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Tag: Bologna

Ernia @ Locomotiv Club

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• Ernia •

Locomotiv Club (Bologna) // 07 Dicembre 2018

 

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Fa tappa anche al Locomotiv Club  di Bologna il 68 tour di Ernia.
Tra i più  promettenti rapper della new age Matteo Professione, in arte Ernia, porta sui palchi di tutta Italia il suo secondo e attesissimo album 68, che sulla scia del precedente Come uccidere un usignolo/67 (già certificato disco d’oro) consolida il successo ottenuto dall’artista negli ultimi anni.
Un’ adolescenza burrascosa vissuta nel Quartiere T8 di Milano, una profonda amicizia con Tedua e un passato nella Troupe D’Elite, gruppo alternative hip-hop in cui entra a far parte con Ghali sotto Tanta Roba (etichetta indipendente di Guè Pequeno).
Sono tutte le carte con cui il rapper classe 1993 si presenta come solista alla scena rap italiana nel 2016.
Ernia con i suoi testi complessi e il suo linguaggio ricercato sembra in grado fin da subito di mettere in luce una faccia della trap italiana mai emersa prima.
Un lato cupo e riflessivo che non siamo abituati ad associare a questo genere di artisti ma ampiamente apprezzato dai fan del genere che si sono presentati numerosi anche al live di Bologna.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Matilde Manara

 

Grazie a Locomotiv Club[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”10164,10161,10162,10159,10160,10163,10165″][/vc_column][/vc_row]

As I Lay Dying @ Locomotiv Club

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• As I Lay Dying •

+
| Erra | Bleed From Within |

Locomotiv Club (Bologna) // 06 Dicembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Questa sera, finalmente la tanto attesa data degli As I Lay Dying al Locomotiv Club di Bologna. In apertura Erra e Bleed From Within, apripista da dieci e lode al grande sold out odierno.

Un sold out appunto che è un vero trionfo per gli As I Lay Dying, in un Locomotiv Club dove il clima infuocato fa pensare più ad un inoltrato agosto che ad una serata di inizio dicembre.

E così qui sono tutti carichi per gli As I lay Dying, band di San Diego fondata nel 2001 con 6 album in studio alle spalle, ultimo tra i quali Awakened del 2012.

Nuovo album in uscita inoltre per loro, anticipato dal singolo My Own Grave che ha incendiato l’estate 2018 facendo salire l’hype per il nuovo attesissimo lavoro.

Un pubblico emozionato per aver finalmente sentito un gruppo che non suona da diversi anni e un concerto “bomba”, anzi, più esplosivo di una bomba, dove i meno carichi probabilmente erano proprio gli addetti ai lavori, impegnati a recuperare i ragazzi dopo lo stage diving.
Con una scaletta che ripercorre i più grandi successi, il gruppo metalcore che talvolta ha anche toccato favolose vette melodiche, sale sul palco tenendo tutti gli sguardi ancorati verso di loro.
E le gole, quelle, domani saranno probabilmente distrutte. E forse qualcuna sarà anche afona.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

SETLIST:

 

INTRO – WASHED AWAY

MEANING IN TRAGEDY

AN OCEAN BETWEEN US

THROUGH STRUGGLE

WITHIN DESTRUCTION

FORSAKEN

THE SOUND OF TRUTH

CONDEMNED

ANODYNE SEA

THE DARKEST NIGHTS

A GREATER FOUNDATION

MY OWN GRAVE

FOREVER

SEPARATION

NOTHING LEFT

94 HOURS

CONFINED

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Luca Ortolani

 

Grazie a Hellfire Booking Agency[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”10067,10066,10068,10088,10071,10089,10074,10070,10072,10078,10082,10075,10079,10076,10080,10083,10087,10077,10090,10084,10085,10086,10081,10069,10091″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

ERRA

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”10098,10092,10095,10100,10093,10102,10101,10099,10096,10103,10094″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

BLEED FROM WITHIN

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”10109,10107,10106,10115,10112,10105,10111,10114,10110,10113,10108,10104″][/vc_column][/vc_row]

Galeffi @ Locomotiv Club

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Galeffi •

Locomotiv Club (Bologna) // 01 Dicembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Ad un anno dall’uscita del suo album d’esordio Scudetto, Marco Cantagalli in arte Galeffi è agli sgoccioli del suo Golden Goal tour.

Un anno intenso per il cantautore romano, che ieri ha fatto tappa, con la sua band al Locomotiv Club di Bologna.

Con la sua voce inconfondibile e quello stile che lo differenzia molto nell’attuale panorama Indie italiano, Galeffi ha regalato al suo pubblico un live così live in un’accezione e traduzione ampia del termine stesso, che è risultato impossibile non rimanerne affascinati.

A rompere il ghiaccio ci ha pensato la pianola, inseparabile compagna di Marco e probabilmente il suo posto sicuro sul palco, visto che molte delle canzoni in scaletta le ha cantate seduto lì: come Uffa che ha aperto lo show e Occhiaie che invece lo ha chiuso.

Nel bel mezzo del live, è arrivato anche un ospite d’eccezione: il leader de Lo stato sociale Lodo Guenzi, con il quale Galeffi ha cantato uno dei brani più famosi della band bolognese: Amarsi male.

E’ stato un momento particolarmente bello, non solo per il duetto in sé, ma perché tra uno scambio di battute col pubblico che cantava talmente forte da sovrastare le loro voci e i suggerimenti delle parole dimenticate, sembrava fosse più una prova generale fatta tutti insieme, di un probabile concerto immaginario, che un’esibizione perfetta e impeccabile, di quelle che prepari ore prima.

E infatti i due non avevano avuto nemmeno modo di provare il brano ed è stato bello così, nella totale improvvisazione del momento.

Chitarre e voci.

Tra giri in Pedalò e richieste di Puzzle da comporre, tra una Tazza di te e parole quasi impronunciabili come Mamihlapinatapai, quello che emerge in maniera prepotente da ogni testo di Galeffi non è solo l’originalità nel raccontare stralci di vita, pensieri e dubbi quotidiani di qualunque giovane ragazzo, ma ad emergere è soprattutto amore.

Amore che a volte manca, a volte torna, a volte sparisce e a volte ferisce.

Amore cantato con mille sfumature diverse.

I suoi testi cullano e curano l’anima di chi è tendenzialmente nostalgico per natura, ma allo stesso tempo romantico e sognatore e fanno quasi venire voglia di perdersi un po’, solo per il gusto di potersi poi ritrovare.

Riesce a raccontare in maniera talmente semplice le paure, che alla fine dimentichi quasi di averne.

Un grazie per aver fatto sentire anche a noi Tottigol  per 90 minuti di live.

E’ stata senza dubbio una gran bella partita, dove a vincere non è stato solo l’artista che ha avuto ancora un ottimo riscontro da parte del pubblico, ma anche del pubblico stesso, che ha la fortuna di riconoscersi e ritrovarsi nella musica di Galeffi.

Noi di Vez abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere nel suo camerino prima che iniziasse il live e presto troverete sul nostro sito il reportage di foto,video e intervista.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Claudia Venuti

Foto: Luca Ortolani

 

Grazie a Carlo C. e Leonardo G. | Magellano Concerti | Maciste Dischi |[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9771,9766,9768,9792,9791,9786,9781,9773,9793,9790,9772,9789,9769,9782,9770,9787,9767,9774,9775,9784,9777,9778,9779,9788,9780,9776,9783,9785″][/vc_column][/vc_row]

Editors @ Paladozza Bologna

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• Editors •

Paladozza (Bologna) // 29 Novembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Dopo il sold out di Torino all’interno del ToDays Festival, la band inglese torna in Italia per un’unica data a Bologna il 29 novembre.

La band, oltre ai successi degli album pubblicati sino ad oggi, presenta l’ultimo bellissimo lavoro Violence, pubblicato a marzo in Play It Again Sam e acclamato dalla critica internazionale.

Gli Editors sono una delle band più amate del rock indipendente mondiale, e stasera, salgono sul palco di Bologna con la formazione completa:

Tom Smith: voce,chitarra, piano

Russell Leetch: basso, sintetizzatore

Ed Lay: batteria

Justin Lockey: chitarra solista

Elliot Williams: tastiere, sintetizzatore, chitarre

Il concerto si apre con Andy Burrows che porta sul palco un terzetto di sole corde, basso, chitarra acustica e mandolino.

Burrows suona un rock classico, senza effetti speciali, fino a quando il pubblico si scalda per l’entrata in scena di Tom Smith per un duetto inaspettato, ma non troppo (i due in realtà hanno già collaborato bel progetto Smith & Burrows, ndr).

Ma si viene al sodo quando la formazione di Stafford sale sul palco.

Il suono diventa subito potente e caldo ed il pubblico è già con gli occhi incollati sul frontman.

Tom Smith è un leader carismatico e capace di attirare su di se l’attenzione per ogni istante del concerto con una presenza scenica permeante.

La voce riconoscibilissima, è più che mai capace di adattarsi ai ritmi dello show e a nuovi arrangiamenti di qualche successo.

L’ultimo album Violence, uscito a marzo 2018, non ha più bisogno di presentazioni dopo il grande successo ottenuto e quindi la band può permettersi di ripercorrere il suo passato per la gioia, mia e del pubblico, tra sessioni acustiche ed uso spinto dei sintetizzatori.

Una menzione speciale va all’ottimo show di luci che sono in grado di far sentire la platea parte integrante dello spettacolo, creando un’atmosfera coinvolgente di colori che ti porta direttamente sul palco.

 

SET LIST.

The Boxer

Sugar

Hallelujah (So Low)

All Sparks

An End Has a Start

Fingers in the Factories

Darkness at the Door

Salvation

Violence

No Harm

Bullets

A Ton of Love

Formaldehyde

Nothing

Nothingness

Ocean of Night

Blood

Papillon

Magazine

Encore:

The Weight (Acoustic)

Cold

The Racing Rats

Munich

Smokers Outside the Hospital Doors

 

Testo: Alessio Bertelloni

Foto: Carlo Vergani

 

Grazie a DNA Concerti[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9752,9753,9754,9755,9756,9757,9758,9759,9760″][/vc_column][/vc_row]

La fabbrica di Apollo – Edizione II

Dopo il successo della prima stagione, torna la rassegna La Fabbrica di Apollo.

Ogni primo venerdì del mese, da novembre ad aprile, presso la Sala Polivalente della Biblioteca di Anzola dell’Emilia (piazza Giovanni XXIII), sei appuntamenti tra musica e teatro con una formula originale e innovativa.

Accolti da un piacevole brindisi di benvenuto con i vini delle cantine del Consorzio Vini dei Colli Bolognesi, dopo gli spettacoli gli artisti incontreranno il pubblico davanti ad un bicchiere e ad un assaggio di specialità della cucina tradizionale e stagionale.

Interessante dal nostro VEZ-punto di vista è proprio l’intima cornice della rassegna che mette a proprio agio gli artisti che racconteranno così di loro stessi, dei progetti futuri e di tutto quello che riguarda il livello esperienziale del loro essere artisti e uomini e donne.

Il pubblico sarà così invogliato a fare domande e a partecipare il prima persona alla serata, sentendosi quasi parte dell’atto creativo.

Una formula vincente organizzata quindi per il secondo anno da artisti e operatori culturali di Anzola con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, del Centro Culturale Anzolese, dell’Anzola Jazz Club Henghel Gualdi e della Pro Loco di Anzola.

Abbiamo incontrato Sergio Altamura e gli abbiamo fatto un po’ di domande in attesa delle prossime date.

 

Parlatemi un po’ di voi. Quanti siete nell’organizzazione?

Siamo un gruppo composto da una quindicina di persone con esperienze diverse ma tutte utili all’organizzazione della rassegna.

Tra di noi ci sono musicisti, cuochi, baristi, scenografi, backliners, contabili, grafici e volontari.

L’idea dell’organizzazione della rassegna è nata dalla volontà di proporre musica e spettacoli teatrali originali in provincia, dando così la possibilità alla comunità di scoprire nuove realtà artistiche contemporanee.

Per questa ragione abbiamo scelto artisti che propongono materiale originale. La rassegna vuole essere una finestra sulle nuove proposte artistiche ed e’ appoggiata dal Comune di Anzola dell’Emilia, il Centro Culturale Anzolese, la Pro Loco, Anzola Jazz Club.

 

Quanto è stato difficile organizzare una rassegna di questo tipo?

Diciamo che la parte più difficile è la parte burocratica, purtroppo. Per il resto ciascuno di noi ha delle mansioni precise legate alla
propria competenza e questo rende tutto più facile.

Non ci pesa organizzare e lo facciamo con una certa allegria. Essendo un appuntamento al mese riusciamo a gestire la situazione senza troppi affanni.

 

Quali sono i cambiamenti che avete attuato dall’anno scorso? Su quali fronti avete aggiustato il tiro e quali avete potenziato?

L’anno scorso, la rassegna, ha avuto un buon successo, la sala polivalente del comune di Anzola dell’Emilia che ha una capienza
all’incirca di un centinaio di persone,  si è sempre riempita ed il pubblico ha reagito sempre con entusiasmo.

La formula dell’aperitivo prima del concerto (compreso nel prezzo del biglietto) e il dopoconcerto con una proposta culinaria a tema accompagnata con un bicchiere di vino ha permesso al pubblico di socializzare e poter interagire con gli artisti .

Percio’ quest’anno abbiamo voluto far conoscere questa rassegna anche fuori da Anzola dell’Emilia incrementando la promozione nei comuni limitrofi , soprattutto Bologna.

Ci piacerebbe che si conoscesse di più la nostra iniziativa in modo tale da creare sinergie con realtà più vicine alla città.

 

Qual è stata la risposta da parte del pubblico?

Ottima, la sala e’ sempre Sold Out. Il pubblico è eterogeneo, ed è il punto di forza di questa rassegna: ragazzi condividono questa
esperienza con persone adulte e viceversa  senza problemi di socializzazione, anzi diventa una serata aperta al confronto
generazionale.

 

Cosa vi aspettate dal secondo anno di rassegna?

Intanto di proporre la stessa qualità artistica, e che il pubblico rimanga contento come l’anno scorso.

L’obiettivo principale è quello di dare la possibilità ad artisti che propongono lavori originali di avere più visibilità e di farli entrare in contatto il pubblico.

Vorremmo che la rassegna diventasse un piccolo punto di riferimento, per questo avremmo bisogno di una maggiore visibilità nei media cittadini ed è una cosa sulla quale stiamo lavorando.

 

Ecco le prossime date

Emanuelle Sigal – 7 dicembre 2018

Love is The Revolution – 11 gennaio 2019

Centoquarantuno – 1 febbraio 2019

Elisabetta Pasquale (Orelle) – 1 marzo 2019

Alice Tambourine Lover – 5 aprile 2019

 

Tickets:
singolo:10,00 euro (spettacolo + consumazione)
abbonamento: 50,00 euro (6 spettacoli)

 

Prevendite Anzola dell’Emilia:
Ocean Bar e Edicolè via Goldoni
Rosa e Morena via Schiavina
Stefy & Stefy via Emilia

 

Infoline: 347/8936204
[email protected]
[email protected]
Official

Press, info e materiali stampa[email protected]

 

Cesare Cremonini @ Unipol Arena

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• Cesare Cremonini •

Unipol Arena (Bologna) // 27 Novembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

27 novembre: prima delle tre tappe del Cremonini live 2018 all’Unipol arena di Bologna.
È così che Cesare torna a casa, tra la sua gente, nella sua città natale.
Tanti gli elementi che hanno reso questo live degno di essere ricordato:
la scenografia, l’insieme di effetti e luci che hanno reso l’atmosfera davvero unica anche per chi, come me, era lì con una macchina fotografica tra le mani pronta ad immortalare tutto.
Momenti pieni di così tanta energia da aver voglia di fermarsi per godersi solo la musica e lo spettacolo che l’artista, quasi come se fosse uno show man, è capace di creare.
Tra le stelle filanti che cadono dall’alto e il pianoforte al centro del palco, Cremonini va ben oltre l’idea classica di “concerto”; il suo è un vero e proprio show.
In una parola, incredibile.
Bravissimo ad intrattenere il pubblico; sia a farlo ballare con i grandi successi che tutti conosciamo, sia a fargli venire la pelle d’oca con i suoi pezzi poetici, da accendino in aria e luci basse.
È stato uno spettacolo nello spettacolo.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

SETLIST:
Possibili scenari
Kashmir-Kashmir
Padremadre
Il comico (Sai che risate)
La nuova stella di Broadway
Latin Lover
Lost in the weekend
Un uomo nuovo
Buon viaggio (Share the love)
Momento silenzioso
Una come te
Vieni a vedere perché
Le sei e ventisei
Mondo
Logico #1
GreyGoose
Dev’essere così
Al tuo matrimonio
Il pagliaccio
50 Special
Marmellata #25
Poetica
Nessuno vuole essere Robin
Un giorno migliore

 

Foto e Testo: Luca Ortolani

 

Grazie a Studio’s[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9697,9719,9722,9714,9690,9711,9721,9692,9709,9693,9718,9706,9695,9720,9703,9691,9698,9699,9689,9712,9700,9710,9715,9701,9707,9702,9723,9717,9704,9705,9694,9708,9713,9716,9696″][/vc_column][/vc_row]

Frah Quintale @ Estragon Club

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Frah Quintale •

Estragon Club (Bologna) // 24 Novembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]FRAH QUINTALE

24 novembre 2017
24 novembre 2018
Esattamente un anno dopo l’uscita di Regardez Moi, Frah Quintale torna a Bologna, dove tutto è cominciato.
Francesco Servidei, in arte Frah Quintale, nasce nel 1989.
E’ la sua passione per i graffiti ad avvicinarlo alla cultura Hip Hop fin dal 2002. Il suo percorso musicale inizia con il duo Fratelli Quintale da cui si separa nel 2006 per intraprendere la strada da solista.
Il cantante bresciano festeggia all’Estragon il primo compleanno del disco davanti ad pubblico quattro volte più numeroso rispetto a quello che l’aveva salutato l’anno precedente, dal piccolo palco del Locomotiv.
Un anno importante per l’artista che ha creato con la sua musica una zona borderline tra il rap e l’indie con il potere di far sentire a casa gli amanti di entrambi i generi.

 

Grazie a BPM Concerti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto e Testo: Matilde Manara
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9585,9586,9592,9594,9593,9595,9587,9590,9588,9589,9591″][/vc_column][/vc_row]

Luchè @ Kindergarten

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Luchè •

Kindergarten (Bologna) // 23 Novembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Prima data del Potere Tour ieri sera a Bologna per Luchè.
Il concerto, già sold out da diversi giorni, si è dimostrato essere particolarmente atteso dai fan del rapper, che si sono radunati davanti ai cancelli con diverse ore di anticipo. Luchè ha trovato nel locale bolognese un pubblico non solo numeroso ma anche caloroso, che è stato ripagato con un concerto lungo quasi due ore.
Ottima partenza, dunque, per il tour dell’artista napoletano, classe 1981, che vede già esaurita anche la prossima data a Firenze.
Vi ho prestato la mia città/ E poi me la sono ripresa/ Perché perdere una cosa/ Fa più male di non averla mai avuta.
Si apre così il live, con questo estratto dalla canzone Potere/il sorpasso.
L’artista mette subito a nudo le turbolenze del suo recente percorso che l’ha visto sparire dalla scena rap per poi tornare con un nuovo album, apprezzatissimo sia dai fan che dalla critica.

 

Grazie a Zamboni53.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto e Testo: Matilde Manara
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9608,9600,9604,9609,9603,9601,9606,9605,9599,9602,9598,9607″][/vc_column][/vc_row]

Viito

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Viito •

| Troppoforte Tour |

Covo Club (Bologna) // 15 Novembre 2018

 

La terza delle undici tappe del Troppoforte tour dei Viito è stata Bologna.

Il titolo del tour, è lo stesso del loro album d’esordio, uscito l’8 settembre scorso e anticipato da quattro singoli, che hanno portato la band ad un rapido successo nel giro di pochi mesi.

Un successo in una scena Indie ormai ricca di talenti emergenti e non, in cui non è facile farsi spazio. Eppure ci stanno riuscendo benissimo.

E il segreto è solo uno, anzi, due: semplicità ed umiltà.

Tutto è iniziato meno di un anno fa, con l’uscita di: Bella come Roma, ultima canzone nella scaletta proposta del duo, composto da Giuseppe e Vito, che ieri sera, sul palco del Covo Club, hanno regalato al loro pubblico un live – faccia a faccia e cuore a cuore.

Un concerto – intimo- se vogliamo.

Una festa non è solo una delle loro canzoni d’amore più belle, è anche il modo in cui ci hanno fatto vivere un’ora e mezza intensa.

Ogni sentimento è stato toccato.

Dal romanticismo sulle note di Esami e Lisbona, alla carica/scarica di energia di Industria porno e Compro oro.

Troppo forti davvero questi ragazzi!

Partiti da zero e da soli, una complicità iniziata con una convivenza romana da studenti fuorisede e continuata poi condividendo l’amore puro per la musica. E così Vito al microfono e Giuseppe alla chitarra, ha preso vita una band destinata ad una scalata verso un successo sempre più grande.

Arriveranno Tempi migliori ma intanto grazie, perché sicuramente, riescono a rendere migliori questi.

Scrivendo testi così vicini alla nostra realtà che poi ? la stessa di tutti quei ragazzi che ieri hanno cantato a memoria ogni brano.

Le parole vere arrivano sempre al cuore della persone.

E i Viito ne stanno avendo la dimostrazione.

Arrivano al cuore anche a chi come Valeria e Laura sono arrivate appositamente da Sulmona per sentirli cantare a Bologna.

Noi di Vez li abbiamo incontrati per bere una birra e fare due chiacchiere post- concerto.

A breve report completo sul nostro sito.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

SETLIST:

ESAMI

TROPPO FORTE

CERCO L’ESTATE

MONDIALI

TEMPI MIGLIORI

COMPRO ORO

UNA FESTA

NON SUCCEDERA’ PIU’ (Claudia Mori Cover)

LASCIAMI LECCARE L’ADRENALINA (Afterhours Cover)

SISTEMA SOLARE

CON IL NASTRO ROSA (Lucio Battisti Cover)

INDUSTRIA PORNO

LISBONA

– bis –

TEMPI MIGLIORI

COMPRO ORO

BELLA COME ROMA

 

Testo: Claudia Venuti

Foto: Luca Ortolani

 

 

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Gemitaiz

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• Gemitaiz •

| Paradise Lost Club Tour 2018 |

Estragon (Bologna) // 10 Novembre 2018

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Dopo il successo di Davide, il suo nuovo disco di inediti già certificato disco di platino, il rapper romano Davide De Luca, in arte Gemitaiz, sbarca all’Estragon Club di Bologna per il suo secondo Sold Out consecutivo.

Su tredici date, già sei sono Sold Out.

Successo meritatissimo per uno dei migliori rapper italiani.

Show essenziale ma d’impatto, con Mixer T inseparabile compagno d’avventura.

 

Grazie a Zamboni53 Store

 

Foto: Matilde Manara

 

 

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Nothington

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• Nothington •

Tpo (Bologna) // 7 Novembre 2018

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Ultima data italiana per i Nothington al TPO di Bologna che dopo questo tour europeo abbandoneranno la scena per una pausa personale.

Un concerto intimo che ha, però, rivelato tutta la grinta di questi 4 ragazzi di San Francisco in attività dal 2007.

Scaletta con tutti i brani più belli della band, A Mistake, In The End, Cobblestone i nostri preferiti.

A fine concerto, dopo aver letteralmente svaligiato il loro merch, abbiamo salutato il frontman Jay che non ha nascosto la sua malinconia per la rottura, anche se momentanea, del gruppo, lasciandoci non con un addio ma con un “arrivederci” a San Francisco.

SETLIST:

The Ocean

Far To Go

A Mistake

Nothing But Beaches

It Comes At Goes

Cobblestones

Already There

In The End

End Of The Day

Not Looking Down

Last Time

Where I Stand

St. Andrews

ENCORE:

The Lies I Need

Stop Screaming

 

 

Testo: Nicoletta Neri

Foto: Luca Ortolani[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9174,9178,9175,9176,9186,9196,9197,9193,9179,9195,9194,9180,9181,9182,9183,9184,9177,9185,9188,9187,9190,9191,9192,9189″][/vc_column][/vc_row]

Ma quanto è puttana questa felicità?

Se ieri sera avessi avuto modo di fermare un attimo Tommaso Paradiso (nella sua totale illegalità estetica, tra l’altro) avrei preteso una risposta chiara e tonda a una mia domanda.

Poiché uno dei miei motti è: la vita è una puttana poi arriva lui e sostituisce la parola “vita” con “felicità” e mi rendo conto che la felicità è puttana davvero, ma davvero tanto. Una felicità “che dura un minuto ma che botta ci da”.

Ieri sono arrivata all’Unipol Arena di Bologna, per la terza tappa del tour dei TheGiornalisti, band che ormai non ha bisogno di grandi presentazioni, perché nel giro di pochi anni è riuscita benissimo a presentarsi e farsi spazio da sola nel panorama della musica italiana.

Sono arrivata a Bologna con la mia compagna di avventure e disavventure, nonché direttrice di questo magazine: Sara Alice Ceccarelli.

Il LOVE tour ha registrato sold out in ogni palazzetto possibile, con l’aggiunta di un secondo giro di date, perché per questo primo giro i biglietti sono andati letteralmente a ruba.

Tutto esaurito, un po’ come me e come i parcheggi intorno all’Unipol Arena (ndr).

Amo la parola LOVE, anche se ieri, appunto, il titolo della mia giornata non era proprio questo, ma la musica aiuta in ogni circostanza.

Alla musica non rinuncerei mai, neanche in una di quelle giornate talmente storte nelle quali la parola LOVE vorresti tipo eliminarla dal vocabolario.

Ma bando alle ciance e si va.

Inizio live previsto per le 21:00 e dalla tribuna est è tutta un’altra storia.

Dopo il classico quarto d’ora accademico inizia lo spettacolo, con un pubblico in delirio e una partecipazione continua, nessuno ha smesso di urlare e cantare. Nemmeno per un attimo.

Un concerto nel concerto, insomma, iniziato con Zero stare sereno e da lì, è stato un andare avanti e indietro nel tempo.

Brani come Fatto di te e Il tuo maglione mio, si alternano a pezzi del nuovo album come Controllo e Una casa al mare.

Non sono mancati neanche pezzi storici storici come Proteggi questo tuo ragazzo e Promiscuità, hit di inizio carriera che non tramonteranno mai, e che per chi segue la loro musica dagli esordi, finiscono per emozionare sempre un po’ di più.

L’unica canzone che avrei eliminato dalla scaletta è Riccione, ma solo perché ho rifiuto per quei singoli super commerciali che non rispecchiano assolutamente lo stile essenziale del gruppo.

A questo live non è mancato nulla. Si è vista una band consolidata e un Tommaso Paradiso in formissima, che tra salti e battute col pubblico, è stato capace di intrattenere andando oltre le solite frasi che si dicono durante i live.

Originali? COMPLETAMENTE.

 

Testo: Claudia Venuti

Foto strappalike anche se non intenzionale: Sara Alice Ceccarelli