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Acieloaperto • Level Eleven • XI Edizione

DOMENICA 30 LUGLIO I NEOZELANDESI
FAT FREDDY’S DROP APPRODANO SUL PALCO DEL PARCO FLUVIALE DI SANTA SOFIA (FC)

Dopo i sold out dei Baustelle e Giancane + Zerocalcare e la magica esibizione di Tamino nella stupenda cornice della Rocca Malatestiana, la magia di acieloaperto si trasferisce nella suggestiva location del Parco Fluviale “Giorgio Zanniboni”.


Dopo il successo degli appuntamenti andati in scena nella splendida Rocca Malatestiana di Cesena,l’undicesima edizione di Acieloaperto cambia location e si sposta al Parco Fluviale “Giorgio Zanniboni” di Santa Sofia (FC) per accogliere l’energia dal vivo dei neozelandesi Fat Freddy’s Drop in arrivo il 30 luglio con un concerto speciale in scena alle 18:00: un momento unico e irripetibile in cui la miscela esplosiva in salsa maori dei Fat Freddy’s Drop emozionerà fino alle ultime luci del tramonto (prevendite disponibili al link: https://bit.ly/3WbMPfs).

Considerata a livello internazionale come una delle migliori live band del mondo, la formazione di sette elementi si è fatta strada partendo dal reggae attraverso un campo saturo di colori di psichedelia soul, prima di deviare su una desolata autostrada di Detroit di notte. Il loro sound è fatto per essere ascoltato dal vivo, con la sua potente miscela di virtuosismo jazz e sonorità digitali.
Per una band abituata a fare tournée a livello internazionale ogni anno a partire dal 2003, la risposta più logica è stata quella di pubblicare gli album live Wairunga e Lock-in, registrati e filmati senza il pubblico, nella madrepatria in Nuova Zelanda. La registrazione di un nuovo album in studio è nella to do list della band per il 2023, per dare un seguito aSpecial Edition Part 1, pubblicato alla fine del 2019.

In apertura Louis Baker, Godblesscomputers dj set, Petunia Sauce, Rumors dj set.

CALENDARIO UFFICIALE 


17/06 Preview WHITEMARY (ingresso gratuito)
GOLENA DEL FIUME RUBICONE @SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) 

04/07 TAMINO
ROCCA MALATESTIANA @CESENA TAMINO
openging: Emma Nolde, Jack Botts, G.EM

13/07 GIANCANE + ZEROCALCARE – sold out
ROCCA MALATESTIANA @CESENA 
openging: Miglio, I Santini

21/07 BAUSTELLE – sold out
ROCCA MALATESTIANA @CESENA 
openging: Crista, Filo Vals, Supertommi

30/07 FAT FREDDY’S DROP
PARCO FLUVIALE “GIORGIO ZANNIBONI” @SANTA SOFIA (FC)
openging: Louis Baker, Godblesscomputers dj set, Petunia Sauce, Rumors dj set

11/08  MEZZOSANGUE, BASSI MAESTRO dj set, EGREEN & DJ SHOCCA + guest
ROCCA MALATESTIANA @CESENA 
openging: Moder

24/08 WILCO
VILLA TORLONIA @SAN MAURO PASCOLI (FC)
openging: Courtney Marie Andrews, Bianco, Angelica

27/08 VERDENA
VILLA TORLONIA @SAN MAURO PASCOLI (FC) 
openging: Andrea Poggio, San Leo, Bellanotte


► Biglietti disponibili su https://www.ticketone.it/artist/acieloaperto/ 

Dopo aver celebrato il decimo anniversario lo scorso anno – anche attraverso un emozionante  documentario che racconta le sfide e le soddisfazioni dei primi due lustri – acieloaperto è finalmente pronto a svelare il programma ufficiale dell’XI edizione. In scena nelle splendide cornici della Rocca Malatestiana di Cesena, della vicina Villa Torlonia a San Mauro Pascoli (FC) e, dalla scorsa stagione, del suggestivo Parco Fluviale di Santa Sofia (FC), la rassegna romagnola mantiene salde quelle coordinate identitarie che la collocano meritatamente sulla mappa delle manifestazioni musicali d’eccellenza del panorama festivaliero nostrano. 

«L’edizione numero X è stata indimenticabile, ma il percorso dei festival e della musica dal vivo ogni anno deve affrontare nuove sfide, non è consentito pensare al passato, bisogna sempre ragionare al presente o al futuro dove per un motivo o per l’altro iniziano nuove sfide ed insidie. Ci piace immaginare l’undicesima edizione della rassegna come un arcade game dove ogni anno inizia un nuovo livello, sempre più difficile, sempre più avvincente si spera. Eccoci pronti al Level Eleven».         

Piero Mantengoli,
direttore artistico di acieloaperto


Ed ecco allora che premendo il pulsante start si alza la posta in gioco e veniamo catapultati ad un livello, se possibile, ancora più appassionante attraverso una rosa di artisti di fama nazionale e internazionale che rappresentano nell’insieme l’ampio orizzonte sonoro di acieloaperto. Una kermesse che è diventata negli anni garanzia per un pubblico di innamorati della musica di qualità, un’autentica community che si riconosce nei valori espressi dall’associazione che la organizza, la cesenate Retro Pop Live, tra le prime in Italia ad investire nel lungo cammino in direzione dell’attenzione all’ambiente, anche grazie alla partnership con il Gruppo Hera che ha fornito negli anni supporto e know how nel gestire questo tema. Solidarietà e cooperazione sono un altro cardine per acieloaperto che quest’anno sposa tre progetti sul versante dell’impegno sociale: “Tratti di Donna” – coordinato dall’Associazione di promozione sociale l’Aquilone di Iqbal – “Oltre il giardino” – promosso dall’U.O. Dipendenze patologiche di Cesena Azienda USL Romagna – e, infine, la Fondazione Enaip Forlì ̶Cesena ETS. 

La rassegna

Organizzata dall’associazione culturale Retropop Live nella splendida Rocca Malatestiana di Cesena e nella suggestiva Villa Torlonia di San Mauro Pascoli (FC), la manifestazione ha portato sui palchi di questi magici luoghi artisti del calibro di Eels, Calexico, Flaming Lips, Black Rebel Motorcycle Club, Xavier Rudd, Belle and Sebastian, Ben Harper And The Innocent Criminals, Mark Lanegan, Niccolò Fabi, Gogol Bordello, solo per citarne alcuni. Ha i patrocini dei comuni di Cesena e San Mauro Pascoli, e della regione Emilia Romagna.

L’associazione culturale Retro Pop Live è attiva sul territorio cesenate e romagnolo da quasi un decennio. Opera in numerosi teatri, locali e rock-club del territorio, organizzando concerti ed eventi, distinguendosi per la proposta artistica che spazia all’interno del rock alternativo in tutte le sue sfaccettature. 



ACIELOAPERTO – rassegna musicale 
XI EDIZIONE  

Organizzazione a cura di RetroPop Live

Location:
ROCCA MALATESTIANA
via Cia degli Ordelaffi 8 – Cesena

VILLA TORLONIA
via Due Martiri 2 – San Mauro Pascoli (FC)

PARCO FLUVIALE “GIORGIO ZANNIBONI”
Santa Sofia (FC)

INFO AL PUBBLICO:
email | info line: 339 2140806

Blur @ Lucca Summer Festival

Lucca, 22 Luglio 2023

Freschi dell’uscita di The Ballad of Darren, nel pieno del loro tour mondiale che conclude una pausa di ben sette anni, fanno tappa a Lucca i Blur, la band protagonista del britpop degli anni Novanta. Sul palco del Lucca Summer Festival prende vita una reunion piena di energia e gioia. L’amicizia duratura di Damon Albarn, Graham Coxon, Alex James e Dave Rowntree si mostra in pieno in uno spettacolo fatto di brani storici e nuovi, per un gioco ininterrotto di ballate agrodolci, mood scanzonati e un rock spietato. 

La serata si apre con un brano del nuovo disco, St. Charles Square, mentre il nome dei Blur si staglia sulle loro teste e luci multicolori ci dicono che siamo lì davvero. Iniziare con un brano nuovo inverte la cronologia della storia musicale della band, come a volerla riassumere in uno stile nuovo, ma che non intacca la loro identità.

Albarn è un artista sempre preso da vari progetti, tra cui Gorillaz e The Good, The Bad & the Queen, ma si vede che è felice di stare sul palco con i suoi amici. La sensazione che questo sia più di un semplice concerto dà ancora più fascino alla band che sale sul palco con determinazione per vivere una serata speciale con i 35.000 spettatori giunti a Lucca. Durante l’esibizione, la voce del frontman rivela il timbro della maturità, è leggermente più profonda, eppure porta ancora con sé la carica tagliente degli esordi. Albarn si conferma un vocalist vincente e determinato dietro gli occhiali Harry Palmer mentre ricrea l’atmosfera da seminterrato degli anni ’90, pronto ad affascinarci con successi del passato e brani del presente.

Dopo la prima canzone Albarn saluta il pubblico in un italiano molto britannico mentre la folla accoglie con grida entusiaste il graffio della chitarra di Coxon, il vero segnale di inizio del concerto. Canzoni come Popscene e Beetlebum portano con sé il senso dell’elisir di lunga vita, e tutto sembra un sogno quando, ad un tratto, l’audio ci abbandona mentre i musicisti continuano a suonare come in un film muto.

Un risveglio quasi surreale. Intorno ci sono sguardi attoniti, ma la musica riparte, l’incidente sembra essere stato solo un veloce istante. Invece è l’inizio della discesa all’inferno. Albarn si scusa più volte nel suo brit italiano, un interludio intrattiene il pubblico mentre sul palco si intravedono figure veloci che cercano di risolvere qualche problema tecnico. Finalmente il concerto riprende con Coffee & TV, la vetrina di Coxon, dove si lascia andare come se niente fosse successo, nei suoi anti-assoli e gioca con Albarn, creando un mood intimo nonostante tutte le persone che li circondano.

Vorresti sorridere, lasciarti andare, ma ti accorgi che il suono è sporco e non per volontà dei musicisti. Le note prendono vita, ma sono incerte e sfarfallanti, il frontman non è sempre comprensibile, gli equalizzatori vivono nell’anarchia e gli sforzi di tecnici ed artisti di salvare il salvabile è commovente.

Attorno a me vedo sguardi spaesati, sbalorditi, si intravedono facce perplesse e deluse. Non so chi è vicino al PIT, ma per chi, come me, è nel regno di molto lontano dal palco, dagli schermi, dal centro della musica, l’esperienza è un trauma. Si sentono i primi commenti taglienti che invaderanno i social domani, ma poi il pubblico capisce l’imbarazzo della band e li supporta battendo le mani per creare un ritmo e cantando strofe che intuisce ma non capisce totalmente. La voce di Coxon in alcuni casi si sente meglio di quella di Albarn, che, da parte sua, dà tutto se stesso, ma in Oily Water diventa un richiamo flebile.

Nel tentativo di aggiustare la resa sonora, nei vari brani il gioco vivo di basso e chitarra diventa uno spintonarsi fastidioso di note, eppure sai che loro si esibiscono dando il massimo. Nonostante le difficoltà, l’atmosfera si accende con Song 2. Salti, grida di gioia, polvere ovunque e mura che forse tremano per la stessa felicità che ci coinvolge anche con l’attesissima Girls & Boys. In questo caso non importa che la canzone si senta bene, chi è lì la sa, la conosce, l’ha metabolizzata: la mente riporta vivi e nitidi quei suoni che l’orecchio non riesce a sentire come dovrebbe. Mentre saltiamo, ricordo le tante facce di amici tese nella smorfia di pronunciare il nome di questo gruppo che già negli anni ’90 cantava l’amore che trascende il genere, scuotendo così una cultura ancora ipocrita e bigotta.

Anche The Narcissist risente degli ostacoli tecnici, ma questo momento di silenzio e condivisione riesce ad arrivare e annulla la distanza tra pubblico e palco: chi è lontano si sente finalmente parte del concerto, anche se a piccoli sorsi. Le chitarre distorte e ripetitive come un’ossessione a tratti arrivano bene, in altri momenti diventano suoni deformati e confusi, e da un brano dove l’io narrante spera di diventare migliore, anche noi speriamo che almeno verso la chiusura i suoni migliorino.  

Il concerto termina con The Universal e le mura riflettono le luci calde del palco di un finale intenso, purtroppo sempre minato da una qualità del suono altalenante. A serata praticamente conclusa, il pubblico ricoperto di polvere e di odore di birra, ringrazia la band perché da veri professionisti hanno suonato e cercare di far vivere quell’esperienza emozionante che in tanti desideravano da anni.

Ostacoli tecnici o no, i Blur restano una delle band più interessanti della realtà Britpop. Rimane però l’amaro in bocca di un’esperienza vissuta a metà arrancandosi alla ricerca di note che ci permettessero di ricostruire una scaletta come un puzzle. Resta anche la perplessità di come imprevisti di questo genere non possano essere gestiti con la giusta preparazione che questi eventi richiedono.

Possiamo dire che questo è il bello della diretta, ma non è vero, non è bello. Chissà forse è stato un caso. Lo scopriremo solo a un altro concerto.