Skip to main content
King Hannah + The KVB @ Monk

King Hannah + The KVB @ Monk

| Marta Musincanta

Roma, 5 Dicembre 2024

Doppia coppia di note al Monk di Roma con la serata, live Made in U.K., di King Hannah e The KVB che si sono trovati sullo stesso palco della capitale questo giovedì 5 dicembre, grazie ad un intreccio di date in Italia. Chi quasi al termine del tour, come per i King Hannah, chi da poco iniziato, come per i KVB. Entrambi i progetti nuotano tra sfumature derivative e la personalizzazione del proprio stile, da una parte intriso di chitarre rock, dall’altra di post-punk electro.

È interessante osservare anche gli aspetti organizzativi per questa doblete di live: biglietti per un singolo live oppure Full Pass per entrambi. Con tale modalità di acquisto biglietti, si è registrato un sold-out per i King Hannah. Il progetto più recente, in quanto ad età, in vantaggio per quel che riguarda il numero di spettatori. 

La timeline inizia bene. Partenza puntuale già alle ore 20,30 con l’apertura spoken word di Joe Gideon e i suoi brani intrisi di riflessioni personali. 

Alle ore 21:15 iniziano i King Hannah. Li avevo intercettati già dall’uscita dell’EP Tell Me Your Mind And I’ll Tell You pubblicato nel 2020, catturandomi per i flashback alternative rock. Così giovani, così sicuri, anche sul palco. Dopo l’entrata della intera band, Hannah Merrick arriva con un vestito a balze rosso da grande occasioni e ai piedi sneaker consumate. Voce sussurrata e gradatamente verso toni confidenziali, poi assertivi. Craig Whittle aggrappato alla sua chitarra autorale, poi blues, poi grunge e infine sonica. Affascinano i presenti, molti già accaniti fan, con brani, curati, intensi, maggiormente in quei momenti in cui anche Hannah si veste di chitarra e carica nel suono.

The KVB salgono sul palco verso le ore 23, dopo un tourbillon di uscite e di entrate del pubblico nella sala, a seconda dei biglietti posseduti (per i possessori del Full Pass, con doppio giro di timbrature da ritirare “al passaggio dal Via!”). 

Si va nell’altra parte della luna, quella o-scura. La chitarra new wave dell’amabile Nicholas Wood qui si amplifica sulla consolle synth della potente Kat Day, autrice anche dei bellissimi video sullo sfondo. Dell’ampia discografia dei KVB, qualcosa si è perso per la ridotta durata del set. Molti brani dall’ultimo Tremors e da Always Then, ma anche l’anticipazione di due nuovi – ottimi, per me – che Kat annuncia che saranno inclusi nel loro prossimo album. L’atmosfera distopica e i ritmi electro dei The KVB vanno in crescendo fino al termine, chiudendo questa notte musicale con la voglia di ballare. Ad una prossima volta.