OLTRE FESTIVAL BOLOGNA: torna per la sua settima edizione!
OLTRE FESTIVAL
BOLOGNA: TORNA PER LA SUA SETTIMA EDIZIONE
DAL 28 AL 29 GIUGNO AL PARCO DELLE CASERME ROSSE
L’APPUNTAMENTO CON LA MUSICA CHE VA OLTRE
I CONFINI, LE ETICHETTE E I GENERI
Torna a Bologna OLTRE FESTIVAL: con un programma di due giorni che va dal 28 al 29 giugno, due palchi
(Sequoie & BOnsai) e un’area immersa nel verde. La line up di quest’anno è un mix ben calibrato di nomi
affermati, emergenti che si sono fatti notare nell’ultimo anno, e artistɜ locali da tenere d’occhio.
OLTRE FESTIVAL arriva, ormai, al settimo anno: dal 2019 ad oggi sono cambiate tantissime cose e il
festival è cresciuto insieme agli artisti e le artiste portati ogni anno sul palco. In particolare, ritrovare artisti
come Franco126 e Psicologi, che tornano dopo aver partecipato a passate edizioni, ci fa sentire come se ci
stessimo guardando allo specchio. Siamo tutti cambiati, ma lo spirito che ci contraddistingue nel vivere la
musica è sempre lo stesso – sottolinea Amedeo Sole, direttore artistico del Festival.
Il DAY 1 vede come protagonista FRANCO126 sul palco Sequoie, con il nuovo album FUTURI POSSIBILI;
nella stessa giornata anche BRENNO ITANI; PROMESSA; ASP126. Sul palco BOnsai, invece, scalderanno
l’atmosfera del DAY 1 di OLTRE FESTIVAL anche i BNKR44, collettivo toscano che ha conquistato il grande
pubblico con la partecipazione al Festival di Sanremo nell’anno 2024; REA; BARKEE BAY; BELIZE.
Il DAY 2 avrà un focus più deciso sull’elettronica, l’urban e la sperimentazione. Lato Sequoie è attesissima
l’esibizione di PSICOLOGI – duo formato da DRAST e LIL KVNEKI, che porterà live l’album DIY, vero
manifesto di una generazione. Sullo stesso palco anche UMARELL; seguito da EMMA e LORENZZA. Lato
BOnsai, ad accendere gli animi, riempire il cuore e la testa di musica, ci saranno i POP X, collettivo che
unisce elettronica, demenzialità e provocazione, con uno stile volutamente caotico; AMORE AUDIO; NORA
LANG; FACCIANUVOLA.
La line up 2025 di OLTRE FESTIVAL è estremamente variopinta, mostrandosi in grado di toccare allo
stesso tempo generi diversi seppur complementari. Il target che abbraccia è sicuramente un pubblico
giovane, che vive la musica intensamente così come gli artisti e le artiste che la portano sul palco.
Emergenti e ben affermati, i nomi che formano questa incredibile line up riescono a creare un connubio
perfetto tra sonorità originali e stili personalissimi, dando il giusto spazio ad ogni act della serata.
OLTRE FESTIVAL
28 – 29 giugno 2025
Afterhours @ Sequoie Music Park
Certe cose invecchiano bene. Altre benissimo. Poi ci sono gli Afterhours, che vent’anni dopo Ballate per Piccole Iene tornano sul palco con la formazione storica e un tour celebrativo per ricordarci che sì, il rock italiano può ancora mordere. E far male, se vuole.
Bologna, Sequoie Music Park: scelta non casuale per inaugurare questo ritorno alle origini. Ma più che un semplice concerto, è un rito collettivo, una messa laica con chitarre distorte al posto dell’incenso. Il pubblico? Trasversale come solo i dischi giusti sanno essere: fan irriducibili con le magliette logore del tour 2005 accanto a ragazzi troppo giovani per sapere cos’è un lettore CD. Tutti con lo stesso sguardo adorante e la voce pronta a scorticarsi sulle parole.
Manuel Agnelli, smagliante e magnetico, guida la band con l’autorità di un comandante tornato da una lunga battaglia – e forse anche da un talent show, ma qui non se ne parla. Sul palco con lui: Andrea Viti al basso, Giorgio Prette alla batteria e Dario Ciffo che tira fuori il violino come se fosse ieri. Spoiler: sono passati vent’anni. Ma non si sente. Nessuna scorciatoia nostalgica, nessun trucco da “revival tour”: Ballate per Piccole Iene viene suonato per intero, in ordine, come si faceva nei tempi eroici. Un gesto coraggioso e perfettamente riuscito. Nessun ammiccamento al pop, zero compromessi: solo distorsioni, violini elettrici, urla soffocate, e una malinconia che sa ancora dove colpire.I brani scorrono come un pugno che non hai il tempo di evitare: La Sottile Linea Bianca, Ballata per la Mia Piccola Iena… fino alla chiusura straziante de Il Compleanno di Andrea. Applausi. Pausa. Poi arriva il colpo di scena.Il primo encore si apre con una cover rispettosa ma viva de La Canzone di Marinella di De André , seguita da una versione sorprendentemente emotiva di Strategie, pescata dall’oscuro e adorato Germi. E poi via, dritti nella leggenda con Male di Miele e Quello Che Non C’è: catarsi pura, rabbia e tenerezza a braccetto sotto il cielo di Bologna.
Il bis è lungo, generoso, tirato ma non logoro. I suoni si fanno più dilatati, ma la tensione emotiva resta alta come un amplificatore a palla alle prove del liceo. Agnelli scherza col pubblico, si prende in giro, mantiene quel suo tono tra lo snob intellettuale e il fratello maggiore incazzato – ma il pubblico lo ama. Anzi, lo venera. Perché quando le chitarre si spengono e il palco si svuota, resta solo una certezza: certe cose non invecchiano. Evolvono. E le piccole iene mordono ancora.
Alessandra D’aloise