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Mese: Ottobre 2022

GIANLUCA GRIGNANI: domenica 16 ottobre in concerto al FABRIQUE di MILANO, in scaletta i brani del suo album “LA FABBRICA DI PLASTICA” e le sue hit più famose!

GIANLUCA GRIGNANI

 

DOMENICA 16 OTTOBRE AL FABRIQUE DI MILANO

LA FABBRICA DI PLASTICA

AND ONLY THE BEST
il concerto speciale dedicato all’omonimo album del 1996

 

Domenica 16 ottobre GIANLUCA GRIGNANI sarà in concerto al Fabrique di MILANO con LA FABBRICA DI PLASTICA AND ONLY THE BEST, lo speciale live dedicato all’omonimo album del 1996, dalle sonorità rock e internazionali, in cui il cantautore milanese affrontava tematiche, ancora oggi attuali, legate alla cultura e alla società.

 

Apertura porte: ore 19.00, inizio concerto: ore 21.00.

Sono disponibili gli ultimi biglietti su Ticketone, Ticketmaster e Vivaticket.

 

«Ricordo che quando più di 25 anni fa finimmo di registrare il disco, la notte lo riascoltai nel buio dello studio, in cui erano accese solo le luci delle macchine, un bellissimo spettacolo a vedersi. Considerata la natura dell’album, dentro di me ero convinto che non avrei fatto più questo lavoro – ricorda Gianluca Grignani – Alla fine ha prevalso l’istinto. Ero pronto all’inevitabile, ma la gente ha deciso per me. Questo disco è per la gente, perché in fondo parla di loro e di me. Ed è proprio per questo che mi piacerebbe ripetere questo spettacolo in una dimensione sempre diversa ma accessibile in termini di prezzo e mantenendo l’intenzione di realizzare un concerto reale, senza troppi fronzoli in cui a parlare è solo la musica, che, rispetto a quello che immaginavo, assomiglia molto di più alla gente. Sarà un “Ritorno al futuro” per un disco che cambia il passato e torna dal 1996 più attuale che mai. Grazie, ve lo devo».

 

In scaletta ci saranno tutti i brani contenuti ne “La Fabbrica di Plastica (Polygram), ma naturalmente non potranno mancare anche i grandi successi che hanno segnato la carriera di Gianluca Grignani.

Sul palco, insieme al cantautore milanese, ci sarà laband composta da Salvatore Cafiero (chitarre), Andrea Fagiuoli (basso), Claudio Miele (batterie),Enrico Magnanini (tastiere) e Lorenzo Mercuriali (percussioni), che lo ha accompagnato nell’ultimo tour “LIVING ROCK AND ROLL TOUR 2022”.

 

Prodotto da Barley Arts e Falco a Metà Srl, il concerto sarà un’occasione unica per rivivere l’atmosfera di uno dei dischi più folli e indisciplinati, tra i più amati del rock italiano, nella dimensione di allora, quella del club, con tutto il pubblico in piedi e stretto in un unico abbraccio con il cantautore elettrico, in una location scelta apposta per chi lo ha sostenuto sin dall’inizio.

 

La Fabbrica di Plastica rappresentò una rivoluzione musicale che spiazzò il mercato, il pubblico e la critica con un disco audace, ruvido e sfacciato e che oggi è considerato da 3 generazioni un simbolo di indipendenza musicale, avendo sradicato il recinto della libertà artistica, lasciandola libera di trovare la propria identità.

 

Con il trascorrere del tempo l’album ha conquistato sempre di più il cuore dei fan e incontrato il favore della critica, tanto che nel 2013 la title track è stata incoronata da un sondaggio rivolto ai lettori di Rolling Stone Italia come «miglior brano rock italiano di sempre». Un altro riconoscimento è stato assegnato nel corso dell’ultima edizione del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, dove Grignani ha ricevuto la Targa MEI Speciale per i 25 anni de “La Fabbrica di Plastica”.

 

Radio Subasio è la radio ufficiale del concerto.

 

www.gianlucagrignani.it

www.facebook.com/grignanigianluca/www.instagram.com/gianlucagrignaniofficial/www.twitter.com/grignanipage www.youtube.com/channel/UColz1FbIlymB0lfzhESxtow

BLINK-182: TORNANO IN CONCERTO IN FORMAZIONE ORIGINALE IL 6 OTTOBRE 2023 ALL’UNIPOL ARENA di BOLOGNA, UNICA DATA ITALIANA DEL LORO TOUR MONDIALE

TORNANO IN CONCERTO IN FORMAZIONE ORIGINALE: MARK, TOM E TREVIS CON L’UNICA DATA ITALIANA DEL LORO TOUR MONDIALE PIÙ GRANDE DI SEMPRE

DALL’INIZIO DELLA LORO CARRIERA, NEL 1992, HANNO VENDUTO OLTRE CINQUANTA MILIONI DI ALBUM IN TUTTO IL MONDO E SONO DIVENTATE UNA DELLE BAND PIÙ IMPORTANTI DELLA LORO GENERAZIONE

 

BLINK 182

TOUR 2023

+ special guest

THE STORY SO FAR

VENERDI 6 OTTOBRE 2023

BOLOGNA- UNIPOL ARENA

 

BIGLIETTI DISPONIBILI IN PREVENDITA MY LIVE NATION DALLE ORE 10 DI GIOVEDÌ 13 OTTOBRE 2022

VENDITA GENERALE DALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 17 OTTOBRE 2022 SU TICKETMASTER, TICKETONE E VIVATICKET

PREZZI BIGLIETTI:

PIT: 85 € + diritto di prevendita

Parterre: 60 € + diritto di prevendita

Primo Settore Premium: 65€ + diritto di prevendita

Primo Settore Ovest/Est: 60€ + diritto di prevendita

Secondo Settore Premium: 60€ + diritto di prevendita

Secondo Settore Ovest/Est: 55€ + diritto di prevendita

Tribuna Sud: 50€ + diritto di prevendita

VIP PACK:

GA Pit Early Entry Package: 202,75€

– Un biglietto di PIT posto in piedi

– Ingresso anticipato con priorità nel PIT

– Pass Laminato ricordo

– Regalo dei blink-182 esclusivo

– Check-in e personale dedicato sul luogo dell’evento

Gold Premium Ticket Package: 174,00€

– Un biglietto nei posti migliori numerati

– Pass Laminato ricordo

– Regalo dei blink-182 esclusivo

– Check-in e personale dedicato sul luogo dell’evento

Silver Ticket Package: 148,25€

– Un biglietto numerato

– Pass Laminato ricordo

– Regalo dei blink-182 esclusivo

– Check-in e personale dedicato sul luogo dell’evento

 

Torna in formazione originale, composta da Tom DeLonge, Mark Hoppus e Travis Barker, la band californiana blink-182 con l’unica data italiana del loro“blink-182 Tour 2023”, venerdì 6 ottobre 2023all’Unipol Arena di Bologna. Ad aprire il concerto The Story So Far, gruppo pop punk statunitense.

A partire da marzo 2023, e fino a febbraio 2024, i blink-182 partiranno con un tour mondiale che toccherà, per la prima volta, l’America Latina per poi passare in Nord America, Europa, Australia e Nuova Zelanda. Inoltre, la band lancerà il nuovo singolo “Edging” in uscita venerdì 14 ottobre, segnando, per la prima volta dopo un decennio, il ritorno in studio insieme di Mark, Tom e Travis.

Nel 2019 i blink-182 hanno pubblicato l’ottavo album di studio “Nine”, ad anticiparlo i singoli “Blame It on My Youth”, “Generational Divide”, “Happy Days” e “Darkside”, I Really Wish I Hated You”. “Abbiamo lavorato perché quest’album fosse diverso, non è successo per caso”, afferma Mark Hoppus “volevamo metterci alla prova, essere una band che non si muove solo all’interno di uno schema, passando dal punk all’hip hop, alla dance, al metal. Chi se ne frega dei generi, non interessano più a nessuno, la gente vuole ascoltare cose eccitanti, noi vogliamo suonare cose eccitanti, e così è stato. Ci sembrava stupido restare chiusi nella nostra scatola, in un momento in cui ci sono così tante cose diverse in giro, così tanti suoni, stili, possibilità, idee. E abbiamo pensato che saremmo stati molto più felici se non avessimo fatto una sola cosa”.

Fin dalle loro origini, quasi trent’anni fa, quando hanno iniziato a suonare in un garage di San Diego, i blink-182 hanno venduto oltre cinquanta milioni di album in tutto il mondo e hanno scosso il pubblico da Adelaide a Zurigo, diventando una delle rock band più rappresentative della loro generazione. Secondo il New York Times “Nessuna band punk degli anni ’90 è stata più influente dei blink-182 “; la band ha già collezionato diversi dischi di platino e singoli di successo e con Delonge, tornato dopo quasi un decennio, i fan possono aspettarsi quella magia che il trio ha sempre portato sul palco nel corso degli anni. Con il loro nuovo album in uscita nel 2023, i blink-182 sono entusiasti di affrontare insieme il loro futuro.

I biglietti saranno disponibili in anteprima su My Live Nation dalle ore 10.00 di giovedì 13 ottobre. Per accedere alla presale basterà registrarsi gratuitamente su www.livenation.it. La vendita generale dei biglietti è aperta dalle ore 10.00 di lunedì 17 ottobre su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e www.vivaticket.com.

Nayt @ Fabrique

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• Nayt •

Fabrique (Milano) // 11 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto di Diego Bianchi
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THE AGHAN WHIGS: NUOVO ALBUM E DUE DATE IN ITALIA!

 

THE AFGHAN WHIGS

Nuovo album e due date in Italia ad per la band di Greg Dulli

Dopo 5 anni di silenzio discografico tornano finalmente gli Afghan Whigs: il 9 settembre, infatti, la band di Greg Dulli ha pubblicato il nuovo album ‘How Do You Burn?’ anticipato dai nuovi singoli ‘I’ll Make You See God’, ‘The Getaway’ A Line Of Shots’.

 

La band partirà con un lungo tour mondiale a supporto del nuovo album che vede due tappe nel Bel Paese: il 25 ottobre a Santeria Toscana 31 di Milano e il 26 ottobreal Largo Venue di Roma.

 

How Do You Burn?’ è il nono album della band e segue i due dischi pubblicati dopo la reunion del 2011, ‘Do the Beast’ (2014) e ‘In Spades’ (2017), entrambi acclamatissimi da pubblico e critica. Per le registrazioni del nuovo album, iniziate a settembre 2020, i membri della band sono stati costretti a registrare in luoghi diversi l’uno dall’altro. Nel nuovo album, gli Afghan Whigs hanno collaborato con molti cantanti e musicisti loro vicini, tra cui Marcy Mays, Susan Marshall, Van Hunt e il compianto leader degli Screaming Trees, Mark Lanegan. “It was Mark who named the album” sottolinea Greg Dulli.

 

Gli Afghan Whigs – Dulli, Curley, Nelson, Keeler e con Christopher Thorn, che ora si unisce alla band nelle vesti di chitarrista, presenteranno il nuovo album con un tour che partirà dagli Stati Uniti nel mese di maggio.

 

Nati a Cincinnati, in Ohio, nel lontano 1988, gli Afghan Whigs si sono da tempo distinti tra i vari colleghi, grazie alla loro selvaggia ed estatica miscela di hard rock, classic soul e anche grazie al carisma del frontman Greg Dulli. Nel corso della loro carriera si sono dimostrati una tra le band più interessanti e originali del panorama alternative rock mondiale.

 

Di seguito i dettagli delle date.

 

THE AFGHAN WHIGS

plus special guest: Ed Harcourt

 

25 OTTOBRE 2022

c/o Santeria Toscana 31, Milano

Biglietti in vendita su Ticketmaster e Dice.

 

26 OTTOBRE 2022

c/o Largo Venue, Roma

Biglietti in vendita su Do It Yourself Ticket e Dice.

Tre Domande a: I Sospesi

Cosa vorreste far arrivare a chi vi ascolta?

Passare il messaggio dell’album Tentativi ed Errori che racconta chi vive la sua vita come un fallimento continuo. Di chi è esausto dei paragoni con gli altri, delle pressioni esterne ed interne. Della cultura performativa a cui siamo sottoposti quotidianamente. Esiste un’alternativa alla Hustle Culture ed è fare la scelta emotiva: non basare la propria esistenza ed essenza sulle performance perchè una lista di obiettivi raggiunti dice di noi cosa abbiamo fatto ma niente di chi siamo davvero.

 

Se doveste scegliere una sola delle vostre canzoni per presentarvi a chi non vi conosce, quale sarebbe e perché?

Sarebbe Attitudine, la traccia conclusiva del disco. Esprime a pieno il senso di disagio e di fallimento che proviamo noi e la nostra generazione.
Il brano è stato scritto raccontando le sensazioni ed emozioni di una persona che si trova davanti al fatto compiuto di sentirsi in ritardo con la propria vita. Capisce di aver allungato determinate tappe che per la società hanno una scadenza ben precisa come il terminare gli studi, il trovare un lavoro, il fare una famiglia… Questa presa di coscienza viene colta come un ostacolo invalicabile: non esiste una soluzione e non esiste una via d’uscita, non puoi riavere indietro il tempo “sprecato”.
Questo brano non ha un lieto fine perchè queste emozioni non seguono lo storyboard classico del “riscatto”. L’unica salvezza è il prenderne atto e capire che non si è sbagliati se si ha vissuto una storia anche solo in qualche dettaglio simile. La richiesta della società è troppo elevata per poter essere esaudita da ogni individuo e per questo si abbandonano aspetti della vita fondamentali come vivere emotivamente o inseguire i sogni e le passioni a discapito delle performance.

Qual è la cosa che amate di più del fare musica?

Fare musica ti permette di entrare in contatto con persone che vivono esperienze simili alle tue e attraverso le parole che scrivi, in una canzone, è come se ti aprissi nei loro confronti e di conseguenza loro nei tuoi. Trovare, appena scesi dal palco, persone che corrono ad abbracciarti e ringraziarti perchè quella canzone parla proprio di loro non è solo empatia ma sembra proprio di conoscersi da molto.

Milky Chance @ Alcatraz

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• Milky Chance •

+

Florence Arman

Alcatraz (Milano) // 09 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto di Alessio Angrisano
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FLORENCE ARMAN

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Sum 41 + Simple Plan @ Unipol Arena

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• Sum 41 •

THE DOES THIS LOOK ALL KILLER NO FILLER TOUR
+
Simple Plan

Unipol Arena (Bologna) // 08 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]foto di Luca Ortolani

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SIMPLE PLAN

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Marco Mengoni @ Mediolanum Forum

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• Marco Mengoni •

Mediolanum Forum (Milano) // 08 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto di Renato Anelli[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26182″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26178″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26184″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26179″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26181″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26180″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26177″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”26185″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row]

Lust for Youth @ Locomotiv Club

Bologna, 7 Ottobre 2022

 

Finalmente recuperata la data bolognese dei Lust For Youth, inizialmente prevista a febbraio ma rimandata a causa delle restrizioni Covid.
Il duo danese synth pop è una vecchia conoscenza del Locomotiv Club, ma probabilmente a causa della indaffaratissima movida della città felsinea non ha riempito la sala come la scorsa volta (in città c’è IL FESTIVAL di musica elettronica per eccellenza che ha sicuramente accalappiato una buona fetta di fan, NdA).

Hannes Norrvide e Malthe Fischer, per rendere il loro live più onirico, hanno esplicitamente richiesto di riempire la sala di fumo, ma in maniera quasi eccessiva tanto che a malapena riuscivo a vedermi i piedi. Le loro figure sul palco erano silhouette oscure senza volto, che vibravano a suon dei cupi synth, illuminate solo da violenti fasci di luce colorata che li rendeva eterei, quasi provenienti da un altro mondo.
La scaletta prevedeva quasi interamente il secondo disco omonimo, uscito nel 2019 a cura della celeberrima etichetta Sacred Bones, dal piglio decisamente new wave che ricorda i primi New Order e con derivazioni industrial alla Depeche Mode. 

Infatti da lì vengono eseguiti a dovere, forse anche un po’ troppo, Venus de Milo, Insignificant e New Balance Point, tanto a ricordare completamente l’ascolto dal disco. 

Anche la figura di Norrvide alla voce rimane un po’ piatta e poco coinvolgente durante il live. Il suo ciondolare avanti e dietro sul palco manca completamente di mordente. Il set è breve e senza vitalità. Non so bene cosa mancasse, forse l’assenza della ex membra Soho Rezanejad pesa molto di più sul live che su disco, oppure bastava semplicemente distaccarsi un po’ di più dai cliché del genere e provare qualcosa di diverso, almeno durante il concerto. 

Peccato anche per il loro singolo più iconico, New Boys iniziato e non eseguito del tutto, lasciando un po’ di amaro in bocca. L’amore per il nostro Paese è una costante nella band, infatti viene riprodotto, anche qui alla lettera, il singolo Lungomare con un lungo intro malinconico nella nostra lingua.

Le atmosfere cupe e sognanti dei i Lust for Youth non mi convincono del tutto, nonostante l’ottima tecnica dimostrata dal duo. Mancava il trasporto, il coinvolgimento che un live del genere dovrebbe avere. Ho ballato al suon della dance wave cercando di farmi trasportare nelle loro malinconiche tonalità, ma senza mai sentirle veramente. Peccato.

 

Alessandra D’aloise

foto di copertina Marianna Fornaro

P!NK primo headliner per la 52a edizione del Pinkpop!

P!NK primo headliner per la 52a edizione del Pinkpop

L’icona del pop globale P!NK è il primo headliner della 52a edizione di Pinkpop. Con il suo tour europeo appena annunciato, il sensazionale live promette di sbalordire il pubblico venerdì 16 giugno.

La cantante americana ha visitato i Paesi Bassi per l’ultima volta nel 2019, quando è riuscita a sorprendere i suoi visitatori canzone dopo canzone alla Johan Cruijff ArenA di Amsterdam e alla Malieveld dell’Aia.

Nel 2010, P!NK era al Pinkpop, dove ha cantato innumerevoli successi per un gremito North Stage. Nella prossima edizione chiuderà il Pinkpop Friday.

Annunciando il suo tour, P!NK annuncia che non vede l’ora di tornare sul palco: “Sono stati tre lunghi anni e mi è mancata così tanto la musica dal vivo… Quindi è finalmente giunto il momento! Sono così entusiasta di tornare nel Regno Unito e in Europa per cantare, piangere, sudare e creare nuovi ricordi con i miei amici. Sarà magico!”

Mudhoney @ TPO

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• Mudhoney •

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CUT THE BAND

THIS IS FERNANDHELL

TPO (Bologna) // 06 Ottobre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]D’Annunzio sosteneva che “l’attesa del piacere era esso stesso il piacere”, ma direi che il poeta abruzzese non ha mai dovuto aspettare di vedere una band rimandata più volte causa covid.

Ebbene dopo mille peripezie, ieri sera sul palco del TPO di Bologna, grazie ai ragazzi del Covo Club, si è esibita una di quelle band che sono alle fondamenta di qualsiasi gruppo rock esistente. E non è un eufemismo: i Nirvana, i Soundgarden, i Pearl Jam, ed in generale tutto il movimento grunge americano a cavallo tra gli anni 80 e 90 è nato da una costola dei Mudhoney.

Ma procediamo con ordine.

La serata è stata aperta da due band italiane, i Fernandhell e Cut che hanno contribuito a riscaldare la già rovente atmosfera dell’ex teatro occupato gremito di fan sfegatati, quasi tutti con magliette di tour dei Mudhoney risalenti a prima della mia nascita.

Mark Arm e soci salgono sul palco rilassati e sereni, come se si trovassero ad una cena a casa di amici e non di fronte ad una folla accanita ed esplosiva. Ma la loro aria innocente e rilassata era solo una facciata: immediatamente partono chitarre dissonanti e ritmi incalzanti.

Un’ora e mezza di suoni perentori e martellanti, senza quasi una pausa, dimostrazione che la loro fama di zoccolo duro del rock è più che motivata. I grandi classici immancabili che hanno infiammato la platea Suck You Dry, Good Enough e FDK sono stati acclamati da tutti i presenti.

Durante la classica Touch Me I’m Sick ho rischiato di perdere la vita nel pogo violento, ma era una vita che sognavo di potermi dimenare sotto al palco durante quella canzone.

Bis di ben cinque canzoni estratte dai dischi più recenti: da Chardonnay del 2013 a One Bad Actor del disco uscito nel 2019 che comunque la vecchia guardia del pubblico ha dimostrato di apprezzare.

Alla fine del live eravamo una folla sudata e probabilmente con qualche livido addosso, ma tutti con un sorriso a 32 denti stampato in faccia, consapevoli di aver appena assistito ad un vero e proprio concerto Rock and Roll, con le “r” maiuscole.

 

Alessandra D’aloise

foto di Lucia Adele Nanni

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CUT THE BAND

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THIS IS FERNANDHELL

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Counting Crows @ Tuscany Hall

Firenze, 6 Ottobre 2022

 

Posso solo dire che finalmente si ricomincia! Con la stagione estiva appena finita costellata di tanti concerti di artisti nostrani e internazionali, ecco che, dopo due anni di difficoltà e incertezze la stagione autunno/inverno si offre al pubblico con un panorama fatto di mille tentazioni, dove scena è divisa tra chi inizia il suo tour ora e chi recupera le date saltate a causa della pandemia: i Counting Crows sono tra questi. Mantenuto fede al numero 6 della data saltata di aprile, forse per caso o forse per scaramanzia, ieri la band americana ha fatto vibrare il palco e l’audience al Tuscany Hall di Firenze per la seconda tappa italiana del tour che segue l’uscita del loro ultimo progetto Butter Miracle: Suite One. Il Tuscany Hall ci ha accolto nella sala buia che faceva risaltare le luci sul palco che giocavano tra il fucsia e il viola, colore simbolo della città, ed era talmente fremente di iniziare che mentre buona parte del pubblico stava ancora entrando, David Keenan già stava suonando sul palco accompagnato dalla sola chitarra acustica. Cantautore irlandese di Dundalk passato dall’adolescenza da busker di Liverpool al successo internazionale di A Beginner’s Guide to Bravery che Keenan cantava con la sua voce pulita mentre il pubblico riempiva la platea sedendosi sulle poltroncine preparate per la serata. 

Chiedersi se quelle poltroncine erano lì per farci stare comodi o perché si aspettavano un pubblico di età avanza è stato un attimo, perché il cambio palco tra Keenan e gli attesissimi Counting Crows non ha richiesto molto tempo. Tutta la band è entrata senza divismi e fragori, salutando il pubblico come si salutano gli amici quando ci ritroviamo per quattro chiacchiere e una bevuta. Adam Duritz ha da tempo abbandonato i capelli lunghi, il look appare più sobrio e casual, ma poi sulla maglietta nera trionfa una bella banana wharoliana, a ricordarci che si può crescere senza annullare il nostro spirito. La serata inizia con Speedway, tratto dall’album This Desert Life del 1999, sulla band il passare del tempo lo vedi da qualche segno in più sul volto e i capelli bianchi e grigi che si alternano su barbe e capelli, ma la loro voglia di suonare, stare bene e soprattutto farci stare bene  cancellano in un attimo qualsiasi malinconia del tempo che passa, e l’aria si riempie talmente tanto di emozioni che già alle prime note di Mr Jones una parte del pubblico si è alzata in piedi, rimanendo ai margini della sala per esprimere con il corpo quelle sensazioni che la canzone fa provare. La voce di Duritz non tradisce il timbro a cui eravamo abituati, e improvvisamente il passato diventa presente e le serate passate con amici e primi amori, cocenti delusioni, sogni nei cassetti, a bere le prime birre e a reggere qualche sbronza tornano alla mente grazie a quella che era stata la loro colonna sonora. Non sai se quello è un successo irripetibile oppure sono i momenti di quella giovinezza che sono irripetibili, ma non importa capirlo, la cosa importante è lasciarsi nuovamente prendere dall’emozione di quella canzone. La serata continua tra vecchi e nuovi successi, tra cui Elevator Boots e Bobby And The Rat-Kings che vengono interpretate dalla band con potenza e dinamicità, e il rock ringrazia, mentre le storie cantate da Duritz sono vere e proprie narrazioni quasi cinematografiche, tanto i dettagli sono precisi e vivi.  Anche Hard Candy ci regala ritmo serrato e voglia di ballare, ma lascia poi il posto all’attacco in acustica di David Bryson per un’atmosfera sospesa ed intima dove tutti gli altri strumenti seguono da vero gruppo, in contrasto con una canzone che parla della solitudine di chi sceglie la strada dell’arte, che spesso ti porta lontano da chi ami. Il pubblico è diviso tra chi pende dalle loro note e le labbra di Duritz e chi quelle labbra le muove per vivere ancora più intensamente il concerto, soprattutto quando il solo pianoforte di Gillingham apre Colorblind e noi tutti galleggiamo con leggerezza nella malinconia di un suono che culla le parole e il vuoto è reso magnifico dalla musica. La fine è uno scroscio di applausi gli stessi che più tardi accolgono Rain King e la batteria potente di Bogios che, come un martello, vuole farci saltare sugli attenti, ma inutilmente perché ormai gran parte del pubblico è già in piedi, le poltroncine sono ormai troppo strette per chi un concerto lo vuole vivere come un concerto comanda, in piedi in segno di rispetto, attenzione e partecipazione per chi quelle emozioni ce le fa vivere. Da lì è invasione di campo, tutti gli spazi vuoti si riempiono di persone, sotto il palco non c’è più posto, i musicisti sono felici, si muovono ancora più di prima, mentre Powers dall’alto del suo basso fa una foto a questo che non è più un concerto, ma una festa di voci, mani e teste. Siamo tutti felici, e ci vuole, e questa felicità ci vuole, ora più che mai. 

Il concerto si chiude con la romantica A Long December che ci prepara a un bis che non si fa attendere molto. Holiday in Spain è la chiusura reale della serata, il saluto di una band con una storia che tutti vorrebbero vivere, fatta di un successo internazionale grazie ad alcuni singoli e la profondità dei testi di Duritz, oltre a delle sonorità che si incastravano nella tua vita per non lasciarle più. Un rock americano di chitarre ruggenti e momenti di intimi di riflessione di un amico davanti a una birra, o quello che preferite. Una serata fatta di sonorità grintose, ma anche evocative, forti eppure delicate, un insieme di stimoli pronti a diventare sentimenti opposti tra loro, pieni di contrasto, ma che proprio per questo, non ti lasciano andare via, e quando le luci si spengono, quelle canzoni dentro di te rimangono accese. 

 

Alma Marlia

 

foto di copertina (Roma) Simone Asciutti