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Anno: 2023

IMOLA SUMMER SOUND – PER LA ROMAGNA | CAMBIO DATA: dal 7 al 29 Luglio 2023

Per la prima volta il mondo dell’Urban italiano

unisce le proprie forze

per un grande evento di beneficienza

a sostegno delle zone alluvionate

IMOLA SUMMER SOUND PER LA ROMAGNA

Sabato 29 luglio

Autodromo Enzo e Dino Ferrari di IMOLA

con

SFERA EBBASTA – LUCHÈ – SHIVA

GEOLIER – MASSIMO PERICOLO

Un invito ancora aperto alla scena

per un evento unico

Imola, 12 giugno 2023. L’appuntamento con i giganti della musica urban italiana è per sabato 29 luglio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola dove, per la prima volta, i più importanti nomi del rap e della trap si ritroveranno per IMOLA SUMMER SOUND PER LA ROMAGNA, l’evento benefico a sostegno della popolazione della Romagna colpita dall’alluvione.

I cancelli si apriranno alle ore 16:00 e a partire dalle 17:00 si alterneranno sul palco, per dei veri e propri set, tutti gli artisti che hanno scelto di partecipare gratuitamente all’evento e di destinare l’incasso netto della manifestazione alla Protezione Civile dell’Emilia Romagna.

IMOLA SUMMER SOUND PER LA ROMAGNA nasce dalla volontà di SFERA EBBASTA, LUCHÈ E SHIVA (che avevano in programma i loro concerti nel festival a Imola il prossimo 7 luglio) di fare qualcosa di concreto per tutti i loro coetanei, e non solo, colpiti dal fiume di acqua e fango; ed hanno subito risposto all’invito anche gli amici e colleghi GEOLIER E MASSIMO PERICOLO. Un invito ancora aperto alla scena, quello a partecipare a un evento unico nel suo genere e ad aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione.

Rapstar della scena odierna italiana e mondiale, Gionata Boschetti, in arte SFERA EBBASTA, è indiscusso recordman di vendite con 161 Dischi di Platino e 28 Dischi D’Oro all’attivo, e idolo multigenerazionale con oltre 4,3 MLN di followers su Instagram. Sound riconoscibile, stile unico e inimitabile e grande appeal internazionale, confermato dalle collaborazioni con i colossi della musica worldwide, Sfera è un fenomeno da bilioni di streaming e visualizzazioni, nonché l’artista più ascoltato negli ultimi 10 anni in Italia su Spotify -dove ha recentemente raggiunto l’incredibile soglia dei 10 milioni di ascoltatori mensili- e il primo italiano ad aver mandato 7 brani nella global chart di Spotify. Numeri e traguardi che sono il segno tangibile dell’impatto della musica di Sfera in Italia e non. Dall’Arena di Verona Sfera ha inaugurato ad aprile, con due show sold out, la stagione estiva dei suoi live, il “SUMMER TOUR” (prodotto da Trident Music in collaborazione con Thaurus) che lo vedrà calcare i palchi dei principali festival italiani nei mesi di luglio e agosto.

Icona del rap nazionale,artista inarrestabile e sempre pronto a superare sé stesso, nonostante sia già nell’Olimpo del panorama urban italiano, LUCHÈ continua a mettere in gioco tutte le sue carte e ci mostra di continuo le diverse sfaccettature del suo essere artista e la sua capacità senza pari di oltrepassare tutti i limiti e confini. Il suo album “Dove Volano Le Aquile” – che ha esordito al 1° posto delle classifiche Top Album e Top Vinili di FIMI/GfK Italia – è caratterizzato da un’intimità dal respiro internazionale. Un esempio di avanguardia e sperimentazione, in cui l’artista si è messo alla prova, pur rimanendo sempre fedele a se stesso. Il 10 maggio 2023 è uscito “DVLA Vol.2”, il secondo capitolo di “Dove Volano Le Aquile”, nuovo progetto conferma la versatilità del rapper e la sua grande abilità nel passare da potenti banger a tracce più chill, senza perdere mai la forza, l’attitudine street e il flow che da sempre caratterizzano il suo essere tra i nomi più grandi e rispettati del genere in Italia. Il suo palmares include 22 dischi di platino e 12 dischi d’oro, per oltre 1 miliardo di streaming audio e video. Grandissimo successo anche per il suo tour nei palazzetti nell’autunno 2022, che ha visto tutte le date sold out, compreso il Forum di Milano, un risultato sensazionale per un artista non milanese, e ben 4 date nella sua Napoli al PalaPartenope. Adesso l’artista è pronto per il suo “Luchè Summer Tour 2023”, durante il quale porterà tutta la sua energia e attitudine sui palchi dei principali festival italiani. Sarà l’occasione per regalare al suo pubblico, ancora una volta, dei concerti  atomici, come solo un grandissimo artista del suo calibro sa fare.

Il giovane rapper milanese SHIVA, che ha all’attivo 24 dischi di platino e 21 dischi d’oro, ha attirato i riflettori di tutta Italia negli ultimi due anni grazie a collaborazioni con i colossi del rap del nostro Paese, tra cui Sfera Ebbasta, Capo Plaza, Marracash e molti altri. Il 2021 e il 2022 sono stati densi di soddisfazione per Shiva, in particolare grazie alla pubblicazione di hit come “Pensando a lei”, “Soldi Puliti”, “Non è easy”, e dell’album “Milano Demons”, uscito per Milano Ovest e distribuito da Sony Music Italy, certificato platino (dati diffusi da FIMI/GfK Italia) e ancora stabile tra le prime 5 posizioni della Classifica settimanale Top Album FIMI. Tante anche le certificazioni dei brani presenti al suo interno: “Take 4” e “Non lo sai” hanno di recente conquistato il disco di platino, mentre “Vorrei” feat. Lazza e “Alleluia” feat. Sfera Ebbasta il disco d’oro (dati diffusi da FIMI/GfK Italia). Dopo il successo e il tutto esaurito del tour nei club “Milano Demons Tour”, arriva il tour estivo “Milano Demons Summer Tour”, in cui Shiva porterà anche il suo ultimo album “Santana Season”, uscito il 9 giugno.

GEOLIER è senza dubbio uno dei fenomeni musicali più eclatanti che l’Italia abbia visto e vissuto negli ultimi anni. In poco tempo è riuscito a diventare punto di riferimento per l’urban italiano, nonché nome tra i più richiesti da tutta la scena, collezionando importanti certificazioni – ben 30 dischi di platino e 21 dischi d’oro – e oltre 1.5 miliardi di streaming audio/video. A 3 mesi dall’uscita de “Il Coraggio dei Bambini”, il secondo e attesissimo album di Geolier, certificato triplo platino da FIMI/GfK Italia e ancora stabile tra le prime posizioni della Classifica Fimi Top Album, il rapper napoletano ha scritto un altro pezzo di storia: ad aprile è uscito “Il Coraggio dei Bambini – Atto II”. “Il Coraggio dei bambini” – che ha debuttato alla #1 delle Classifiche FIMI Top Album e Top Singoli e ha conquistato la vetta della Top Albums Debut Global di Spotify nella sua settimana di uscita – non è solo il titolo del grande progetto discografico di Geolier, ma è anche il modo in cui ha vissuto tutto quello che la vita gli ha messo davanti in questi anni. Dalla felicità per i platini ottenuti, alla sofferenza per gli amici che se ne sono andati, l’artista ha affrontato tutto come solo i bambini sanno fare: sono senza filtri, hanno paura delle cose, ma provano sempre lo stesso a ottenerle. Ad aprile ha portato il suo ultimo disco sui palchi dell’Alcatraz di Milano (data sold out) e del PalaPartenope di Napoli (4 date sold out). È appena partito il lungo tour estivo che lo porterà a esibirsi in tutta Italia. Inoltre, Geolier è uno dei 3 protagonisti, insieme a Fabri Fibra e Rose Villain, del nuovo show Netflix ” Nuova Scena – Rhythm+Flow Italia”, in arrivo nel 2024.

MASSIMO PERICOLO è una delle sorprese migliori degli ultimi anni nella scena musicale nonché uno dei migliori liricisti appartenenti alle nuove generazioni ed ha saputo conquistare una posizione di rilievo grazie alla capacità di saper passare da un realismo crudo all’ironia con testi all’apparenza semplici ma che sanno creare un’empatia devastante con l’ascoltatore. Dal suo debutto nel 2019 con il disco “Scialla Semper” (Doppio disco di Platino) al successivo “Solo Tutto” esordito alla numero uno della classifica FIMI, Massimo Pericolo ha riscosso l’approvazione di ascoltatori, colleghi e addetti ai lavori firmando alcune hit scolpite in maniera indelebile nella storia del rap italiano come “Stupido”, “7 miliardi”, “Amici”, “Polo Nord”, “Air Force” e molte altre. Il 13 gennaio 2024 finalmente le sue canzoni risuoneranno nel Mediolanum Forum in un concerto carico di emozioni, energia e una storia di rivalsa sociale unica nel suo genere.

Ad aprire le danze, dalle 17: Axell, BigMama, Digital Astro, Ele A, Sethu, Tony Boy, qui in ordine alfabetico.

I biglietti saranno in vendita a partire da oggi, lunedì 12 giugno, alle ore 15:00 su Ticket Master, TicketOne, Ciao Ticket, Viva Ticket, Boxer.

Info & Biglietti qui: https://bit.ly/imolasummersoundperlaromagna

I biglietti già acquistati per la data del 7 luglio saranno validi per assistere alla nuova data del 29 luglio 2023. 

Nel caso in cui non fosse più possibile partecipare all’evento nella nuova data, sarà possibile richiedere il rimborso del prezzo del biglietto, comprensivo di diritti di prevendita.

La richiesta di rimborso dovrà essere inviata entro e non oltre il 19 giugno 2023. Non verranno accettate le richieste di rimborso pervenute oltre i termini di scadenza.

“Sono felice di essere coinvolto e di poter dare il mio contributo all’organizzazione di questo concerto che rappresenta il primo evento benefico che coinvolge il mondo della musica trap e hip hop”.

MAURIZIO SALVADORI, TRIDENT MUSIC

“Grazie di cuore alla generosità degli organizzatori e di tutti gli artisti, che attraverso parole e musica, contribuiranno ad un evento che devolverà l’intero incasso alle popolazioni colpite dall’alluvione. Stiamo assistendo, in queste settimane, ad un moto straordinario di vicinanza e sostegno alla Romagna ferita: Imola Summer Sound si aggiunge a questa ondata di solidarietà.

Ovviamente ogni euro raccolto e utilizzato sarà rendicontato”.

STEFANO BONACCINI, PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

“Siamo felici di abbracciare l’idea di Imola Summer Sound per la Romagna, un concerto che in realtà è un festival rivolto alle ragazze e ai ragazzi che quest’anno è dedicato al sostegno dei territori dopo l’alluvione. L’idea è ringraziare e omaggiare quelle migliaia di giovani da tutta Italia che in queste settimane hanno preso a cuore la Romagna e tutte le zone colpite dall’acqua, impegnandosi senza sosta e con passione nel fango, nelle case e nelle strade. Tanti cittadini consapevoli ed entusiasti che vogliamo rendere partecipi e accogliere qui a Imola il 29 luglio per una serata di musica sicuramente apprezzata dalle giovani generazioni”

MARCO PANIERI, SINDACO DEL COMUNE DI IMOLA

“È emozionante sapere che la scena urban italiana si riunirà sullo stesso palco per dar vita ad un evento unico, per una causa così importante. Siamo vicini alle famiglie alluvionate, e siamo felici di poter restituire con la nostra musica il supporto che abbiamo sempre ricevuto in Romagna

SFERA EBBASTA

“Per me non é solo un enorme piacere, ma un dovere fare un gesto del genere per l’Emilia Romagna. Tutti nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per aiutare e quello che possiamo fare noi artisti è offrire il nostro lavoro. Anche se si tratta di intrattenimento, possiamo provare a regalare un sorriso, almeno per un paio d’ore, ai ragazzi, alcuni dei quali magari arriveranno proprio dalle zone colpite dall’alluvione. Sono onorato di poter aiutare in qualche modo ed è bello che una delle nostre date del tour sia diventata un’occasione per raccogliere dei fondi, affinché si possa dare un contributo, almeno in parte, ai soccorsi”.

LUCHÈ

“Grazie alla musica abbiamo la possibilità di poter aiutare quotidianamente le persone che ci ascoltano. È un onore dare il mio contributo ed essere presente in un’occasione come questa. Un forte abbraccio va a tutte le famiglie che sono state colpite dall’alluvione”.

SHIVA

“La musica ha sempre unito le persone, decine di migliaia di persone che vanno insieme a vedere un concerto. In questo caso non solo unisce ma aiuta anche. È una responsabilità e un dovere fare qualcosa per l’Emilia Romagna e non c’è cosa più bella da parte del mondo urban di dare una mano”.

GEOLIER

“Vedere i disastri dell’alluvione e la disperazione della gente mi ha mosso a pensare che non siamo mai al sicuro ma questo invito mi ha fatto pensare che possiamo sempre aiutarci l’un l’altro”.

MASSIMO PERICOLO

L’intero incasso del concerto sarà devoluto alla Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia Romagna Iban: IT69G0200802435000104428964)

GOA-BOA XXV – LA XXV EDIZIONE DI UNO DEI FESTIVAL PIÙ LONGEVI DELLA PENISOLA, AL PORTO ANTICO DI GENOVA, DAL 30 GIUGNO ALL’8 LUGLIO

LA XXV EDIZIONE DI UNO DEI FESTIVAL PIÙ LONGEVI DELLA PENISOLA, AL PORTO ANTICO DI GENOVA, DAL 30 GIUGNO ALL’8 LUGLIO

GOA-BOA XXV
[1998_2023]

DOPO NU GENEA, VENERUS, IRVINE WELSH, PETER HOOK & THE LIGHT, SALMO, BAUSTELLE // KIM GORDON, SAVANA FUNK, SI AGGIUNGONO ALLA LINEUP ANCHE

COMA_COSE, VIPRA, MEMENTO, POPA, BIGMAMA, MATERAZI FUTURE CLUB, BRUCHERÓ NEI PASCOLI

venerdì 30 giugno – NU GENEA LIVE BAND, POPA
sabato 1 luglio – PETER HOOK & THE LIGHT
[unica data in Italia] w/ special guest IRVINE WELSH
domenica 2 luglio – COMA_COSE, VIPRA, MEMENTO

  martedì 4 luglio – VENERUS + SAVANA FUNK
mercoledì 5 luglio – SALMO, BIGMAMA, MATERAZI FUTURE CLUB, BRUCHERÓ NEI PASCOLI
giovedì 6 luglio – BAUSTELLE, KIM GORDON
venerdì 7 luglio – ALICE CANTA BATTIATO

sabato 8 luglio – KRAFTWERK [new show 2023]

+ altri artisti TBA

Biglietti disponibili su DICE e TicketOnem.

GOA-BOA arriva alla sua XXV edizione. Uno dei festival più longevi della penisola celebra il suo primo quarto di secolo con un cartellone eccezionale, che unisce grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, coniugando passioni di nicchia e gusti popolari, storia della musica e nuove tendenze, dal 30 giugno all’8 luglio nella splendida cornice dell’Arena del Mare del Porto Antico di Genova.
Punto di riferimento degli appuntamenti musicali, nonché del circuito europeo di settore, Goa-Boa giunge alla sua XXV edizione abbracciando in 8 giorni cinque decadi di musica, e portandone sul palco i più significativi rappresentanti, dagli anni ’70 per Kraftwerk fino ai ’20 per i Nu Genea, passando per Coma_Cose, Peter Hook, Kim Gordon, Baustelle, Salmo, Venerus, Savana Funk, Alice canta Battiato e Irvine Welsh e tanti altri nomi ancora da scoprire.

Nu Genea Live Band, attualmente in tour europeo: il duo partenopeo di producer, DJ, musicisti, ricercatori sonori che hanno fatto conoscere al mondo intero il nuovo sound della disco-funk vesuviana, saranno sul palco venerdì 30 giugno con brani di ieri e di oggi e dell’ultimo disco Bar Mediterraneo. Un viaggio, tra tradizione e orizzonti psichedelici, tutto da ballare. Ad aprire il concerto dei Nu Genea ci sarà l’italo disco dal sapore vintage di Popa, artista lituana naturalizzata italiana che fonde musica e moda con uno spirito leggero ed elegante.

Il 1 luglio tocca a un personaggio di culto della scena internazionale: Peter Hook per un’unica esclusiva data in Italia. Uno show indelebile, che ripropone dal vivo due pietre miliari come “Unknown Pleasures” e “Closer” dei Joy Division, con una sezione totalmente dedicato ai New Order proprio nell’anno che celebra il quarantesimo anniversario di Blue Monday, il vinile 12” più venduto (e ballato) di sempre. Con una miscela esplosiva di post-punk, new wave e dance che ha sedotto intere generazioni, Peter Hook porta un pezzo di storia sul palco, con la sua dirompente capacità di coinvolgere ed emozionare.
Ospite speciale di questa serata, Irvine Welsh, con reading e dj set prima e dopo il live di Peter Hook. Scrittore e drammaturgo scozzese, ha acquisito notorietà internazionale grazie al suo primo romanzo Trainspotting (1993) – di cui ricorre il trentennale – e alla trasposizione cinematografica (1996) di Danny Boyle. Nella sua carriera, Welsh ha raccolto consensi sia da parte della critica che del pubblico, per la sua capacità di descrivere atmosfere e situazioni in modo crudo, immediato, emozionante: un passato burrascoso, ha iniziato la carriera di scrittore – ispirato a scrivere dopo aver vissuto in prima persona le esplosioni del punk e del rave – quando era ai servizi sociali, sviluppando una spiccata sensibilità nel tratteggiare le contraddizioni della vita contemporanea.

Domenica 2 luglio si canta con Coma_Cose: dopo la partecipazione al Festivàl dei Fiori con relativo premio per il miglior testo e lo straordinario tour invernale interamente sold out, i Coma_Cose tornano sui principali palchi e festival di tutta Italia e, dopo Londra e Parigi, sono attesi al loro terzo Goa-Boa.
Uno show unico con i brani più amati da cantare all’unisono con California e Fausto Lama: dalle canzoni già culto di “Inverno Ticinese” alle ormai popolarissime “Fiamme Negli Occhi” e “L’addio”, fino all’ultimo album UN MERAVIGLIOSO MODO DI SALVARSI e al nuovo singolo “Agosto Morsica” prodotto da Mamakass, presentato in anteprima al concerto del Primo Maggio a Roma. Prima di loro MEMENTO e VIPRA, due scintillanti gioielli di casa Asian Fake.

Anima libera dalle etichette di genere, cantautore, polistrumentista e producer che sa unire soul, funk, R&B all’elettronica, con uno stile unico che ridefinisce regole e confini della musica pop: VENERUS esplora senza porsi limiti, unendo parole e suoni in una miscela originalissima che brilla di unicità e talento nel panorama contemporaneo.Il 4 luglio per la seconda volta sul palco di Goa-Boa  mentre cresce l’attesa per “Il Segreto”  il nuovo album in uscita il 9 Giugno. Martedì il talentuoso ed eclettico artista salirà per la seconda volta sul palco di Goa-Boa il 4 luglio.
Insieme a lui ci saranno i Savana Funk. La band, caratterizzata da una spiccata presenza scenica, porterà sul palco del Goa Boa il proprio repertorio di musica africana, funk, rock e blues. L’occasione ideale per presentare “Ghibli”, il nuovo album uscito lo scorso 14 ottobre.

Mercoledì 5 Luglio sarà Salmo a infiammare la folla del Porto Antico: eclettico, anticonformista, provocatorio, capace di portare il rap live a un livello successivo, primo a esibirsi con la sua carica di rap-crossover-rock dai palazzetti fino allo stadio, con quasi tre miliardi di streaming e una carriera che conosce solo la crescita esponenziale presenterà, come di consueto, uno spettacolo forte, illuminante.
A scendere in campo sempre il 5 luglio ci saranno anche i MATERAZI FUTURE CLUB, insieme all’attitudine irriverente e punk dei BRUCHERÓ NEI PASCOLI e all’inconfondibile rap tra flow e wordplay di BIGMAMA.

È con un disco – Elvis – evocativo fin dal titolo, che i Baustelle tornano in grande stile ad abbracciare un pubblico fedele, a ritrovare quella scena che cambia ma non li abbandona. Con il loro ricercato songwriting, unici nel loro genere, i Baustelle arriveranno a Genova – Giovedì 6 Luglio –  e condivideranno il palco con Kim Gordon, artista cardine del sound che ha rivoluzionato gli anni ’90 Kim, che non si è fermata all’esperienza con i Sonic Youth, ha saputo portare avanti negli anni una poetica irresistibile, passando dalla musica alla scrittura e di nuovo alla musica, diventando il simbolo di più generazioni.

Venerdì 7 luglio Alice canta Battiato. Accompagnata dall’orchestra di 25 elementi de I Solisti FilarmoniciItaliani diretti di Carlo Guaitoli al pianoforte, la raffinata cantautrice presenterà il suo ultimo album “Eri con Me”, una raccolta di cover che omaggiano Franco Battiato. La Stagione dell’amore, Povera Patria, La Cura, Summer on a Solitary Beach, E ti vengo a cercare,  I Treni di Tozeur, Lode all’inviolato, Prospettiva Nevski: un concerto da brividi e un repertorio immortale che. grazie all’intesità dell’interpretazione e degli arrangiamenti, va bel oltre al semplice omaggio al suo autore Franco Battiato. Proprio la musica dello storico cantautore sarà protagonista assoluta dell’esibizione di Alice, che porterà i grandi successi del Maestro contenuti nel celebre album “Alice omaggia Battiato”. 

Sabato 8 Luglio, una vera e propria leggenda: i Kraftwerk, pionieri della musica elettronica. Ralf Hütter ei suoi riproporranno i loro grandi successi, da “Autobahn” a “Tour de France Soundtracks”, in uno avveniristico spettacolo [che ha debuttato il 18 Maggio a Rio de Janeiroche unisce musica e performance art e grazie a cui la storica band dei quattro di Düsseldorf, pionieri dell’elettronica, si può definire come “Gesamtkunstwerk – un’opera d’arte totale” che ancora oggi prende vita nello storico studio i Kling Klang Studio a Düsseldorf, in Germania. 

Tutti i biglietti sono disponibili sulla app di ticketing inglese DICE, ancora una volta partner del festival, e sul circuito TicketOne.GOA-BOA FESTIVAL [1998_ 2023] 
Il programma in continuo aggiornamento della XXV edizione

Venerdì 30 Giugno
NU GENEA LIVE BAND, POPA

Sabato 1 luglio
PETER HOOK & THE LIGHT (data unica italiana) + IRVINE WELSH (data unica italiana)

Domenica 2 luglio
COMA_COSE, VIPRA, MEMENTO

martedì 4 Luglio

VENERUS [Tour segreto 2023] + SAVANA FUNK

Mercoledì 5 Luglio
SALMO, BIGMAMA, MATERAZI FUTURE CLUB, BRUCHERÓ NEI PASCOLI

Giovedì 6 Luglio 2023
BAUSTELLE ≈ KIM GORDON

Venerdì 7 Luglio
ALICE CANTA BATTIATO
 con i Solisti Filarmonici Italiani. Carlo guaitoli pianoforte e direzione.

Sabato 8 Luglio
KRAFTWERK

Altri artisti e altre date saranno presto annunciati.
WWW.GOABOA.IT

Goa-Boa [1993_2023], la XXV edizione
Sono passati venticinque anni dalla prima avventurosa edizione [1998] con 3 palchi – ai Giardini “di plastica” Baltimora, all”area di Campi dove oggi c’è Ikea e al campo sportivo di Recco – con 32 artisti in cartellone. Da allora sono state diffuse oltre 1000 ore musica da colonne di casse appese a torri layher, prodotte da 546 artisti da ogni latitudine, che hanno saputo soddisfare tanto le passioni di nicchia quanto i gusti degli oltre 600mila spettatori che hanno partecipato.

Tra passato e futuro Goa-Boa continua ad ospitare sullo stesso palco il sangue nuovo della musica italiana accanto ad artisti internazionali che hanno ispirato e influenzato diverse generazioni di musicisti, intercettando al contempo quei giovani talenti a km zero che, auspicabilmente, scriveranno il domani. 

L’appuntamento è dal 30 Giugno all’8 Luglio , ancora una volta nella meravigliosa cornice dell’Arena del Mare nel cuore del Porto Antico di Genova. Goa-Boa abbraccerà 50 anni di musica popolare contemporanea e sarà – come già dal 2016 – totalmente PLASTIC FREE .

TRA GLI OSPITI DELLE PASSATE EDIZIONI
Kings of Leon • Beck • Manu Chao • Carmen Consoli • Emir Kusturica • Skin • Coez • Paolo Nutini • Lcd Soundsystem • Asian Dub Foundation • Guano Apes • Tiromancino • Morrissey • Negrita • Fedez • Baustelle • Subsonica • Groove Armada • Casino Royale • Daniele Silvesti • CSI • Marlene Kuntz • Bluvertigo • Afterhours • Verdena • Caparezza • Alborosie • Mannarino • Shantel • Gogol Bordello • Dubioza Kolektiv • George Ezra • Franz Ferdinand & Sparks • Tiga • SBCR_Bloody Beetroots • Max Gazzè • Salmo • Motta • Ministri • Pinguini Tattici Nucleari • Achille Lauro • Frah Quintale • Myss Keta • Coma Cose •  Blanco  • Elisa • Brunori Sas • Fabri Fibra • Ghali • Ariete • Bresh • LRDL • Madame • Tananai e molti altri.

Tre Domande a: Robson De Almeida

Come e quando è nato questo progetto?

Il progetto Come Fa La Marea è nato dopo la morte di mia madre, un avvenimento che ha totalmente scosso la mia lista di priorità riportandomi sulla terra. Ho scritto i primi brani a Milano come De Almeida e No Regrets un mese e mezzo dopo la sua morte e nei due anni successivi ho lavorato al resto fino ad arrivare a Marea che appena l’ho sentita la prima volta è stato come essere arrivati alla fine di un viaggio. È un progetto che mi sta molto a cuore che seguo da tanto e in cui ho versato molto di me stesso, sono stato male e bene, ho odiato e amato e seguito un flusso che appunto seguiva un costante “sali e scendi” proprio come fa la marea. Il brano viaggia a livello musicale da basi Hip Hop a collaborazioni con band rock, un biglietto di versatilità che spero di riusfire a portare su un palco.

C’è un artista in particolare con cui ti piacerebbe collaborare/condividere il palco?

Mi piacerebbe tantissimo un giorno collaboare con Johnny Marsiglia che è un amico e uno dei miei rapper preferiti e fonte di ispirazione. Lo seguo da quando ho 18 anni; ho cominciato a scrivere ascoltando la sua musica, tengo molto alla sua opinione su quello che faccio e spero un giorno di avere la possibilità di condividere con lui l’esperienza di fare musica insieme.

Qual’è la cosa che ami di più del fare musica?

La cosa che amo di più del fare musica è avere la possibilità stessa di farla. In una società come questa avere il tempo per se stessi da utilizzare nelle proprie passioni è un regalo di Dio.
Ci sono molti ragazzi costretti a lavorare per pagare una casa, per pagarsi da mangiare, gente che non ha tempo e testa per fare musica. Avere la possibilità di farla è una fortuna che non posso far finta di non avere.

Tre Domande a: Kublai

Come e quando è nato questo progetto?

Il progetto Kublai è nato ufficialmente nel 2020, con l’uscita di un disco omonimo. In realtà era un’idea che covavo da tempo, sentivo la necessità di avere un contenitore che non coincidesse con la mia persona, avvertivo – e avverto ancora – una sorta di claustrofobia nel vestire i panni del cantautore. Non che rinneghi questo titolo, ma l’idea che sta alla base di Kublai è di non accontentarsi di sé stessi, di cercare un po’ più in là. La maniera più semplice per fare ciò è contaminarsi, così ho scritto quel disco insieme a Filippo Slaviero, e ne è uscito un album che racconta un’amicizia, un dialogo, un rapporto tra due anime opposte. Questo, in poche parole, è Kublai.

Cosa vorresti far arrivare a chi ti ascolta?

Per quanto detto qui sopra, quando collabori con altre persone è impossibile avere un controllo sul risultato finale. So per certo di non voler comunicare a livello cognitivo, i miei testi non sono sempre intellegibili e non ho “contenuti” precisi. Cerco sempre l’ambiguità, credo che la comunicazione “dritta”, nella musica, non abbia molto senso. Mi piacerebbe che ascoltando Kublai si avesse la sensazione di un ritorno a casa, non come un luogo per forza rassicurante, di cui si ha nostalgia, ma come un antro colmo di asperità, anche spaventose, ma comunque enorme e bellissimo, comunque casa.

Qual è la cosa che ami di più del fare musica?

La cosa più bella di fare musica è farla, cioè usare tutte le possibilità espressive che ti offre. Come dicevo prima, fare musica esclusivamente per veicolare contenuti che hanno altri scopi, o che potrebbero passare da altri canali, è riduttivo, non sfrutta appieno le sue potenzialità. Melodia, armonia, ritmo, intensità, sono strumenti molto fiochi nel linguaggio quotidiano, mentre in musica esplodono, sono potentissimi. Spesso invece facciamo musica “come se parlassimo”, senza l’enfasi che questi mezzi ci offrirebbero. Ma una parola cantata contiene molte più informazioni di una detta, e una parola cantata in un modo, né contiene molte di più di una cantata in un altro, con un’altra melodia, con un’altra scansione. La bellezza del fare musica è disporre di questa cornucopia, giocare a trovare delle regole tra queste infinite combinazioni e possibilità.

Tre Domande a: Leo Fulcro

Ci sono degli artisti in particolare che influenzano il tuo modo di fare musica o a cui ti ispiri?

Dico sempre loro: Mac Miller e Kid Cudi. Hanno ispirato migliaia di rapper e artisti, forse è per la sincerità della loro musica. Sicuramente per lo stile. Mac rendeva tutto quello che toccava cool, e Cudi ha veramente anticipato i tempi rispetto al panorama mondiale. Il suo disco Man on the Moon mi ha ispirato per il mio EP Boy on Earth.

Se dovessi riassumere la tua musica con tre parole, quali sceglieresti e perché?

Onesta, profonda, leggera.
Onesta perché se pubblico una canzone la faccio proprio perchè ci credo e sia il testo che la musica sono stati a lungo dibattuti e ponderati sia da me che dai chi collabora alla canzone.
Profonda e leggera può sembrare un ossimoro ma è proprio quello che cerco di fare:  discorsi complessi con immagini semplici.

Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?

Credo sceglierei Gange, perchè esprime perfettamente lo stile happysad sul quale faccio ricerca.

EXTREME: una data a Milano a dicembre

Grande ritorno in Italia per EXTREME, iconica hard rock band americana che pubblicherà il 9 giugno il nuovo album “Six”. Il gruppo guidato dalla chitarra di Nuno Bettencourt e dalla voce di Gary Cherone sarà in concerto all’Alcatraz di Milano sabato 16 dicembre 2023 nell’unica data italiana del “Thicker Than Blood Tour”.
In apertura si esibirà un’altra apprezzatissima rock band contemporanea: The Last Internationale.
 
biglietti per lo show saranno in prevendita esclusiva tramite Metalitalia.com a partire dalle ore 10:00 di domani 23 maggio fino alle ore 18:00 del 25 maggio. Prevendita generale dalle ore 10:00 del 26 maggio su Ticketone. Saranno disponibili VIP Package.

Radiofreccia e Metalitalia sono media partner del concerto.
 
Di seguito i dettagli della data:
EXTREME
+ The Last Internationale
sabato 16 dicembre 2023
Milano, Alcatraz

BIGLIETTI
https://www.ticketone.it/artist/extreme/
Prezzo del biglietto in prevendita: € 40,00 + d.p.
Prezzo del biglietto in cassa la sera dello show: € 46,00
Prezzo di Extreme Soundcheck Experience: € 207,04
Il pacchetto include:
– Biglietto di accesso allo show “Posto unico in piedi”
– Partecipazione al soundcheck
– Poster esclusivo e autografato
– Foto di gruppo davanti al palco con gli Extreme
– Laminato VIP commemorativo*
– Ingresso anticipato
*Il laminato ha solo scopo commemorativo. Non acquisisce o autorizza l’accesso alla Venue, aree VIP o backstage.
 

Pentatonix @ Palasport

Vigevano, 25 Maggio 2023

Ci vuole talento a fare musica suonando e cantando.
Ci vuole ancor più talento a fare musica usando solo la propria voce.

Un dono, una benedizione, un incantesimo: chiamatelo come volete, ma quello che i Pentatonix riescono a fare non si può forse declinare ad una sola definizione. Il modo in cui armonizzano tra loro, si ascoltano e si supportano con le rispettive intonazioni infatti, è pura magia: ed è ancora più mistico osservare dal vivo le loro interazioni ed emozioni prendere vita sul palco.

Dopo tre anni di rinvio, i Pentatonix salgono finalmente sul palco del Palasport di Vigevano per l’unica data italiana del loro tour: fuori piove, il parcheggio è pieno di macchine. Per non rimanere imbottigliata nel traffico, decido di parcheggiare un po’ più fuori, in una via residenziale. “Chi c’è stasera?” Mi chiede il signore che entra nella casa davanti alla quale lascio la macchina. “I Pentatonix, fanno musica a cappella”. Il signore mi guarda confuso, ma mi augura comunque buona serata. Corro verso l’ingresso con un pensiero in testa: come faccio a spiegare a qualcuno l’arte dell’esibirsi a cappella, senza usare quindi strumenti vocali a rinforzo della voce? Come faccio a ridurre l’incredibile carriera dei Pentatonix, gruppo nato nel 2011 dall’unione tra la bravura e la passione per questa particolare forma musicale di Scott Richard Hoying, Kirstin Taylor Maldonado e Mitchell Coby Michael Grassi, completata poi dall’unione al gruppo di Kevin Olusola e Matt Sallee?

Forse non si può, perché anche qui, ogni definizione sarebbe riduttiva. Penso ai loro tre Grammy Awards, alle loro molteplici cover a cappella di successo. Penso a come li ho scoperti su Youtube ormai sei anni fa proprio grazie ad un titolo in particolare. Penso a tutte queste cose, ma poi non penso più a nulla, perché le luci si abbassano, e i Pentatonix entrano in scena. Non hanno bisogno di nulla se non di loro stessi per regalare al pubblico una serata indimenticabile: in un palco praticamente spoglio, illuminati da giochi di luci che vanno a ritmo con le canzoni, indossano dei look casual sulle tinte del rosa/viola, ed è chiaro fin da subito che sono lì per divertirti, e per far divertire tutti i presenti con loro.

Cinque voci le loro che, come il canto delle sirene, ci trasportano in atmosfere diverse: qualche passo di danza ritmato, l’interludio per farci imparare i versi di una canzone e realizzare così uno dei loro famosi TikTok in cui coinvolgono il pubblico ogni sera in modo diverso, tanta interazione con i presenti e niente altro. Perchè non c’è bisogno di altro: siamo stregati fin dall’inizio, quando intonano Sing e Na Na Na. Scott salta da una parte all’altra del palco, Mitchelll con la sua compostezza raggiunge note celestiali, Kirstin ha una naturalezza incredibile nel destrassi tra generi diversi, Matt fa vibrare l’anima con i suoi bassi e Kevin è “semplicemente” Kevin, che suona il violoncello mentre fa beatboxing (in tutto questo, è pure laureato in medicina a Yale).

La scaletta che propongono è varia: dalle loro canzoni originali (come Love Me When I Don’t) si passa a The Sound of Silence (da pelle d’oca, grazie alle cinque tonalità diverse delle loro voci che confluiscono in maniera magistrale creando un flow unico), Creep e Shallow. Sono cover per la maggior parte, ma sempre interpretate in modo molto personale, creativo e sentimentale: c’è tutta la loro anima in quelle note che si alternano, incontrano e fondono. In tutto ciò, ricordiamo, non c’è mai uno strumento (se non per quei due brani che Kevin ci regala con il violoncello). Ma non se ne sente l’assenza, tutt’altro.

Come possono mancare poi i loro iconici medley? Da quelli rock (con Kevin e Matt a incitare il pubblico a seguirli mentre propongono un mashup tra, ad esempio, Sweet Caroline, I Want It That Way, The Fresh Prince of Bel-Air e We Will Rock You) ai dance anni ’90 (e sì, Boom, Boom, Boom, Boom!!, Every Time We Touch, Blue (Da Ba Dee) stanno benissimo insieme), sembra che una playlist casuale abbia preso vita, dove c’è spazio per tutto e dove tutto ti travolge.

Nel momento in cui intonano Hallelujah, la cover del celebre brando di Leonard Choen con oltre 710 milioni di visualizzazioni su Youtube, quella con cui li ho conosciuti e che mi fa realizzare che sono davvero lì, ad ascoltarla da vivo, condividendo quei rari brividi di emozione con la folla, comprendo che la serata non è un concerto, ma un’esperienza collettiva: tra loro sul palco e noi del pubblico per terra o sugli spalti, è un unico, indimenticabile momento di pura energia, di pura vita. 

“Waited a hundred years to see your face and I would wait a hundred more, If only to be near you, to have you and to hear you, isn’t that what time is for?” Cantano utilizzando solo tre microfoni centrali e circondati da un silenzio rispettoso. “Sì”, vorrei rispondere, “This is what time is for”. Ci lasciano con questa riflessione, prima di travolgerci un’ultima volta con Bohemian Rhapsody.

“Is this the real life? Is this just fantasy?” Non si può esserne veramente sicuri quando si parla del talento dei Pentatonix. Una volta uscita dal Palasport, e mentre sono in macchina per rientrare a Milano, realizzo che forse, in realtà, non voglio nemmeno sapere la risposta. Che siano veri o fantasia, i Pentatonix sono una forza della natura, una forza della musica, da custodire nel cuore e farne tesoro.

Tre Domande a: Wicked Expectation

Cosa vorreste far arrivare a chi vi ascolta?

Siamo sempre stati amanti del sound design, quindi in prima battuta ti diremmo la scelta dei suoni, il mix tra strumenti analogici e digitali e la voglia di unire alcuni aspetti della musica elettronica ad altri della musica pop.
Scavando più in profondità, però, ci piacerebbe far immaginare l’ascoltatore. Ci piace scrivere testi interpretabili, in base al momento in cui vengono ascoltati ed allo stato d’animo dell’ascoltatore. Da sempre nutriamo interesse verso il rapporto uomo-natura e le relazioni sociali, prova ne sono gli ultimi due video pubblicati: Moving Clockwise pone l’attenzione verso l’acqua, risorsa preziosa ma che, a causa dell’uomo stesso, si rivela addirittura mortale, prova ne sono gli eventi di questi giorni in Emilia-Romagna. Con l’ultimo video, Ghostly Noise, abbiamo voluto raccontare la solitudine personale, nonostante spesso si viva in ambienti affollati nei quali è facile credersi al centro della scena.

Qual è la cosa che amate di più del fare musica?

Amiamo la commistione di generi che possiamo creare, amalgamando i nostri ascolti e le nostre fantasie. All’interno della band convivono passioni musicali completamente differenti, che influenzano il nostro modo di fare musica.
Inoltre abitiamo in città diverse (Torino e Milano), viviamo contesti differenti che ci aiutano ad avere sempre nuovi stimoli. Grazie alle nuove tecnologie riusciamo spesso a comporre i pezzi a distanza, scambiandoci i progetti e le registrazioni, prima di trovarci in studio ed amalgamare il tutto. 
Probabilmente siamo una band atipica, che non compone grazie alle jam session in sala prove, ma ci è sempre venuto naturale così ed i pezzi del nuovo EP Inner Jungle non fanno eccezione. La novità di questi ultimi brani risiede nella produzione: abbiamo lavorato con il produttore di Sideshape Recordings Alessandro Di Paola, che si è occupato anche del mix finale.

Progetti futuri?

Dopo la pubblicazione del nuovo EP Inner Jungle in digitale e vinile, prevista per il 30 maggio, suoneremo live in alcuni festival e rassegne italiane. Stiamo lavorando per far rendere bene i nuovi pezzi anche dal vivo. Abbiamo costruito un set up che ci consente di suonare live molte parti dei brani, nonostante l’utilizzo di sample lanciati dai nostri controller sul palco durante le canzoni e suonati da noi durante le sessioni di registrazione.
Il calendario è in aggiornamento e sarà presto sul nostro sito e sui nostri social.

Tre Domande a: Cristoforetti

Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?

Sceglierei Ancora Qui, terza traccia dell’omonimo album pubblicato nel 2018: è un brano carico di rabbia, quel tipo di rabbia e forza che si vive quando hai trent’anni. Questo brano mi ha permesso di conoscermi realmente, e grazie a questa diagnosi di potermi aiutare.

Quanto punti sui social per far conoscere il tuo lavoro? Ce n’è uno che usi più di altri?

Punto molto sui social, per fare conoscere quello che faccio e quello che penso. I cantautori non sono scomparsi, è cambiato solo il linguaggio… per il resto nulla di invariato. Uso prevalentemente Instagram e TikTok, li sento molto allineati con quello che è anche il mio approccio: diretto e concettuale.

Qual è la cosa che ami di più del fare musica?

La scrittura è la parte che amo di più, ma la dimensione live diventa poi l’emblema di tutto. Il momento di cui mi ritrovo occhi negli occhi con il pubblico, restiamo attaccati, ci emozioniamo ed eccitiamo insieme, sento che è la manifestazione del nostro rapporto per eccellenza. Vivo la dimensione live anche un momento di rivelazione… il feedback da parte del pubblico mi permette di capire come viene percepito quello che cerco di trasmettere. Infine, adoro conoscere tutta quella gente impavida, con la quale veniamo catapultati in un mondo parallelo fatto di artisti, di tribù di sconclusionati, ma anticonformisti nel sangue.

Film 2 releases Sorge*, a one song LP

Film 2 is a Swiss experimental noise-kraut band forming the vessel of the musical and energetical collaboration between Jonas Albrecht, Elias Bieri and Elischa Heller.

The three young musicians have been playing their way through the Swiss underground, drawing circles between dark cellars and niche festivals like «Bad Bonn Kilbi» for almost a decade. The explosive concerts full of brute emotionality, reaching from 20-minute-highspeed-sets to 4-hour-performances, have always been vital in searching for artistic and social urgency through high-volume sound and collective meditation.

Releasing their «Dark Sensual Krautrock» since 2017, their approach to publishing music has become more and more conceptual. Avoiding market-driven streaming-platforms, their 2020 LP «Unbewusste Liebe» is exclusively listenable on the website http://unbewusst.love, where it streams on every sunrise and sundown. With their new album «Sorge*», Film 2 continues this exploration of perceiving and celebrating music furthermore.

Declaring the phenomena of a one-perfect-version as a scam, Film 2 reports back with an album as a piece of meditation, named «Sorge*». Between concern and caution, worrying and caring, it depicts a state of calmness and vibration in midst of an overwhelmingly complex chaos, a gentle good-bye to an outdated home.

The LP consists of a ~40-minute song called «Welt», that has been performed, captured and processed three times in three different contexts, from raw material to collective practice: the same thing in three versions, differently, simultaneously, holistically. No one knows which version of «Sorge*» will end up on the turntable, not the DJ, not the critic, and certainly not the band. It’s an invitation to entangle authorship, work, and original, to challenge intuition, coincidence, and chance. To praise the shared labour on being emotionally precise, to burry perfectionism deep into the ground and let this three-headed dog sweep over it. Howling is healing, and we do it on every new moon and every full moon, when one version of «Sorge*» streams for 12 hours on http://unbewusst.love.

Tre Domande a: The Doormen

Come e quando è nato questo progetto?

Il nome The Doormen è stato rubato da una canzone degli Stereophonics una delle band preferite del nostro primo batterista e correva l’anno 2011 se non sbaglio. La formazione è la classica composta da quattro elementi (voce, chitarra, basso e batteria) anche se attualmente il nuovo disco è stato composto e suonato in due. Ci siamo incontrati nei posti dove si poteva fruire della musica, ai concerti, nei club e nelle sale prove. Abbiamo più o meno tutti lo stesso stile e background musicale che nel corso degli anni si è plasmato ed evoluto durante i quali le esperienze e le vicissitudini sono state numerose, sia dal punto di vista umano che artistico. Lo stare insieme e condividere ad esempio lo stesso furgone per andare in tour, suonare le nostre canzoni in giro sia in Italia che all’estero (Francia, UK) ha fatto sì che potessimo fruire di tutto ciò che ci circondava e trasformarlo in esperienza con il vantaggio di godere allo stesso sia della velocità di quando succedevano le cose e allo stesso tempo rimanere fermi per assaporare e godersi l’intero processo. Ascoltando le nostre prime produzioni possiamo dire che il nostro stile riconduce senz’altro al post-punk degli anni ’80 per poi passare al brit pop degli anni ’90 con qualche sfumatura shoegaze in certe canzoni.

 

Se doveste scegliere una sola delle vostre canzoni per presentarvi a chi non vi conosce, quale sarebbe e perché?

Senza ombra di dubbio sceglieremmo Glass Factory il primo singolo estratto dal nuovo disco The Truth in a Dark Age uscito lo scorso 5 Maggio su tutte le piattaforme digitali.
Il brano è nato in piena pandemia da un riff di chitarra suonato con il chorus. Il primo approccio è stato quello di creare quel suono sfasato e liquido per poi adattarlo alla traccia di batteria e basso che avevamo in mente. Una progressione di accordi veloce ma allo stesso tempo lenta come se il tempo si fermasse d’improvviso per poi ripartire.
Glass Factory non è altro che una metafora sul rapporto di coppia dove una delle parti ad un certo punto è costretto a prendere una decisione se andare avanti oppure no e per farlo è costretto a trasformarsi in un topo per riuscire ad adattarsi e a districarsi in quel labirinto che è la vita di coppia oppure rimanere un elefante che con le sue movenze e incurante di quello che trova sul suo percorso rischia di distruggere tutto.

 

C’è un evento, un festival – italiano o internazionale -–in particolare a cui vi piacerebbe partecipare?

Uno dei nostri sogni sarebbe suonare al Glastonbury Festival in UK, sono anni che ci proviamo facendo application ma la direzione artistica del festival sceglie solamente band UK. Speriamo che in futuro si presentino altre strade per poterci arrivare ma una cosa è certa, mai mollare.

FRANTIC FEST 2023: aggiunti i DOWNSET

Dopo un’attesa di quasi trent’anni, questa reunion sarà più che speciale. Hellfire Booking Agency annuncia i DOWNSET!

Spalleggiati dalla globalmente rinomata Nuclear Blast, i DOWNSET tornano sul campo con un hardcore old school di titanio, miscela di rap, hardcore punk e heavy metal che ha letteralmente sbaragliato le strade americane prima ancora che il genere esplodesse commercialmente. Con il primo album in otto anni «Maintain» come cavallo di battaglia, i DOWNSET sono pronti alla devastazione.

DOWNSET saranno in Italia per la prima volta in tre decenni questo agosto. Frantic Fest, preparati.

17/18/19 AGOSTO 2023 | FRANTIC FEST, FRANCAVILLA AL MARE
Contrada Valle Anzuca, 66023 Francavilla al Mare (CH)
Evento FB

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