NOFX FINAL TOUR: due date in Italia l’11 e 12 MAGGIO 2024 al CARROPONTE di Milano
NOFX FINAL TOUR
WITH VERY SPECIAL GUESTS!
11-12 MAGGIO 2024
CARROPONTE – SESTO SAN GIOVANNI – MILANO
40 ANNI. 40 CITTA’. 40 CANZONI (AL GIORNO)
La leggendaria band capitanata da Fat Mike si congeda dopo 40 anni di carriera con uno speciale tour d’addio che partirà proprio dall’Italia, l’11 e 12 maggio al Carroponte di Milano, un’imperdibile doppia data per l’ultimo saluto ai fan italiani.
Biglietti in vendita in esclusiva su TicketSMS a partire dalle ore 17.00 di mercoledì 15 novembre.
I NOFX sono conosciuti come una delle band punk più controverse e significative del loro tempo. Spesso, nella loro lunga carriera, si sono spinti oltre i limiti nei loro spettacoli dal vivo e il loro ultimo tour sicuramente non sarà diverso.
Una “last dance” che toccherà anche l’Europa con la doppia data di Milano a maggio a fare da apripista per le quattro settimane in tour nel vecchio continente prima che i NOFX tornino negli Stati Uniti per il concerto finale previsto nel mese di ottobre 2024 a Los Angeles.
“Un tour d’addio che sarà veramente un tour di addio” ci ha tenuto a precisare Fat Mike: “Questo non è un tour finale come i Motley Crue o i Black Sabbath, questi sono gli ultimi concerti che i NOFX suoneranno e li faremo con tutto il cuore e tanta felicità. E poi sarà finita. Avremo finito per davvero”.
Un final tour unico che sarà articolato con concerti (talvolta con doppie date) in 40 città sparse per il mondo. I NOFX eseguiranno 40 canzoni a serata, tra album completi e rarità, senza ripetere mai la stessa scaletta, garantendo così l’unicità di ogni serata.
Fat Mike ha recentemente dichiarato: “Penso che 40 anni di carriera siano abbastanza, è un buon momento per lasciare. Sono stanco di intrattenere le persone, basta, abbiamo finito”.
Tutti i membri della band continueranno a stare nel mondo della musica, a produrre dischi, ma non andranno più in tour, non ci saranno più i NOFX:” È anche una questione fisica, fare 40 anni di vita on the road è stancante, anche se non c’è niente di veramente pesante in quello che facciamo, è faticoso ma facile ed è certamente meglio che lavorare otto ore al giorno”.
Un altro interessante spunto a supporto della scelta di fermarsi dopo il “Final Tour” è l’impossibilità di essere sé stessi:
“Se dici qualcosa ad un concerto, su qualsiasi argomento, va online e tutti lo diffondono sui social media; tutti sentono una cosa che magari era destinata agli spettatori del mio show, non era destinato a tutti. Come NOFX abbiamo perso tonnellate di show per questo motivo. Questo è uno dei motivi per cui voglio smettere, perché se non posso dire quello che voglio sul palco, non è divertente. Non è punk!”
I NOFX sono dunque pronti per il loro ultimo anno in tour, a chiudere una storia unica nel panorama musicale contemporaneo. In questi 40 anni hanno saputo – insieme a The Offspring e Green Day – scalare realmente le classifiche di vendita, diventare icone mainstream ed avere un successo planetario. Questo sono i NOFX in poche parole e così lo saranno per sempre.
Queste due giornate saranno inoltre un vero e proprio FESTIVAL!
Oltre a vedere due concerti unici e irripetibili dei NOFX, ci saranno grandi nomi della scena punk rock scelti da Fat Mike in persona che renderanno ancora più speciali le ultime due date italiane della band.
Di seguito i dettagli delle date italiane.
NOFX with very special guests!
11 – 12 MAGGIO 2024
CARROPONTE, SESTO SAN GIOVANNI (MI)
Biglietti e abbonamenti 2 giorni in vendita in esclusiva su TicketSMS dalle ore 17.00 di mercoledì 15 novembre.
Per maggiori informazioni visita www.hubmusicfactory.com
Tre Domande a: Sara Piccolo
Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?
Se dovessi scegliere una canzone sarebbe I Don’t Know, probabilmente è il brano che mi ha rappresentato maggiormente mentre ho lavorato al mio progetto e continua ad essere quello più vicino al mio modo di esprimermi ancora oggi. È un brano scritto di getto, in cui ho unito una serie di ricordi piacevoli e non, trasformandoli in una motivazione per credere in me stessa e nelle mie potenzialità nonostante le difficoltà o le interruzioni. Ci sono dei ricordi che ho impresso come per darmi carica e grinta, vedendoli come luoghi in cui sostare per stare bene, come ad esempio l’altalena sulla quale mangiavo la mela con mia nonna da bambina.
C’è un evento, un festival – italiano o internazionale – in particolare a cui ti piacerebbe partecipare?
Recentemente sono stata al Freshgrass festival in America, precisamente in Massachussetts: era un festival a cui volevo andare da molto tempo ed è stato meraviglioso ascoltare moltissimi artisti che ammiro uno dopo l’altro, tutti nello stesso posto. Sarei incredibilmente felice se dovessi avere un giorno la possibilità di parteciparvi come artista, è un mio sogno nel cassetto.
Qual è la cosa che ami di più del fare musica?
La cosa che amo di più del fare musica è la connessione immediata che sento con la parte più intima e vera di me, quella che ordinariamente fa fatica a mostrarsi e si confonde nelle mille sfumature della vita. Ecco, per me la musica è precisione, uno strumento di divisione tra chi sono davvero e chi fingo di essere e tutto il processo creativo, dallo scrivere, al modificare, suonare, cantare, dare la voce a ciò che era silente, è ciò che mi aiuta a tenere i piedi a terra.
John Murry @ Villa Angaran San Giuseppe
Bassano del Grappa, 11 Novembre 2023
Lo ammetto: ho comprato un biglietto per il concerto di John Murry soltanto perché qualcuno lo ha paragonato a Mark Lanegan e sebbene la somiglianza tra i due si riduca, a mio avviso, ad un paio di coincidenze biografiche, sono contento di averlo fatto.
Autore poco prolifico e splendidamente indipendente, Murry ha portato il suo alternative folk a tinte fosche a Bassano del Grappa per la quarta e penultima data della leg italiana di questo tour novembrino regalando ai circa centocinquanta, fortunati astanti uno spettacolo nel suo stile poco convenzionale.
Che non sarebbe stata una serata qualunque lo si è capito immediatamente. Il concerto si infatti è tenuto in una villa che, oltre ad offrire un piacevole riparo dal caos di una città costantemente affollata di turisti, ha dato la possibilità di imbattersi nell’artista al bar e nel dedalo di corridoi (dove fino ad un minuto prima di questo incontro fortuito si sentivano echi del soundcheck) in cerca della propria stanza. Ho poi continuato a raccogliere indizi dello scarso conformismo dell’esperienza: arrivato al banchetto del merchandising mi è stato detto che l’ultimo disco di John, ossia quello che in teoria starebbe promuovendo, The Stars Are God Bullets’ Holes, non era disponibile e che del suo più grande successo discografico – The Graceless Age, che nel 2012 venne acclamato dalla critica – era presente soltanto una copia, una musicassetta, per la precisione. A questo punto, quando ero già rimasto positivamente colpito dall’atmosfera familiare e anomala dell’evento, l’ospite d’onore ha fatto il suo ingresso in sala; è entrato dal fondo come noi del pubblico impugnando una scaletta manoscritta al ristorante e, dopo aver svuotato le infinte tasche, ha dato vita ad uno spettacolo intimo e sentito di un’ora e mezza circa.
John attinge a tutti e tre gli LP pubblicati finora e propone sia canzoni acustiche che canzoni elettriche che alterna conferendo circolarità ad un concerto che inizia e finisce con alcune ballate per lasciare spazio, al centro, alla parte più tipicamente rock and roll del set. I brani lenti, come Wrong Man e Come Five & Twenty, ricordano Alexi Murdoch, Ben Harper ed il primo Tom Waits e sono, nel complesso, da preferire a quelli che tendono al grunge rievocando le sonorità di Ragged Glory e Mirror Ball di Neil Young (come il rocker canadese, peraltro, John passa il tempo a pestare i piedi sul pavimento).
Un concerto contraddistinto dunque da sonorità diverse ma affrontato dal cantautore americano con un’immutabile partecipazione emotiva. John passa infatti il concerto ad occhi chiusi, ad improvvisare e sembra gradire quello che fa. Sembra essere sincero quando si allontana dal microfono per cantare senza amplificazione parole che lo toccano da vicino facendolo emozionare, quando si perde nelle sue improvvisazioni segnate da cascate di blue note, quando si abbandona ai suoi feedback. In tutto questo, John, pregevolmente supportato dal batterista Raoul Terzi, che si muove in modo imprevedibile sulle pelli creando pattern ritmici mai banali, fa scelte curiose: esclude dalla setlist Little Colored Balloons (per allontanarsi dal suo passato tormentato, verrebbe da pensare), ovvero il suo pezzo più famoso, straziante cronaca di un’overdose che gli è quasi stata fatale e suona una canzone inedita, dedicata alla compagna, che rappresenta l’apice emozionale della serata (ed il mio personale incubo perché è da quel momento che la cerco online, per ora invano).
Dopodiché, rimette tutto in tasca, se ne va attraversando la navata centrale da cui è arrivato e torna a mescolarsi al pubblico firmando autografi e facendo chiacchiere al bar dove io prendo appunti per scrivere questo articolo.
La canzone della serata: Come Five & Twenty.
Charlotte Sands – l’artista americana, cresciuta nel segno del pop-punk, arriva in Italia in occasione del tour mondiale il 31.05.24 al Legend di Milano
Charlotte Sands
L’artista americana, cresciuta nel segno del pop-punk, arriva in Italia in occasione del
can we start over? WORLD TOUR
31.05.24 – Legend Club, Milano
Biglietti solo su DICE
All Things Live Italy presenta Charlotte Sands. L’artista americana, cresciuta nel segno del pop-punk, arriva in Italia in occasione del can we start over? WORLD TOUR il 31 maggio 2024 al Legend Club di Milano, in collaborazione con Emo Night Milano.
Biglietti disponibili solo sulla piattaforma di ticketing e discovery DICE.
Charlotte Sands fa musica sin da piccolissima, scrivendo ed esibendosi dall’età di nove anni. È cresciuta con Sheryl Crow, Michelle Branch e Bonnie Raitt, per poi scoprire P!nk, Kelly Clarkson, Gwen Stefani e Avril Lavigne. Questa miscela di narrazione acustica e potenti performance pop-rock l’ha ispirata a scrivere musica che coniugasse testi introspettivi e dinamica energia dal vivo. È rimasta un’artista del tutto indipendente conquistando un posto, per oltre 15 settimane, nella Top 40 della classifica radio statunitense, collezionando una serie di nomination, tra cui, Breakthrough Artist ai A2IM Libera Awards e vincendo agli Heavy Music Awards di Londra.
Si è esibita con artisti del calibro di My Chemical Romance, YUNGBLUD, The Maine e 5 Seconds of Summer avendo la possibilità di cantare in tutto il mondo.
Il suo album di debutto can we start over?, in uscita il 24 gennaio 2024, simboleggia la crescita personale e professionale, coniugando testi introspettivi a una energia dinamica delle esibizioni dal vivo. L’album riflette le esperienze e la sua identità: “Spero che questo album trasmetta forza, fiducia e il potere nella vulnerabilità. É come uno specchio, riflette esattamente come mi sento in questa fase della mia vita. Mi sento più sicura di quello che sono come persona e come artista che mai“.
La mission di Charlotte, con la sua musica, è quella di creare uno spazio sicuro, in cui le persone possano sentirsi accettate e celebrate per la loro stranezza e diversità. Questo le ha permesso di creare una fanbase unita nelle sue differenze, nella quale Charlotte e i fan sono orgogliosi di sostenersi a vicenda.
Da non perdere il concerto il 31 maggio 2024 al Legend Club di Milano, in occasione della data italiana del tour mondiale can we start over?
Biglietti solo su DICE
31.05.24 – Legend Club, Milano: https://link.dice.fm/xdecd0a41073
Charlotte Sands https://www.instagram.
BAREZZI FESTIVAL: dal 19 al 26.11 a Parma BLONDE REDHEAD,JESUS AND MARY CHAIN,GIANT SAND e tanti altri
Un viaggio sonoro che fa della ricerca e della varietà e contaminazione sonora i propri imprescindibili punti cardinali.
Dal 19 al 26 novembre a Parma e dintorni torna Barezzi Festival per la sua diciassettesima edizione: otto giorni di grande musica con una line up ricca e di altissimo livello, dal forte richiamo internazionale, anticipata da un’altrettanto preziosa anteprima il 24 ottobre a Reggio Emilia e da una seconda anteprima l’11 novembre a Parma.
Quattro i concerti in esclusiva italiana: il palco di Barezzi si prepara ad accogliere gli iconici The Jesus and Mary Chain, i Blonde Redhead con il nuovo attesissimo disco, i Lambchop con la loro insaziabile ricerca sonora e ha già ospitato i Calexico, protagonisti dell’anteprima reggiana a ottobre con il ventennale del loro album capolavoro.
E poi i padri del desert rock Giant Sand, la profondità viscerale della musica e delle parole di Micah P. Hinson, l’acclamato indie-folk di Okkervil River/Will Sheff e le sperimentazioni di Stuart Braithwaite(Mogwai). In cartellone anche la musica oscura, misterica e sciamanica di Daniela Pes, l’inconfondibile consolle di Sadar Bahar e quella partenopea di Gigi Testa, la star del pianoforte Maxence Cyrin, la voce penetrante di Guido Maria Grillo e infine i concerti nell’ambito di Barezzi Off di Bobo Rondelli, Don Antonio, Camilla Sparksss e Alosi.
Biglietti: https://linktr.ee/
Organizzato e prodotto dall’Associazione culturale Luce in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma e con la direzione artistica di Giovanni Sparano, ancora una volta Barezzi Festival conferma la sua anima multiforme e meticcia, dimostrandosi capace di guardare sempre oltre e più lontano.
Anche per questo il festival continua ad allargare i propri confini geografici, uscendo da Parma – dove tutto è nato – per raggiungere Fidenza e Busseto, e spingersi quest’anno fino a Reggio Emilia.
Barezzi inoltre si articola in un serie di speciali progetti che si affiancano ai concerti sui main stage. Oltre agli intimi live a Borgo Santa Brigida di Barezzi Off, tornano anche Barezzi Lab, progetto dedicato alle scuole superiori al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto per promuovere la riscoperta di Verdi, e Barezzi Snug, un viaggio tra i sapori di Parma accompagnato dalla musica attraverso pranzi in alcune osterie e caffè del centro storico della città: Alberto/Caffè del Prato, Torrefazione Gallo, Tra l’Uss e l’Asa, Artaj, Tabarro e Officina Alimentare Dedicata (ingresso su prenotazione il 24 e 25 dalle ore 13). Infine, Barezzi Ritrovo, presso il Caffè del Prato, ospiterà una serie di dj set gratuiti dalle 18 alle 22.
IL PROGRAMMA
Dopo il successo dell’anteprima a Reggio Emilia in collaborazione con il Festival Aperto e la Fondazione I Teatri il 24 ottobre con il live dei Calexico, sabato 11 novembre Barezzi rientra a casa, a Parma, per una seconda speciale anteprima. Il futuristico palcoscenico della Sala Ipogea dell’Auditorium Niccolò Paganini ospita il live di Daniela Pes, artista sarda che presenta il suo visionario album d’esordio Spira, prodotto da Iosonouncane e vincitore della Targa Tenco come Miglior Opera Prima. La serata prosegue con i dj set del Maestro di Chicago Sadar Bahar e del partenopeo Gigi Testa.
Il festival entra poi nel vivo da domenica 19 novembre, con l’arrivo dagli States al Teatro Magnani di Fidenza degli Okkervil River per presentare Nothing Special, l’ultimo album: un’opera abbagliante e ambiziosa, che per la prima volta riporta anche il nome di Will Sheff, da vera e propria One Man Band. In apertura, l’energia folk di Claudia Buzzetti.
Lunedì 20 novembre ci si sposta al Teatro Regio di Parma per il live in esclusiva italiana di The Jesus and Mary Chain, band seminale fondata dai fratelli Reid che ha aperto la strada al movimento degli “shoegazer”: ambientazioni oscure, tenui melodie e densi strati di feedback. In bilico tra pop e punk, con una peculiare vena psichedelica, il gruppo scozzese è stato tra i principali protagonisti degli anni Ottanta, aggiornando la lezione di Velvet Underground e Stooges e ponendo le basi di band come My Bloody Valentine.
Martedì 21 novembre sempre il Regio accoglie i Blonde Redhead, iconico trio rock che arriva a Parma per l’unica data italiana del tour di presentazione del loro nuovo attesissimo lavoro discografico Sit Down for Dinner. Un album meticoloso e coinvolgente, un testamento dell’inconfondibile stile in continua evoluzione che la band ha raffinato nei suoi tre decenni di esistenza, melodie sobrie ma viscerali avvolgono testi che parlano delle inevitabili lotte dell’età adulta.
Mercoledi 22 novembre alle 10.30 al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto torna Barezzi Lab, progetto gratuito dedicato agli studenti delle scuole superiori della provincia di Parma e di Piacenza che si propone di dare nuova luce, atmosfere, suoni e suggestioni ai brani di Giuseppe Verdi, riletti secondo i molteplici linguaggi della contemporaneità da alcuni dei progetti musicali più validi del panorama musicale italiano. Protagonisti sul palco Lyl, Cous Cous a Colazione e Noe Tommasini, presentati da Diego Sorba. Alle 18 primo appuntamento con Barezzi Ritrovo al Caffè del Prato con il dj set di Marco Pipitone. In serata all’Auditorium del Carmine arriva Maxence Cyrin, compositore francese fresco di pubblicazione del nuovo album Springsong e uno dei pianisti più ascoltati al mondo: la sua cover di Where Is My Mind dei Pixies vanta più di 150 milioni di ascolti ed è certificata triplo disco di diamante. A seguire, a Borgo Santa Brigida per Barezzi Off, l’istrionico e potente cantautorato di Bobo Rondelli.
Giovedi 23 novembre all’Auditorium del Carmine è la volta dei Giant Sand di Howe Gelb con il loro sound sperimentale tra post punk e le atmosfere aride della frontiera, emanazione di un deserto tanto geografico quanto dell’animo e della mente. Anticipatrice di tendenze e suoni, la band ha percorso decenni di rock alternativo e marginale rileggendo le radici e le tradizioni della musica americana con un approccio non convenzionale, visionario e rigorosamente lo-fi. Sul palco di Borgo Santa Brigida è la volta invece di Alosi, penna visionaria e voce del duo Pan del Diavolo, con il suo ultimo album CULT. La serata si apre alle 18 con il dj set per Barezzi Ritrovo di Aldo Piazza.
Venerdì 24 novembre nelle Osterie del centro della città alle ore 13 prende il via Barezzi Snugcon le esplorazioni musico-gastronomiche insieme a Pagoda, Martino Adriani , Emanuele Nidi, Francesco Pelosi, Rocco Rosignoli e Matteo Ortuso.
Barezzi Ritrovo accoglie dalle 18 la consolle di Raregems, mentre in serata l’Auditorium del Carmine sarà tutto per Stuart Braithwaite: leader, cantante e chitarrista della band che ha cambiato la storia del post rock mondiale, gli scozzesi Mogwai. Il poliedrico artista arriva a Parma in solo, una dimensione che ha iniziato a sperimentare agli inizi degli Anni 2000 ma che non perde quel magmatico minimalismo che caratterizza anche il sound della sua band: un po’ di ambient guitar noise, una dose di elettronica e un po’ di sano songwriting. A seguire, a Borgo Santa Brigida per Barezzi Off, l’energia travolgente dei mix dub plate, sintetizzatori e tagli di voci di Camilla Sparksss, musicista e artista visiva svizzera canadese nonché membro della band post punk Peter Kernel.
Sabato 25 novembre alle ore 13 torna Barezzi Snug con i suoi artisti “in osteria”, mentre al Caffè del Prato dalle 18 è in programma il dj set di Roberto Ugolotti. In serata all’Auditorium del Carmine arriva il songwriting intimo e sofferto di Micah P. Hinson, cantautore texano dalla voce profonda e calda che presenta il suo ultimo album I Lie To You anticipato dal set di Guido Maria Grillo. Chiude la serata a Borgo Santa Brigida la maestria alla chitarra di Don Antonio, che ripercorrerà il suo repertorio fino ad arrivare al suo lavoro più recente, La bella stagione.
Il gran finale di Barezzi, domenica 26 novembre, sarà al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto con l’unica data nel nostro Paese dei Lambchop, una delle band più brillanti emerse dal panorama statunitense negli anni Novanta. Il loro ultimo e diciassettesimo album The Bibleconferma che il loro inimitabile flusso creativo, che ha esplorato in modo unico e originale il country e il soul, il jazz e l’elettronica, non si è ancora arrestato.
Barezzi Festival, che prende il nome da Antonio Barezzi, l’illuminato mecenate di Giuseppe Verdi che ne intuì il genio e ne sostenne gli studi e l’inizio della carriera, è organizzato e prodotto dalla Associazione culturale Luce in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma, con la direzione artistica di Giovanni Sparano.
Barezzi Festival è realizzato grazie al contributo di Regione Emilia Romagna, Comune di Parma, Comune di Busseto eComune di Fidenza, con il sostegno della Fondazione Cariparma.
Main sponsor: Chiesi Farmaceutici e Conad Centro nord
Sponsor: Toyota, Corte Parma, Palazzo Parma, Davines, Cantina Albinea Canali, Laumas Elettronica
Partner: Borneo, Borgo Santa Brigida, Alberto Ritrovo, Caffè del Prato
Barezzi Festival negli anni ha ospitato centinaia di artisti internazionali tra i quali Wim Mertens, Echo and the Bunnymen, Nils Frahm, Brad Mehldau, Joshua Redman, Apparat, Philip Glass, Herbie Hancock, Rufus Wainwright, Gary Lucas, Ulver, Benjamin Clementine, The Notwist, Brian Auger, Fred Wesley, Morton Subotnick, Michael Kiwanuka, Kula Shaker, Anna Calvi e Fountaines D.C., così come i migliori nomi della musica italiana come Franco Battiato, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Giovanni Lindo Ferretti, Stefano Bollani, Brunori Sas, Carmen Consoli, Enrico Rava, Daniele Silvestri, Vasco Brondi, Iosonouncane e tanti altri.
Info:
Barezzi Festival 2023
diciassettesima edizione
Anteprima /Parma
Sabato 11 Novembre
Ore 21.00 – Auditorium Niccolò Paganini – Sala Ipogea – Parma
Daniela Pes – Gigi Testa – Sadar Bahar
Biglietto unico: 20 euro + dp
20 euro biglietto unico / 25 euro la sera del concerto
Domenica 19 Novembre
Ore 20,30 – Teatro Magnani – Fidenza
Okkervil River / Will Sheff
opening Claudia Buzzetti
Platea: 25 euro + dp
Palchi: 20euro + dp
Loggione: 15 euro + dp
Lunedi 20 Novembre
Ore 20,30 – Teatro Regio – Parma
The Jesus and Mary Chain – Unica data italiana
Platea: 47 euro + dp
Palchi centrali: 44 euro + dp
Palchi laterali: 42 euro + dp
Loggione: 40 euro + dp
Martedi 21 Novembre
Ore 20,30 – Teatro Regio – Parma
Blonde Redhead – Unica data italiana
Platea: 35 euro + dp
Palchi centrali: 32 euro + dp
Palchi laterali: 30 euro + dp
Loggione: 28 euro + dp
Mercoledi 22 Novembre
Ore 10,30 – Teatro Verdi – Busseto
Barezzi Lab – Lyl , Cous Cous a Colazione , Noe Tommasini
Presenta Diego Sorba
Ingresso gratuito
Ore 20,30 – Auditorium del Carmine – Parma
Maxence Cyrin
Primo settore: 25 euro + dp
Secondo settore: 20 euro + dp
Ore 22,00 – Borgo Santa Brigida – Parma
Bobo Rondelli
Biglietti: 10 euro+ dp
Giovedi 23 Novembre
Ore 20,30 – Auditorium del Carmine – Parma
Giant Sand
Primo settore: 25 euro + dp
Secondo settore: 20 euro + dp
Ore 22,30 – Borgo Santa Brigida – Parma
Alosi – Il Pan del Diavolo
Biglietti: 10 euro+ dp
Venerdi 24 Novembre
Ore 13- Barezzi Snug – Osterie del Centro
Pagoda, Martino Adriani, Emanuele Nidi, Francesco Pelosi, Rocco Rosignoli, Matteo Ortuso
Ingresso gratuito
Ore 20,30- Auditorium del Carmine – Parma
Stuart Braithwaite (Mogwai) Live
Primo settore: 25 euro + dp
Secondo settore: 20 euro + dp
Ore 22,30 – Borgo Santa Brigida – Parma
Camilla Sparksss
Biglietti: 10 euro + dp
Sabato 25 Novembre
Ore 13 – Barezzi Snug – Osterie del Centro
Pagoda, Martino Adriani, Emanuele Nidi, Francesco Pelosi, Rocco Rosignoli, Matteo Ortuso
Ingresso gratuito
Ore 20,30 – Auditorium del Carmine – Parma
Micah P. Hinson full band
opening Guido Maria Grillo
Primo settore: 25 euro + dp
Secondo settore: 20 euro + dp
Ore 22,30 – Borgo Santa Brigida – Parma
Don Antonio
Biglietti: 10 euro + dp
Domenica 26 Novembre
ore 20,30 – Teatro Giuseppe Verdi – Busseto
Lambchop – Unica data italiana
Platea: 28 euro + dp
Palchi: 25 euro + dp
Loggione: 20 euro + dp