All That Was East Is West of Me Now
Ho scritto una recensione ma era stonata.
Era fredda, era noiosa, era tecnica. E mi sono annoiato da solo.
Forse Glen Hansard un po’ di colpa ce l’ha, ma questo è un disco nato dentro un pub, e forse, più che di musica, bisognerebbe parlare di come nascono i dischi, o di come certe sere, dopo un periodo di caldo anomalo, un album improvvisamente ha un altro sapore, e no, non è merito dell’ennesimo riascolto. Forse dell’autunno, forse della birra, forse serve meno attenzione, perché esistono bellissimi dischi che hanno un profumo e che non richiedono un’applicazione scolastica.
Quanti forse. Chiedo scusa. Partiamo dall’inizio, da quando arriva in preascolto un album che aspetti, perché l’ultimo di Glen Hansard è un album che aspettavo, eccome. Voglio bene al vecchio Glen dai tempi di The Commitments, ed ancora di più per ogni volta che ha accompagnato Eddie Vedder nelle sue scappatelle da solista. In pandemia era uno dei pochi a cantare per due ore live sui social, senza steccare mai e dimostrando che la palestra dei buskers è la migliore, senza dubbio.
Così, come sempre, quando inizia il primo brano, spero sia anche il principio di una nuova scoperta, il primo fotogramma di una nuova avventura, una lunga avventura. Può andare bene, e avrò nuove canzoni che si legheranno per sempre a un periodo della mia vita, nuove colonne sonore, e può andar male, e resteranno occasioni mancate. Poi, come nella vita reale, esistono inizi promettenti, meravigliosamente illusori, che sono solo belle copertine di entropie indesiderate. Per un po’ l’ultimo disco di Glen Hansard è stato esattamente questo: due canzoni a inizio album che portavano novità e un sound decisamente piacevole. La prima traccia, The Feast Of St. John, è davvero riuscita, grazie anche alla collaborazione con Warren Ellis dei Bad Seeds. La seconda, per gli standard cui ci ha abituato, è quasi black metal (sia messa l’iperbole a verbale). Il riff di Smoke on the Water riecheggia per tutta Down On Our Knees. Al che risulta normale iniziare a godersi il viaggio e mettersi comodi.
Invece no. No Mountain è Glen Hansard al cubo. Voce, chitarra e Dublino. È come passare dalla quinta alla seconda, senza motivo alcuno. Sembra quasi chiedere scusa per essere andato fuori tema e si ritorna a una comfort zone di cui io, personalmente, non sentivo una profonda nostalgia. E la situazione scivola verso lidi pericolosi con la successiva Sure as the Rain, che sembra uscita dal suo album precedente, cupo e parigino, This Wild Willing. Il ritmo rallenta ulteriormente, si rimane quantomeno spiazzati. Il pezzo dura sei minuti, come il successivo, Between Us There is Music, che non cambia il movimento interno dell’album. Ghost, che sembra sospesa tra Radiohead e Beatles, cambia finalmente marcia. E difatti nella seguente Bearing Witness torna da subito un altro approccio, trascinandoci in una ballata che sembra arrivare dall’altra sponda dell’oceano. Short Life chiude il disco, perché di fatto il Reprise finale è un mezzo minuto strumentale che serve a svuotare l’ultima pinta e andare a casa. È nuovamente una canzone da quasi sei minuti, un crescendo perfetto per salutare tutti e farsi perdonare un paio di pezzi mal posizionati nella track list, e a ricordarci quanto suoni bene la musica che vive nello zio Glen.
Al primo giro di pensieri, un album non perfetto. Squilibrato, assemblato male. Classico e con un paio di illusorie novità.
Poi scopri che è stato generato, testato e approvato in un pub.
All That Was East Is West Of Me Now, questo è il titolo dell’album, è il risultato di alcune serate live che Hansard ha organizzato presso un piccolo locale nel novembre dello scorso anno. Lo stesso cantautore ha raccontato che i pezzi sono nati tra giocatori di freccette ed operai intenti a bere Guinness, che spesso prestavano un solo orecchio alla band. In quel clima da tipico pub irlandese, è nato il disco. Seguendo quello che alla gente piaceva di più, scegliendo le canzoni che suonavano meglio tra pinte e biliardi. Il lavoro successivo è stato farsi guidare dal solito David Odlum nello studio di Dublino.
E allora, con un contesto e una storia, il disco ha un altro sapore, altri colori. Se vi capiterà, ascoltatelo pensando di essere in un pub, mentre la testa si fa leggera grazie alla birra e ai racconti di chi vi sta davanti. Intanto nell’angolo c’è un irlandese con una chitarra che non sbaglia una nota, e che racconta storie e nonostante le rughe giurereste di averlo pure visto in un vecchio film di Alan Parker, tanti anni fa. Suonava la chitarra anche lì, guarda che carriera strana ha fatto, il barba.
Tre Domande a: Le Tendenze
Se doveste scegliere una sola delle vostre canzoni per presentarvi a chi non vi conosce, quale sarebbe e perché?
Sceglieremmo Palloncino d’Elio, il nostro nuovo singolo. È una canzone emotivamente intensa, parla di un periodo di depressione dal quale siamo usciti liberando le energie negative proprio attraverso la musica. Il 13 ottobre abbiamo portato questo concept al release party della canzone, invitando le persone a disegnare o scrivere su dei palloncini le emozioni che volevano lasciar andare via. Poi durante il live c’è stato un momento nel quale ci siamo tutti scatenati lanciando, prendendo a calci e pugni questi palloncini che rimbalzavano a destra e sinistra, su e giù dal palco! Un gesto simbolico come questo, per noi ha un valore sia artistico che di contenuto umano.
Cosa vorreste far arrivare a chi vi ascolta?
La possibilità di esprimersi liberamente, portare fuori la pesantezza e le energie negative che si accumulano nella vita quotidiana. Tornando al live del 13 ottobre, una ragazza ci ha detto: “Oggi ho avuto una giornata di merda, ma sono uscita dal concerto felice!”. Questo è lo spirito che vorremmo arrivasse a chi segue il progetto. Siamo in un periodo nel quale c’è molta compressione emotiva, ma noi viviamo la musica come mezzo di decompressione e vogliamo portarla alle persone.
C’è un evento, un festival in particolare a cui vi piacerebbe partecipare?
Sicuramente il Primo Maggio a Roma, perché siamo convinti che il messaggio del nostro progetto sia in linea con l’impegno sociale dietro questa manifestazione. Il mondo interiore delle persone è parte del sociale. La possibilità di liberare la negatività attraverso l’energia della musica, ci rende tutti più socievoli.
IL DUO CRIMINALE SKYND RILASCIA IL NUOVO SINGOLO E VIDEO «BIANCA DEVINS»
Il duo elettronico Skynd, tinto di industrial e direttamente ispirato dal true crime, è il cupo outlet creativo ed alter ego della cantante Skynd e del producer e poli-strumentista Father; noti per trarre ispirazione da casi criminali inspiegabili quanto brutali e dal mistero che circonda le morti irrisolte, e per il trasformarli in canzoni in grado di ricordarci dell’oscurità interna alla psiche umana – il tutto evitando accuratamente ogni processo di glorificazione. Ad oggi, hanno rilasciato piccoli gruppi di brani come EP, titolati quali capitoli numerati.
Oggi, gli Skynd continuano il «Chapter V» con il rilascio della nuova traccia «Bianca Devins» e del suo video ufficiale. «Bianca Devins» si distingue fra le release di Skynd, in parte per essere chiamata come la vittima e non il carnefice, diversamente dalle tracce precedenti. Questo caso recente – datato 14 luglio 2019 – mostra quanto raccapricciante possa essere il lato oscuro dei social media.
Skynd dice, «Quello di Bianca Devins è un caso che mi ha scosso profondamente, poiché ci mostra nuovamente il potere che possono avere i social media. Quanto incredibilmente confuse siano le regole. Una donna che mostra i propri capezzoli è censurata, ma una foto di una giovane ragazza mezza decapitata di nome Bianca Devins è circolata per settimane sulle piattaforme social. La brutalità delle storie di Instagram postate da Brandon Clark miravano tutte allo stesso concetto: era geloso, la voleva per sé, voleva ucciderla, e perché lei aveva baciato un altro ragazzo gli pareva come una vendetta. Ha infranto la vita di Bianca perché non poteva tollerare che lei volesse vivere nel modo in cui faceva. Le ha strappato via la vita, la sua essenza. La gente ha poi postato questa orribile sua foto, senza neanche conoscere il suo nome. L’ha solo condivisa, senza sapere appieno quanto fosse avvenuto. Questo è il motivo per cui è stato molto importante per me scrivere di lei, portare nuovamente il suo nome in primo piano, e metterla sotto i riflettori».
L’altamente rispettato regista PR Brown, che ancora una volta ha diretto il video ufficiale del brano, aggiunge: «Quando ho sentito la traccia «Bianca Devins» per la prima volta non sono riuscito a pensare ad altro che a mia figlia. Il video è una sorta di ammonimento riguardo i pericoli del diventare un supereroe nel mondo online dei social e quanto ciò potrebbe coinvolgere. Skynd voleva riflettere l’immagine reale di Bianca e il suo mondo immaginario come due aspetti opposti. Nel video, Bianca cede alla tentazione di essere più grande dei propri limiti mentre il tutto diventa un po’ troppo surreale e sopraffacente. Alla fine, i confini fra realtà e sogno sono completamente sfocati».
Clicca qui per vedere il video
Gli Skynd stanno per imbarcarsi in una serie di date headliner in giro per l’Europa e possono finalmente svelare gli ospiti speciali Knife Bride. Saranno in Italia per la prima volta come headliner per una data esclusiva al Locomotiv Club di Bologna con Hellfire Booking Agency. Non perdetevi i biglietti!
07 NOVEMBRE 2023 | LOCOMOTIV CLUB, BOLOGNA
Via Sebastiano Serlio, 25/2, 40128 Bologna
Evento FB: https://www.facebook.com/events/634822451891136/
Tre Domande a: Zagara
Come e quando è nato questo progetto?
Questo progetto è nato in un momento particolare della mia vita in cui ho preso consapevolezza di stare perdendo la mia identità. Circa tre anni fa mi trovavo lontano da casa ed è stata la vicinanza che mi hanno mostrato le persone che mi vogliono bene che mi ha portato a scegliere il nome
Zagara. Il fiore è uno dei simboli della Sicilia, un richiamo per nulla velato a quelle che sono le mie radici e la mia casa. Dopo più di un anno di scrittura e composizione musicale è finalmente fuori dal primo settembre di quest’anno il mio EP d’esordio checosarimane, anticipato dai due singoli libidine e elisir.
Se dovessi riassumere la tua musica con un tre parole, quali sceglieresti e perché?
Sincera: perché non mi sono posto alcun limite nell’esprimere ciò che volevo sia dal punto di vista del contenuto sia dal punto di vista estetico-musicale.
Indipendente: perché è tutto autoprodotto e interamente registrato nella mia mansarda.
Sperimentale: perché avendo ascoltato generi musicali e artisti molto variegati tra loro facenti parte della mia forma mentis, è stato naturale per me andare a creare una speciale commistione tra le particolarità stilistiche che sono caratteristiche principali di determinati generi o di determinati artisti che mi hanno maggiormente influenzato.
C’è un artista in particolare con cui ti piacerebbe collaborare/condividere il palco?
Colapesce, Dimartino, Niccolò Fabi e i Verdena sono quelli che io considero i miei “padri musicali”, artisti che ascolto da sempre e che mi hanno formato sotto molto aspetti. Stessa cosa posso dire di Bais e Davide Shorty, due ragazzi secondo me fenomenali che fanno parte della “nuova” scena musicale italiana. I loro brani e il loro modo di scrivere sono veramente accattivanti e non riesco a non inserire questi due artisti tra coloro che mi hanno influenzato maggiormente stilisticamente, specialmente negli ultimi anni. Sarebbe molto stimolante per me collaborare con loro!
Lullabies, il ritorno di Camilla Sparksss
Camilla Sparksss, aka Barbara Lehnhoff, (musicista electro noise pop, artista visiva svizzero-canadese e co-fondatrice della band post-punk Peter Kernel), annuncia l’uscita di un nuovo album su On the Camper Records.
Lullabies è un album audiovisivo che presenta otto filastrocche per adulti su due dischi vinili animati, accompagnati da un accessorio insolito: uno specchio magico disegnato dall’artista. Appoggiandolo sul disco, le animazioni prendono vita a 45 giri al minuto. In un’epoca di sovraccarico digitale, questo album doveva essere puramente analogico, fisico e reale. Un album che il pubblico può scoprire in un ambiente naturale, senza dover guardare uno schermo.
Parlando del concetto, Camilla Sparksss spiega che il fenakistoscopio di Joseph Plateau è stato la principale fonte d’ispirazione per il progetto, ed è con l’aiuto del designer Giulio Parini che hanno progettato i primi prototipi. Ci sono voluti mesi per determinare la giusta frequenza delle immagini.
L’album contrasta dal punto di vista sonoro con i suoi dischi precedenti, pur rimanendo pienamente in linea con il suo impareggiabile approccio art-punk.
“Lullabies” è disponibile per il pre-ordine al seguente link
SKYND: Knife Bride in apertura!
A poco meno di un mese dalla prima data headliner di Skynd, è tempo di svelare una sorpresa. Hellfire Booking Agency annuncia i Knife Bride!
Una trilogia di incubi paralizzanti e sogni perversi, i Knife Bride sono un ciclone di visioni disturbanti espresse tramite nu-gothika, un metal dritto alla giugulare con influenze prog, alla Spiritxbox e addirittura Kate Bush. Omaggio ed esplorazione delle donne reali e fittizie dei nostri tempi, i Knife Bride vantano il supporto di BBC Radio 1 e Kerrang! così come del Download, Great Escape e Burn It Down, affiancate da performance esplosive quanto anticonformiste.
I Knife Bride apriranno le danze prima di Skynd in occasione della sua unica data italiana, approdando per la primissima volta nel nostro Paese. Non tardate, sarà una serata da brivido!
07 NOVEMBRE 2023 | LOCOMOTIV CLUB, BOLOGNA
Via Sebastiano Serlio, 25/2, 40128 Bologna
Evento FB: https://www.facebook.com/events/634822451891136/
I TesseracT presentano il nuovo singolo e video “Echoes”e danno il via al lungo tour americano ed europeo.
Dopo aver pubblicato il loro miglior album, “War Of Being”, i TesseracT invitano ancora una volta i fan a vivere un’intensa esperienza d’ascolto con il nuovo singolo“Echoes”. Domani la band darà il via al suo più lungo tour in Nord America, portando gli ascoltatori direttamente nel mondo di “The Strangeland”. Il tour si svolgerà dal 5 ottobre in North Carolina fino al 13 novembre al Brooklyn Bowl di Nashville, Tennessee.
Guarda il video del visualiser di “Echoes” qui:
https://youtu.be/HBuZjg4aSA0
Il brano “Echoes” arriva con un impatto devastante: i riff di chitarra si scontrano con la batteria poliritmica, lasciando spazio a fluide linee di basso, accompagnate da una performance vocale tanto fragile quanto brillante. Il brano giunge poi al gran finale, dove le scosse di groove si diffondono negli ascoltatori. È il prologo perfetto per comprendere la relazione tra El e The Scribe.
A proposito del brano, Daniel Tompkins ha dichiarato quanto segue: “Il concept di Echoes si basa su alcuni dei nostri personaggi principali, El e The Scribe. Questi due svolgono un ruolo fondamentale nel concept e nel gioco, poiché The Scribe è una parte frammentata dell’ego di El che ha la capacità di controllare il destino e riscrivere il passato“.
Dan continua: “Questa è sempre stata una canzone che colpisce a fondo e aggiunge una vera dinamica all’album. Come brano a sé stante emana sentimenti contrastanti, dalla massima euforia, alla disperazione più profonda. C’è un vero senso di frustrazione e di rimpianto, soprattutto quando la canzone culmina con la sua brutale apertura“.
Il video visualiser, creato da Asiel Manuel Rodriguez Espinosa (@ asiel_type), ci trasporta in altri strati dal misterioso mondo di “The Strangeland”. Passa da tranquille pianure lunari a rovine infuocate, portando con sé gli ascoltatori in un altro mondo.
Ora, per la prima volta, la band porterà The Strangeland dal vivo con in un tour mondiale. Oltre ai biglietti normali, i fan avranno anche l’opportunità di vivere un’esperienza VIP che consiste in un’esclusiva performance, Q&A con i TesseracT, una stampa autografata in edizione limitata, un porta badge laminato, l’accesso prioritario al merch e allo spettacolo.
Acquista i biglietti VIP qui:
https://tix.soundrink.com/
I TesseracT hanno aperto la strada al loro ritorno con il brano “War Of Being”, una vera e propria dichiarazione d’intenti della durata di 11 minuti con l’annuncio di un tour mondiale, seguito da “The Grey”, che ha portato i fan direttamente nel mondo di “The Strangeland”. I TesseracT hanno anche presentato il Kickstarter per il gioco completo VR + Desktop, “War Of Being”, come ci spiega qui il frontman Daniel Tompkins:
https://www.kickstarter.com/

US 2023 – support Alluvial e Intervals
OTT 5 The Underground, Charlotte NC
OTT 6 Music Farm, Charleston SC
OTT 7 Norva, Norfolk VA
OTT 8 Rams Head Live!, Baltimore MD
OTT 10 House of Blues, Chicago IL
OTT 11 Roxian Theatre, Pittsburgh PA
OTT 13 Irving Plaza, New York NY
OTT 14 Paradise, Boston MA
OTT 15 TLA, Philadelphia PA
OTT 17 Corona Theatre, Montreal QC
OTT 19 Danforth Music Hall, Toronto ON
OTT 20 Elevation, Grand Rapids MI
OTT 21 Red Flag, St. Louis MO
OTT 23 Summit Music Hall, Denver CO
OTT 24 The Depot, Salt Lake City UT
OTT 26 The Showbox, Seattle WA
OTT 27 Commodore, Vancouver BC
OTT 28 Knitting Factory, Spokane WA
OTT 29 Hawthorne Theatre, Portland OR
OTT 31 Regency Ballroom, San Francisco CA
NOV 1 The Regent Theatre, Los Angeles CA
NOV 3 Observatory North Park, San Diego CA
NOV 4 Nile Theater, Phoenix AZ
NOV 5 Revel, Albuquerque NM
NOV 7 The Granada Theater, Dallas TX
NOV 8 Emo’s, Austin TX
NOV 9 Warehouse Live, Houston TX
NOV 11 The Orpheum, Tampa FL
NOV 12 Buckhead Theatre, Atlanta GA
NOV 13 Brooklyn Bowl, Nashville TN
‘War Of Being’ è stato registrato presso i Middle Farm Studios nel Regno Unito con Peter Miles (Architects/Sylosis/Dodie) che ha co-prodotto con la band insieme a Katherine Marsh dei Choir Noir (Bring Me The Horizon / Architects / Marillion). Al programming e alla produzione si è aggiunto Randy Slaugh (Periphery, Architects, Devin Townsend). L’additional engineering è stato curato da Forrester Savell (Karnivool). L’artwork, che presenta i caratteri “ex” ed “el”, è stato creato in collaborazione tra l’IA e l’uomo come mezzo per estendere il concetto nella sua presentazione.

“War Of Being” tracklist:
1 – Natural Disaster
2 – Echoes
3 – The Grey
4 – Legion
5 – Tender
6 – War Of Being
7 – Sirens
8 – Burden
9 – Sacrifice
EUROPE 2024 – support Unprocessed e The Callous Daoboys
GEN 18 Rockhal, Esch-sur-Alzette LU
GEN 19 CCO La Rayonne, Villeurbanne FR
GEN 20 Sala Apolo, Barcelona ES
GEN 21 La Paqui, Madrid ES
GEN 23 Bataclan, Paris FR
GEN 25 Laiterie Strasbourg, FR
GEN 26 Trix, Antwerpen BE
GEN 27 Im Wizemann, Stuttgart DE
GEN 28 Alcatraz, Milan IT
GEN 30 Komplex 457, Zurich CH
FEB 1 Palac Akropolis, Prague CZ
FEB 2 Backstage, Munich, DE
FEB 3 Simm City, Vienna AT
FEB 4 Barba Negra Red Stage, Budapest HU
FEB 6 Colombia Theater, Berlin DE
FEB 7 Progresja, Warsaw PL
FEB 9 Tavara-asema, Tampere FI
FEB 10 Tavastia, Helsinki FI
FEB 12 Klubben Fryshuset, Stockholm SE
FEB 13 Vulkan, Oslo NO
FEB 15 Amager Bio, Copenhagen DK
FEB 16 Gruenspan, Hamburg DE
FEB 17 Calswerk Victoria, Cologne DE
FEB 18 Tivoli Vredenburg – Ronda, Utrecht NL
FEB 20 Nottingham Rock City, Nottingham UK
FEB 21 O2 Institute, Birmingham, UK
FEB 22 O2 Academy, Bristol UK
FEB 23 O2 Forum Kentish Town, London UK
FEB 24 O2 Ritz, Manchester UK
FEB 25 SWG 3 Studio Warehouse, Glasgow UK
FEB 27 The Academy, Dublin UK
AUSTRALIA E ASIA 2024 – support TBC
Nota bene:
Biglietti per l’Australia in vendita ora
Biglietti per il Giappone e Singapore in vendita da ottobre 2023
Biglietti per Hong Kong/Taiwan in vendita nel 2024
APR 26 Imperfecto Patio, New Delhi IN
APR 27 Dublin Square – Phoenix, Mumbai IN
APR 28 Gylt, Bangalore IN
MAG 2 Princess Theatre, Brisbane, QLD AUS
MAG 3 Metro Theatre, Sydney, NSW AUS
MAG 4 Croxton Bandroom, Melbourne, VIC AUS – SOLD OUT
MAG 5 Croxton Bandroom, Melbourne, VIC AUS
MAG 7 Lion Arts Factory, Adelaide, SA AUS
MAG 9 Magnet House, Perth, WA AUS
MAG 11 GR.iD L5, Singapore SG
MAG 13 Lido Connect Hall, Bangkok, TH
MAG 15 Music Zone, Hongkong, HK
MAG 16 The Wall, Taipei, TW
MAG 18 Shibuya Cyclone, Tokyo, JP
MAG 19 Shibuya Cyclone, Tokyo, JP
Future Palace + Venues dal vivo il 3 Novembre al Legend Club Milano
Per un’unica esclusiva data italiana arrivano i berlinesi post-core Future Palace, ad accompagnarli i Venues.
Porte h. 20,00
Ingresso € 20,00 prevendita / € 25,00 porta
Prevendite > https://link.dice.fm/i987d55b9bd2
Legend Club
Viale Enrico Fermi 98 Milano
info@legendclubmilano.com
info@hard-staff.com