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Explosions in the Sky @ acieloaperto

Acieloaperto è un festival che non delude, grazie alla costante cura per il dettaglio e un occhio sempre inclusivo che mira a far sentire le persone a proprio agio. Questa data alla Rocca Malatestiana di Cesena, ne è la conferma. Con lo sguardo un po’ rivolto al cielo in attesa di qualche stella cadente e un po’ rivolto al palco principale in attesa degli Explosions In The Sky l’analogia è praticamente immediata, soprattutto visto che la rassegna per quest’anno è a tema Constellation

La serata parte con due stelle nascenti, entrambe particolari e uniche, giovani, brillanti. I primi ad accendere gli amplificatori sono i Flame Parade, un gruppo capace di far calare il pubblico dal primissimo ascolto in un pianeta a sé stante, dove rock sperimentale, folk, shoegaze e altre influenze si mescolano. Una prima apertura perfetta per dettare i ritmi e l’umore della serata. 

La seconda stella nascente è R.Y.F., particolare ed esplosiva, dove strumentali techno e house contornano una voce ora graffiata, ora dolce e melodica. R.Y.F. è inarrestabile sul palco, salta, balla, si cambia, poi prende la chitarra e poi la appoggia e balla di nuovo, e poi si ferma e ringrazia il pubblico. L’artista è di una caratura notevole e tutto quello che passa è l’amore per la musica e l’amore incondizionato per gli esseri umani. 

Gli Explosions In The Sky non si fanno attendere, suonano poco dopo R.Y.F., accennano una breve presentazione in italiano e attaccano subito a suonare. È nato un nuovo piano universale in quel ritaglio di notte a Cesena. La forza e il sogno che il gruppo trasmette grazie alle sapienti mani di chi suona non ha pari da nessuna parte. Il pubblico ha spesso gli occhi al cielo, c’è addirittura chi per tutta la durata del concerto non guarda il palco ma le stelle, steso su un telo da mare appoggiato a terra. Gli Explosions In The Sky non fanno praticamente pause, continuano a suonare ininterrottamente per un’ora e mezza, come se non volessero farci svegliare dal sogno. In effetti non è raro vedere dei padri che ascoltano con i figli in braccio, piccoli e addormentati. È un’esperienza unica e, a livello emotivo, arriva tutta. Tanti piangono, commossi dalle melodie del piano e dalle distorsioni delle chitarre che gravitano attorno alle battute della batteria. È bello. È bello perché mi ricorda che la musica unisce, che fa da ponte fra la realtà e le emozioni, che fa viaggiare senza auto, treni o navicelle spaziali.

Un concerto degli Explosions In The Sky (e un live di Acieloaperto) è questo: attraversare una porta che offre un altro mondo, dove alberga più serenità, dove non importa chi sei, chi rappresenti o da dove vieni, ma conta essere lì, per e con la musica. 

Sono  esplose stelle sopra il cielo di Cesena. 

Riccardo Rinaldini