAZIO211: ore 18.00
inizio live: ore 18.30 / fine live: ore 00.00
Prevendite biglietti singoli e abbonamenti: https://link.dice.fm/todays2023

CANALI SOCIAL
facebook: www.facebook.com/TOdaysfestival

twitter: www.twitter.com/TOdaysfestival
instagram: www.instagram.com/todaysfestival
spotify: https://open.spotify.com/user/todaysfestival

Per partecipare all’evento Facebook TODAYS 2023: bit.ly/TOdays23
sPAZIO211 main stage
Parco Sempione, Via Cigna 211 – Torino (It)

VENERDI’ 25 AGOSTO 2023:
KING HANNAH
LES SAVY FAV -data unica italiana-
WARHAUS -data unica estiva-
WILCO

SABATO 26 AGOSTO 2023:
GILLA BAND
ANNA CALVI
SLEAFORD MODS -data unica italiana-
VERDENA

DOMENICA 27 AGOSTO 2023:
PORRIDGE RADIO -data unica italiana-
IBIBIO SOUND MACHINE -data unica italiana-
L’IMPERATRICE -data unica italiana-
CHRISTINE AND THE QUEENS -data unica italiana-

Tommy Emmanuel @ Tuscany Hall

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• Tommy Emmanuel •

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Tuscany Hall (Firenze) // 27 Marzo 2023

 

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